Considerando le prese di posizione di alcuni sindacati e la maggior parte dei politici, Alitalia è la prova provata di quanto sia distopico il paese Italia. In realtà Alitalia sta all'Italia come il "Comandante" schettino sta all'Italiano medio, ovvero imprescindibili uno dall'altro.
I dipendenti, quelli che "non contano nulla" e che da troppi anni vivono in questa Alitalia, si sentono storditi, obnubilati, assuefatti ad una situazione talmente kafkiana da divenire paradigma di vita, perché questa Alitalia gli dà da vivere, migliaia di vite; immagino la disperazione ma anche la vergogna del dipendente (pilota, assistente di volo, ground crew che sia) che deve continuare a sorridere e cercare di essere motivato con i pochi passeggeri che ancora volano con la compagnia aerea, nonostante si renda conto di stare vivendo una situazione schifosa ormai da decenni. Ma sono sicuro che la stragrande maggioranza sia fiera del proprio lavoro e prova una profonda vergogna per tutto il contesto. Certo si dovrebbe evitare di mettere davanti ai cortei gente che mostra cartelli come quello in foto, perché contribuiscono a fare solo ulteriore male e a creare ulteriore antipatia e malcontento. Poi è anche vero che la colpa di tutto non è dei dipendenti che "non contano nulla", delle decine di migliaia di "fantasmi" che con il loro lavoro, la loro abnegazione, la loro professionalità hanno cercato di mettere una pezza a tutto quello che pochi "schettino" hanno distrutto e svilito. E questi pochi "schettino" dovrebbero sfilare in corteo, legati ad una gogna, insieme ai vari sindacalisti venduti, e tutti noi dovremmo avere della verdura marcia da tirargli in faccia; come in Giappone, dove il direttore della centrale di Fukushima, sentendosi colpevole, si è quasi messo a rimuovere acqua radioattiva con le mani, o come i proprietari della centrale, che hanno pubblicamente chiesto scusa per il disastro e le loro inadempienze. Anni luce da noi, anni luce da Alitalia! Ieri Giorgetti ha cominciato ad aprire all'ipotesi di "prepariamoci al peggio, prepariamoci a qualcosa di diverso da Alitalia-Ita", riferendosi alla strada sempre più in salita con l'UE. Peccato che poi anche lui, come la peggiore politica Italiana, si metta a criticare la "cattiva Europa" che aiuta SAS, Brussels Airlines, Lufthansa, Air France-KLM ecc con miliardi di euro, mentre ad Alitalia arrivano solo 24 milioni per il Covid. Purtroppo noi Italiani impariamo dalla storia e "non ci dimentichiamo della storia" solo quando ci fa comodo: onestamente parlando, con Alitalia, nemmeno un poro della pelle può sentirsi indignato se l'Europa ci tratta come "guappi di periferia", visto il nostro passato. Invece la disperazione negli occhi dei dipendenti è reale, come il fatto che loro non fanno discorsi di "slots a Linate", "economia aziendale" ecc, ma parlano di Alitalia come "famiglia", di "essere fieri di trasportare gli Italiani nel mondo", di "aver rimpatriato migliaia di Italiani" durante il Covid quando le altre compagnie se ne fregavano, di "assistenza dedicata Italian style" al passeggero, di appartenenza. E li capisco.