Ho l'impressione che il clima in AZ non volga al bello. Negli anni scorsi, generalmente, c'era l'impressione che l'azienda, pur tra le varie difficoltà del mercato si stesse riprendendo. Qualche nuova rotta veniva aperta, i conti lentamente miglioravano e nelle dichiarazioni di S&C, mi sembrava di scorgere quella dose di coerenza, di buon senso oserei dire, che nelle dichiarazioni degli ultimi tempi mi sembra sia sparita.
Uscirsene con concetti tipo: "spezzeremo le reni alle LC", oppure dichiarare che "quest'anno ci saranno 100M€ di costi extra" senza precisare quali, continuare a spergiurare che non serviranno ricapitalizzazioni quando la matematica evidenzia trimestre dopo trimestre che il capitale viene eroso dalle perdite...
Insomma, non sono bei segnali e non fa piacere sottolinearlo.
Credo che la decisione di AF di non rilevare le quote dei capitani, abbia reso questi ultimi assai nervosi: non solo rischiano di perdere quanto investito, ma soprattutto di subire un pressing dalla politica difficilmente sostenibile, quando finiti i soldi, venisse chiesto loro di allargare nuovamente i cordoni della borsa.
Il problema dei conti di AZ non sembra peraltro di facile soluzione: a prescindere dalle cause, la compagnia non riesce a vivere del reddito generato nella sua gestione ordinaria. E questa è una situazione che si protrae dalla nascita di CAI. I miglioramenti dei primi 3 anni di vita della nuova AZ, lasciavano ben sperare, invece il 2012 sarà probabilmente molto difficile e credo che entro l'anno dovranno essere prese decisioni strategiche molto forti.
Anche perchè, non dimentichiamolo, AZ è ricorsa con abbondanza alla pratica del sale & lease back, sitema che genera liquidità di cassa a scapito del valore del patrimonio aziendale. Senza queste operazioni, le perdite sarebbero state certamente molto più ampie. Attualmente credo che tolti gli MD80 e i 767 (in phase out), rimangano non più di 10-15 aerei di proprietà. Si possono vendere e riaffittare anche quelli, ma poi quando sono finiti che si fa?
Soprattutto in questo momento storico, c'è da chiedersi se c'è spazio sul mercato per un'azienda con la struttura e le dimensioni di CAI. L'esperienza degli ultimi anni, ci insegna che generalmente il confronto tra le major e le LC sul corto-medio raggio, tende ad essere vinto in misura sempre maggiore dalle seconde. Le compagnie europee di maggiori dimensioni, compensano parzialmente questo limite con la rete di feed che alimenta i rispettivi hub, rete che ovviamente è anche usata per il ptp. AZ ha una struttura di questo tipo molto basica, federa il suo hub di FCO in maggioranza dall'Italia e non da tutta Europa come riescono a fare AF, LH &c. Anche perchè il lungo che parte da FCO, è quello che è. Purtroppo è un gioco al ribasso e per invertire la tendenza, servirebbero davvero molti soldi. Che di questi tempi non è facile trovare.
Vediamo quali mosse deciderà la dirigenza. Perchè l'unica certezza che ci danno i numeri, è che avanti così non si può andare.