News flotta & destinazioni British Airways


AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
E' anche vero che BA beneficia di una partnership molto importante e ben consolidata con AA sulle destinazioni da/per gli USA. Le sinergie sono ben oliate e sicuramente hanno un peso non indifferente. Cosa che a quei livelli non ha nel resto del mondo.
 

riccardobonavita

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20 Gennaio 2009
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Tra LHR, DFW e BLQ
BA apre Portland. Finalmente, dopo una serie non indifferente di posti di dubbia utilità tipo Pittsburgh, Nashville, Oakland, Fort Lauderdale e Austin, una città americana che sembra interessante.
Certo che pero' ci vuole coraggio a definire Austin a Nashville posti di dubbia utilita' considerano che Austin e' la nuova Silicon Valley e ci sono una marea di aziende tech, e Nashville e' sia destinazione turistica sia sede di numerose aziende internazionali.
 

riccardobonavita

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20 Gennaio 2009
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Tra LHR, DFW e BLQ
Io sono di certo prevenuto e di sicuro ho gusti particolari, in materia di destinazioni. Semplicemente ho sempre trovato incredibile che ci siano destinazioni come Austin (che, dal punto di vista turistico, per me non ha assolutamente nulla - e ci sono stato) e le altre di cui sopra con collegamento giornaliero per LHR e non ci siano citta' globali come Jakarta, Saigon/Hanoi, Bogota' o nessuna delle "grandi" cinesi escluse le classiche HKG, Shanghai e Pechino. Certo, ci sono state aperture in passato - BA e' tornata a volare su Osaka, su Seoul, aggiungiamoci SCL - ma e' innegabile che ci sia un'enfasi secondo me fin troppo accentuata sull'America. Purtroppo e' un problema per l'intero paese, alla faccia di "Global Britain".
Molte rotte si mantengono con il traffico premium che molto spesso viaggia per lavoro, non con il traffico dei vacanzieri europei negli stati uniti. Se fosse cosi' BA sarebbe una compagnia charter, e si vede che fine hanno fatto recentemente tante compagnie tutte leisure inglesi (Thomas Cook & Monarch ad esempio)
 

13900

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26 Aprile 2012
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Molte rotte si mantengono con il traffico premium che molto spesso viaggia per lavoro, non con il traffico dei vacanzieri europei negli stati uniti. Se fosse cosi' BA sarebbe una compagnia charter, e si vede che fine hanno fatto recentemente tante compagnie tutte leisure inglesi (Thomas Cook & Monarch ad esempio)
Ma dai! Perchè su Jakarta, Bogotà, Cina e via dicendo viaggiano solo quelli di Kuoni e Titan?

Certo che pero' ci vuole coraggio a definire Austin a Nashville posti di dubbia utilita' considerano che Austin e' la nuova Silicon Valley e ci sono una marea di aziende tech, e Nashville e' sia destinazione turistica sia sede di numerose aziende internazionali.
Per me, per la mia personalissima opinione, sono posti di dubbissima utilità. Poi siamo nel campo delle opinioni, io due giorni ad Austin e mi stavo tagliando le vene, altri so che ci vanno spesso e gli piace.

Detto ciò, di "nuove Silicon Valley" ne spuntano ogni mercoledì. Da Shenzhen a Gurgaon a Hyderabad a Tallinn a Tel Aviv e alla rotonda di Old Street...
 

uncomfortable

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25 Settembre 2008
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Canada
Per me, per la mia personalissima opinione, sono posti di dubbissima utilità. Poi siamo nel campo delle opinioni, io due giorni ad Austin e mi stavo tagliando le vene, altri so che ci vanno spesso e gli piace.
Appunto, si tratta di opinioni personali, e non si può fare network development basandosi sui gusti di una persona, bisogna guardare numeri un po' più grandi.
Credo sia indubbio che venga considerato molto più semplice stimolare traffico "discrezionale" per destinazioni che hanno comunque già una qualche familiarità con il target di riferimento, in questo caso la lingua.
Per esempio, qualche tempo fa un'amica inglese mi diceva che c'era chi preferiva andare a fare una vacanza sciistica negli USA, non soltanto sulle Rockies ma anche sugli Appalachi dietro a New York e Boston (che a livello di offerta sciistica e paesaggi non sono nemmeno comparabili a diverse dozzine di località europee, molto più vicine all'Inghilterra) perchè, nel caso in cui i viaggiatori in questione non siano sciatori incalliti, oppure in caso di presenza di non sciatori nel gruppo, è molto più gradevole essere in un luogo in cui tutti parlano la propria lingua che non in un villaggio sulle Alpi svizzere o giù di lì.
Ragionamento sicuramente contro-intuitivo per molti versi, ma condivisibile.

Siamo sempre lì, non tutti i gusti sono alla vaniglia.
 

AZ209

Socio AIAC
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24 Ottobre 2006
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Londra.
Per esempio, qualche tempo fa un'amica inglese mi diceva che c'era chi preferiva andare a fare una vacanza sciistica negli USA, non soltanto sulle Rockies ma anche sugli Appalachi dietro a New York e Boston (che a livello di offerta sciistica e paesaggi non sono nemmeno comparabili a diverse dozzine di località europee, molto più vicine all'Inghilterra) perchè, nel caso in cui i viaggiatori in questione non siano sciatori incalliti, oppure in caso di presenza di non sciatori nel gruppo, è molto più gradevole essere in un luogo in cui tutti parlano la propria lingua che non in un villaggio sulle Alpi svizzere o giù di lì.
Ragionamento sicuramente contro-intuitivo per molti versi, ma condivisibile.
Se vogliono per forza andare a sciare in un paese che parla la stessa lingua allora possono andare in Canada no? Destinazione top. Sicuramente di un altro livello rispetto ai Monti Appalachi.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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N/D
Non è che MIA e FLL siano proprio interscambiabili a piacere, ammesso e non concesso che gli slot siano disponibili in abbondanza. FLL ha il vantaggio di essere a metà (più o meno) di quel corridoio che va da Miami a West Palm Beach nel quale vivono più di 6 milioni di persone. Considerando il traffico sulla I-95, non è proprio un fatto secondario.
Questa distinzione secondo me va bene in ambito di voli nazionali USA, ma per il lungo raggio e un volo dall' Europa per me MIA e FLL sono intercambiabili.
 

13900

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Appunto, si tratta di opinioni personali, e non si può fare network development basandosi sui gusti di una persona, bisogna guardare numeri un po' più grandi.
Credo sia indubbio che venga considerato molto più semplice stimolare traffico "discrezionale" per destinazioni che hanno comunque già una qualche familiarità con il target di riferimento, in questo caso la lingua.
Per esempio, qualche tempo fa un'amica inglese mi diceva che c'era chi preferiva andare a fare una vacanza sciistica negli USA, non soltanto sulle Rockies ma anche sugli Appalachi dietro a New York e Boston (che a livello di offerta sciistica e paesaggi non sono nemmeno comparabili a diverse dozzine di località europee, molto più vicine all'Inghilterra) perchè, nel caso in cui i viaggiatori in questione non siano sciatori incalliti, oppure in caso di presenza di non sciatori nel gruppo, è molto più gradevole essere in un luogo in cui tutti parlano la propria lingua che non in un villaggio sulle Alpi svizzere o giù di lì.
Ragionamento sicuramente contro-intuitivo per molti versi, ma condivisibile.

Siamo sempre lì, non tutti i gusti sono alla vaniglia.
Io non lo metto in dubbio; BA non è di certo nel business di volare dove piace a me, anzi; però se posso fare una critica semiseria alla compagnia e al paese, qui si rischia di perdere il treno con l’Asia e col mondo. Qualche anno fa leggevo una pubblicazione cartacea, che ora non ritrovo più, in base alla quale il numero dei turisti cinesi in Austria era comparabile a quello dell’intera GB. I visti britannici sono molto più difficili da ottenere che quelli Schengen, e con quegli ultimi vai da Berlino a Barcellona, con quello inglese... No. Se uno guarda al network internazionale di Lufthansa, o di KLM, e lo si compara con quello BA c’è da farsi delle domande soprattutto per tutto ciò che non è USA.

Ho seguito, per interposta persona, le peripezie della mia ex collega che ha fatto si che si aprisse Osaka; il livello di controllo, revisione e verifica del suo business case è stato estremamente più minuzioso e lungo di quello, per esempio, per Nashville (ipse dixit); ora, ci sta scommettere sul sicuro e vincere facile: ma se l’obiettivo è quello di avere una “Global Britain”, beh, forse alle parole dovrebbero seguire i fatti.

Al momento i fatti sono il minimo indispensabile a livello di rotte, obbligo di transit visa per certe nazionalità anche nel caso di transfer airside e un ministro dell’interno folle (Priti Patel, su cui Freud avrebbe da scrivere pagine e pagine) pronta a mettere un’ESTA contro gli europei. Però si può volare bisettimanalmente su Charleston!
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Mi permetto di evidenziare che le rotte vengono aperte, nelle compagnie serie, e BA lo è, solo dopo attenti studi di settore che si basano sui dati MIDT, ovvero la domanda e l’offerta di quella specifica destinazione in termini di teste (pax) nonché di valutazioni che possono riguardare il campo business (apertura nuovi impianti, commesse importanti, sviluppi futuri già in itinere) , quello leisure (sviluppi di parchi a tema, naturalistici, etc) e infine dei famosi finanziamenti erogati da enti locali. E poi si possono commettere errori nell elaborare tutti questi fattori o si esauriscono “vene” che promettevano faville, succede.
AA ha provato BLQ sulla base certamente di una serie di fattori ad esempio; non è andata bene, si chiude. UA provò ATH per fare altro esempio, poi arrivò la crisi greca e giù la serranda. Insomma, aprire non è mai una certezza, ma non è un giochino che a Network Strategy fanno tirando freccette su una carta!
 

londonfog

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Londra
Mi permetto di evidenziare che le rotte vengono aperte, nelle compagnie serie, e BA lo è, solo dopo attenti studi di settore che si basano sui dati MIDT, ovvero la domanda e l’offerta di quella specifica destinazione in termini di teste (pax) nonché di valutazioni che possono riguardare il campo business (apertura nuovi impianti, commesse importanti, sviluppi futuri già in itinere) , quello leisure (sviluppi di parchi a tema, naturalistici, etc) e infine dei famosi finanziamenti erogati da enti locali. E poi si possono commettere errori nell elaborare tutti questi fattori o si esauriscono “vene” che promettevano faville, succede.
AA ha provato BLQ sulla base certamente di una serie di fattori ad esempio; non è andata bene, si chiude. UA provò ATH per fare altro esempio, poi arrivò la crisi greca e giù la serranda. Insomma, aprire non è mai una certezza, ma non è un giochino che a Network Strategy fanno tirando freccette su una carta!
Non credo che nessuno dica che le destinazioni BA sono aperte gettando freccette su una carta. Chiaramente BA punta sul mercato USA-LHR-Europa/Medio Oriente/India/Africa. Da residente lungo le rive del Tamigi (letteralmente, vedo Tower Bridge dalla finestra del soggiorno) vedo una contraddizione fra l'immaginario collettivo di una 'global Britain' e un'attenzione eccessiva nei confronti degli Stati Uniti, non solo per quello che riguarda BA.
 

BGW

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30 Marzo 2008
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CMN
Io non lo metto in dubbio; BA non è di certo nel business di volare dove piace a me, anzi; però se posso fare una critica semiseria alla compagnia e al paese, qui si rischia di perdere il treno con l’Asia e col mondo. Qualche anno fa leggevo una pubblicazione cartacea, che ora non ritrovo più, in base alla quale il numero dei turisti cinesi in Austria era comparabile a quello dell’intera GB. I visti britannici sono molto più difficili da ottenere che quelli Schengen, e con quegli ultimi vai da Berlino a Barcellona, con quello inglese... No. Se uno guarda al network internazionale di Lufthansa, o di KLM, e lo si compara con quello BA c’è da farsi delle domande soprattutto per tutto ciò che non è USA.

Ho seguito, per interposta persona, le peripezie della mia ex collega che ha fatto si che si aprisse Osaka; il livello di controllo, revisione e verifica del suo business case è stato estremamente più minuzioso e lungo di quello, per esempio, per Nashville (ipse dixit); ora, ci sta scommettere sul sicuro e vincere facile: ma se l’obiettivo è quello di avere una “Global Britain”, beh, forse alle parole dovrebbero seguire i fatti.

Al momento i fatti sono il minimo indispensabile a livello di rotte, obbligo di transit visa per certe nazionalità anche nel caso di transfer airside e un ministro dell’interno folle (Priti Patel, su cui Freud avrebbe da scrivere pagine e pagine) pronta a mettere un’ESTA contro gli europei. Però si può volare bisettimanalmente su Charleston!
La chiusura di Chengdu credo la dica lunga... e non e' che le europee si prendessero a gomitate
 

Volvic

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N. Chiaramente BA punta sul mercato USA-LHR-Europa/Medio Oriente/India/Africa. [...] una contraddizione fra l'immaginario collettivo di una 'global Britain' e un'attenzione eccessiva nei confronti degli Stati Uniti, non solo per quello che riguarda BA.
Londra geograficamente è avvantaggiata come tappa per poi far il TATL verso USA.
Ma uno sciatore cinese che passi via LHR per andare a Salisburgo o gli regalano il biglietto o passa da FRA / MUC risparmiadosi qualche oretta di rischio trombosi oltre ad alcune code poco piacevoli.

Da vedere se dopo la Brexit sarà ancora così comodo per un europeo andare negi USA via LHR con BA.
 

13900

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Londra geograficamente è avvantaggiata come tappa per poi far il TATL verso USA.
Ma uno sciatore cinese che passi via LHR per andare a Salisburgo o gli regalano il biglietto o passa da FRA / MUC risparmiadosi qualche oretta di rischio trombosi oltre ad alcune code poco piacevoli.

Da vedere se dopo la Brexit sarà ancora così comodo per un europeo andare negi USA via LHR con BA.
In base al tuo ragionamento, allora, Emirates e TK non dovrebbero esistere... eppure ci sono.