Azzurra, AlpiEagles, Miniliner, Gandalf, Air Sicilia, MyAir, Noman, Debon Air...Ernest, Fly Valan, Livingston, Air Sud, FlyHermes, Peoplefly, Air Italy (mega Hub intercontinentale a MXP), Mistral (versione pax), Air Vallée, Skybridge...
Ora io personalmente mi auguro fortemente che Ego possa diventare una vera compagnia aerea con un suo mercato e possa lavorare il più a lungo possibile, perché ormai a parte Neos e Air Dolomiti in Italia non è più rimasto niente ed essendo un tuo collega av, credo che sia io che tu saremmo ben felici di vedere che nuove aziende serie e solide danno occupazione in un settore che quest'anno è stato distrutto... Il problema è che non puoi fare feed su MXP con un Embraer 190 da aeroporti come Parma o Forlì, puntando persino a un ridicolo Malpensa-Verona dai. Forse un ATR 42 andrebbe bene per collegare gli aeroporti del centro/Nord Italia con Malpensa, ma un embraer è uno spreco assurdo.
Vabbè dai io ero rimasto negli ultimi 5 anni, professionista!Azzurra, AlpiEagles, Miniliner, Gandalf, Air Sicilia, MyAir, Noman, Debon Air...
Tea Italia, TAS, Sunline, Minerva, Eurofly, LH Italia...Vabbè dai io ero rimasto negli ultimi 5 anni, professionista!
Parole santeI miei migliori auguri a Ego Airways: la livrea assomiglia molto a Aeromexico Connect, è ugualmente bellissima e veste un aereo stupendo, l'E190. Secondo me sono stati anche intelligenti ad iniziare con un ERJ, quello che avrebbe dovuto fare Meridiana per sopravvivere (pur ridimensionandosi molto). Qualunque cosa nasce in Italia, specialmente in un periodo drammatico come questo, deve avere il supporto di più gente possibile, e spero vivamente che questa compagnia aerea riesca a fare bene ed espandersi.
Ma io lo spero anche per dare uno schiaffo a quella vergogna di Alitalia.
A occhio, e non in ordine percentuale le cause sono:Ma allora cos'è l'Italia che porta sfiga, o sono proprio gli italiani che non ci capiscono un tubo di aviazione commerciale?
A prescindere dal fatto che il settore sembri attrarre una % fin troppo alta di loschi figuri, secondo me ci sono due problemi:Ma allora cos'è l'Italia che porta sfiga, o sono proprio gli italiani che non ci capiscono un tubo di aviazione commerciale?
Sappi che hai il mio likeA prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
Puoi spiegare, per cortesia, quando e come l'esistenza - giusta o ingiusta che sia - di AZ è/è stata di ostacolo a nuove realtà serie?A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".Puoi spiegare, per cortesia, quando e come l'esistenza - giusta o ingiusta che sia - di AZ è/è stata di ostacolo a nuove realtà serie?
Vorrei solo fare una precisazione:È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".
Poi se vogliamo prenderci in giro e vivere di ipocrisia trovando "del buono" nella storia Alitalia allora io non partecipo.
P.S. E secondo me è pure sbagliato sparare a zero contro una compagnia che non ha nemmeno steso le ali e cominciato a volare; posso capire (forse) tutte le dissertazioni tecnico-burocratiche del perché una compagnia potrebbe non riuscire, ma poi ci si deve unire e soffiare tutti insieme affinché riesca ad alzarsi in volo e fare bene!
Fin qui tutto molto vero.A prescindere da tutto, secondo me aprire una compagnia aerea in Italia non è facile, se non impossible, perché esiste un "buco nero" chiamato Alitalia! Alitalia è un fardello per tutti e un "competitore" che parte già raccomandato in partenza. È come fare i 100 metri con uno azzoppato ma che parte da 10 metri dal traguardo e ha tutte le possibili agevolazioni...comunque perdi.
In sunto ci dici che Ego corre lo stesso per la soddisfazione di voler perdere.Quindi onore ai pochi coraggiosi (e sadomasochisti) che cercano di fare business in generale in Italia, e in particolare nel campo dell'aviazione civile.
Scusa, ma in che modo dovrebbe essere più difficile far nascere una compagnia privata seria in Italia piuttosto che in Germania, Francia o Regno Unito?È un ostacolo alla sola idea di fare business in aviazione civile: la competizione si basa su regole chiare, condivise, rispettate da tutti e, soprattutto, da un pari trattamento. Questa cosa non vale in Italia dove, forse unico paese al mondo e nella storia, una compagnia aerea è sull'orlo del fallimento da circa 15 anni e, invece di fallire, continua ad essere foraggiata dal denaro pubblico. Si può competere, anche essendo seri, contro una cosa del genere? Da una parte Alitalia (privata? Semi-privata? Pubblica?) che ottiene miliardi su miliardi di aiuti di Stato e vola domestico, internazione e intercontinentale (dovrebbe) e dall'altra i privati veri che devono sopravvivere con i loro soldi (o magari elemosinando 300 milioncini da spartirsi in tre, Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti). Beh, è uno schifo, un capitalismo-comunista (o capitalismo con i soldi pubblici) tutto Italiota alla "quello che è mio è mio, quello che è tuo è mio".
Poi se vogliamo prenderci in giro e vivere di ipocrisia trovando "del buono" nella storia Alitalia allora io non partecipo.
P.S. E secondo me è pure sbagliato sparare a zero contro una compagnia che non ha nemmeno steso le ali e cominciato a volare; posso capire (forse) tutte le dissertazioni tecnico-burocratiche del perché una compagnia potrebbe non riuscire, ma poi ci si deve unire e soffiare tutti insieme affinché riesca ad alzarsi in volo e fare bene!
EGO AIRWAYSEGO avrà un codice IATA, ICAO, callsign (tra l'altro, originale) e matricola I-EGOA.