Thread Aeroporto di Rimini


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Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Rimini, 19 settembre 2014 - Era atteso da mesi e finalmente è arrivato. Si chiama I-MMIA ed è un aereo di ultima generazione quello che l'Aeroclub di Rimini ha reso disponibile per la storica scuola di volo cittadina che dal 1929 sforna piloti per passione e per mestiere.

Il nuovo aereo che gli allievi potranno utilizzare per i nuovi corsi di pilotaggio che stanno per partire è un Tecnam P2008 JC, un velivolo tutto italiano
 

pippen

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11 Giugno 2011
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quel post sopra di dreamjet in merito alle affermazioni del presidente sab non ha senso in quanto
essendo fallita la società, il bando prevede solo la cessione degli attivi (eventuale) e la concessione
del volo da parte di enac e non l'assorbimento dei passivi (che rimangono in capo alla società fallita).

Interessante inoltre sapere da sab tra virgolette "fellini troppi debiti, per ora non ci interessa, curatore pronto a chiudere".

Non sapevo che il curatore avesse nominato un portavoce.

Il curatore percepisce parte dei suoi soldi in percentuale alla realizzazione degli attivi della società fallita.
Guardacaso aveva fatto un bando a 10 milioni (assurdo), ha denunciato gli amministratori e il collegio sindacale,
la stessa banca carim (tra l'altro il finanziamento era stato dato da un commissario della banca d'italia perchè
era in commissariamento, quindi oltre ad avere dato il finanziamento di 10 milioni è stato richiesto per credito
eccessivo alla carim altri 10 milioni) nonchè l'enac.
Qualcuno a livello informale insinua che il curatore abbia dei rapporti con una delle cordate dove ci ha messo
un piede, una settimana dice che va tutto bene, la settimana dopo dice che chiude a ottobre, la settimana dopo
tutto ok e stiamo andando avanti cosi.
Senza considerare ancora l'eventualità di un accoglimento del ricorso da parte della cassazione dei vecchi soci
aeradria, perchè in questo caso poi di denunce ne partirebbero e ne vedremmo delle belle.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Scusate l'ignoranza ma chi decide la data di chiusura del Fellini il tribunale o il curatore? perché se non ricordo male la prima data di chiusura decisa dal tribunale era giugno poi prorogata fino ad ottobre.
Se il tribunale decide di prorogare ancora la chiusura finché l'Enac non decide il curatore può opporsi?
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Scusate l'ignoranza ma chi decide la data di chiusura del Fellini il tribunale o il curatore? perché se non ricordo male la prima data di chiusura decisa dal tribunale era giugno poi prorogata fino ad ottobre.
Se il tribunale decide di prorogare ancora la chiusura finché l'Enac non decide il curatore può opporsi?
il curatore fallimentare è responsabile dell'andamento economico che non puo' essere in perdita; dalle dichiarazioni effettuate dallo stesso curatore è sembrato che i conti erano in regola fino al termine dell'esercizio provvisorio (31 ottobre), poi altre volte ha detto che non era vero, poi ritrattato ancora.
Il tribunale ha la decisione finale (per il prolungamento) perchè in presenza di condizioni xy allora si puo' fare z.. a mio avviso per un prolungamento è probabile venga richiesto un contributo,
Il curatore invece di svolgere un ruolo super partes si mette a divulgare informazioni confidenziali con il board di sab, sab contatta i partecipanti dei bandi, il curatore che ha contatti con una delle cordate ... si dice.... ma i curatori fallimentari in italia fanno cosi? quali sono qui gli interessi dei creditori tutelati?
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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il curatore fallimentare è responsabile dell'andamento economico che non puo' essere in perdita; dalle dichiarazioni effettuate dallo stesso curatore è sembrato che i conti erano in regola fino al termine dell'esercizio provvisorio (31 ottobre), poi altre volte ha detto che non era vero, poi ritrattato ancora.
Il tribunale ha la decisione finale (per il prolungamento) perchè in presenza di condizioni xy allora si puo' fare z.. a mio avviso per un prolungamento è probabile venga richiesto un contributo,
Il curatore invece di svolgere un ruolo super partes si mette a divulgare informazioni confidenziali con il board di sab, sab contatta i partecipanti dei bandi, il curatore che ha contatti con una delle cordate ... si dice.... ma i curatori fallimentari in italia fanno cosi? quali sono qui gli interessi dei creditori tutelati?
In assenza di un cash flow positivo e di qualsiasi offerta per rilevare gli asset di Aeradria (visto che l'offerta riguarda solo la concessione ENAC ma non la società di gestione) il curatore ha il dovere di staccare la spina per non intaccare quel poco rimasto in cassa. Se poi arrivano capitali freschi e una prospettiva di interesse per gli asset di Aeradria allora può decidere di andare avanti per arrivare alla vendita. È normale che il curatore si confronti con le cordate, il sul scopo non è l'onore e la gloria della città di Rimini ma cercare di portare a casa il massimo. Deve quindi provare a convincere gli offerenti a prendersi anche parte di Aeradria, e se anche fosse l'offerta più sfigata delle 4 ma l'unica che gli fa una offerta per quello che deve piazzare lui è del tutto normale e logico che parteggi per quella.
 

pippen

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11 Giugno 2011
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In assenza di un cash flow positivo e di qualsiasi offerta per rilevare gli asset di Aeradria (visto che l'offerta riguarda solo la concessione ENAC ma non la società di gestione) il curatore ha il dovere di staccare la spina per non intaccare quel poco rimasto in cassa. Se poi arrivano capitali freschi e una prospettiva di interesse per gli asset di Aeradria allora può decidere di andare avanti per arrivare alla vendita. È normale che il curatore si confronti con le cordate, il sul scopo non è l'onore e la gloria della città di Rimini ma cercare di portare a casa il massimo. Deve quindi provare a convincere gli offerenti a prendersi anche parte di Aeradria, e se anche fosse l'offerta più sfigata delle 4 ma l'unica che gli fa una offerta per quello che deve piazzare lui è del tutto normale e logico che parteggi per quella.
Mi sembra di avere scritto anche io le stesse cose nel commento quotato (il curatore è responsabile dell'andamento economico che non puo' essere in perdita... il tribunale ha la decisione finale (prolungamento) perche in presenza di condizioni xy allora puo' fare z... a mio avviso per un prolungamento è probabile venga richiesto un contributo (capitali freschi).
Il curatore pero' non puo' fare dichiarazioni difformi cronologicamente parlando, una settimana dice che va tutto bene, la settimana dopo che chiude prima del 31 ottobre, convoca i sindacati e chiude il 31 ottobre, fa un'altra dichiarazione e va tutto bene.
Inoltre il suo dovere professionale è quello di non divulgare informazioni confidenziali, perchè sab gli fa da portavoce? cosa gli interessa a sab contattare le varie cordate? da quello che si parla ma possono essere notizie infondate ha un interesse particolare per una delle società per qualcosa che va oltre il discorso della cessione degli assets della società fallita. Da notare inoltre una certa acredine tra il curatore e l'enac stessa ma non entro in questo capitolo.
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Santini:Mai avuto incontri e contatti con lui (Postacchini)......... benvenuti

comunicato stampa
Il curatore fallimentare, con riferimento agli articoli di stampa apparsi in data odierna, smentisce categoricamente di avere mai incontrato o avuto alcun contatto con il Presidente dell’Aeroporto di Bologna dott. Enrico Postacchini, le cui dichiarazioni - peraltro disponibili anche online - sono state evidentemente fraintese. I commenti che sono stati dati dalla stampa locale su asserite confidenze o presunti stati d’animo del curatore fallimentare sono pertanto frutto di pura fantasia.Anche in questo momento assai delicato, in attesa degli esiti del bando Enac, la curatela resta come sempre a disposizione di tutti i rappresentanti del territorio al fine di promuovere ogni sforzo per mantenere, nei limiti consentiti dalla legge, il pieno funzionamento dell’aeroporto; al tempo stesso, tuttavia, non è più disponibile ad assistere passivamente a speculazioni o illazioni basate sul nulla.
Il curatore si riserva pertanto di difendere la propria funzione ed il proprio ruolo di pubblico ufficiale presso le opportune sedi qualora vengano nuovamente diffuse sul proprio conto notizie completamente false e destituite di qualsiasi fondamento.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Nuovo Quotidiano di Rimini: Dopo le polemiche sulla proroga all’esercizio provvisorio che scade il 31 ottobre, si apre un altro fronte che rischia di far slittare i tempi / Aeroporto, 2 cordate fuori gioco? / Enac al lavoro sul bando: i Consorzi associano le coop, ma il disciplinare non lo prevede / E’ un giallo, avvocati e studi legali al lavoro. Assai probabile che presto partano ricorsi
RIMINI - Sono giorni di bufera ed apprensione per l’aeroporto di Rimini, sospeso tra un esercizio provvisorio che scade il 31 ottobre dopo il crac Aeradria e un nuovo gestore che ancora l’Enac tarda a scegliere dopo il bando che a luglio ha visto partecipare 4 cordate per gestire il “Fellini”. (...)
Infatti, delle 4 cordate in gara per la gestione futura dell’aeroporto, ben 2 sarebbero “irregolari”, non coerenti con i requisiti richiesti dal bando Enac, mentre su una terza vi sarebbe un approfondito controllo in corso sulla cosiddetta “documentazione a corredo” allegata all’offerta. Ciò spiegherebbe il ritardo con cui Enac sta affrontando la fase selettiva del bando. In sostanza, tali “irregolarità” sarebbero alla base di controlli e verifiche che in queste settimane stanno tenendo impegnati i funzionari Enac. Solo dopo aver espletato questo passaggio, Enac passerà all’esame della vera e propria offerta, dunque del Piano industriale e finanziario proposto
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Fellini: ok al bando del consorzio per lo sviluppo
Il Consorzio per lo sviluppo dell'aeroporto Rimini-San Marino ha le carte in regola per partecipare al bando Enac. La precisazione arriva in una nota "a seguito di alcune notizie pubblicate sulla stampa locale in merito all'ammissibilità' delle società cooperative". Il bando, infatti, spiega il Consorzio citando il parere richiesto a luglio allo studio legale R&P Legal, "prevede il requisito della ''forma giuridica di società di capitali secondo le norme del codice civile''. E "il fatto che i partecipanti debbano essere società di capitali non preclude la partecipazione delle società cooperative. Tutto in regola dunque. Consorzio, in attesa della decisione di Enac sulle quattro cordate, dà appuntamento per venerdì 10 ottobre, in occasione di Ttg incontri alla Fiera di Rimini, al workshop sullo scalo di Miramare.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
LUNEDÌ SI DECIDE, POI 3 MESI PER VOLARE

L'Enac ha convocato le 4 cordate in gara per la gestione dell'aeroporto "Fellini" di Rimini. Il rischio dei ricorsi
rimini Ci siamo. Lunedì l’Enac aprirà le buste e assegnerà in via provvisoria la futura gestione dell’aeroporto di Rimini. Le 4 cordate in campo sono state convocate per lunedì alle ore 11 a Roma. La procedura prevede che verrà aperta pubblicamente la cosiddetta “busta C”, quella in cui gli offerenti erano invitati a inserire un prezzo per i beni lasciati dal vecchio gestore Aeradria, frutto degli investimenti negli anni scorsi. Un riconoscimento facoltativo, non vincolante, che vale 15 punti su 100 della “pagella” finale che porterà Enac a decidere chi vincerà. E su cui vi era un prezzo variabile da un minimo di 3 a 6,5 milioni di euro. Il risultato di questa “singolare” procedura è che a vincere il bando potrebbe anche essere una cordata che nella “busta C” ha messo zero, dato che gli altri 85 punti della pagella sono quelli che Enac assegna per le 4 qualità dell’offerta, che andavano inserite nella “busta B” (il piano finanziario, quello industriale, il piano occupazionale e quello sull’utilizzo dei servizi tecnici e accessori), busta che Enac ha già valutato nelle scorse settimane in via riservata.E’ sempre alto però il rischio che dopo lunedì vi siano ricorsi incrociati da parte delle cordate, come spiegato nei giorni scorsi. E ciò dipende invece dalla “busta A”, quella sui requisiti che ciascuna cordata doveva avere in linea rispetto al disciplinare del bando di gara. E qui c’è il nodo delle cooperative presenti attualmente in 2 delle 4 cordate, che invece il disciplinare banalmente non prevedeva all’articolo 3 comma 2, dove si specificava che ogni soggetto doveva essere società di capitale, dunque Srl o Spa. Ora, che succederà dopo lunedì? Chi pensa che il nuovo gestore potrà velocemente insediarsi sbaglia i conti con la farraginosa burocrazia italiana, che nel settore aeroportuale non fa eccezione.Innanzitutto il soggetto vincente avrà 1 mese di tempoper costituirsi in società (Srl o Spa) e versare i 3,1 mln del capitale sociale previsti dal bando. Entro 3 mesi, la nuova società dovrà poi ottenere le certificazioni Enac (in sostanza la “patente” a poter gestire il traffico aereo). Solo a quel punto il Ministero dei Trasporti emanerà il decretocon l’aggiudicazione definitiva. Insomma, ci vorranno almeno 3-4 mesi perchè il nuovo gestore possa formalmente operare in autonomia.E’ chiaro dunque che appare scontata la proroga all’esercizio provvisorio del Tribunale dopo il crac Aeradria, in capo al Curatore Renato Santini, che scade il prossimo 31 ottobre. Se si vuole evitare la chisura dello scalo riminese, non resta che la proroga, a maggior ragione ora che sarà certo il timing per vedere all’opera il nuovo gestore. E d’altronde, sulla proroga si era già espressa proprio sul Nuovo Quotidiano l’8 settembre scorso la presidente del Tribunale Rossella Talìa,dichiarando la “disponibilità a valutare una proroga, nel rispetto dell’interesse dei creditori”.Tutt’altra vicenda sarà invece quella sui beni della fallita Aeradria e sugli investimenti effettuati negli anni sullo scalo riminese. Il bando Enac è stato concepito, in modo assai singolare per la verità, prevedendo appunto la “busta C” per offrire un prezzo come “riconoscimento facoltativo” su quei beni. Ciò mentre il bando effettuato direttamente dal Tribunale (con tutti i beni ex Aeradria), con base d’asta 10 mln di euro, andò deserto. Non vi è dubbio che chiunque sia il vincitore, a prescindere dal prezzo che ha inserito nella “busta C”, al tavolo con la Curatela di Aeradria dovrà sedersi. Non solo perchè tra quei beni ci sono gli arredi degli uffici e i computer, ma soprattutto tutte le migliorie effettuate sulla pista, torre di controlli e palazzina uffici. Quanto valgono? E in mancanza di accordo, la Curatela che farà? Vedremo. Per ora gli occhi sono puntati su lunedì, quando si conoscerà finalmente il nome del futuro gestore. Ricordiamo le 4 cordate in gara: il Consorzio Rimini-San Marino che vede tra i leader Giovanni Maniscalco (presidente di AssoAeroporti, ed ex Ad degli scali di Palermo e Trapani) e che associa anche 44 cooperative, la cordata “americana” di Aviacom guidata da Halcombe (che ha già preso in gestione l’aeroporto di Forlì), la cordata locale di Air Riminum e i russi della Novaport, il colosso che già controlla 7 scali nell’Est Europa.
Intanto, riguardo alla fallita Aeradria e a proposito di bandi, gli enti soci hanno scelto da chi farsi difendere per le azioni di responsabilità contro gli ex dirigenti e amministratori. Al bando ha partecipato la sola “Rodl & Partner”, con sede a Milano, uscita ovviamente vincente.
 

Obrigado

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25 Febbraio 2011
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Rovigo
Oggi un 330 Air Algerie è atterrato a RMI, probabile volo cargo (mi ricordo in passato che arrivava ogni tanto il C130 sempre algerino)
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Curiosità

Nell'intervista effettuata da flyeurope su youtube ad uno dei concorrenti (novaport) al minuto 4.00 la conduttrice dice:

"...il 28 settembre enac si pronuncerà sul vincitore di questa gara..."
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Mi viene da piangere a leggere certi articoli.

Rimini, aeroporto Fellini: l'Espresso fa le pulci ai pretendenti
Sta per risolversi il mistero legato al prossimo gestore dell'aeroporto di Rimini. Enac sceglierà tra le quattro cordate candidate lunedì prossimo, ma intanto ci pensa l''Espresso a mettere un po'' di pepe sulle ultime ore di attesa. Nel numero in edicola oggi fa infatti le pulci ai quattro partecipanti al bando. E sostiene che siano le aree in mano a San Marino a fare gola dato che permetteranno alla merce di bypassare la dogana italiana. In tema di cordate, fari puntati su Airriminum, il cui "regista" sarebbe, secondo il settimanale, Florio Fiorini, ex direttore finanziario dell'Eni e "vecchia conoscenza della finanza italiana e delle aule di Tribunale". E pure dei carceri tricolori ed elvetici. Ora, scrive l''Espresso, "ha messo gli occhi sullo scalo romagnolo. Prima ha acchiappato la consulenza della Provincia, in cerca di acquirenti per le quote dell'aeroporto, attraverso la Eurafrica Merchant. Poi ha alzato l'”asticella”. In corsa, prosegue l''articolo, ci sono anche la cordata di Robert Halcombe e il consorzio Abn, "che raggruppa 44 cooperative, è presieduto da Roberto Leonardi e punta a far lavorare lo scalo d''estate con il turismo russo e nel resto dell'anno con il traffico cargo". E parla cirillico anche l''ultima cordata, la Novaport del "potente oligarca russo Roman Trotsenko, che promette di investire 41 milioni di euro". Insomma, conclude L''Espresso, lo scalo di Miramare è una "preda che perde quattrini da tempo ma che dal settembre 2013 fa più gola. Perchè San Marino ha in concessione due aree demaniali dello scalo e le merci che faranno tappa a Rimini non dovranno passare dalla dogana italiana". Una privatizzazione, insomma, "alla Alfred Hitchcock".
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
:(
Aeroporto vince a sorpresa la cordata AiRiminum
L'Enac ha aperto le buste e valutato le offerte. I russi della Novaport gli unici ad aver offerto un prezzo (3,1 mln di euro) finiscono al 3° posto. Al 2° gli americani di Aviaco.

ROMA - Esito a sorpresa del bando di gara Enac per la gestione dell'aeroporto di Rimini. Stamani a Roma sono state aperte le buste e i funzionari Enac hanno comunicato i punteggi assegnati alle 4 cordate in gara. Prima classificata è risultata la cordata AiRiminum, con il massimo punteggio di 85 punti su 85. Al 2° posto gli americani di Aviacom, poi i russi della Novaport (unici ad aver offerto un prezzo, di 3,1 mln di euro) e all'ultimo posto il Consorzio Rimini-San Marino. Seguono aggiornamenti.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
I punteggi:
Airriminnum ha ottenuto 85 punti su 85, senza il bonus da 15 assegnato dalla “busta C”, quella con l’offerta per i beni lasciati da Aeradria. Seguono Aviacom, la cordata di Robert Halcombe, che gestirà invece Forlì, con 50,51 punti su 85, il Consorzio Rimini-San Marino con 46,48 e Novaport, con 34,27, cui si aggiungono 15 punti per l’offerta da 3,1 milioni nella “busta C”.
 

kiurlo

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1 Luglio 2014
188
5
[...] Gli unici nomi noti fino a questo momento e che permettevano di identificare chi ci fosse dietro ad Airiminum, erano figure eminentemente tecniche, come si può appurare con una semplice visura camerale: vale per l’amministratore unico di Airiminum, il commercialista romano Leonardo Corbucci (e per il socio unico Armonie srl, che fa capo alla stessa persona) e vale per il sindaco revisore Alberto Zanessi, veneto. Ricordate quando il presidente della Provincia, Stefano Vitali, si era messo in testa di pubblicare un bando per la privatizzazione di Aeradria, e aveva incaricato la società Eurafrica merchant spa di redigere il piano di sviluppo per la società di gestione? I più appresero in quella occasione che Eurafrica è partecipata da Ambromobiliare spa, una piccola banca quotata al circuito Aim. Leonardo Corbucci risulta consigliere di Ambromobiliare. Un primo cerchio si chiude qui. E’ evidente che dietro ad Airiminum c’è qualcuno che segue da tempo le vicende di Aeradria e che continua a lavorare nel solco aperto da Vitali.
Per superare il primo step era sufficiente un capitale sociale non inferiore a 120 mila euro (da incrementare fino a poco più di 3 milioni di euro in caso di aggiudicazione) e, fra le altre cose, ovviamente la presentazione degli elementi di valutazione previsti nel bando: progetto della struttura organizzativa, strategie societarie finalizzate allo sviluppo dell’attività aeroportuale e previsioni di traffico, piano degli investimenti, piano economico finanziario e, da ultimo, compenso per le opere eseguite dalla precedente società di gestione aeroportuale, fino ad un massimo di 6.653.977,33 euro, corrispondente al valore degli investimenti realizzati e non ammortizzati.
C’è chi ha costituito dei raggruppamenti temporanei di impresa e chi ha optato per la newco e quindi per uno strumento transitorio, un veicolo, destinato a lasciare il passo ad altro. E’ la strada scelta da Airiminun. Qui arriviamo alle sorprese, perché fra le figure coinvolte dalla società made in Rimini, si fanno alcuni nomi importanti, a partire da quello di Laura Fincato, attualmente presidente del Comitato Expo Venezia, ma in passato parlamentare e amministratore comunale Pd a Venezia, e soprattutto ha ricoperto la vicepresidenza di Save, la società quotata in Borsa che gestisce gli aeroporti di Venezia (dal 1987) e Treviso (dal 2007) e attraverso accordi con la società Catullo spa ha dato vita al polo aeroportuale del Nordest, comprendendo gli scali di Verona e Brescia. Opera a 360 gradi nel settore dei servizi ai viaggiatori e in particolare nella gestione aeroportuale, delle infrastrutture di mobilità e nel Food & Beverage e Retail.
A livello riminese sono in corso da giorni incontri con imprenditori da conquistare alla causa e verifiche sarebbero avvenute anche con Banca Carim che però avrebbe deciso di non coinvolgersi direttamente nell’operazione.
Airiminum raggruppa partner industriali del settore, impegnati a capitalizzare 9 milioni di euro insieme ad alcuni investitori riminesi (circa il 20% della quota e si parla di nomi significativi) e finanziari. La parte del leone la farebbero i partner industriali che metterebbero nell’operazione fra i 4 e 5 milioni di euro.
Potrebbe essere proprio Airiminum la vera sorpresa, che nessuno aveva previsto [...]

fonte: riminiduepuntozero.it

Speriamo bene... =/
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Non mi capacito di come sia possibile concedere la gestione di uno scalo ad una società prestanome che capitalizza al momento 120.000€, senza che sia chiaro chi ci sia dietro.
Da notare che i russi che i 3M€ li avevano messi sul piatto, sono arrivati terzi.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alla cordata Airriminum la gestione dell'aeroporto Federico Fellini di Rimini

Airriminum batte tutti ma non senza polemiche e possibili strascichi: gli sconfitti, tra i quali l'imprenditore americano Robert Halcombe, già pensano al ricorso. Per l'aeroporto Federico Fellini di Rimini comincia la ripresa della piena operatività, dopo la lunga stagione dell'esercizio provvisorio seguito al fallimento della ex società di gestione Aeradria.Con un punteggio di 85 punti su 85 Enac ha scelto la cordata di imprenditori romagnoli in corsa, dal 9 luglio, data di costituzione della società Airriminum, per la concessione trentennale dello scalo riminese. Aggiudicazione per ora provvisoria, in attesa del versamento dei 3,1 milioni di euro di capitale previsti dal bando e della certificazione da parte dell'ente nazionale dell'aviazione civile. Un esito tutt'altro che scontato e sul quale pesa l'eventualità che le altre cordate in corsa non siano disponibili a farsi da parte in buon ordine e silenziosamente.
Tra queste c'è la cordata italo-americana Aviacom, guidata da Sovereign Group di Halcombe che si è già aggiudicata la concessione dell'aeroporto Ridolfi di Forlì insieme al gruppo pugliese Lotras, che opera nel settore della logistica e dei trasporti, e alla Siem di Ancona, specializzata nell'impiantistica per gli aeroporti. In gara c'erano anche il Consorzio Rimini-San Marino e la cordata russa Novaport (lo scalo di Rimini è una delle principali porte d'accesso all'Italia dei turisti russi).
Al timone di Airriminum figura Leonardo Corbucci, commercialista romano, socio di Euafrica Merchant, la società di consulenza a cui si è rivolta la Provincia di Rimini per l'ipotesi di privatizzazione di Aeradria. L'ex società di gestione, che aveva accumulato un debito superiore ai 50 milioni, era infatti a maggioranza pubblica. A questo punto, in attesa dei tempi tecnici necessari per l'aggiudicazione definitiva, potrebbe anche slittare la scadenza dell'esercizio provvisorio, concesso dal Tribunale di Rimini fino al 31 di ottobre.

http://www.ilsole24ore.com/art/impr...eroporto-federico-fellini-rimini-090526.shtml
 
Stato
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