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Farfallina

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Su questo concordo, ma qui non siamo ne in Spagna ne in Germania...In Italia,dal Governo, in tema di aviazione (e non solo ma saremmo OT) c'e' sempre da aspettarsi soluzioni insensate...
Attenzione che Draghi non è Conte e compagnia cantante. Se FR va allo scontro come ha dichiarato mi sa che è la volta che gli danno una bella ripassata chiudendo i munifici rubinetti. E non mi meraviglierei se altri cogliessero l'occasione per saltare addosso a MOL e ai suoi contributi mascherati perché sommando le centinaia di milioni di contributi ricevuti il buon MOL si è portato a casa diversi miliardi, forse addirittura più di quelli dati ad AZ.
 
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ally01

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26 Ottobre 2020
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La convince il piano industriale di Ita?
«Certo che mi convince! Il loro business plan punta a finire in rosso, esattamente come fa Alitalia da 75 anni a questa parte: proseguiranno nel record imbattuto di perdere soldi. La sfida per Ita è difficile: sono tenuti a prendere i dipendenti di Alitalia, proveranno a pagarli meno, ma i sindacati non glielo permetteranno, avranno gli stessi costi operativi alti negli aeroporti, la solita interferenza politica».
 

imac72

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28 Aprile 2021
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Attenzione che Draghi non è Conte e compagnia cantante. Se FR va allo scontro come ha dichiarato mi sa che è la volta che gli danno una bella ripassata chiudendo i munifici rubinetti. E non mi meraviglierei se altri cogliessero l'occasione per saltare addosso a MOL e ai suoi contributi mascherati perché sommando le centinaia di milioni di contributi ricevuti il buon MOL si è portato a casa diversi miliardi, forse addirittura più di quelli dati ad AZ.
Con tutto il rispetto ma sai come funzionano gli airport incentives o i marketing incentives e quali sono le regole da seguire per non essere considerati aiuti o in caso contrario le procedure da seguire per farli considerare aiuti illegali ? Perché da quanto scrivi mi sembra proprio di no….giusto per chiarire che le regole sono quelle europee che sono state endorsed dall’Italia.
 

romaneeconti

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21 Marzo 2021
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Attenzione che Draghi non è Conte e compagnia cantante. Se FR va allo scontro come ha dichiarato mi sa che è la volta che gli danno una bella ripassata chiudendo i munifici rubinetti. E non mi meraviglierei se altri cogliessero l'occasione per saltare addosso a MOL e ai suoi contributi mascherati perché sommando le centinaia di milioni di contributi ricevuti il buon MOL si è portato a casa diversi miliardi, forse addirittura più di quelli dati ad AZ.
ma no...l'Italia e' il Paese del "volemose bene" e "tutti insieme appassionatamente"...MOL fa comodo all'Italia, le diattribe (come i poilitici che fan finta di litigare e poi vanno a cena insieme) che mettono in scena delle sovvenzioni e altro fan parte dell'ipocrisia di facciata.
 
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Farfallina

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Con tutto il rispetto ma sai come funzionano gli airport incentives o i marketing incentives e quali sono le regole da seguire per non essere considerati aiuti o in caso contrario le procedure da seguire per farli considerare aiuti illegali ? Perché da quanto scrivi mi sembra proprio di no….giusto per chiarire che le regole sono quelle europee che sono state endorsed dall’Italia.
Lo scrivi tutte le volte, abbiamo capito che avete concepito per FR un bel sistema per aggirare le norme sulla concorrenza, ma come Spagna e Germania hanno messo al loro posto MOL se si vuole questo può succedere anche in Italia. Già un divieto a enti pubblici, anche attraverso società partecipate, di dare qualsivoglia incentivo con bandi su misura per FR toglie a MOL quei 3-400 milioni annui di soldini. Dai che poi ti pagheranno per trovare la scappatoia.
 
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Farfallina

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ma no...l'Italia e' il Paese del "volemose bene" e "tutti insieme appassionatamente"...MOL fa comodo all'Italia, le diattribe (come i poilitici che fan finta di litigare e poi vanno a cena insieme) che mettono in scena delle sovvenzioni e altro fan parte dell'ipocrisia di facciata.
Draghi è un po' diverso dal politicante tipo. E come si sta vedendo un piglio diverso nel trattare certi interessi in AZ-ITA non mi meraviglierei se con lo stesso piglio mettesse a posto gli stessi politicanti che fanno la fortuna di MOL.
 

BAlorMXP

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27 Febbraio 2006
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Milano/Antwerpen
dritto col piano per i primi voli il 15 ottobre. Ita vuole assumere i 2.800 dipendenti con un regolamento interno

I punti chiave

Gli esuberi
I sindacati chiedono 4 anni di cigs
Il nuovo contratto e il taglio degli stipendi
Spaccatura fra i sindacati
Il mancato accordo
L’azienda vuole andare avanti
Confederali e Ugl chiedono l’intervento del governo
Giorgetti appoggia Altavilla
La decisione della Ue

Il dossier Ita-Alitalia diventa incandescente. Mentre è in arrivo, forse già giovedì 9 settembre, la lettera finale della Commissione europea con le indicazioni necessarie per autorizzare il decollo della nuova compagnia pubblica, a Roma c’è una battuta d’arresto nel negoziato con i sindacati. Il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, tira dritto con i suoi piani, ma la tensione è molto alta. Due sono i punti di contrasto tra la nuova società controllata da ministero dell’Economia e i sindacati: le regole del nuovo contratto di lavoro e gli esuberi fra i lavoratori di Alitalia.

Gli esuberi

Partiamo dai lavoratori. Il piano di Ita prevede al decollo, previsto per il 15 ottobre se non ci saranno imprevisti, 2.800 dipendenti. Ita vuole fare assunzioni sul mercato e ha aperto fino al 6 settembre una piattaforma online sulla quale sono arrivate 29.451 candidature. Di queste oltre 7.200 sono di dipendenti Alitalia, circa il 70% della forza lavoro complessiva, pari a circa 10.200 addetti. Già questi numeri fanno capire che, se anche Ita assumesse solo i lavoratori di Alitalia, ci sarebbe il rischio di arrivare a più di 7mila esuberi. I 2.800 addetti da immatricolare al via sono divisi tra 1.550 naviganti e 1.250 lavoratori di terra. Poiché i naviganti di Alitalia sono circa 4.500, tra loro ci sarebbero circa 3mila esuberi. Tra i lavoratori di terra, qui si parla soprattutto degli uffici e funzioni centrali, gli esuberi sarebbero quasi nulli, considerando che nel lotto aviation di Alitalia ci sono 1.400 addetti, lasciando da parte gli addetti dei due rami d’azienda che, dopo la costituzione di nuove società, verranno venduti con procedura separata dai commissari, cioè handling e manutenzione.

I sindacati chiedono 4 anni di cigs

I sindacati hanno chiesto al governo di garantire ammortizzatori sociali per quattro anni, fino al 31 dicembre 2025, per coprire tutto il periodo del piano industriale di Ita. Per ora i commissari hanno chiesto l’estensione della cigs per un anno, fino al 22 settembre 2022, mentre il governo non ha detto nulla nel merito. I sindacati vorrebbero l’estensione della cigs come quella introdotta per Alitalia nel 2008, ai tempi dell’operazione berlusconiana dei Capitani coraggiosi, con la garanzia dell’80% dello stipendio effettivo. Ben di più dei circa mile euro lordi al mese della cigs che è il massimo per i lavoratori dell’industria, dei servizi e di altri settori.

Il nuovo contratto e il taglio degli stipendi

Ita ha detto che vuole un contratto più competitivo, quindi stipendi più bassi per allinearsi alla concorrenza. Secondo i sindacati le proposte dell’azienda, messe sul tavolo il 6 settembre, prefigurano contratti per i naviganti (piloti e assistenti di volo) con stipendi «inferiori a Ryanair e alla media delle low cost operanti in Italia», ha riferito al Sole 24 Ore una fonte che partecipa alle trattative. Tra gli esempi, secondo i sindacati, in Ita un comandante Alitalia con 24 anni di anzianità potrebbe guadagnare al massimo 114mila euro lordi l’anno, rispetto ai 140mila euro lordi di un comandante di Ryanair con 7 anni di anzianità, quindi molto più giovane. E tutti gli altri piloti dovrebbero guadagnare di meno, a scalare. Per gli asisstenti di volo, secondo la stessa fonte, le simulazioni sulla base delle tabelle di Ita porterebbe a uno stipendio medio di circa 35mila euro lordi l’anno, mentre per i lavoratori di terra verrebbero sostanzialmente mantenuti gli attuali livelli, in media circa 34.800 euro lordi annui. Sono cifre ufficiose, da verificare, Ita non ha diffuso dati.

Spaccatura fra i sindacati

Le proposte di Ita hanno diviso i sindacati, già separati in due schieramenti. Da un lato i confederali Cgil, Cisl e Uil, alleati del sindacato più di destra Ugl, che non vogliono condividere il negoziato e il contratto con i rappresentanti di piloti e assistenti di volo. Il presidente di Ita Alfredo Altavilla ha voluto un tavolo unico di negoziato, per arrivare a un contratto firmato da tutti, senza spezzatino tra le categorie e le sigle sindacali. Allo scadere dell’ultimatum per individuare i «fondamentali» del nuovo contratto, fissato per le 17 dell’8 settembre, Altavilla ha dovuto prendere atto che non c’è accordo.

Il mancato accordo

Ita ha detto che, «rilevata l'indisponibilità alla firma unitaria dei testi presentati il 6 settembre, requisito imprescindibile per accompagnare la nascita di un progetto così ambizioso e di respiro internazionale, ha preso atto della impossibilità di addivenire ad un accordo». La società ha reso noto che Cgil-Cisl-Uil e Ugl, che rappresentano soprattutto i lavoratori di terra, hanno disertato l’incontro con l’azienda e la mattina dell’8 settembre hanno fatto arrivare a Ita «una controproposta che escludeva le associazioni professionali» dei piloti e assistenti di volo dalla firma della stessa. Non si conosce il contenuto di questa controproposta. Questi sindacati sono rimasti a Fiumicino nell’assemblea dei lavoratori. Sono andati all’incontro, per le 15, solo i rappresentanti dei naviganti, Fast Confsal e le sigle riunite nella Fnta (Anpac, Anpav, Anp e Assovolo), che tuttavia «hanno manifestato l’impossibilità di sottoscrivere le proposte in precedenza presentate dall’azienda» perché ritengono trobbo bassi gli stipendi. Al termine è stato sottoscritto un verbale di mancato accordo, in cui si dice che «non sussistono, allo stato, le condizioni per addivenire ad un acordo complessivo», firmato da Altavilla e solo dai rappresentanti dei naviganti.

L’azienda vuole andare avanti

In questa situazione confusa l’azienda intende andare avanti con i suoi programmi, «conferma l’intenzione di procedere all'assunzione delle 2.800 persone attraverso l’applicazione di un regolamento aziendale». Ci sarà una selezione tra i quasi 30mila che hanno inviato il cv. Ita intende fare le assunzioni sulla base di regole interne, senza applicare contratti collettivi condivisi con i sindacati. Altavilla, che è stato fino a luglio 2018, a fianco di Sergio Marchionne al vertice dell’ex Fiat e Fca, intravede un percorso simile a quello sperimentato dalla Fiat, dopo la strappo di Marchionne con l’uscita da Confindustria nel 2011. Fiat è un’azienda privata, Ita è controllata al 100% dal ministero dell’Economia. Altavilla ha espresso «il rincrescimento per l’impossibilità di arrivare a un accordo, motivata dal perdurare di pregiudiziali puramente formali che nulla hanno a che fare con il merito e la bontà del progetto relativo alla nascita di Ita e che rispecchiano consuetudini e linguaggi non più attuali», dice la nota di Ita. «I tempi sono cambiati, bisogna adeguarsi. Altrimenti l’azienda non ha futuro», ha detto Altavilla nelle riunioni.

Confederali e Ugl chiedono l’intervento del governo

«La rottura delle trattative da parte di Ita è la goccia che ha fatto traboccare il vaso», hanno replicato, in una nota unitaria, i segretari generali di Cgil e Fillt, Maurizio Landini e Stefano Malorgio, Cisl e Fit, Luigi Sbarra e Salvatore Pellecchia, Uil e Uiltrasporti, Pierpaolo Bombardieri e Claudio Tarlazzi. Hanno chiesto l’intervento del governo sulla richiesta di cigs per gli esuberi di Alitalia fino al 2025. «È inaccettabile - concludono i segretari generali - che un’azienda di proprietà dello Stato agisca con una modalità al limite delle regole e senza alcuna idea di responsabilità sociale, fino a mettere in discussione l’esistenza del contratto nazionale. Ora - sostengono - serve intervenire e convocare urgentemente il tavolo sull’emergenza trasporto aereo che avrebbe dovuto essere già stato convocato a seguito delle nostre reiterate richieste, rimaste totalmente inascoltate da parte dei ministeri che ne avrebbero avuta la titolarità, finanziando innanzitutto un ammortizzatore sociale che accompagni il piano industriale messo in campo da un’azienda pubblica».

Giorgetti appoggia Altavilla

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha espresso sostegno ai vertici di Ita. Ha detto che «almeno sulla carta Ita deve nascere in condizioni di economicità. E le scelte degli amministratori, che sono stati nominati dal Mef, rispondono esattamente a questi dettami. Siamo in attesa, spero che sia questione di ore, della decisione finale della Commissione Ue che contiene gli elementi sulla base dei quali l’amministrazione straordinaria si sta muovendo», ha aggiunto il ministro.

La decisione della Ue

Secodo il Financial Times la decisione della Commissione sarà emessa il 9 settembre e dirà che il governo ha violato le regole sugli aiuti di Stato quando ha concesso prestiti ad Alitalia per 900 milioni di euro nel 2017. Era il governo di Paolo Gentiloni, oggi commissario Ue. Alitalia dovrebbe quindi restituire allo Stato questa somma, ma non ha i soldi. La decisione Ue stabilirà anche la «discontinuità» tra Alitalia e Ita, altrimenti sarebbe Ita a dover rimborsare gli aiuti di Stato. Terzo punto della decisione, secondo quanto risulta al Sole 24 Oe, dovrebbe essere un via libera della Ue alla ricapitalizzazione di Ita per 700 milioni da parte del Mef.





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Charter2017

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Io non capisco una cosa: nel vergognoso psicodramma collettivo di Alitalia perchè si deve andare a cercare il capro espiatorio in una compagnia come Ryanair che:
1) fa lavorare circa 14.000 persone;
2) ha una flotta di 400 aerei;
3) nel 2020 (piena pandemia Covid-19) ha fatto un utile netto di 650 milioni di dollari;
4) ha un network che copre come un ombrello tutta l'Europa;
5) 150 milioni di passeggeri trasportati nel 2019;
Poi, i fatti che io non ci volerò mai, che veleggia (benissimo, tra l'altro) in un "sottilissimo jetstream" al di quà e al di là del quale si potrebbero paventare aiuti con aeroporti/accordi poco chiari/contratti strani ecc ecc, e che adotta una strategia di marketing estremamente aggressiva e spesso di cattivo gusto, possono parzialmente giustificare il suo successo (tranne il primo punto, naturalmente) ma non possono togliere tutti i meriti che questa compagnia aerea ha.
Alitalia è un caso chiuso e la sua situazone esula da qualunque colpa esterna ai vari managements e ai vari governi che si sono succeduti. Le crisi economiche, le pandemie, le "influenze astrali" colpiscono tutti, non solo Alitalia: c'è chi si rialza, c'è chi soccombe e poi c'è Alitalia.
 

robygun

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. I sindacati vorrebbero l’estensione della cigs come quella introdotta per Alitalia nel 2008, ai tempi dell’operazione berlusconiana dei Capitani coraggiosi, con la garanzia dell’80% dello stipendio effettivo. Ben di più dei circa mile euro lordi al mese della cigs che è il massimo per i lavoratori dell’industria, dei servizi e di altri settori.
Al di là delle vicissitudini politico/societarie questo è il vero schifo della vicenda Alitalia..
Le persone normali in caso di crisi aziendale si devono barcamenare con meno di 1000€ di Cassa, i "più normali degli altri" pretendono lo stipendio quasi completo..

Da vomito..
 

Farfallina

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Io non capisco una cosa: nel vergognoso psicodramma collettivo di Alitalia perchè si deve andare a cercare il capro espiatorio in una compagnia come Ryanair che:
1) fa lavorare circa 14.000 persone;
2) ha una flotta di 400 aerei;
3) nel 2020 (piena pandemia Covid-19) ha fatto un utile netto di 650 milioni di dollari;
4) ha un network che copre come un ombrello tutta l'Europa;
5) 150 milioni di passeggeri trasportati nel 2019;
Poi, i fatti che io non ci volerò mai, che veleggia (benissimo, tra l'altro) in un "sottilissimo jetstream" al di quà e al di là del quale si potrebbero paventare aiuti con aeroporti/accordi poco chiari/contratti strani ecc ecc, e che adotta una strategia di marketing estremamente aggressiva e spesso di cattivo gusto, possono parzialmente giustificare il suo successo (tranne il primo punto, naturalmente) ma non possono togliere tutti i meriti che questa compagnia aerea ha.
Alitalia è un caso chiuso e la sua situazone esula da qualunque colpa esterna ai vari managements e ai vari governi che si sono succeduti. Le crisi economiche, le pandemie, le "influenze astrali" colpiscono tutti, non solo Alitalia: c'è chi si rialza, c'è chi soccombe e poi c'è Alitalia.
Visto che FR attacca sulla distorsione del mercato è giusto evidenziare come lei faccia la stessa cosa avendo preso miliardi di sovvenzioni mascherate da contratti di co-marketing prima e da bandi fatti su misura poi. Sempre di distorsione si tratta.
Poi come dice MOL la differenza è nel fatto che lui utilizza le sovvenzioni per farci utili e in AZ le hanno usate per accontentare il personale (per dire la battuta ce ha fatto MOL nell'ultimo articolo) ecc... In entrambi i casi i soldini vengono messi per alimentare il consenso politico, onestamente a questo Draghi mi pare ben piazzato (avresti mai detto che chiudevano la trattativa ITA senza accordo sindacale?).
 
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imac72

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Lo scrivi tutte le volte, abbiamo capito che avete concepito per FR un bel sistema per aggirare le norme sulla concorrenza, ma come Spagna e Germania hanno messo al loro posto MOL se si vuole questo può succedere anche in Italia. Già un divieto a enti pubblici, anche attraverso società partecipate, di dare qualsivoglia incentivo con bandi su misura per FR toglie a MOL quei 3-400 milioni annui di soldini. Dai che poi ti pagheranno per trovare la scappatoia.
Spari i numeri a caso e non sai di cosa parli, hai competenze su altre cose ma non su questo argomento e nessuno di noi può essere un tuttologo, entro ovviamente anche nel merito:

  • Spagna: hanno messo a posto MOL ? dove ? quando ? Al di là che la Spagna ha tariffe e tasse aeroportuali molto basse come anche il costo del lavoro ed il costo della vita, le regioni autonome spagnole danno uno sacco di soldi alle compagnie aeree, dalle Canarie alla Baleari, dall'Andalusia alla Catalunya.
  • Germania: se consideriamo gli aeroporti hub di MUC e FRA hai ragione ma se consideriamo gli altri aeroporti tedeschi no, basta pensare dove è nata una delle basi principali di Ryanair cioè Frankfurt Hahn, ovviamente gli incentivi non cosi generosi come altri mercati ma essendo la Germania un mercato molto caro (dall'handling alle tasse aeroportuali) non è il mercato ideale per FR, un pò come Nordics.
  • Parli di 3-400 milioni annui di soldi di enti pubblici attraverso partecipate - ma non è assolutamente vero.I bandi pubblici attualmente in vigore sono 2 :
    • Regione Abruzzo (800.000€ per Alitalia, Albastar, Ryanair e Volotea + eventuali 400.000 per rotte aggiuntive se la regione trovava i fondi)
    • Regione Siciliana per Trapani di circa 9,5M (contratto con Ryanair di 3 anni per quasi 9 milioni di. euro se ricordo bene e con Albastar di 1 anno per il resto della somma stanziata).
    • Forse mi sfugge qualche altro bando ma anche nei periodi pre-Covid dove c'erano più bandi attivi - Ryanair non è mai arrivata a prendere le cifre che tu citi, non arrivava neanche a 10M€ annui che comunque riceveva - perché partecipava regolarmente ad un bando pubblico, ottenendo l'assegnazione di una o più rotte.
  • Ricordo inoltre che ai bandi possono partecipare tutte le compagnie aeree in quanto devono essere trasparenti e non discriminatori , i bandi vengono redatti dalle Regioni in collaborazione con gli Enti del Turismo regionali quindi in linea con il piano strategico di marketing turistico della regione.

Siccome speso tu inviti gli altri ad andare in procura se si hanno delle prove, adesso invito io te in maniera gentile ad andare in procura e denunciare quanto tu dichiari nel tuo post circa i bandi su misura.
 
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enrico

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Attenzione che Draghi non è Conte e compagnia cantante. Se FR va allo scontro come ha dichiarato mi sa che è la volta che gli danno una bella ripassata chiudendo i munifici rubinetti. E non mi meraviglierei se altri cogliessero l'occasione per saltare addosso a MOL e ai suoi contributi mascherati perché sommando le centinaia di milioni di contributi ricevuti il buon MOL si è portato a casa diversi miliardi, forse addirittura più di quelli dati ad AZ.
Belin Farfallina, ora anche latrice di messaggi trasversali contro chi alza il dito per dire che una porcata è una porcata?
 
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enrico

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Rapallo, Liguria.
Io non capisco una cosa: nel vergognoso psicodramma collettivo di Alitalia perchè si deve andare a cercare il capro espiatorio in una compagnia come Ryanair che:
1) fa lavorare circa 14.000 persone;
2) ha una flotta di 400 aerei;
3) nel 2020 (piena pandemia Covid-19) ha fatto un utile netto di 650 milioni di dollari;
4) ha un network che copre come un ombrello tutta l'Europa;
5) 150 milioni di passeggeri trasportati nel 2019;
Poi, i fatti che io non ci volerò mai, che veleggia (benissimo, tra l'altro) in un "sottilissimo jetstream" al di quà e al di là del quale si potrebbero paventare aiuti con aeroporti/accordi poco chiari/contratti strani ecc ecc, e che adotta una strategia di marketing estremamente aggressiva e spesso di cattivo gusto, possono parzialmente giustificare il suo successo (tranne il primo punto, naturalmente) ma non possono togliere tutti i meriti che questa compagnia aerea ha.
Alitalia è un caso chiuso e la sua situazone esula da qualunque colpa esterna ai vari managements e ai vari governi che si sono succeduti. Le crisi economiche, le pandemie, le "influenze astrali" colpiscono tutti, non solo Alitalia: c'è chi si rialza, c'è chi soccombe e poi c'è Alitalia.
Dicesi tattica diversiva.
 

Farfallina

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Belin Farfallina, ora anche latrice di messaggi trasversali contro chi alza il dito per dire che una porcata è una porcata?
Mi meraviglio che le porcate siano valutate diversamente... fra l'altro io sono sempre stata dal 1° giorno contro la nazionalizzazione di AZ. E a differenza della stragrande maggioranza dei forumisti nemmeno ho sostenute le forza politiche che avevano la nazionalizzazione di AZ al primo posto (chissà se scopriremo che nessuno ha votato i primi 2-3 partiti qua sul forum...).
Come mai i miliardi dati a FR vanno benissimo?
 

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Visto che FR attacca sulla distorsione del mercato è giusto evidenziare come lei faccia la stessa cosa avendo preso miliardi di sovvenzioni mascherate da contratti di co-marketing prima e da bandi fatti su misura poi. Sempre di distorsione si tratta.
Poi come dice MOL la differenza è nel fatto che lui utilizza le sovvenzioni per farci utili e in AZ le hanno usate per accontentare il personale (per dire la battuta ce ha fatto MOL nell'ultimo articolo) ecc... In entrambi i casi i soldini vengono messi per alimentare il consenso politico, onestamente a questo Draghi mi pare ben piazzato (avresti mai detto che chiudevano la trattativa ITA senza accordo sindacale?).
Farfallina, Ryanair ha un obiettivo: fare soldi facendo volare più persone possibile, offrendo il più esteso network possibile, ai prezzi più bassi possibile. "Possibile" è la parola chiave che Ryanair ha trasformato in "fattibile".
Come? Con tutti gli strumenti che la legge permette, anche i cavilli più oscuri e scritti in lettere microscopiche.
Alitalia non ha più obiettivi da quando faceva volare "l'Italianità" con il B747...
 

romaneeconti

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Farfallina, Ryanair ha un obiettivo: fare soldi facendo volare più persone possibile, offrendo il più esteso network possibile, ai prezzi più bassi possibile. "Possibile" è la parola chiave che Ryanair ha trasformato in "fattibile".
Come? Con tutti gli strumenti che la legge permette, anche i cavilli più oscuri e scritti in lettere microscopiche.
Alitalia non ha più obiettivi da quando faceva volare "l'Italianità" con il B747...
Come non ha piu' obiettivi Alitalia?...dai...che e' il "bene" nazionale....mi pare un bell'obiettivo...
 
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