Questo è un caso di responsabilità contrattuale: il cliente non ha obbligato AZ a concludere un contratto (che ha valore di legge tra le parti). Se AZ ha deciso di portare a conoscenza del pubblico un'offerta promozionale (offerta al pubblico), il cliente ha inviato i propri dati (offerta contrattuale) e AZ ha inviato un'email con i dettagli del contratto di trasporto aereo, cioé e-ticket (l'accettazione), il contratto è concluso e perfetto.
Non è colpa del cliente se AZ non ha la struttura informatica, commerciale e/o giuridica per gestire transazioni che le altre compagnie aeree della stessa dimensione conducono quotidianamente. Non dimentichiamo che il livello di diligenza richiesto all'operatore commerciale professionale è ben diverso da quello richiesto al consumatore.
Si parla di risarcimento del danno: d'accordo con l'esecuzione in forma specifica, ma i tempi sono stretti per un titolo esecutivo, altrimenti si potrebbe salire in aereo accompagnati dai carabinieri (e per l'esecuzione all'estero? ancora più problemi).
Altrimenti in questi casi, specie in diritto commerciale internazionale, si fa un contratto di copertura (a condizioni simili, chiaro, cioé stesse date, itinerario e classe tariffaria) e si manda la fattura ad AZ.
Trovo un po' triste che si dia la colpa agli avvocati per un errore marchiano di AZ. Certo vi sono avvocati disonesti, e sicuramente quelli in Parlamento si sono occupati negli ultimi venti anni più delle presunti nipotine di Mubarak che di commercio elettronico (dove in Italia non c'è legislazione, tranne quella comunitaria e l'assurda disciplina della PEC). Ma qui parliamo di una compagnia aerea con ambizioni regionali. Questo comportamento (l'errore, ma specie la sua gestione) non sarebbe accettabile neanche dalla più remota start up.
E temo che, anche se verrà trovato un capro espiatorio, ci sarà una levata di scudi in difesa del "malcapitato". Peccato perchè senza serietà e coraggio nell'assumersi le proprie responsabilità, specie in caso di errore, non ci può essere progresso.
AZ può continuare nella politica dello struzzo e dire che tutto va bene madama la marchesa. Un giorno i soldi finiranno davvero e non basterà cancellare la notizia da Facebook per farli riapparire. Spero che tutti quelli che lavorano seriamente in AZ e credono nel prodotto offerto anche grazie alla loro professionalità quel giorno siano già ben lontani dalla barca che è definitivamente affondata.