Il prefetto: "Aeroporto operativo già da gennaio"
Le rassicurazioni su AirRiminum: "Si presenterà nella prima settimana di novembre"
RIMINI - "L'aeroporto sarà operativo già a gennaio del 2015", lo ha riferito questa mattina il prefetto di Rimini Claudio Palomba, a conclusione della conferenza di servizi che si è tenuta in seguito all'annuncio della chiusura del Fellini dal primo novembre. Una cessazione ormai inevitabile in quanto, come ha spiegato il prefetto, "il commissariamento ad acta non era possibile vista la totale assenza di una società che possa assumersi la responsabilità imprenditoriale". Una responsabilità che naturalmente Enac non ha il diritto di potersi accollare. E, allo stesso tempo, AirRiminum non ha le certificazioni necessarie.
Ora non si può fare altro che tentare di accelerare quanto più possibile i tempi per l’affidamento della gestione definitiva alla società vincitrice del bando. La prima data importante è quella del 30 ottobre, quando AirRiminum sarà chiamata alla sottoscrizione dell’aumento di capitale per 3,1 milioni di euro. Il prefetto, dopo i contatti avuti con l’amministratore unico della cordata, sottolinea che “è stata mostrata l’intenzione non solo di sottoscrivere la quota prevista dal bando ma anche aumentarla”. Così come sono state date garanzie “sulla massima disponibilità a incontrare tutte le categorie e i lavoratori per presentare la compagine societaria e il piano industriale, che comunque ora sono nelle disponibilità di Enac”. L’aggiudicazione definitiva dovrebbe avvenire già la prima settimana di novembre e, se viene mantenuta la celerità finora adottata, già entro Natale AirRiminum potrebbe avere ottenuto le certificazioni necessarie per l’operatività. Il prefetto, che nei giorni scorsi ha raccolto i plausi da tutte le parti, ci tiene a precisare che “è stata una partita condivisa, dove ognuno ha fatto la propria parte, dai politici locali ai parlamentari del territorio”. Un ringraziamento lo riserva, in particolare, al Tribunale di Rimini per sgombrare il campo da eventuali scontri istituzionali di cui si è parlato nei giorni scorsi. “Il Tribunale ci ha sempre dato una grossa mano – afferma -. Anche durante la gestione provvisoria che, come sappiamo tutti, è stato davvero un caso eccezionale”.
Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ora chiede di “mantenere la lucidità e seguire una strategia di cui possa beneficiare l’economia del territorio”. In sostanza è una ed è stata già avviata ieri: “Abbiamo contattato i tour operator russi spiegando loro la situazione e proponendo, come avviene anche quando ci sono dei lavori da fare ad esempio sulla pista, di trasferire i propri voli su aeroporti più vicini e collegarli a Rimini con delle navette”. Lo scalo più funzionale sembra essere quello di Ancona. “Dista solo 86 chilometri, meno di quanto distino gli aeroporti internazionali dalle grandi città”. E intanto la conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato le associazioni di categorie e le rappresentanze sindacali, chiede a Enac di procedere ad assegnare la gestione definitiva nel tempo più breve possibile. Il primo cittadino ricorda che in altri aeroporti, ad esempio quello di Forlì, i tempi sono molto più lenti. “Quindi sono state riconosciute a Rimini le giuste priorità”.
Brahim Maaram