Alitalia e decreto rilancio


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13900

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26 Aprile 2012
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Temo stavolta dovranno prendersi un nuovo rischio: quello di incassare il 100% in meno.
Io vorrei ricordare una cosa.
In un fallimento chi rimane fregato per primo è l'operatore aeroportuale che, spesso e volentieri, è anche l'handler. Non ricordo più quanti milioni di euro SEA ha dovuto cancellare dal bilancio dell'anno scorso (o era il 2018?) per via del crac Alitalia n. 3, ma era qualche decina di milioni. È anche il motivo per cui, come visto con Virgin Australia a PER e con Monarch ai tempi belli di Gatwick, dietro agli aerei sono stati parcheggiati i trattori più scalcagnati a disposizione, per poter almeno sperare di ottenere qualcosa. Lo stesso è accaduto al Ben Gurion con El Al.

Il Ronchi magari avrà esagerato, ma è secondo me legittimo cercare di pararsi il deretano. Guardiamo anche Fiumicino: nelle relazioni finanziare pubblicano sempre come la % di AZ sul totale dei pax e movimenti è in riduzione. Per un motivo. Possiamo menarcela con Alitalia pubblica, i tre miliardi, stiamo apposto, spezzeremo le reni alla Grecia... ma io non so quanto fidarmi. Per una cosa non sappiamo ancora esattamente quale sia stata la perdita del 2019, non sappiamo come sia la perdita in corso nel 2020 e, per il 2021, non sottovalutiamo la difficoltà del settore. Torno a dire, Little Red perdeva 3 milioni di sterline a settimana con 4 aerei.
 
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13900

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26 Aprile 2012
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Scrive cose ponderate e condivisibili.
Però perdonami: al di là del fatto che le low-cost operino voli diversi da quelli di AZ mi spieghi per quale motivo io Alitalia ti devo pagare il 100% in più a te scalo col quale tu finanzi una compagnia per volare da Bologna a Palermo?
Non pensi che se quella compagnia avesse la stessa tariffa forse (e sottolineo FORSE) quel volo non lo opererebbe permettendo ad AZ di guadagnare un passeggero sul Bologna Roma ed uno sul Roma Palermo?
È un libero mercato: se non vuoi pagare quell'aeroporto...non ci voli. E, coi suoi soldi, l'operatore aeroportuale può farci quello che vuole. Personalmente trovo più accettabile finanziare nuovi collegamenti (che, NdR, fanno tutti) anziché fare quello che ha fatto Ferrovial per anni a LHR: spostare i profitti da un'altra parte, dichiarare una perdita operativa, pagare praticamente niente di tasse e sganciare miliardi di dividendi.
 

leerit

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Infine e concludo bisognerebbe considerare anche se negli scali di Trapani e Trieste ci sia la possibilità per un vettore aereo di poter scegliere il proprio fornitore di servizio a terra.

Eh già perché se Alitalia o chi per essa non avesse questa possibilità, dato il monopolio su quegli scali dell’unico gestore, allora la questione potrebbe portare ad una segnalazione alle autorità competenti.

Cosa che mi sembra di capire AZ si sia apprestata a fare.

Vediamo che succede.
 

leerit

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È un libero mercato: se non vuoi pagare quell'aeroporto...non ci voli. E, coi suoi soldi, l'operatore aeroportuale può farci quello che vuole. Personalmente trovo più accettabile finanziare nuovi collegamenti (che, NdR, fanno tutti) anziché fare quello che ha fatto Ferrovial per anni a LHR: spostare i profitti da un'altra parte, dichiarare una perdita operativa, pagare praticamente niente di tasse e sganciare miliardi di dividendi.
D’accordo con te. Libero mercato e possibilità di dire si o no.

Infatti come ripeto non mi stupivano le posizioni ma la sorpresa del FVG nel constatare il NO di AZ.

Tutto qui.
 

13900

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26 Aprile 2012
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D’accordo con te. Libero mercato e possibilità di dire si o no.

Infatti come ripeto non mi stupivano le posizioni ma la sorpresa del FVG nel constatare il NO di AZ.

Tutto qui.
Politica, politici. Enough said.

Tu pensa che da queste parti, qualche tempo fa, avevano fatto un'interrogazione parlamentare - urlando e domandando che i dirigenti fossero trascinati in parlamento - per la chiusura della rotta LCY-ABZ di BA Cityflyer. Un affronto alla Scozia. Tradimento della devoluzione. Un pericoloso precedente. Una pugnalata alle spalle del popolo scozzese. Un genio si lamentava perchè, a quanto pare, erano aumentati invece i voli per Glasgow. Roba da neuropsichiatria.
 
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masdip

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Prima di tutto bisogna capire di che tariffe stiamo parlando in quanto non è chiaro dalla nota di Alitalia, tariffe aeroportuali o tariffe handling ? probabilmente handling ma non ne siamo sicuri.

AZ dovrebbe specificare meglio e soprattutto dire chiaramente a quale/i compagnia/e aerea/e si sta riferendo, poi vorrei capire come fa AZ ad essere a conoscenza di contratti fatti da TRS con altri vettori...

Gli aeroporti sotto 2 milioni di pax in Italia sono mono-handling ed il gestore è anche handling agent come nel caso di TRS, a riguardo c'è una direttiva comunitaria valida ovviamente anche in Italia.

Ricordiamo anche che i servizi handling richiesti da una compagnia legacy sono differenti da quelli richiesti da una compagnia low cost, sarebbe un discorso più lungo da affrontare ma mi fermo qui.

Negli ultimi 10 anni Alitalia ha lasciato debiti sostanziosi in tutti gli aeroporti italiani che poi sono stati trasferiti nella bad company di turno, mettendo da parte un attimo gli aeroporti più grandi quei crediti per gli aeroporti di piccole e medie dimensioni sono vitali, trovo scandaloso che il governo metta 3,35 miliardi di euro in Alitalia e non pensa a tutti quei creditori di AZ che sono in difficolta causa COVID-19, poi come si fa a creare una badco quando l'acquirente è lo stato... la badco avrebbe avuto senso se ci fossero stati degli investitori privati che ovviamente non si volevano accollare i debiti della gestione precedente...

last but not least TRS non è più un aeroporto pubblico al 100%.
 

Viking

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Si è pacificamente convenuto che se AZ non vuole pagare quanto richiesto non avrà voli in quel determinato aeroporto. Ovviamente è nel suo diritto fare la piangina e sentirsi offesa.
 

belumosi

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@leerit

Non è facile entrare nel merito della trattativa tra AZ e TRS (o TPS), in quanto non conosciamo le reali cifre. Credo però che anche questi episodi facciano parte del disegno di cui sopra, teso a far apparire AZ come una vittima. D'altra parte visto quello che la compagnia sta perdendo in questo periodo (probabilmente 2-3 M€ al giorno), sembra strano che i soldi non abbiano valore nel continuo perditempo per la creazione della newco e diventino un affare di stato per degli accordi (o mancati tali) con aeroporti periferici. In entrambi i casi però, l'eco della querelle ha trovato risonanza nazionale.
E non credo sia un caso.
Se invece vogliamo guardare il tutto senza malizia, supponendo una normale trattativa, se TRS riterrà conveniente accettare le condizioni richieste da AZ, lo farà. Altrimenti si rivolgerà ad altri vettori per coprire la tratta verso FCO (come avvenuto a TPS). Come potrebbe non coprirla proprio: VCE è a un'ora di macchina. Seccante ma sopportabile anche per un day trip dal FVG verso la capitale.
Entrando in un discorso più generale, è necessario evidenziare che gli aeroporti non stringono patti con MOL per la sua innata simpatia, ma perchè spesso è quello che a parità di investimento (di norma i famosi sconti), garantisce una mole di traffico impensabile per una compagnia legacy. E questo avviene proprio perchè essendo le LC compagnie con bassi costi di produzione, possono vendere a prezzi moderati e far crescere i volumi. D'altra parte se tu fossi il gestore di uno scalo e a parità di investimento dovessi scegliere tra AZ che ti porta 1000 pax e FR che ne porta 3-5000, credo non avresti dubbi. Spesso gioca un ruolo anche la dimensione europea delle LC rispetto a quella tendenzialmente nazionale delle legacy: far conoscere una nuova destinazione a livello continentale è estremamente più semplice ed efficace se fatto da FR o U2. E chi cerca davvero i turisti, questo non può trascurarlo.
Secondo me possiamo fare i bandi più trasparenti del mondo, ma proprio perchè i bandi sono basati su un prezzo, le compagnie intrinsecamente più efficienti manterranno comunque un vantaggio incolmabile verso quelle che non lo sono.
Anche la fissazione di prezzi minimi, non ha altro scopo che abbattere la competitività delle LC diminuendone virtualmente l'efficienza: perchè se il prezzo medio praticato da FR &c è già ora superiore a quello previsto (che dovrebbe essere pari a quello delle tasse), non sarà più possibile vendere a prezzi inferiori quei posti che potrebbero essere residuali, o verso nuove destinazioni, piuttosto che lanciare una promozione generalizzata in un periodo di bassa.
Riassumendo, sembra passare un'idea politica dove il trasporto aereo italiano "deve" essere incentrato su AZ, per cui è opportuno aiutarla con ogni mezzo, mass media inclusi.
 

Cruz

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Trapani & Marsala
Concordo. Non vedo perché Az debba pagare il doppio di quanto pagano gli altri soprattutto ora che è ufficialmente pubblica.
Questo caso e quello di Trapani mi sembrano le uniche cose decenti fatte da Az negli ultimi mesi...
Sei sicuro che a Trapani paghi il doppio? Fonte ?
Non voglio riprendere poi riscorso triti e ritriti che hanno stancato: Alitalia ha il potere e il dovere di scegliere i propri voli ed effettuarli dove ritiene più opportuno o redditizio.
Ma cancellare i voli per Trapani con 20 giorni di preavviso in piena summer è stata una scelta molto discutibile: nei confronti non solo dell'aeroporto locale, ma soprattutto dei passeggeri.
Si poteva aspettare ottobre per farlo.
Torno a ribadire che la provincia di Trapani non è in pianura padana con fior di autostrade, ferrovie ed aeroporti a servirla. L'unico mezzo per viaggiare sono gli aeroporti, di Palermo e Trapani, con quest'ultimo che è in difficoltà ed il primo che è raggiungibile con una specie di superstrada (classificata impropriamente come autostrada) in condizioni pietose (limite di max 80 km/h e larghi tratti ad una corsia con limite ben inferiore agli 80 km/h), non collegata adeguatamente da bus di linea.
Quando si parla delle situazioni di altri, bisogna avere il buon senso di mettersi nei loro panni.


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leerit

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Nuovo articolo stamane di Gianni Dragoni su Alitalia.
In sintesi: tre advisor affiancheranno il MEF per la stesura dei dettagli di piano che saranno poi inviati a Bruxelles per la approvazione. Il tutto fa slittare di tre o quattro settimane la nascita della newco che dovrebbe vedere la luce tra metà e fine luglio. Ancora non c’è accordo nel nominativo del CEO così come non è scontata la immissione di 3 miliardi nel capitale. Potrebbero essere anche di meno a seconda delle necessità. Le scelte chiave saranno fatte dal nuovo AD.
La De Micheli ha inviato al presidente del consiglio le linee guida della nuova Alitalia. Un documento di 80 pagine che fonti confidenziali riportano basarsi su 3 punti:
sviluppo flotta e rete con maggiore connettività su FCO e crescita della offerta su Linate per business e medio raggio; ampliamento della offerta e prodotto “premium” senza sovrapposizione delle low-cost con incremento della tariffa media; ammodernamento della flotta con rafforzamento sul lungo raggio.
Previste partnership commerciali per integrazione alta velocità con linee di corto raggio.
Alitalia secondo Dragoni starebbe trattando voli in code sharing con Air Dolomiti anche se alcuni fanno notare che questa ultima drena traffico su Monaco e Francoforte e quindi non sarebbe un partner ideale per AZ.
A meno che ovviamente non si voglia spingere la stessa Alitalia verso Lufthansa senza dirlo apertamente.
Infine si parla della polemica aeroporto Trieste / Alitalia che parla di discriminazione economica con cui viene approcciata imperante nella maggior parte degli aeroporti italiani.
“Alitalia foraggiata dallo stato si definisce vittima degli aeroporti“.
Dragoni chiude il suo pezzo con questa frase che ho riportato fedelmente.
 

13900

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Nuovo articolo stamane di Gianni Dragoni su Alitalia.
In sintesi: tre advisor affiancheranno il MEF per la stesura dei dettagli di piano che saranno poi inviati a Bruxelles per la approvazione. Il tutto fa slittare di tre o quattro settimane la nascita della newco che dovrebbe vedere la luce tra metà e fine luglio. Ancora non c’è accordo nel nominativo del CEO così come non è scontata la immissione di 3 miliardi nel capitale. Potrebbero essere anche di meno a seconda delle necessità. Le scelte chiave saranno fatte dal nuovo AD.
La De Micheli ha inviato al presidente del consiglio le linee guida della nuova Alitalia. Un documento di 80 pagine che fonti confidenziali riportano basarsi su 3 punti:
sviluppo flotta e rete con maggiore connettività su FCO e crescita della offerta su Linate per business e medio raggio; ampliamento della offerta e prodotto “premium” senza sovrapposizione delle low-cost con incremento della tariffa media; ammodernamento della flotta con rafforzamento sul lungo raggio.
Previste partnership commerciali per integrazione alta velocità con linee di corto raggio.
Alitalia secondo Dragoni starebbe trattando voli in code sharing con Air Dolomiti anche se alcuni fanno notare che questa ultima drena traffico su Monaco e Francoforte e quindi non sarebbe un partner ideale per AZ.
A meno che ovviamente non si voglia spingere la stessa Alitalia verso Lufthansa senza dirlo apertamente.
Infine si parla della polemica aeroporto Trieste / Alitalia che parla di discriminazione economica con cui viene approcciata imperante nella maggior parte degli aeroporti italiani.
“Alitalia foraggiata dallo stato si definisce vittima degli aeroporti“.
Dragoni chiude il suo pezzo con questa frase che ho riportato fedelmente.
Rafforzamento a Linate: cosa pensano di fare di diverso da quello che hanno tentato di combinare negli ultimi 15 anni, racimolando solo perdite? Hanno provato ad aprire qualunque cosa, e non ha mai funzionato.
"Prodotto premium e tariffe più alte: se questo vuol dire fare qualcosa sul corto-medio raggio vuol dire non capirci una beneamata mazza del mercato. C'è un motivo per cui persino Lufthansa, BA, SAS, KLM - piazzate nelle aree più danarose e altospendenti del continente - mettono le panche in Club/Business: nessuno, torno a dire nessuno, paga il prezzo che serve per giustificare una First alla americana.

Alitalia vittima degli aeroporti è una fesseria tale che non so nemmeno come definirla.
 

BAlorMXP

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Nuovo articolo stamane di Gianni Dragoni su Alitalia.
In sintesi: tre advisor affiancheranno il MEF per la stesura dei dettagli di piano che saranno poi inviati a Bruxelles per la approvazione. Il tutto fa slittare di tre o quattro settimane la nascita della newco che dovrebbe vedere la luce tra metà e fine luglio. Ancora non c’è accordo nel nominativo del CEO così come non è scontata la immissione di 3 miliardi nel capitale. Potrebbero essere anche di meno a seconda delle necessità. Le scelte chiave saranno fatte dal nuovo AD.
La De Micheli ha inviato al presidente del consiglio le linee guida della nuova Alitalia. Un documento di 80 pagine che fonti confidenziali riportano basarsi su 3 punti:
sviluppo flotta e rete con maggiore connettività su FCO e crescita della offerta su Linate per business e medio raggio; ampliamento della offerta e prodotto “premium” senza sovrapposizione delle low-cost con incremento della tariffa media; ammodernamento della flotta con rafforzamento sul lungo raggio.
Previste partnership commerciali per integrazione alta velocità con linee di corto raggio.
Alitalia secondo Dragoni starebbe trattando voli in code sharing con Air Dolomiti anche se alcuni fanno notare che questa ultima drena traffico su Monaco e Francoforte e quindi non sarebbe un partner ideale per AZ.
A meno che ovviamente non si voglia spingere la stessa Alitalia verso Lufthansa senza dirlo apertamente.
Infine si parla della polemica aeroporto Trieste / Alitalia che parla di discriminazione economica con cui viene approcciata imperante nella maggior parte degli aeroporti italiani.
“Alitalia foraggiata dallo stato si definisce vittima degli aeroporti“.
Dragoni chiude il suo pezzo con questa frase che ho riportato fedelmente.
Connettività su FCO e Linate su mete biz di medio e corto raggio? Avanguardia pura.
Pronti a trovarci nuovamente a parlare di un’ulteriore iniezione di capitale nel 2022/23.



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rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Io vorrei ricordare una cosa.
In un fallimento chi rimane fregato per primo è l'operatore aeroportuale che, spesso e volentieri, è anche l'handler. Non ricordo più quanti milioni di euro SEA ha dovuto cancellare dal bilancio dell'anno scorso (o era il 2018?) per via del crac Alitalia n. 3, ma era qualche decina di milioni. È anche il motivo per cui, come visto con Virgin Australia a PER e con Monarch ai tempi belli di Gatwick, dietro agli aerei sono stati parcheggiati i trattori più scalcagnati a disposizione, per poter almeno sperare di ottenere qualcosa. Lo stesso è accaduto al Ben Gurion con El Al.

Il Ronchi magari avrà esagerato, ma è secondo me legittimo cercare di pararsi il deretano. Guardiamo anche Fiumicino: nelle relazioni finanziare pubblicano sempre come la % di AZ sul totale dei pax e movimenti è in riduzione. Per un motivo. Possiamo menarcela con Alitalia pubblica, i tre miliardi, stiamo apposto, spezzeremo le reni alla Grecia... ma io non so quanto fidarmi. Per una cosa non sappiamo ancora esattamente quale sia stata la perdita del 2019, non sappiamo come sia la perdita in corso nel 2020 e, per il 2021, non sottovalutiamo la difficoltà del settore. Torno a dire, Little Red perdeva 3 milioni di sterline a settimana con 4 aerei.
I Commissari di Alitalia hanno gia' fatto partire decine di azioni revocatorie verso Fornitori che non avevano minimamente variato prezzi e condizioni rispetto agli anni precedenti.
La revocatoria si basa sul principio " non poteva non sapere dello stato di difficolta' etc etc etc " e gia' in questi casi normalmente la revocatoria ha discrete possibilita' di vittoria. Se poi il Fornitore e' un corrente Fornitore di AZ per ovvi motivi la revocatoria ha " ottime " possibilita'.....
Se poi trovi un Fornitore ,come mi sembrerebbe l'aeroporto di Trieste , che dice " visto che so che sei in difficolta' ti aumento le quotazioni...." direi che il Commissario si liscerebbe i baffi ( se li ha ...) perche' la revocatoria ( nel caso) non la vince ma la stravince....
 

masdip

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I Commissari di Alitalia hanno gia' fatto partire decine di azioni revocatorie verso Fornitori che non avevano minimamente variato prezzi e condizioni rispetto agli anni precedenti.
La revocatoria si basa sul principio " non poteva non sapere dello stato di difficolta' etc etc etc " e gia' in questi casi normalmente la revocatoria ha discrete possibilita' di vittoria. Se poi il Fornitore e' un corrente Fornitore di AZ per ovvi motivi la revocatoria ha " ottime " possibilita'.....
Se poi trovi un Fornitore ,come mi sembrerebbe l'aeroporto di Trieste , che dice " visto che so che sei in difficolta' ti aumento le quotazioni...." direi che il Commissario si liscerebbe i baffi ( se li ha ...) perche' la revocatoria ( nel caso) non la vince ma la stravince....
L'aeroporto di Trieste non ha potuto aumentare le quotazioni in quanto le tariffe sono regolamentate dal Contratto di Programma, approvate da ART e ENAC.

Le tariffe sono tariffe massime quindi penso che Alitalia voleva una riduzione delle tariffe ( aeroportuali o handling o entrambe) sostenendo che altri vettori hanno tariffe differenti ma ripeto AZ dovrebbe fare nomi, cognomi ed importi pagati dagli altri vettori
 
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BrunoFLR

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Rafforzamento a Linate: cosa pensano di fare di diverso da quello che hanno tentato di combinare negli ultimi 15 anni, racimolando solo perdite? Hanno provato ad aprire qualunque cosa, e non ha mai funzionato.
"Prodotto premium e tariffe più alte: se questo vuol dire fare qualcosa sul corto-medio raggio vuol dire non capirci una beneamata mazza del mercato. C'è un motivo per cui persino Lufthansa, BA, SAS, KLM - piazzate nelle aree più danarose e altospendenti del continente - mettono le panche in Club/Business: nessuno, torno a dire nessuno, paga il prezzo che serve per giustificare una First alla americana.

Alitalia vittima degli aeroporti è una fesseria tale che non so nemmeno come definirla.
Alitalia è vittima
- di chi l'ha creata e strutturata come un carrozzone statale
- di chi la ha intesa come uno stipendificio a prescindere (faccio un cazzo e male tanto nessuno mi butta fuori)
- di chi, dentro e fuori, l'ha sempre considerata una vacca da mungere e fottere e a sua volta magari ci è rimasto fottuto
- di chi l'ha usata per interessi privati / elettorali o come trampolino di lancio per altre avventure
- di una classe politica imbelle e incompetente che guarda all'immediato e non al domani e pianifica con una logica da topo gigio e due volte venduta non ha smesso di metter bocca
- di chi se l'è comprata e non ha avuto le palle per cambiarla (o non gli è stato permesso)
- di chi vuole voli a prescindere in qualsiasi aeroMorto e vuole la CT anche tra Linate e Bresso
- di chi pensa sia giusto pagare un volo europeo 9,99 e un LR 199,90 ar
- della mentalità tutta italiana che quando una cosa è di tutti non è di nessuno
Andretti diceva che i pazzi si dividono in due categorie: quelli che si credono Napoleone e quelli che credono di poter risanare FS. Adesso direbbe AZ. Ma ci vorrebbe il Moretti di turno, e soprattutto chi Abba il coraggio di mettercelo.
Non gli scappati di casa.

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BrunoFLR

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Rafforzamento a Linate: cosa pensano di fare di diverso da quello che hanno tentato di combinare negli ultimi 15 anni, racimolando solo perdite? Hanno provato ad aprire qualunque cosa, e non ha mai funzionato.
"Prodotto premium e tariffe più alte: se questo vuol dire fare qualcosa sul corto-medio raggio vuol dire non capirci una beneamata mazza del mercato. C'è un motivo per cui persino Lufthansa, BA, SAS, KLM - piazzate nelle aree più danarose e altospendenti del continente - mettono le panche in Club/Business: nessuno, torno a dire nessuno, paga il prezzo che serve per giustificare una First alla americana.

Alitalia vittima degli aeroporti è una fesseria tale che non so nemmeno come definirla.
Alitalia è vittima
- di chi l'ha creata e strutturata come un carrozzone statale
- di chi la ha intesa come uno stipendificio a prescindere (faccio un cazzo e male tanto nessuno mi butta fuori)
- di chi, dentro e fuori, l'ha sempre considerata una vacca da mungere e fottere e a sua volta magari ci è rimasto fottuto
- di chi l'ha usata per interessi privati / elettorali o come trampolino di lancio per altre avventure
- di una classe politica / sindacale imbelle e incompetente che guarda all'immediato e non al domani e pianifica con una logica da topo gigio e due volte venduta non ha smesso di metter bocca
- di chi se l'è comprata e non ha avuto le palle per cambiarla (o non gli è stato permesso)
- di chi vuole voli a prescindere in qualsiasi aeroMorto e vuole la CT anche tra Linate e Bresso
-di chi pensa sia giusto pagare un volo europeo 9,99 e un LR 199,90 ar
- della mentalità tutta italiana che quando una cosa è di tutti non è di nessuno
Andreotti diceva che i pazzi si dividono in due categorie: quelli che si credono Napoleone e quelli che credono di poter risanare FS. Adesso direbbe AZ. Ma ci vorrebbe il Moretti di turno, e soprattutto chi abbia il coraggio di mettercelo.
Non gli scappati di casa.

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I Commissari di Alitalia hanno gia' fatto partire decine di azioni revocatorie verso Fornitori che non avevano minimamente variato prezzi e condizioni rispetto agli anni precedenti.
La revocatoria si basa sul principio " non poteva non sapere dello stato di difficolta' etc etc etc " e gia' in questi casi normalmente la revocatoria ha discrete possibilita' di vittoria. Se poi il Fornitore e' un corrente Fornitore di AZ per ovvi motivi la revocatoria ha " ottime " possibilita'.....
Se poi trovi un Fornitore ,come mi sembrerebbe l'aeroporto di Trieste , che dice " visto che so che sei in difficolta' ti aumento le quotazioni...." direi che il Commissario si liscerebbe i baffi ( se li ha ...) perche' la revocatoria ( nel caso) non la vince ma la stravince....
Motivo per cui, se fossi fornitore, ci penserei su due, tre, quattro volte prima di vendere anche solo una graffetta ad Alitalia.
 

s4lv0z

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Secondo me non conoscendo esattamente i termini della questione è inutile commentarli, sopratutto se lo si fa per dare sfogo al proprio essere di parte.

Magari è una semplice dinamica di mercato... sarà il mercato a imporre il giusto peso di AZ per TRS e la soglia di convenienza di AZ ad operare a TRS.

Dubito che la questione sia tra una compagnia che ha preso in antipatia un aeroporto e un aeroporto che non vuole vendere graffette a chi non reputa solvibile.

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