13900
Utente Registrato
- 26 Aprile 2012
- 10,304
- 8,155
Io vorrei ricordare una cosa.Temo stavolta dovranno prendersi un nuovo rischio: quello di incassare il 100% in meno.
In un fallimento chi rimane fregato per primo è l'operatore aeroportuale che, spesso e volentieri, è anche l'handler. Non ricordo più quanti milioni di euro SEA ha dovuto cancellare dal bilancio dell'anno scorso (o era il 2018?) per via del crac Alitalia n. 3, ma era qualche decina di milioni. È anche il motivo per cui, come visto con Virgin Australia a PER e con Monarch ai tempi belli di Gatwick, dietro agli aerei sono stati parcheggiati i trattori più scalcagnati a disposizione, per poter almeno sperare di ottenere qualcosa. Lo stesso è accaduto al Ben Gurion con El Al.
Il Ronchi magari avrà esagerato, ma è secondo me legittimo cercare di pararsi il deretano. Guardiamo anche Fiumicino: nelle relazioni finanziare pubblicano sempre come la % di AZ sul totale dei pax e movimenti è in riduzione. Per un motivo. Possiamo menarcela con Alitalia pubblica, i tre miliardi, stiamo apposto, spezzeremo le reni alla Grecia... ma io non so quanto fidarmi. Per una cosa non sappiamo ancora esattamente quale sia stata la perdita del 2019, non sappiamo come sia la perdita in corso nel 2020 e, per il 2021, non sottovalutiamo la difficoltà del settore. Torno a dire, Little Red perdeva 3 milioni di sterline a settimana con 4 aerei.