L'articolo è chiaro, è evidente che li pagherebbe ITA ma sono stati chiesti in fornitura ad AZ. Così come pare ci siano problemi per i contratti di handling e manutenzione. ITA avrebbe chiesto al Governo l'ok a rivolgersi ad altri fornitori. Questo perché ovviamente la decisione porterebbe AZ in A.S. a perdere il principale cliente.
Cmq credo che già ci sia il contratto per i servizi di manutenzione tra Alitalia ed ITA, e cmq non credo che sarebbe stato più conveniente per ITA una soluzione diversa.
ITA è la prima compagnia aerea al mondo a non avere una certificazione PART 145 per nessuna attività, neppure per le ispezioni di linea giornaliere in base.
Da Ryanair, ad Easyjet, passando per wizzair, LH, British, iberia, Ernest, airdolomiti, Blupanorama, bluair, AirFrance, Klm, ecc. tutte le compagnie in base hanno la propria manutenzione per i servizi di Line e Light maintenance. E non è difficile capirne il motivo.
Questa impostazione deve presupporre che si faccia un contratto Full Maintenance e cercare di risparmiare qualcosa. Considerando che i prezzi di ispezione di linea si aggirano dai 400/ 500 euro in sù ciascuna.
Parlo di attività semplici, Giornaliere o procedure di manutenzioni semplici, quali controllo nastri ad alta velocità, magari controllo carburante con le stecche per un fuel quantity inoperativo in MEL, ecc..
Aggiungiamo che durante l'operatività della compagnia, un bracciolo un sedile, un neon, un tavolino che si rompe genera sempre la chiamata di un un tecnico che ovviamente se di altra ditta verrà fatturato come intervento ed la manodopera aeronautica ha un costo abbastanza alto.
Spesso le compagnie grosse fanno accordi di reciprocità di attività di line maintenance sui propri Hub, ma se tu non hai questa nel tuo principale Hub e nei tuoi aeroporti sei costretto a pagare ovunque un sevizio che incide moltissimo sui costi di una compagnia.
Infatti Ryanair che come noto stà molto attenta ai costi, e sà che questo tipo di attività di linea è obbligatoria e anche costosa affidarla a terzi, ha i suoi tecnici ovunque, e dove non gli è stato permesso di impiegare tecnici con contratti Irlandesi come ha fatto Enac in Italia si è dotata di una ditta part 145 Italiana la ( SEAS) base Bergamo e personale in tutte le basi per non pagare altre ditte e farsi da sè le attività di line maintence e light maintence.
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