Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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Farfallina

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Mmmmh se si riducono slot, poniamo, tra le ore xx e xx nel weekend, e se si fa qualcosa sui sentieri di decollo e atterraggio per renderli piu' ripidi al massimo e' una questione EASA, non UE.

Poi, oh, si puo' lasciar tutto cosi' com'e' e lasciare che Alitalia - o meglio, il contribuente - perda valanghe di soldi su Linate come fa da decenni a questa parte.
Il problema nasce dalla genesi dei decreti che limitano LIN, una limitazione per ragioni ambientali/rumore potrebbe passare come no ma andrebbe comunque a ridiscutere l'ok al decreto di limitazione. Il problema ovviamente non è tecnico ma politico.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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L’ipotesi liquidazione e l’interesse di Lufthansa
Il governo potrebbe concedere una nuova proroga del termine? Sarebbe la settima. Ma senza offerte i commissari potrebbero dire stop alla procedura di vendita e avviare la liquidazione di Alitalia. In quel caso potrebbe ripresentarsi Lufthansa. I tedeschi non hanno mai fatto un’offerta, ma sono interessati a rilevare poco più di metà di Alitalia, solo le attività di volo, con 74 aerei. Ci sarebbero 6.000 esuberi.

La mossa di Efromovich
Intanto si è rifatto vivo dal Sudamerica l’impenditore German Efromovich, azionista della colombiana Avianca. Ha scritto una lettera a Patuanelli e ai commissari dicendo che è disponibile a rilevare fino al 100% di Alitalia. Finora non risulta che sia stato contattato per approfondire la sua proposta, già rigettata a luglio quando il cda Fs scelse di aprire le trattative con Atlantia.
Com'era la storia sugli esuberi di LH?
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Il problema nasce dalla genesi dei decreti che limitano LIN, una limitazione per ragioni ambientali/rumore potrebbe passare come no ma andrebbe comunque a ridiscutere l'ok al decreto di limitazione. Il problema ovviamente non è tecnico ma politico.
Più che altro se fai passare un decreto che nasce fintamente per tematiche ambientali (tipologia aeromobili più restrittiva, sentieri di avvicinamento più ripidi e quindi piu penalizzanti per gli aeromobili, pista più corta, limitazione fasce orarie etc) per coerenza a Capodichino potrebbero volare giusto i gabbiani essendo la situazione là nettamente peggiore di Linate
 

Farfallina

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C'erano quelli dell'handling ai quali era interessato un altro gruppo mi pare. Resta da capire, in caso di scorporo, quanti esuberi effettivi ci sarebbero.
Volevo far notare che il numero riportato da Dragoni è quanto riportavo io. Poi il futuro non lo si prevede, ma visto che me ne sono presa di ogni… volevo rimarcare che la news data era affidabile nonché ne dicessero i bene informati e interessati.

Si dimentica di scrivere che LH non è interessata a prendere AZ ma solo alcuni rami d'azienda post liquidazione e non ci sono sentori che sia disponibile a sottoscrivere un contratto pluriennale di Handling con la parte Handling e parte della manutenzione che non interessano. A queste condizioni dubito che troveresti qualcuno disposto ad acquistare quelle parti se non con numeri fortemente ridotti e nuovi contratti. L'unico valore sarebbe la concessione a operare a FCO dove il numero di handler è limitato a 3, ma liquidando AZ una licenza dovrebbe andare comunque a gara. Tanto vale partecipare a quella e ripartire da foglio bianco che prendersi la parte hadling di AZ con tutti i problemi del caso.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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"I tedeschi non hanno mai fatto un'offerta", dice l'articolo... ergo di che stiamo a parla'?
Scrive non hanno mai fatto un'offerta, non che non hanno mai discusso delle condizioni per presentare un'offerta.

Io ho sempre rimarcato che LH non ha voluto andare a fondo nella trattativa, ricordo che i bene informati ed interessati descrivevano uno scenario di minute in via di definizione a dicembre 2017 e di messa in scena di LH e del Governo che erano già d'accordo su tutto. Anche in questo caso si è rivelato corretto quello che avevo detto e nonché i soliti facciano il consueto teatrino magari LH avesse fatto una proposta stile Swiss con i numeri minimi di tagli che prevedevano. Il problema è che non ci hanno pensato minimamente di farla questa proposta.
 

piccione330

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Volevo far notare che il numero riportato da Dragoni è quanto riportavo io. Poi il futuro non lo si prevede, ma visto che me ne sono presa di ogni… volevo rimarcare che la news data era affidabile nonché ne dicessero i bene informati e interessati.
ma secondo te gliene frega a qualcuno di chi la sa piu' lunga?
soprattutto ora che stanno per buttare altri 300 milioni del contribuente
intanto sta sottospecie di salvataggio ah no scusa rilancio e' gia costato 900 milioni & counting...
 

Nickee

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Sbaglio o non più tardi di qualche mese fa Calenda affermò che ha sbagliato a non chiudere con LH nel dicembre del 2017?

Se ciò fosse vero vorrebbe dire che è stata responsabilità del suo governo il non aver venduto Alitalia allora...


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leerit

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3 Settembre 2019
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Sbaglio o non più tardi di qualche mese fa Calenda affermò che ha sbagliato a non chiudere con LH nel dicembre del 2017?

Se ciò fosse vero vorrebbe dire che è stata responsabilità del suo governo il non aver venduto Alitalia allora...


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Calenda ha anche detto che se tornasse indietro farebbe fallire Alitalia.
 

belumosi

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Com'era la storia sugli esuberi di LH?
Vorrei capire bene. Secondo le tue informazioni entro quale perimetro di AZ sarebbero calcolati i 6.000 esuberi?
Entro i 12.000 a libro paga? Entro i 10.000 che stanno effettivamente lavorando? Entro i 9.000 della sola parte volo?
In qualche altro modo?
 

13900

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Scrive non hanno mai fatto un'offerta, non che non hanno mai discusso delle condizioni per presentare un'offerta.

Io ho sempre rimarcato che LH non ha voluto andare a fondo nella trattativa, ricordo che i bene informati ed interessati descrivevano uno scenario di minute in via di definizione a dicembre 2017 e di messa in scena di LH e del Governo che erano già d'accordo su tutto. Anche in questo caso si è rivelato corretto quello che avevo detto e nonché i soliti facciano il consueto teatrino magari LH avesse fatto una proposta stile Swiss con i numeri minimi di tagli che prevedevano. Il problema è che non ci hanno pensato minimamente di farla questa proposta.
Ora, perdonami ma non avendo sottomano il roster di chi era di turno al tuo nickname non mi ricordo esattamente quale persona fosse alla tastiera, ma io mi ricordo che tu parlavi di 6000 tagli come un dato di fatto, naviganti in primis e yadda yadda yadda.

Lufthansa entrò in Swiss solo dopo il fallimento di Swissair, dopo una cura da cavallo per la neonata Swiss, taglio delle perdite (fino al punto di fare margini operativi) e con un takeover graduale. Pre-2005, LH non toccò Swiss nemmeno con un palo. Il problema è che LH evidentemente vuole o carta bianca o i tagli già fatti, cosa che ovviamente al collettivo - alla Wu Ming, non alla 1977 - Farfallina ciò non garba. Meglio tirare a campare colla cordata Delta+Atlantia+MEF+Trenitalia+chittepare piuttosto che alzarsi, sentire l'odore di caffè tostato e capire che qui o ci si adatta o si muore.

Sbaglio o non più tardi di qualche mese fa Calenda affermò che ha sbagliato a non chiudere con LH nel dicembre del 2017?

Se ciò fosse vero vorrebbe dire che è stata responsabilità del suo governo il non aver venduto Alitalia allora...


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Io quella maggioranza di governo l'ho votata, e Gentiloni mi manca tremendamente, ma di sicuro hanno sbagliato. Dovevano vendere, vendere, vendere. O alternativamente chiudere, chiudere, chiudere. Le elezioni nel 2018 le avrebbero perse comunque, il genti-leghismo era invincibile, ma almeno avremmo risparmiato un mezzo miliardo.
 

leerit

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Per fare il punto sulla situazione, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha convocato nel
pomeriggio a Via Veneto i commissari straordinari Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo, che da 2 anni 5 mesi stanno gestendo la compagnia. Dopo un'ora e mezza di confronto i commissari hanno lasciato il Mise con volti tesi e poca voglia di parlare. «No», non si è parlato di proroga, «aspettiamo il 15 e vediamo», ha detto Discepolo, che già a marzo frenava sulle proroghe ammonendo a fare presto.

Prosegue intanto il confronto tra Fs e Atlantia. Dopo le problematiche sollevate dalla lettera del 2 ottobre con cui la
società dei Benetton frenava sull'operazione e lo scambio epistolare sul piano industriale che ne sarebbe seguito nei giorni scorsi, l'amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti e il direttore generale di Atlantia Giancarlo Guenzi si sarebbero sentiti telefonicamente nel tardo pomeriggio.

Quando manca una settimana al termine per l'offerta vincolante e il piano industriale da parte della cordata composta da Fs, Atlantia, Delta e Mef, si punterebbe - secondo quanto si apprende - a far rispettare la scadenza del 15 ottobre con la presentazione dell'offerta vincolante, concedendo però altri 10-15 giorni per il 'signing' vero e proprio dell'operazione. A quel punto da novembre partirebbero la trattativa sindacale e l'iter autorizzativo all'Antitrust, per arrivare al closing intorno a marzo. Resta da capire se i soldi in cassa basteranno a gestire l'operatività della compagnia anche nel periodo transitorio: a fine agosto la liquidità era di 360 milioni e bisogna considerare che 150 milioni sono gli interessi sul prestito che vanno restituiti al Mef. Se si decidesse di concedere un nuovo prestito, si punta a vincolarlo alla presentazione della proposta vincolante, in modo da non incappare nell'altolà dell'Ue.

Preoccupano intanto i lavoratori i numeri che circolano sul piano industriale: nella flotta verrebbero messi a terra subito 3 aeromobili di lungo raggio (con la chiusura delle rotte per Johannesburg e Santiago del Cile), ma a fine piano ne verrebbe aggiunto solo uno; per il personale si stimano 2.800 esuberi; non sarebbe previsto il break even dopo i 4 anni del piano. Sul tavolo resta aperto anche il dossier sulla governance, con la ricerca dell'a.d. della nuova Alitalia, il cui nome dovrebbe essere comunicato insieme al piano industriale. Intanto domani è in programma lo sciopero del personale navigante, che ha costretto la compagnia a cancellare circa 200 voli

Il Messaggero
 

rr41

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Per fare il punto sulla situazione, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ha convocato nel
pomeriggio a Via Veneto i commissari straordinari Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo, che da 2 anni 5 mesi stanno gestendo la compagnia. Dopo un'ora e mezza di confronto i commissari hanno lasciato il Mise con volti tesi e poca voglia di parlare. «No», non si è parlato di proroga, «aspettiamo il 15 e vediamo», ha detto Discepolo, che già a marzo frenava sulle proroghe ammonendo a fare presto.

Prosegue intanto il confronto tra Fs e Atlantia. Dopo le problematiche sollevate dalla lettera del 2 ottobre con cui la
società dei Benetton frenava sull'operazione e lo scambio epistolare sul piano industriale che ne sarebbe seguito nei giorni scorsi, l'amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti e il direttore generale di Atlantia Giancarlo Guenzi si sarebbero sentiti telefonicamente nel tardo pomeriggio.

Quando manca una settimana al termine per l'offerta vincolante e il piano industriale da parte della cordata composta da Fs, Atlantia, Delta e Mef, si punterebbe - secondo quanto si apprende - a far rispettare la scadenza del 15 ottobre con la presentazione dell'offerta vincolante, concedendo però altri 10-15 giorni per il 'signing' vero e proprio dell'operazione. A quel punto da novembre partirebbero la trattativa sindacale e l'iter autorizzativo all'Antitrust, per arrivare al closing intorno a marzo. Resta da capire se i soldi in cassa basteranno a gestire l'operatività della compagnia anche nel periodo transitorio: a fine agosto la liquidità era di 360 milioni e bisogna considerare che 150 milioni sono gli interessi sul prestito che vanno restituiti al Mef. Se si decidesse di concedere un nuovo prestito, si punta a vincolarlo alla presentazione della proposta vincolante, in modo da non incappare nell'altolà dell'Ue.

Preoccupano intanto i lavoratori i numeri che circolano sul piano industriale: nella flotta verrebbero messi a terra subito 3 aeromobili di lungo raggio (con la chiusura delle rotte per Johannesburg e Santiago del Cile), ma a fine piano ne verrebbe aggiunto solo uno; per il personale si stimano 2.800 esuberi; non sarebbe previsto il break even dopo i 4 anni del piano. Sul tavolo resta aperto anche il dossier sulla governance, con la ricerca dell'a.d. della nuova Alitalia, il cui nome dovrebbe essere comunicato insieme al piano industriale. Intanto domani è in programma lo sciopero del personale navigante, che ha costretto la compagnia a cancellare circa 200 voli

Il Messaggero
Piano per modo di dire.
Si pianifica di continuare a perdere per almeno altri 5 anni.
 

AZ209

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Londra.
Alitalia and Xiamen Airlines begins codeshare partnership in late-Sep 2019

Skyteam members Alitalia and Xiamen Airlines since late-September/early-October 2019 launched reciprocal codeshare partnership, covering service to/from Paris. Approximately from 01OCT19 (or earlier), planned codeshare routes include the following.

Alitalia operated by Xiamen Airlines
Fuzhou – Paris CDG

Xiamen Airlines operated by Alitalia
Rome – Paris CDG

routesonline
 

leerit

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Alitalia presenta la Winter season 2019 a TTG Travel Experience a Rimini e sottolinea sul business travel. Il network dell’inverno 2019 porta una piattaforma per i gruppi, ideale per il Mice, lo shuttle service su Parigi, un’attività ‘tripolare’ su Milano con Bergamo che va ad intercettare un’utenza non sovrapposta a Linate, infine significativi rinforzi sulla Germania. Non mancano le novità sul lungo raggio tra Washington e San Francisco, dalla Summer 2020.

Così la compagnia aerea nazionale che attende il 15 ottobre come, ennesima, data di chiusura del cerchio sull’offerta vincolante da parte del consorzio che la gestirà, si dirige verso una percentuale di traffico corporate che dall’attuale 48% si attesterà al 50 per fine anno. “Ma trovo fattibile arrivare a una quota del 60% senza problemi”, ammette il chief business officer Fabio Lazzerini a Missionline.it.

“Opereremo una rete di 81 rotte totali, di cui 24 nazionali, 40 internazionali e 17 intercontinentali, dunque 102 destinazioni e quasi 1800 frequenze – argomenta -. Sulla Germania da Linate si aggiungono Francoforte e Dusseldorf, mentre da Roma voliamo a Francoforte, Monaco e Berlino. Dall’aeroporto cittadino milanese introduciamo la novità di Perugia e da Bergamo arriviamo anche a servire Fiumicino cinque volte al giorno”.

Alitalia presenta la Winter season e i risultati 2019

Un piano questo che poggia sui risultati del 2019, raggiunti con le limitazioni da società in amministrazione controllata, che non può acquistare aerei nuovi. “Aumentiamo il fatturato togliendo macchine, grazie al cambio di strategie e tariffe: il business travel ha sue policy funzionali, ad esempio prenota prima – continua -; crediamo di avere ancora spazi di crescita sui viaggi d’affari, ma ugualmente sul leisure individuale che continua a dirigersi sul lungo raggio dell’Oceano Indiano, nella stagione”.

L’evento riminese è l’occasione per presentare i dati del volato gennaio-agosto 2019, che vede una contribuzione del canale indiretto delle agenzie di viaggio al 67% a livello mondo e al 58% per l’Italia. Quanto allo split (passeggeri) tra business travel e leisure, il settore dei voli domestici si attesta al 55% per un più modesto 33% worldwide, su cui si può ancora fare molto.

Contribuzione traffico per canali di distribuzione

Indiretto mondo peso dei ricavi sul totale 67%, peso dei passeggeri 59%

Indiretto Italia peso dei ricavi sul totale 58%, peso dei passeggeri 49%

Business Travel vs Leisure Travel sul totale Indiretto
•Mondo: business 31% e leisure 69%
•Italia: business 55% e leisure 45%

Group Connect, per spingere i gruppi

Oggi la percentuale di vendita dei gruppi è di circa il 6%. Per spingere su questo segmento, cruccio di Alitalia da sempre, viene lanciato Group Connect, una piattaforma di dialogo e prenotazione con il team del BT. “Le aziende potranno inserire la richiesta e il sistema restituirà una quotazione con risposta entro 48 ore, in alternativa assegna a un promotore che si occuperà del caso. La stiamo testando su due mercati per un’estensione mondiale più avanti”, aggiunge Lazzerini.

Il progetto si innesta su Alitalia Connect, dove s’incontra l’offerta sia per le Pmi sia per la distribuzione delle Tmc o agenzie di viaggio. In Alitalia viene definita una community. Perché? “E’ concepita come una piazza virtuale in cui noi informiamo, pubblichiamo i dati in tempo reale delle performance dei partner, rotta per rotta. Allo stesso modo, le agenzie o le aziende parlano con noi attraverso Alitalia Connect”.

Shuttle Service su Parigi Orly

Dopo il buon funzionamento dei servizi plurigiornalieri su London City (i ricavi su del 13%) arrivano quelli su Parigi. 8 frequenze su Charles de Gaulle e sei su Orly “dove siamo storicamente presenti e con ottimi coefficienti di riempimento”. Cdg avrà un volo in più al mattino, proprio per i viaggi d’affari. Massima flessibilità per i cambi di orario.

Lungo raggio statunitense

L’estate 2020 avrà le sue novità sugli Stati Uniti, come noto perno del dibattito con Delta e direttrice transatlantica che vale ad AZ un milione di passeggeri all’anno. Alitalia volerà a Washington e San Francisco da Roma, come accennato. In particolare, in California per tre volte alla settimana, da giugno, 13 ore di volo con i Boeing 777-200 da 293 posti.

“Il nostro terzo pilastro di crescita è il lungo raggio – conclude Fabio Lazzerini -, che ci dà buone soddisfazioni: cito Nuova Delhi in crescita del 35% da quando ha potuto essere venduta come branch italiana in India, il Giappone ha recuperato tornando profittevole con il cambio del profilo di vendita tra corporale e leisure individuale. La Russia è altalenante”.

Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera, il collegamento su San Francisco potrebbe aggiungere circa 200mila viaggiatori e incrementare i ricavi di Alitalia di 62 milioni di euro, cioè il 2% del totale.

A Rimini, durante TTG Travel Experience che inaugura oggi, si tiene la presentazione della nuova carta dei vini della Magnifica.

TTG
 
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