Thread Aeroporto di Rimini


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Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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E' impossibile che la citta' di Rimini si suicidi cosi'. Puo' darsi che l'aeroporto chiuda per l'inverno, ma qualcosa succedera' senz'altro per farlo riaprire per la stagione estiva.
Il problema è che le compagnie che volano a Rimini per lo piu' charter stanno programmando adesso i voli della summer 2015, quindi se non gli dai garanzie entro poco tempo non ci mettono nulla a spostare i voli altrove. Pare che altri aeroporti limitrofi nella migliore tradizione stile avvoltoi, stiano già contattandole...
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Il problema è che le compagnie che volano a Rimini per lo piu' charter stanno programmando adesso i voli della summer 2015, quindi se non gli dai garanzie entro poco tempo non ci mettono nulla a spostare i voli altrove. Pare che altri aeroporti limitrofi nella migliore tradizione stile avvoltoi, stiano già contattandole...
Per la S14 è stato fatto tutto ad aprile quindi un po di tempo c'è.
Gli scali vicini ho paura possano fare poco. Visto che la meta della vacanza sarebbe sempre la riviera romagnola chi si farebbe 4 ore di aereo più2 di pullman pagando di più essendoci costi aggiuntivi? A quel punto ci sono Spagna ed Egitto più a portata di mano.

Domanda da ignorante: non si poteva chiedere ad un altra società aeroportuale di gestire per 2 mesi il Fellini?
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Per la S14 è stato fatto tutto ad aprile quindi un po di tempo c'è.
Gli scali vicini ho paura possano fare poco. Visto che la meta della vacanza sarebbe sempre la riviera romagnola chi si farebbe 4 ore di aereo più2 di pullman pagando di più essendoci costi aggiuntivi? A quel punto ci sono Spagna ed Egitto più a portata di mano.

Domanda da ignorante: non si poteva chiedere ad un altra società aeroportuale di gestire per 2 mesi il Fellini?
Il turista che acquista un pacchetto con volo charter non ha la consapevolezza di dove lo fanno atterrare ma solo che ci sarà un pullman ad attenderlo e a portarlo a destinazioni. Sceglie la comodità del tutto organizzato, fidandosi di agenzia e tour operator.

Il problema di RMI è che saltando la stagione, i contratti si chiudono in anticipo per realizzare poi i cataloghi, poi bene che vada dovranno fare sconti e incentivi per provare a convincere o tour operator a tornare.

In ogni caso a breve ci sarà un privato e quindi le eventuali perdite almeno non ricadono sulla collettività.

Spagna, Grecia e altri ci passano avanti perché hanno capito che il turista è una risorsa e non un pollo da spennare...

Infine, Marco il Fellini chiude perché in questi mesi genererebbe perdite, chi è il gonzo che è contento di perdere soldi in attesa che altri arrivino a con il posto tenuto in caldo? Solo Pantalone può far sognare o sostenitori del Fellini, altrimenti se ne riparla all'aggiudicazione definitiva.
 

belumosi

Socio AIAC
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10 Dicembre 2007
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Domanda da ignorante: non si poteva chiedere ad un altra società aeroportuale di gestire per 2 mesi il Fellini?
Non sarebbe nemmeno stato necessario. Sarebbe bastato trovare i soldi per la W per permettere al curatore di chiedere (e probabilmente ottenere) una ulteriore proroga. Quello che il curatore e il tribunale non potevano fare, era mantenere lo scalo aperto indebitandolo o comunque sottraendo soldi guadagnati durante la S, visto che erano figure chiamate prioritariamente a tutelare i creditori.
 

pippen

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11 Giugno 2011
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speravo non si arrivasse a questo punto, non ho scritto da un po .... qualche maligno potrebbe dire che chi doveva attribuire la concessione, al fine di evitare possibili contraccolpi in caso di accoglimento del ricorso in cassazione, avrebbe potuto essere soggetto a causa per omesso controllo.. quindi ... forse... (parlo come ieri sera del marito della Ceste su rete4.... forse è stato lui ... forse questo forse quello) ma potrebbe essere solo fantasilandia... se forse ... forse è cosi allora air rimininum si sostanzia nei vecchi creditori trombati + qualche novità. Comunque il 30 ottobre la nebbia si dovrebbe diradare una volta che si definiscono gli investitori, o è un grande bluff oppure magari il caso inverso.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Il turista che acquista un pacchetto con volo charter non ha la consapevolezza di dove lo fanno atterrare ma solo che ci sarà un pullman ad attenderlo e a portarlo a destinazioni. Sceglie la comodità del tutto organizzato, fidandosi di agenzia e tour operator.

Il problema di RMI è che saltando la stagione, i contratti si chiudono in anticipo per realizzare poi i cataloghi, poi bene che vada dovranno fare sconti e incentivi per provare a convincere o tour operator a tornare.

In ogni caso a breve ci sarà un privato e quindi le eventuali perdite almeno non ricadono sulla collettività.

Spagna, Grecia e altri ci passano avanti perché hanno capito che il turista è una risorsa e non un pollo da spennare...

Infine, Marco il Fellini chiude perché in questi mesi genererebbe perdite, chi è il gonzo che è contento di perdere soldi in attesa che altri arrivino a con il posto tenuto in caldo? Solo Pantalone può far sognare o sostenitori del Fellini, altrimenti se ne riparla all'aggiudicazione definitiva.
Ok grazie della spiegazione
Non sarebbe nemmeno stato necessario. Sarebbe bastato trovare i soldi per la W per permettere al curatore di chiedere (e probabilmente ottenere) una ulteriore proroga. Quello che il curatore e il tribunale non potevano fare, era mantenere lo scalo aperto indebitandolo o comunque sottraendo soldi guadagnati durante la S, visto che erano figure chiamate prioritariamente a tutelare i creditori.
Ma infatti bastava o che AirhopauradirivelarmiRiminum tirasse fuori qualche soldino, o la famosa colletta oppure (come è successo) i creditori rinunciassero a qualche guadagno di Aeradria per non aver maggiori perdite dal futuro incerto.
Comunque è strano come due figure importanti della riviera non abbiamo ancora detto nulla. .. aspettiamo...
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Il prefetto: "Aeroporto operativo già da gennaio"
Le rassicurazioni su AirRiminum: "Si presenterà nella prima settimana di novembre"

RIMINI - "L'aeroporto sarà operativo già a gennaio del 2015", lo ha riferito questa mattina il prefetto di Rimini Claudio Palomba, a conclusione della conferenza di servizi che si è tenuta in seguito all'annuncio della chiusura del Fellini dal primo novembre. Una cessazione ormai inevitabile in quanto, come ha spiegato il prefetto, "il commissariamento ad acta non era possibile vista la totale assenza di una società che possa assumersi la responsabilità imprenditoriale". Una responsabilità che naturalmente Enac non ha il diritto di potersi accollare. E, allo stesso tempo, AirRiminum non ha le certificazioni necessarie.
Ora non si può fare altro che tentare di accelerare quanto più possibile i tempi per l’affidamento della gestione definitiva alla società vincitrice del bando. La prima data importante è quella del 30 ottobre, quando AirRiminum sarà chiamata alla sottoscrizione dell’aumento di capitale per 3,1 milioni di euro. Il prefetto, dopo i contatti avuti con l’amministratore unico della cordata, sottolinea che “è stata mostrata l’intenzione non solo di sottoscrivere la quota prevista dal bando ma anche aumentarla”. Così come sono state date garanzie “sulla massima disponibilità a incontrare tutte le categorie e i lavoratori per presentare la compagine societaria e il piano industriale, che comunque ora sono nelle disponibilità di Enac”. L’aggiudicazione definitiva dovrebbe avvenire già la prima settimana di novembre e, se viene mantenuta la celerità finora adottata, già entro Natale AirRiminum potrebbe avere ottenuto le certificazioni necessarie per l’operatività. Il prefetto, che nei giorni scorsi ha raccolto i plausi da tutte le parti, ci tiene a precisare che “è stata una partita condivisa, dove ognuno ha fatto la propria parte, dai politici locali ai parlamentari del territorio”. Un ringraziamento lo riserva, in particolare, al Tribunale di Rimini per sgombrare il campo da eventuali scontri istituzionali di cui si è parlato nei giorni scorsi. “Il Tribunale ci ha sempre dato una grossa mano – afferma -. Anche durante la gestione provvisoria che, come sappiamo tutti, è stato davvero un caso eccezionale”.
Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ora chiede di “mantenere la lucidità e seguire una strategia di cui possa beneficiare l’economia del territorio”. In sostanza è una ed è stata già avviata ieri: “Abbiamo contattato i tour operator russi spiegando loro la situazione e proponendo, come avviene anche quando ci sono dei lavori da fare ad esempio sulla pista, di trasferire i propri voli su aeroporti più vicini e collegarli a Rimini con delle navette”. Lo scalo più funzionale sembra essere quello di Ancona. “Dista solo 86 chilometri, meno di quanto distino gli aeroporti internazionali dalle grandi città”. E intanto la conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato le associazioni di categorie e le rappresentanze sindacali, chiede a Enac di procedere ad assegnare la gestione definitiva nel tempo più breve possibile. Il primo cittadino ricorda che in altri aeroporti, ad esempio quello di Forlì, i tempi sono molto più lenti. “Quindi sono state riconosciute a Rimini le giuste priorità”.

Brahim Maaram
 

Dorico

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14 Febbraio 2010
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London/Ancona
L’aeroporto di Rimini chiude i battenti. 'Dirottati' sul Sanzio i turisti russi

Ancona, 25 ottobre 2014 - IL SOGNO si avvera: lo sbarco dei russi all’aeroporto delle Marche «Sanzio» è ormai imminente. Dopo anni di tentativi vani di collegare lo scalo anconetano con le più grandi città della Russia, adesso la chiusura dell’aeroporto di Rimini spalanca le porte ai voli con Mosca e non solo.
La comunicazione ufficiale del blocco dell’attività del «Fellini» da parte di Enac è arrivata due giorni fa: dal primo novembre tutto fermo. Il fallimento della società Aeradria e l’affidamento tramite bando a un altro gruppo sono stati passaggi troppo lenti tanto da costringere l’Enac e negare il proseguimento dell’attività.
Gli operatori russi, che avevano intuito il problema, hanno subito preso contatti con il «Sanzio», nettamente preferito allo scalo di Bologna anche per la vicinanza di Ancona con Rimini. Da due giorni è un via vai di tour operator impegnati da anni con lo scalo romagnolo che fanno la spola con gli uffici di Aerdorica, la società che gestisce il «Sanzio» per trovare un accordo e far atterrare i loro aerei pieni di turisti russi sulla pista marchigiana.
Ovviamente i problemi da risolvere non sono pochi e riguardano anche l’aspetto economico: si dovrà trovare un’intesa sulle tasse aeroportuali e anche sul trasporto dei turisti a Rimini che resta la meta del soggiorno. Per quanto riguarda, invece, il servizio di catering a bordo continuerà a essere gestito dal ristorante dell’aeroporto di Rimini anche perchè il «Sanzio» non sarebbe in grado di garantirlo.
IL PRIMO tour operator che ha varcato le porte di Aerdorica è stato ‘Pac group’ che gestisce alcuni voli con Mosca. La trattativa è partita da un paio di giorni. Ma è evidente che, nonostante le rassicurazioni del sindaco di Rimini agli operatori turistici russi, la trattativa con il «Sanzio» non si limiterà alla sola «emergenza» ma punterà a consolidare un rapporto di lunga durata. Bisogna tenere presente che nel periodo invernale i voli sono concentrati il mercoledì e il sabato da Mosca ma anche da San Pietroburgo.

In estate, invece, i collegamenti sono praticamente giornalieri e coprono anche località come Krasnodar, Rostov, Volgograd e altre ancora. Insomma un business enorme per lo scalo marchigiano ma anche per l’indotto: basta pensare ai pullman necessari per il trasporto dei turisti, ma anche i servizi a terra dello scalo che sono da tempo in sofferenza. E non solo. Può essere l’occasione giusta per far ammirare le Marche e trovare l’accordo con i tour operator per creare pacchetti proprio per le località marchigiane oltre a quelli per la Romagna.
IL «SANZIO» potrebbe diventare il vero scalo nevralgico del centro Italia. Ora saranno la dirigenza di Aerdorica e la Regione a dover spingere sull’accelleratore per chiudere tutti gli accordi. E chissà che questo inaspettato colpo di scena non porti novità anche sul fronte dell’ingresso di nuovi soci invogliati dall’inevitabile aumento di passeggeri.

fonte: il resto del carlino.

comunque io non la vedrei solo come una questione di aeroporti avvoltoi. comunque un aeroporto limitrofo, qualora Rimini restasse chiuso anche in estate, può garantire al territorio riminese l'arrivo dei turisti russi. che altrimenti non saprebbero dove atterrare.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Il SOGNO si avvera: lo sbarco dei russi all’aeroporto delle Marche «Sanzio» è ormai imminente. Dopo anni di tentativi vani di collegare lo scalo anconetano con le più grandi città della Russia, adesso la chiusura dell’aeroporto di Rimini spalanca le porte ai voli con Mosca e non solo.
La comunicazione ufficiale del blocco dell’attività del «Fellini» da parte di Enac è arrivata due giorni fa: dal primo novembre tutto fermo. Il fallimento della società Aeradria e l’affidamento tramite bando a un altro gruppo sono stati passaggi troppo lenti tanto da costringere l’Enac e negare il proseguimento dell’attività.
Pare che ad Ancona alla notizia delle chiusura di Rimini siano volati i tappi di champagne...:D
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Ovviamente i problemi da risolvere non sono pochi e riguardano anche l’aspetto economico: si dovrà trovare un’intesa sulle tasse aeroportuali e anche sul trasporto dei turisti a Rimini che resta la meta del soggiorno. Per quanto riguarda, invece, il servizio di catering a bordo continuerà a essere gestito dal ristorante dell’aeroporto di Rimini anche perchè il «Sanzio» non sarebbe in grado di garantirlo.
IL PRIMO tour operator che ha varcato le porte di Aerdorica è stato ‘Pac group’ che gestisce alcuni voli con Mosca. La trattativa è partita da un paio di giorni. Ma è evidente che, nonostante le rassicurazioni del sindaco di Rimini agli operatori turistici russi, la trattativa con il «Sanzio» non si limiterà alla sola «emergenza» ma punterà a consolidare un rapporto di lunga durata. Bisogna tenere presente che nel periodo invernale i voli sono concentrati il mercoledì e il sabato da Mosca ma anche da San Pietroburgo.
Non capisco. Vorrebbero consolidare i contratti anche per l'estate ma non riescono a gestire i voli invernali col catering :confused:
Pac group ha già di suo una decina di pullman per portare ovunque i turisti
 

Farfallina

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Ok grazie della spiegazione

Ma infatti bastava o che AirhopauradirivelarmiRiminum tirasse fuori qualche soldino, o la famosa colletta oppure (come è successo) i creditori rinunciassero a qualche guadagno di Aeradria per non aver maggiori perdite dal futuro incerto.
Comunque è strano come due figure importanti della riviera non abbiamo ancora detto nulla. .. aspettiamo...
I creditori non hanno interesse a perdere soldi per aiutare il futuro gestore, l'aggiudicatario era la entità indicata per mettere fuori i soldi.
 

red_one

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Ma com'è possibile che chiudano uno scalo come Rimini e non Cuneo, ad esempio?
E' in fallimento Rimini, non Cuneo è semplice la risposta. Ogni cosa funziona con un conto economico, se il conto economico è in passivo e nessuno ripiana, si fallisce, semplice. Non conta l'importanza, conta sempre solo una cosa: i conti in attivo.

Se poi mi tiri fuori il perchè lo stato non interviene, per quanto mi riguarda personalmente ne ho già messi anche troppi in salvataggi vari e variegati (non solo nel campo aeronautico)
 

tiefpeck

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Riflessione generale sperando di non innescare una polemica.

Certe volte gli aeroporti minori vanno in eutanasia, riescono a diminuire le operazioni fino a far cessare il commerciale, e continuano a perdere soldi come altre infrastrutture pubbliche, ma molto meno. Perché il problema è che sotto una certa soglia, più passeggeri, più soldi si perdono a causa dei costi degli incentivi e della parte variabile dei costi. Se invece ci si limita ai costi fissi, si spende meno (anche se per il beneficio di nessun passeggero).

Albenga credo non sia mai fallita, soltanto hanno tolto il commerciale e cosí vivacchia. Aosta idem, anche se si continua a parlare di commerciale a causa delle profondissime tasche della regione autonoma. Cuneo potrebbe finire in letargo, visto che quest'anno perde il 20% di traffico sul precedente. Alla luce del ragionamento di prima, in realtà questo è un bene per chi ripiana le perdite di Cuneo, perché le perdite sono magari non il 20% in meno ma il 10 o il 15. Se invece dovessero ripartire, si aumenterebbe il fabbisogno e poi bisogna vedere se i finanziatori (che sono sempre pubblici) sarebbero disposti a mettere il dipiù necessario.

Non so se Rimini cada in questo schema ma temo di sí.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
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Il problema di Rimini è che ha un operativo quasi totalmente stagionale, opera nel periodo estivo per portare i turisti ma in inverno le attività si riducono quasi a zero. Come fai a gestire e coprire i costi fissi di una struttura aperta tutto l'anno se i voli di fatto operano solo per pochi mesi in estate?
 

londonfog

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Riflessione generale sperando di non innescare una polemica.

Certe volte gli aeroporti minori vanno in eutanasia, riescono a diminuire le operazioni fino a far cessare il commerciale, e continuano a perdere soldi come altre infrastrutture pubbliche, ma molto meno. Perché il problema è che sotto una certa soglia, più passeggeri, più soldi si perdono a causa dei costi degli incentivi e della parte variabile dei costi. Se invece ci si limita ai costi fissi, si spende meno (anche se per il beneficio di nessun passeggero).

Albenga credo non sia mai fallita, soltanto hanno tolto il commerciale e cosí vivacchia. Aosta idem, anche se si continua a parlare di commerciale a causa delle profondissime tasche della regione autonoma. Cuneo potrebbe finire in letargo, visto che quest'anno perde il 20% di traffico sul precedente. Alla luce del ragionamento di prima, in realtà questo è un bene per chi ripiana le perdite di Cuneo, perché le perdite sono magari non il 20% in meno ma il 10 o il 15. Se invece dovessero ripartire, si aumenterebbe il fabbisogno e poi bisogna vedere se i finanziatori (che sono sempre pubblici) sarebbero disposti a mettere il dipiù necessario.

Non so se Rimini cada in questo schema ma temo di sí.
Rimini e Forli sono state vittime di rivalita' di campanile che ha portato a una gara al rialzo di sussidi a compagnie aeree che poi non hanno portato tanto traffico, in compenso hanno portato tanti debiti.
 
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