EGO Airways: licenza sospesa dal 4/1


Madro

Bannato
Utente Registrato
13 Luglio 2019
56
10
Sono d accordo, speriamo possano adattare il servizio a ciò che il mercato richiede in futuro
 

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,983
3,171
Paris
Ernest, Fly Valan, Livingston, Air Sud, FlyHermes, Peoplefly, Air Italy (mega Hub intercontinentale a MXP), Mistral (versione pax), Air Vallée, Skybridge...
Ora io personalmente mi auguro fortemente che Ego possa diventare una vera compagnia aerea con un suo mercato e possa lavorare il più a lungo possibile, perché ormai a parte Neos e Air Dolomiti in Italia non è più rimasto niente ed essendo un tuo collega av, credo che sia io che tu saremmo ben felici di vedere che nuove aziende serie e solide danno occupazione in un settore che quest'anno è stato distrutto... Il problema è che non puoi fare feed su MXP con un Embraer 190 da aeroporti come Parma o Forlì, puntando persino a un ridicolo Malpensa-Verona dai. Forse un ATR 42 andrebbe bene per collegare gli aeroporti del centro/Nord Italia con Malpensa, ma un embraer è uno spreco assurdo.
Azzurra, AlpiEagles, Miniliner, Gandalf, Air Sicilia, MyAir, Noman, Debon Air...
 

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
I miei migliori auguri a Ego Airways: la livrea assomiglia molto a Aeromexico Connect, è ugualmente bellissima e veste un aereo stupendo, l'E190. Secondo me sono stati anche intelligenti ad iniziare con un ERJ, quello che avrebbe dovuto fare Meridiana per sopravvivere (pur ridimensionandosi molto). Qualunque cosa nasce in Italia, specialmente in un periodo drammatico come questo, deve avere il supporto di più gente possibile, e spero vivamente che questa compagnia aerea riesca a fare bene ed espandersi.
Ma io lo spero anche per dare uno schiaffo a quella vergogna di Alitalia.
 
Ultima modifica:

Madro

Bannato
Utente Registrato
13 Luglio 2019
56
10
I miei migliori auguri a Ego Airways: la livrea assomiglia molto a Aeromexico Connect, è ugualmente bellissima e veste un aereo stupendo, l'E190. Secondo me sono stati anche intelligenti ad iniziare con un ERJ, quello che avrebbe dovuto fare Meridiana per sopravvivere (pur ridimensionandosi molto). Qualunque cosa nasce in Italia, specialmente in un periodo drammatico come questo, deve avere il supporto di più gente possibile, e spero vivamente che questa compagnia aerea riesca a fare bene ed espandersi.
Ma io lo spero anche per dare uno schiaffo a quella vergogna di Alitalia.
Parole sante
 

BrunoFLR

Utente Registrato
13 Giugno 2011
1,931
1,268
Firenze
Ma allora cos'è l'Italia che porta sfiga, o sono proprio gli italiani che non ci capiscono un tubo di aviazione commerciale?
A occhio, e non in ordine percentuale le cause sono:
  • incompetenza
  • superficialità
  • furbizia / malafede /speranza di rifilare il pacco a Pantalone / voglia di mungere la mucca
  • incertezza della pena (alla peggio condanna post-mortem)
  • I TR di Alessio78
 
Ultima modifica:

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,294
8,137
Ma allora cos'è l'Italia che porta sfiga, o sono proprio gli italiani che non ci capiscono un tubo di aviazione commerciale?
A prescindere dal fatto che il settore sembri attrarre una % fin troppo alta di loschi figuri, secondo me ci sono due problemi:
  • aprire compagnie aeree non e' facile. A livello mondiale mi sembra che gli unici esempi (fai negli ultimi 20-30 anni, nel periodo di deregolamentazione) di compagnie nuove e di successo commerciale si contino sulle dita di una mano. A naso mi vengono in mente JetBlue, Easyjet, magari Air Asia a voler sorvolare su certi magheggi economici. I fallimenti, o le ONLUS alla Qatar Airways e Etihad, invece non si contano.
  • L'Italia e' frammentata dal punto di vista geografico e aeroportuale. Ne avevo scritto tempo addietro, adesso non ho i dati sottomano, ma se non ricordo male in Italia la concentrazione degli aeroporti (quanti aeroporti ti servono per coprire l'80% del traffico espresso dal paese) e' piu' bassa che in altri paesi. L'esempio arcinoto e' Milano, ma se guardi all'intero Nord-Ovest (grossomodo) trovi aeroporti in ogni dove. Genova-Cuneo-Torino-Malpensa-Brescia-Linate-Bergamo-Parma-Forli-Bologna... e dimentico Novara. Air Italy e Lufthansa Italia sono fallite (anche) per motivi commerciali, ma se non ci fosse stata tutta questa frammentazione avrebbero avuto vita piu' facile.

Poi, al di la' dei problemi, secondo me non e' obbligatorio che ci sia "una compagnia aerea nazionale". Anzi: se guardiamo al vero obiettivo del trasporto aereo (facilitare il trasporto di persone e cose, nel modo piu' facile, veloce e meno costoso possibile) avere "il campione nazionale" e' deleterio.
 

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
 

enzomatto

Bannato
Utente Registrato
20 Giugno 2018
305
80
A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
Sappi che hai il mio like
 

BrunoFLR

Utente Registrato
13 Giugno 2011
1,931
1,268
Firenze
A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
Puoi spiegare, per cortesia, quando e come l'esistenza - giusta o ingiusta che sia - di AZ è/è stata di ostacolo a nuove realtà serie?
 

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
Puoi spiegare, per cortesia, quando e come l'esistenza - giusta o ingiusta che sia - di AZ è/è stata di ostacolo a nuove realtà serie?
È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".
Poi se vogliamo prenderci in giro e vivere di ipocrisia trovando "del buono" nella storia Alitalia allora io non partecipo.
P.S. E secondo me è pure sbagliato sparare a zero contro una compagnia che non ha nemmeno steso le ali e cominciato a volare; posso capire (forse) tutte le dissertazioni tecnico-burocratiche del perché una compagnia potrebbe non riuscire, ma poi ci si deve unire e soffiare tutti insieme affinché riesca ad alzarsi in volo e fare bene!
 
Ultima modifica:
  • Like
Reactions: Qantaslink

Mandrake

Utente Registrato
24 Luglio 2018
177
32
È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".
Poi se vogliamo prenderci in giro e vivere di ipocrisia trovando "del buono" nella storia Alitalia allora io non partecipo.
P.S. E secondo me è pure sbagliato sparare a zero contro una compagnia che non ha nemmeno steso le ali e cominciato a volare; posso capire (forse) tutte le dissertazioni tecnico-burocratiche del perché una compagnia potrebbe non riuscire, ma poi ci si deve unire e soffiare tutti insieme affinché riesca ad alzarsi in volo e fare bene!
Vorrei solo fare una precisazione:
Gli aiuti del dl cura italia ammontano 130 Mln di euro non 300, il suddetto decreto è stato provato ad Agosto e finchè non si pronuncia UE (nel mese corrente) questi soldi non sono stati elargiti. Poi non conosco la situazione in queste 3 compagnie, forse @Paolì ci può illuminare almeno per EN (se mi ricordo conosce qualche insider). Infine per EGO solo il tempo ci dirà se il loro business sarà vincente oppure no (e lo dico da appassionato che non sa una H di management etc..)
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Fin qui tutto molto vero.
Concordo in tutto e per tutto.
Manco morto ci proverei io.
E il post dovrebbe quindi logicamente morire qui.

E invece...
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
In sunto ci dici che Ego corre lo stesso per la soddisfazione di voler perdere.
Non so tu, ma io non lavoro certo per la gloria, inoltre non provo piacere nel buttare sold in pattumiera tanto per.
Fossero poi i primi in Ego a provarci...ce ne sono stati altri cinquanta minimo con in bocca grandi parole...nessuno che io sappia è tornato vivo...

Oh te la butto lì cosi di getto ma la mia non vuole certo essere un’accusa infamante:
Non ti viene il dubbio che -come tutti quelli di prima- anche loro abbiano preso l’aereo solo perché avevano bisogno di asciugare il bucato con estrema fretta?
 
  • Like
Reactions: BrunoFLR and 1930

ITALYAIRPORT

Utente Registrato
1 Dicembre 2010
797
88
È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".
Poi se vogliamo prenderci in giro e vivere di ipocrisia trovando "del buono" nella storia Alitalia allora io non partecipo.
P.S. E secondo me è pure sbagliato sparare a zero contro una compagnia che non ha nemmeno steso le ali e cominciato a volare; posso capire (forse) tutte le dissertazioni tecnico-burocratiche del perché una compagnia potrebbe non riuscire, ma poi ci si deve unire e soffiare tutti insieme affinché riesca ad alzarsi in volo e fare bene!
Scusa, ma in che modo dovrebbe essere più difficile far nascere una compagnia privata seria in Italia piuttosto che in Germania, Francia o Regno Unito?

Nonostante gli aiuti e robe varie, Alitalia ha una fetta di mercato ridicola rispetto alle sue concorrenti e infatti il mercato italiano è in mano a compagnie straniere, serie, che sono state capaci di intercettare la domanda e crescere, cosa che le compagnie italiane non hanno saputo fare e sono cadute.

Ora, Asia a parte perché gode di una crescita senza precedenti, sai dirmi uno stato in cui una compagnia privata è cresciuta tanto da competere con la compagnia di bandiera? A me ne vengono in mente tre:
1) Grecia, dove Aegean con piani modesti, ha saputo ben inserirsi nel mercato fino ad acquistare la statale Olympic;
2) Spagna, Air Europa: merito comunque dell’intenso traffico con il Sud America, dovuto sia a ragioni storiche che culturali ma soprattutto geografiche. Anche se probabilmente verrà acquista da Iberia.
3) Regno Unito, Virgin Atlantic: inutile dirlo, Londra è il polo aeroportuale più trafficato al mondo nonché la maggior parte delle rotte più remunerative ha origine proprio da Londra;

In tutti gli altri casi, ci sono solo le compagnie di bandiera ad avere operazioni rilevanti; la Germania (ma non solo) è praticamente un monopolio Lufthansa, la Francia, a parte qualche compagnia d’oltremare, è tutta in mano ad Air France.

Quindi ripeto, non direi che gli aiuti ad Alitalia abbiano impedito al creazione di una compagnia seria e anzi, le dimensioni esigue e la costante di crisi di Alitalia avrebbero dovuto spianare il terreno ad un eventuale nuovo vettore.