Libro con una storia un po' particolare.
Il 29 e 30 ottobre del 2015, in occasione del 35° anniversario della strage, l'Associazione Parenti delle Vittime e l'Istituto Parri organizzarono a Bologna un convegno dal titolo "1980, l'anno di Ustica". Vennero invitati molti studiosi di relazioni internazionali ed accademici, e ad ognuno di essi venne chiesto di raccontare qualche pezzo della storia del 1980. Chi parlò della Libia di Gheddafi, chi della Guerra Fredda, chi di cooperazione internazionale negli anni 60 e 70, chi di relazioni USA-Italia nel 1980, ecc. Tutti molto bravi e dal solido curriculum, che fecero delle ottime presentazioni dei loro temi. Nessuno dei quali, tuttavia, aveva alcuna attinenza con la strage di Ustica se non l'anno di riferimento. E infatti si limitarono a fornire un pezzo del contesto politico in cui si trovava il mondo in quegli anni.
Della strage parlarono i rappresentanti dell'Associazione delle Vittime, nell'introduzione e nella conclusione.
Raccolti gli atti, con i prestigiosi nomi, il prodotto che ne esce fuori è invece un libro che sostiene sin dalle sue prime pagine la tesi dell'abbattimento con un missile.
Questa la quarta di copertina:
"
La sera del 27 giugno 1980 veniva abbattuto nei cieli di Ustica un aereo civile. Negli anni si sono succedute diverse stagioni di consapevolezza dell’accaduto e diverse fasi processuali, ma la verità era stata occultata. Alla tragedia umana della morte di 81 persone, si è sommata la tragedia civile di uno Stato che non ha potuto né saputo fornirne una spiegazione. Se è ormai certo che l’aereo fu abbattuto da un missile, non si è ancora potuto stabilire chi lo ha lanciato e perché. Per intraprendere per nuove vie la ricerca di tali risposte, si è scelto di lavorare sul contesto storico, principalmente le relazioni internazionali, ma anche la politica italiana, nel torno di mesi e di anni in cui la strage è avvenuta. Anni cruciali, caratterizzati da grandi mutamenti, e nei quali si annunciavano trasformazioni epocali, con particolare riferimento a Stati Uniti, Francia, Malta, Libia e alla stessa Italia."
A voi il giudizio, qui sotto la locandina della conferenza.
View attachment 10813