Infatti. Proprio il mio pensiero che riportavo due posts piu' sopra. Sono d'accordo nell'analisi (ma non nelle speranze, spero ancora che vi sia un cavaliere bianco che arrivi in soccorso di AZ, magari un po' arabo?

)
Se pensiamo ad AZ come azienda "isolata" direi di no. Rifondarla e dimensionarla a sufficienza per arrivare quantomeno all'autosufficienza economica, secondo me richiede capitali troppo ingenti per pensare ad un ritorno economico in tempi ragionevoli. Specie tenendo conto che margini di guadagno si assottigliano sempre di più a causa della razionalizzazione sempre più spinta nella gestione aziendale.
Il salvataggio di AZ all'interno di una serie di accordi economici tra governi (più o meno sotterranei) lo vedrei già più fattibile, ma comunque sempre nel campo delle ipotesi remote.
Trovo soprattutto devastante che manchi totalmente la volontà da parte della politica di intervenire sulle cause dell'indebitamento. Rendendo evidente che chiunque prendesse quote di AZ e provasse a risanarla, si troverebbe davanti un muro. E più si incancrenisce il problema, tanto più gli investitori staranno lontani.
D'altra parte il contesto è quello di un'azienda che a Luglio ha presentato un piano industriale chiedendo contemporaneamente i soldi per la sopravvivenza entro l'anno. Termine che un mese dopo è stato avvicinato a Settembre. Con questa brillante situazione si è andati tutti al mare, che tanto le cose andavano benone. Parlo del management, dei dipendenti, della politica e dei sindacati. Nessuno ha mosso un dito finchè l'acqua non è arrivata alla gola. E a quel punto cosa si è fatto? Si sono cercate le cause delle perdite per intervenire? Non sia mai, che dietro alla fine ci sono persone e tante. Alias voti. Si è preferito "convincere" i soci a cacciare ancora un po' di grano (chi lo poteva ancora fare) e per il resto si è fatto ricorso nei fatti al risparmio degli italiani. Attraverso le banche e attraverso le poste. Il tutto, ed è la cosa più grave, solo per guadagnar tempo, visto che a primavera si sarebbe presumibilmente daccapo con ancor più debiti da saldare.
Ora la domanda è: se sta nicchiando perfino AF (imho solo a chiacchiere), che è di gran lunga la compagnia che ha tratto e trarrebbe in futuro i maggiori vantaggi dal controllo di AZ, chi altri ragionevolmente spenderebbe centinaia di M€ per entrare in una situazione ingessata fino al punto da soffocar l'azienda pur di non toccare certi interessi? Con i conflitti che probabilmente ne seguirebbero con il governo italiano, i sindacati e compagnia bella? Perchè se non fosse ancora chiaro, la politica vuole i soldi, ma nel contempo vuole continuare a comandare in AZ. Difficile che qualcuno abbocchi.