Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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belumosi

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In base a principi economici che ti insegnano in prima elementare: si chiamano addizione e sottrazione.

Se a una cosa che vale zero aggiungi 100 di attivo oppure sottrai 100 di passivo avrai un risultato finale di 100.
Se a 0 sottrai 100 ottieni 100? Sicuro?
 

belumosi

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Già che sono di strada, potrebbero allungarsi fino a Pechino per sondare anche i cinesi.
Così sarebbe rispettato lo standard che vuole le aziende italiane più disastrate nella lista dei desideri di arabi, russi e appunto cinesi.
Sono stato troppo ottimista. Da un'articolo di Repubblica apprendo che anche LH ha deciso di sgomitare per portarsi a casa AZ.

Alitalia cerca nuovi soci in Russia.
I francesi negano di puntare al dissesto


Missione in partenza per Mosca, dove Aeroflot ha studiato il dossier; intanto torna a scaldarsi la pista che porta ad Abu Dhabi. L'ex compagnia di bandiera alla disperata ricerca di nuova finanza. Da Parigi viene esclusa la strategia per la quale si punterebbe al dissesto per poter far shopping a prezzi stracciati


MILANO
- Air France-Klm è ormai praticamente sfilata dall'operazione di ricapitalizzazione di Alitalia, che vale 300 milioni. Così il management e gli azionisti dell'ex compagnia di bandiera tricolore, come ha ripetuto in passato più volte il ministro Maurizio Lupi, sono costretti a battere altre vie. Per una Parigi che si allontana, ci sono una Mosca e Abu Dhabi che provano ad avvicinarsi a Roma, dove un tempo portavano tutte le strade. Non a caso una delegazione di Alitalia - secondo quanto riporta l'agenzia Agi - volerà a Mosca la prossima settimana per colloqui esplorativi con Aeroflot.


La caccia al "partner internazionale forte" è dunque ripartita, e i tempi stringono perché la necessità di finanza da parte dell'aviolinea italiana è sempre più stringente, come dimostrano i conti approvati dal cda di giovedì 31 ottobre, al termine del quale Colaninno ha annunciato la volontà di lasciare posizioni di vertice. Le esigenze sono presto dette: Air France-Klm ha posto condizioni molto restrittive per partecipare all'operazione, al limite dell'inaccettabile. Di conseguenza, la sua partecipazione dovrebbe scendere dal 25 al 10% a seguito della mancata sottoscrizione dell'aumento di capitale. Dalle banche e dai principali soci di Alitalia, oltre che dalle Poste, sono garantiti circa 240 milioni di capitali, che bastano per i

prossimi sei mesi. Ma poi si rischia di essere punto e a capo.

Videoanalisi. Senza francesi, sei mesi di vitadi E. LIVINI

Lo stesso numero uno del vettore transalpino, che ha svalutato completamente la sua quota in Alitalia, è stato tranchant: "Serve un piano di ristrutturazione molto forte", una riduzione del medio raggio e una stabilizzazione del lungo raggio. Inoltre, Air France-Klm chiede una revisione dell'applicazione degli ammortizzatori sociali e un rafforzamento della solvibilità. "O le nostre condizioni vengono rispettate e ci sarà un rafforzamento della partnership con Alitalia - ha sottolineato il manager - altrimenti la risposta di Air France sarà negativa".

Quale possa essere la strategia dei francesi, però, è discusso anche dal Wall Street Journal, al quale i vertici di Air France-Klm smentiscono un piano aggressivo e opportunista: il quotidiano economico americano, che oggi ricostruisce tutta la vicenda in un articolo di prima pagnina, scrive che i "manager della compagnia minimizzano le speculazioni sulla loro tecnica di astenersi dal sottoscrivere l'aumento di capitale, aspettando che sia dichiarata la bancarotta e rilevarla a prezzi più bassi". Secondo un funzionario della compagnia, scrive sempre il Wsj, sarebbe un'idea "stupida". Il giornale, citando una fonte a stretto contatto con il dossier, ritiene che in realtà non vi siano alternative al proseguire la partnership sull'asse italo-francese.

Come nota la Repubblica in edicola, è comunque poco praticabile la versione ufficializzata dal cda di Alitalia, per la quale si starebbe studiando un piano "stand alone": serve un partner da fuori, e con le spalle ben robuste. Il vettore russo ha studiato e conosce bene il dossier italiano: insieme a Lufthansa, Hainan ed Etihad, Aeroflot negli ultimi tempi è tornata all'attenzione dei media come possibile alternativa ai soci franco-olandesi. Pur avendo escluso l'esistenza di trattative per un acquisto di quote azionarie, Aeroflot non ha smentito il suo possibile interesse a una partnership industriale.
(01 novembre 2013)
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Sembra che se la prende AF tutti i problemi siano risolti, ma lo capiscono o no che neanche loro possono permettersi di perdere 1.5 M al giorno?

Magari un po' li recuperano con i benefici sul loro network da CDG e AMS (che sono malefici per l'Italia), forse possono accettare di lavorare in perdita ma meno di cosi'.

Cosi' com'e' non puo' restare, punto. Se ne devono fare una ragione.
 
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flyboy

Guest
Perche' l'AZ attuale ha 1 miliardo di debiti e perche' con questo assetto brucia 1.5 milioni al giorno, per questo adesso non la vogliono.

Rimuovi i debiti e le insensatezze e le cose potrebbero cambiare.

Scusate l'ovvieta'.
Ripeto ancora: dimmi chi rimuove i debiti. Non vedo alcun nome e cognome.
E poi, vedi post 424, c'è il problema del leasing e ci sono investimenti importanti da fare per rendere AZ PROFITTEVOLE.
 
F

flyboy

Guest
L'idea di Moretti per un intervento di FS era il passaggio attraverso una procedura di fallimento pilotato per ripulire i debiti e mano libera per la gestione.
Per il resto si sta valutando quello che ha scritto il messaggero riguardo al fatto che AF sia intenzionata a sondare i soci minori per acquistare le loro quote.
Farfallina, premetto che ti leggo con interesse e mi fa molto piacere dialogare con te, però non hai risposto alla mia domanda: quello che scrivi sembra più un cartone animato che una possibile materializzazione sul pianeta terra.
Moretti ne sta parlando dell'idea che hai menzionato? E con chi? e come mai il fallimento pilotato non è oggetto di alcun articolo di giornale? Sarmi sta elaborando un piano industriale (posto che senza una due diligence voglio vedere che piano salta fuori, quando neppure sai cosa trovi. Ma questo è un altro discorso...). E Moretti? Lo sta facendo in modo sotterraneo con i suoi? e da chi ha avuto il mandato? il suo azionista ne sa qualcosa? perché i politici si sbottonano volentieri, soprattutto per accollarsi gli onori, ma di questo salvataggio nessun politico finora si è fatto artefice e sponsor pubblicamente.

Concludo: sicuramente Moretti l'idea di salvare AZ l'ha considerata e sondata. Però non è finora andata avanti. E riportarla in auge alimenta solo la speranza di ingenui forumisti che vedono in AF il diavolo o a cui i francesi stanno sulle scatole (e come non dargli torto :D), e che vedono negli interventi dei forumisti più illustri la possibilità concreta che esista una via d'uscita diversa da AF.

Nei miei post passati ho scritto anche io che AF non è la soluzione migliore, e lo ribadisco. Ma, di grazia, datemi un'alternativa CONCRETA su cui discutere. Almeno un gossip su Dagospia (e scadiamo davvero in basso....). Non c'è neppure quello. Allora, vogliamo capire o no che, allo stato attuale, e salvo miracolosi avvenimenti in quel di Mosca nei prossimi giorni, stiamo parlando di aria fritta?
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Ripeto ancora: dimmi chi rimuove i debiti. Non vedo alcun nome e cognome.
E poi, vedi post 424, c'è il problema del leasing e ci sono investimenti importanti da fare per rendere AZ PROFITTEVOLE.
I nomi e congnomi dei soggetti cui è stato richiesto di rimuovere i debiti mediante conversione in equity sono stati fatti dai francesi:
Intesa 180 mln
Unicredit 250 mln
Eni 250 mln (che peraltro è debitrice vs AZ LAI di un importo analogo)

Una volta azzerati i debiti, fusione a razzo con Air france.
 
F

flyboy

Guest
I nomi e congnomi dei soggetti cui è stato richiesto di rimuovere i debiti mediante conversione in equity sono stati fatti dai francesi:
Intesa 180 mln
Unicredit 250 mln
Eni 250 mln (che peraltro è debitrice vs AZ LAI di un importo analogo)

Una volta azzerati i debiti, fusione a razzo con Air france.
Ti sei perso lo scambio di post. Ero io che chiedevo come mai oltre ad AF nessuno si è fatto finora avanti concretamente per rilevare AZ. Ed Indaco1 rispondeva che era sufficiente rimuovere i debiti e le insensatezze e le cose potevano cambiare. La tua risposta crea un loop.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Intesa 180 mln
Unicredit 250 mln
Eni 250 mln (che peraltro è debitrice vs AZ LAI di un importo analogo)

Una volta azzerati i debiti, fusione a razzo con Air france.
Occhio, che se trasformi i debiti in equity ti ritrovi con una "pillola" un po' grande da digerire. 700 mio di capitale proprio aggiuntivi più 300 di aumento di capitale fanno un miliardo, cifra che dubito AF voglia cacciare. La loro richiesta è di rinunciare ai crediti senza contropartita.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
Occhio, che se trasformi i debiti in equity ti ritrovi con una "pillola" un po' grande da digerire. 700 mio di capitale proprio aggiuntivi più 300 di aumento di capitale fanno un miliardo, cifra che dubito AF voglia cacciare. La loro richiesta è di rinunciare ai crediti senza contropartita.
I francesi non caccerebbero un tubo di cash.
La loro offerta è sempre un'OPS, analogamente al 2008 e al 2011, semprechè non dia loro fastidio avere nel capitale soci come Intesa e Unicredit. Io non credo, meglio loro dei dipendenti.
 

Dr Gio

Utente Registrato
qui si continua sempre a parlare di tagliare i costi di AZ, ma in realta' il problema principale io credo che siano i ricavi che scarseggiano. Ovvero, tanto e' stato tagliato ma il problema principale e' che AZ non riesce a fare entrare abbastanza denaro per coprire questi costi. Per vari motivi: poco LR, difficolta' a riempire la Magnifica (e la Business sul MR) e prezzarla bene (se la riempi ma con biglietti premio o in super offerta non conta molto... il problema e' che AZ non riesce a fare catturare alti yield e clientela premium), schifo di hub che contribuisce anche ad allontanare la clientela premium, marchio ammaccato, poca presenza per transiti estero su estero (non e' un vero player globale), concorrenza delle low cost che le fanno vendere molte tratte a prezzi iper-promozionali.

Avevo trovato in rete un documento di Credit Suisse che diceva un po' le stesse cose. Se lo ritrovo, lo posto.
 
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