Questi sono inglesi. In realtà sta dicendo che qualcuno pagherà carissima una rivendicazione del valore di un caffè.In pratica sta dicendo che è andato allo scontro perdendo milioni di euro per qualcosa che vale come un caffè...
Questi sono inglesi. In realtà sta dicendo che qualcuno pagherà carissima una rivendicazione del valore di un caffè.In pratica sta dicendo che è andato allo scontro perdendo milioni di euro per qualcosa che vale come un caffè...
Anglofoni si, Inglesi non mi pare proprio.Questi sono inglesi
L'intervista di Hogan è brutta roba, la cosa triste è che rappresenta quanto standard in Italia.Le parole di Hogan le abbiamo lette tutti e i casi sono due.
O è un emerito incapace oppure sta negoziando, e in questo caso gli abili negoziatori di solito stano coperti rispetto all'obiettivo finale che concretamente aspirano a raggiungere.
Nello specifico:
1) se vuole avvicinarsi agli standard di costi ed efficienze di U2 imponendo sacrifici ai dipendenti, sarebbe controproducente definirla una low cost.
2) su Linate-Malpensa, non sappiamo quale possa essere l'obiettivo concretamente raggiungibile che dipenderà anche dai rapporti futuri tra SEA e Sacbo, dallo sblocco della Pedemontana Lombarda ecc. Di sicuro, il modo migliore per ridimensionare Linate è quello di chiedere l'esatto contrario cioè chiedere l'autorizzazione di fare una navetta su AUH, che tanto non ti concederanno mai.
Credo che questo sia uno dei pochissimi punti su cui non lo si possa criticare. Quegli scioperi sono stati delle provocazioni inaccettabili. Quando erpomata comprenderà che non ha più il controllo dell'azienda sarà sempre troppo tardi.In pratica sta dicendo che è andato allo scontro perdendo milioni di euro per qualcosa che vale come un caffè...
La posta sai benissimo che è ben più pesante e cioè un braccio di ferro con certi sindacalisti su chi debba comandare in AZ.In pratica sta dicendo che è andato allo scontro perdendo milioni di euro per qualcosa che vale come un caffè...
Farfallina capisco l'aziendalismo ma mi sembra che a) in quanto a bilaterali non state dietro ad ek b) gli apt dopo una delibera passata da poco possono negoziare di persona incentivi con vettori che portino più capacità o più frequenze, cosa che può fare anche azL'intervista di Hogan è brutta roba, la cosa triste è che rappresenta quanto standard in Italia.
Sui 3 punti in realtà il punto è che Hogan è indispettito perché credeva di avere maggiore attenzione da parte del governo e probabilmente un aiuto nella gestione dei sindacati e allora attacca su LIN anche se l'obiettivo è EK che ha ottenuto una revisione del bilaterale favorevole, attacca le low cost ma l'obiettivo è il via libera alla trattativa privata di FR con gli aeroporti e poteva tirare fuori IG-QR. In realtà è lo stesso schema usato da FR un paio di mesi fa.
In Italia funziona così e Hogan si è adeguato così come le varie EK e FR hanno sfruttato la situazione dei campanili e clientele italiane.Farfallina capisco l'aziendalismo ma mi sembra che a) in quanto a bilaterali non state dietro ad ek b) gli apt dopo una delibera passata da poco possono negoziare di persona incentivi con vettori che portino più capacità o più frequenze, cosa che può fare anche az
In realta' io non so un bel niente. Leggo il giornale e dalla sua intervista capisco che e' andato allo scontro per un caffe'.La posta sai benissimo che è ben più pesante e cioè un braccio di ferro con certi sindacalisti su chi debba comandare in AZ.
Naturalmente non mi riferivo al passaporto ma allo schema colonialsta inglese in cui prima di iniziare una trattativa si dà sempre una prova di forza molto sanguinaria. Vedrete che quando inizieranno la trattativa vera sulle questioni importanti qualcuno dalla parte dei sindacati ci avrà già lasciato le penne con pretesto dell'ultimo sciopero.Anglofoni si, Inglesi non mi pare proprio.
Dai Bomba non offendere la tua intelligenza...In realta' io non so un bel niente. Leggo il giornale e dalla sua intervista capisco che e' andato allo scontro per un caffe'.
bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo."È innegabile - afferma l'Anpac - che Abu Dhabi ha investito molti soldi su Alitalia come è pure evidente che i manager scelti non sono stati in grado di generare reddito, anzi il deficit ad oggi prodotto è impressionante. Le centinaia di milioni di passivo che Alitalia continua ad accumulare sono esclusiva responsabilità di chi pianifica le strategie industriali e di alcuni manager, per lo più già presenti da molti anni in azienda, chiamati a renderle operative gestendo l'intero apparato delle operazioni di volo e il personale, non certo del destino o di chi gli aeroplani lì fa volare, piloti ed assistenti di volo".
ma smettiamola con il mantra o si cambia o tutti a casa. az non chiudera' mai su lo sapete voi e lo sanno quelli che ci lavorano.
Mi piace questo forum...bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo.
Parlano in maniera così placida e serena come se fosse una questione esterna, marginale a loro..... sicuri del fatto che tanto cambieranno l'ennesimo padrone ma loro continueranno a essere lì.
Forse non hanno capito che questo è davvero il capolinea, e che poi ci sarà poco da chiacchierare anche per loro sindacalari quando la baracca sarà chiusa definitivamente (e non per ferie).
In realta' io non so un bel niente. Leggo il giornale e dalla sua intervista capisco che e' andato allo scontro per un caffe'.
...pieno di certezze e anche di qualche veggenteAlitalia: Anpac, pronti a scioperare contro nuovi tagli
06 ott 2016 ore 14:50
Roma, 6 ott. (AdnKronos) - Pronti a scioperi contro nuovi tagli di posti di lavoro e salari. A minacciarli è l'Anpac di risposta alle dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Etihad, James Hogan, in un'intervista pubblicata oggi. Intervista che, sostiene l'associazione professionale, "va probabilmente inquadrata in una strategia di progressivo disimpegno da parte degli Emirati dal 'sistema Paese' Italia".
"È innegabile - afferma l'Anpac - che Abu Dhabi ha investito molti soldi su Alitalia come è pure evidente che i manager scelti non sono stati in grado di generare reddito, anzi il deficit ad oggi prodotto è impressionante. Le centinaia di milioni di passivo che Alitalia continua ad accumulare sono esclusiva responsabilità di chi pianifica le strategie industriali e di alcuni manager, per lo più già presenti da molti anni in azienda, chiamati a renderle operative gestendo l'intero apparato delle operazioni di volo e il personale, non certo del destino o di chi gli aeroplani lì fa volare, piloti ed assistenti di volo".
"Banalizzare le attuali vertenze sindacali a qualcosa che 'vale come un caffè' sarebbe, se fosse vero, un clamoroso autogol. Un dirigente aziendale che mettesse a rischio l'intero complesso aziendale per qualcosa che vale quanto un caffè verrebbe certamente espulso o ricoverato perché affetto da follia", afferma l'Anpac.
Oppure forse è l'esatto opposto. Non hanno capito che compagnia continuerà ad esserci ma qualcuno di loro no. Colpirne uno per avvertirne mille .... e uno con qualche scheletro nell'armadio lo trovano di sicuro.bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo.
Parlano in maniera così placida e serena come se fosse una questione esterna, marginale a loro..... sicuri del fatto che tanto cambieranno l'ennesimo padrone ma loro continueranno a essere lì.
Forse non hanno capito che questo è davvero il capolinea, e che poi ci sarà poco da chiacchierare anche per loro sindacalari quando la baracca sarà chiusa definitivamente (e non per ferie).
Mah, a me non pare proprio di averlo letto qui.si leggeva che i conti erano in linea?
Per esperienza personale in altro settore; il governo è vero che promette. Mari e monti se necessario. Ma alla prova dei fatti esce sempre qualche problemino che fa bloccare gli ottimi intenti del ministro o sottosegretario di turno.Ma basta, non ci crede più nessuno a ste fandonie.