@13900 Grazie, molto interessante come sempre. Ovvio qui non si parla di BA visto che mi aspetto cose simili su altre legacy europee.
Chiaro che qui bisogna trovare l'equilibrio tra considerazioni economiche, contenimento della pandemia e protezione dei lavoratori, e offerta commerciale. Ad un semplice passeggero, la soluzione più semplice può sembrare il non toccare del tutto il contenuto dell'IFE. Se si modifica per evitare costi aggiuntivi di royalty, preferisco sia detto esplicitamente invece di far passare tutto quello che è stato tolto come necessario per il contenimento del morbo.
Non so con esattezza quando il passeggero su quel volo sia partito, ma tra fine marzo ed inizio aprile il governo di Singapore aveva deciso, praticamente un giorno per l'altro, di proibire l'ingresso ai transiti a Changi... col BA15 di quella sera già in volo. Nel giro di un paio di giorni sono riusciti - tra BA, Singapore, Foreign Office e australiani - a regolarsi e a ricevere un accordo per fare fuel & go a SIN con passeggeri a bordo, cosa che Singapore e Australia non avevano mai voluto. In quest'ottica direi direi che spiegare la situazione dell'IFE sia la penultima cosa nella lista delle cose da fare.
Tutto vero, però una riflessione su questo passaggio lo farei.
Sono diviso tra due pensieri. Da un lato credo che il tizio del TR - nel pensare, o comunque sottindenere - sopravvaluti BA se pensa che la compagnia aumenti il prezzo visto che la gente è disperata. Le logiche del pricing sono automatizzate, i robotics sono automatici e agiscono molto più in fretta di quanto uno non pensi, un po' come quando si cazzia Uber perchè i prezzi delle auto crescono durante uno sciopero dei mezzi.
Dall'altro, da questa BA mi aspetto di tutto. Nel mio piccolo, dopo nove anni di servizio, sono stato trattato quasi da criminale - con lettere minatorie e via dicendo - e per colpa loro ho finito col pagare bnen più tasse di quanto dovevo per un certo periodo. Per cui... beh, non mi stupirei.
Interessante, perché il CAP 371 prevede espressamente tra le condizioni per gli alberghi degli equipaggi anche la possibilità di potersi cibare 24 ore al giorno. Sono state richieste deroghe alla CAA?
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Parlandoci fuori dai denti, quella regole non vale la carta su cui è scritta... Già in tempi "normali" BA mandava degli equipaggi (Mixed Fleet, ça va sans dire) a un hotel a Miami Dadeland in mezzo a un cantiere; nel suddetto hotel c'erano macchinette automatiche per snack, non c'era room service, e il negozio piú vicino era a 15 minuti di macchina. Al non so quantesimo CHIRP la CAA ha chiesto informazioni a BA, BA rispose che era una questione di emergenza, e tutto rimase come prima.
Ora so per certo che a SIN mettono/mettevano guardie a controllare i corridoi. Quando hanno trovato dei crew nella zona fumatori all'aperto hanno minacciato di sospendere i permessi di operare a BA, col risultato che per un momento BA mandava giù solo non fumatori. In questi momenti tutte le regole sono volate fuori dalla finestra, mi dicono anche che concederanno di estendere la validità delle licenze agli AAVV, così che non debbano fare tutta il corso di sicurezza ma solo una versione online...