Thread Alitalia - Ottobre 2016


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Farfallina

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Le parole di Hogan le abbiamo lette tutti e i casi sono due.
O è un emerito incapace oppure sta negoziando, e in questo caso gli abili negoziatori di solito stano coperti rispetto all'obiettivo finale che concretamente aspirano a raggiungere.

Nello specifico:
1) se vuole avvicinarsi agli standard di costi ed efficienze di U2 imponendo sacrifici ai dipendenti, sarebbe controproducente definirla una low cost.
2) su Linate-Malpensa, non sappiamo quale possa essere l'obiettivo concretamente raggiungibile che dipenderà anche dai rapporti futuri tra SEA e Sacbo, dallo sblocco della Pedemontana Lombarda ecc. Di sicuro, il modo migliore per ridimensionare Linate è quello di chiedere l'esatto contrario cioè chiedere l'autorizzazione di fare una navetta su AUH, che tanto non ti concederanno mai.
L'intervista di Hogan è brutta roba, la cosa triste è che rappresenta quanto standard in Italia.
Sui 3 punti in realtà il punto è che Hogan è indispettito perché credeva di avere maggiore attenzione da parte del governo e probabilmente un aiuto nella gestione dei sindacati e allora attacca su LIN anche se l'obiettivo è EK che ha ottenuto una revisione del bilaterale favorevole, attacca le low cost ma l'obiettivo è il via libera alla trattativa privata di FR con gli aeroporti e poteva tirare fuori IG-QR. In realtà è lo stesso schema usato da FR un paio di mesi fa.
 

nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
In pratica sta dicendo che è andato allo scontro perdendo milioni di euro per qualcosa che vale come un caffè...
Credo che questo sia uno dei pochissimi punti su cui non lo si possa criticare. Quegli scioperi sono stati delle provocazioni inaccettabili. Quando erpomata comprenderà che non ha più il controllo dell'azienda sarà sempre troppo tardi.
Passi tutto, ma farsi mettere all'angolo da quei tre rubagalline proprio no.
 

aamilan

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L'intervista di Hogan è brutta roba, la cosa triste è che rappresenta quanto standard in Italia.
Sui 3 punti in realtà il punto è che Hogan è indispettito perché credeva di avere maggiore attenzione da parte del governo e probabilmente un aiuto nella gestione dei sindacati e allora attacca su LIN anche se l'obiettivo è EK che ha ottenuto una revisione del bilaterale favorevole, attacca le low cost ma l'obiettivo è il via libera alla trattativa privata di FR con gli aeroporti e poteva tirare fuori IG-QR. In realtà è lo stesso schema usato da FR un paio di mesi fa.
Farfallina capisco l'aziendalismo ma mi sembra che a) in quanto a bilaterali non state dietro ad ek b) gli apt dopo una delibera passata da poco possono negoziare di persona incentivi con vettori che portino più capacità o più frequenze, cosa che può fare anche az
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
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Farfallina capisco l'aziendalismo ma mi sembra che a) in quanto a bilaterali non state dietro ad ek b) gli apt dopo una delibera passata da poco possono negoziare di persona incentivi con vettori che portino più capacità o più frequenze, cosa che può fare anche az
In Italia funziona così e Hogan si è adeguato così come le varie EK e FR hanno sfruttato la situazione dei campanili e clientele italiane.
Se leggi ho definito "brutta roba" però è così, l'esempio di FR che ha ottenuto il via libera che citi è emblematico. Ripeto "brutta roba" ma si sono adeguati all'andazzo.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Anglofoni si, Inglesi non mi pare proprio.
Naturalmente non mi riferivo al passaporto ma allo schema colonialsta inglese in cui prima di iniziare una trattativa si dà sempre una prova di forza molto sanguinaria. Vedrete che quando inizieranno la trattativa vera sulle questioni importanti qualcuno dalla parte dei sindacati ci avrà già lasciato le penne con pretesto dell'ultimo sciopero.
 

TW 843

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Azionista LibertyLines
Alitalia: Anpac, pronti a scioperare contro nuovi tagli
06 ott 2016 ore 14:50
Roma, 6 ott. (AdnKronos) - Pronti a scioperi contro nuovi tagli di posti di lavoro e salari. A minacciarli è l'Anpac di risposta alle dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Etihad, James Hogan, in un'intervista pubblicata oggi. Intervista che, sostiene l'associazione professionale, "va probabilmente inquadrata in una strategia di progressivo disimpegno da parte degli Emirati dal 'sistema Paese' Italia".
"È innegabile - afferma l'Anpac - che Abu Dhabi ha investito molti soldi su Alitalia come è pure evidente che i manager scelti non sono stati in grado di generare reddito, anzi il deficit ad oggi prodotto è impressionante. Le centinaia di milioni di passivo che Alitalia continua ad accumulare sono esclusiva responsabilità di chi pianifica le strategie industriali e di alcuni manager, per lo più già presenti da molti anni in azienda, chiamati a renderle operative gestendo l'intero apparato delle operazioni di volo e il personale, non certo del destino o di chi gli aeroplani lì fa volare, piloti ed assistenti di volo".
"Banalizzare le attuali vertenze sindacali a qualcosa che 'vale come un caffè' sarebbe, se fosse vero, un clamoroso autogol. Un dirigente aziendale che mettesse a rischio l'intero complesso aziendale per qualcosa che vale quanto un caffè verrebbe certamente espulso o ricoverato perché affetto da follia", afferma l'Anpac.
 

DusCgn

Utente Registrato
9 Novembre 2005
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20
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"È innegabile - afferma l'Anpac - che Abu Dhabi ha investito molti soldi su Alitalia come è pure evidente che i manager scelti non sono stati in grado di generare reddito, anzi il deficit ad oggi prodotto è impressionante. Le centinaia di milioni di passivo che Alitalia continua ad accumulare sono esclusiva responsabilità di chi pianifica le strategie industriali e di alcuni manager, per lo più già presenti da molti anni in azienda, chiamati a renderle operative gestendo l'intero apparato delle operazioni di volo e il personale, non certo del destino o di chi gli aeroplani lì fa volare, piloti ed assistenti di volo".
bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo.

Parlano in maniera così placida e serena come se fosse una questione esterna, marginale a loro..... sicuri del fatto che tanto cambieranno l'ennesimo padrone ma loro continueranno a essere lì.
Forse non hanno capito che questo è davvero il capolinea, e che poi ci sarà poco da chiacchierare anche per loro sindacalari quando la baracca sarà chiusa definitivamente (e non per ferie).
 

WASP

Bannato
22 Settembre 2016
34
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Up
ma smettiamola con il mantra o si cambia o tutti a casa. az non chiudera' mai su lo sapete voi e lo sanno quelli che ci lavorano.
bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo.

Parlano in maniera così placida e serena come se fosse una questione esterna, marginale a loro..... sicuri del fatto che tanto cambieranno l'ennesimo padrone ma loro continueranno a essere lì.
Forse non hanno capito che questo è davvero il capolinea, e che poi ci sarà poco da chiacchierare anche per loro sindacalari quando la baracca sarà chiusa definitivamente (e non per ferie).
Mi piace questo forum...

In realta' io non so un bel niente. Leggo il giornale e dalla sua intervista capisco che e' andato allo scontro per un caffe'.
Alitalia: Anpac, pronti a scioperare contro nuovi tagli
06 ott 2016 ore 14:50
Roma, 6 ott. (AdnKronos) - Pronti a scioperi contro nuovi tagli di posti di lavoro e salari. A minacciarli è l'Anpac di risposta alle dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Etihad, James Hogan, in un'intervista pubblicata oggi. Intervista che, sostiene l'associazione professionale, "va probabilmente inquadrata in una strategia di progressivo disimpegno da parte degli Emirati dal 'sistema Paese' Italia".
"È innegabile - afferma l'Anpac - che Abu Dhabi ha investito molti soldi su Alitalia come è pure evidente che i manager scelti non sono stati in grado di generare reddito, anzi il deficit ad oggi prodotto è impressionante. Le centinaia di milioni di passivo che Alitalia continua ad accumulare sono esclusiva responsabilità di chi pianifica le strategie industriali e di alcuni manager, per lo più già presenti da molti anni in azienda, chiamati a renderle operative gestendo l'intero apparato delle operazioni di volo e il personale, non certo del destino o di chi gli aeroplani lì fa volare, piloti ed assistenti di volo".
"Banalizzare le attuali vertenze sindacali a qualcosa che 'vale come un caffè' sarebbe, se fosse vero, un clamoroso autogol. Un dirigente aziendale che mettesse a rischio l'intero complesso aziendale per qualcosa che vale quanto un caffè verrebbe certamente espulso o ricoverato perché affetto da follia", afferma l'Anpac.
...pieno di certezze e anche di qualche veggente :D

A parte la battuta che spero mi scuserete, ma fino a poco fa si leggeva che i conti erano in linea, e poi tutt'a un tratto siamo al terzo fallimento??
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
1,630
0
bello vedere e leggere come costoro siano effettivamente fuori dal mondo reale e che vivono in un mondo parallelo.

Parlano in maniera così placida e serena come se fosse una questione esterna, marginale a loro..... sicuri del fatto che tanto cambieranno l'ennesimo padrone ma loro continueranno a essere lì.
Forse non hanno capito che questo è davvero il capolinea, e che poi ci sarà poco da chiacchierare anche per loro sindacalari quando la baracca sarà chiusa definitivamente (e non per ferie).
Oppure forse è l'esatto opposto. Non hanno capito che compagnia continuerà ad esserci ma qualcuno di loro no. Colpirne uno per avvertirne mille .... e uno con qualche scheletro nell'armadio lo trovano di sicuro.
 
F

flyboy

Guest
Dal 30 ottobre AZ introduce l'A330 su Teheran. Se ne era già parlato.
Non so se sono stati postati i nuovi orari, che almeno all'andata sono assai migliori per intercettare traffico business, soprattutto da e verso USA (per quel che rimane delle rotte USA in inverno...):

ROMA - TEHERAN 15:00 22:10
TEHERAN - ROMA 04:30 07:15
 

MalboroLi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
19 Novembre 2009
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81
Ma basta, non ci crede più nessuno a ste fandonie.
Per esperienza personale in altro settore; il governo è vero che promette. Mari e monti se necessario. Ma alla prova dei fatti esce sempre qualche problemino che fa bloccare gli ottimi intenti del ministro o sottosegretario di turno.
 
Stato
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