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hyppo

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26 Gennaio 2012
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L' amministrazione straordinaria di BluePanorma, in mano a Leogrande durò 4 anni.

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Non proprio, A.S. di Bpa iniziata nella prima metà del 2014, un anno e mezzo dopo Leogrande, non trovando acquirenti idonei, ma reputano la società capace di andare avanti senza debiti, conferì la la società in AS ad una new-Co la quale fu poi venduta all'attuale proprietà a dicembre 2017.
Leogrande poté fare ciò perché la società sotto la sua guida aveva conti in ordine, ed era inutile mandare all'aria una azienda e a spasso i suoi dipendenti che comunque si mantenevano in piedi da soli e aveva attirato interessi che si concretizzarono più avanti.
 

Airport00

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11 Settembre 2021
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Per gli USA hanno ricevuto già da diversi giorni l'OK del DOT a venderli, mi sorprende il fatto che non siano ancora in vendita.
Forse può essere legato alle certificazioni che mancano agli aerei, ITA essendo una compagnia nuova penso debba ottenere la certificazione ETOPS o per i primi mesi volare con ETOPS 60 minuti che vuol dire allungare le rotte e i tempi di percorrenza.

Per il Giappone non saprei se i voli verranno ripresi a breve visto che il Giappone è chiuso in ingresso a tempo indeterminato non solo al traffico turistico ma ha bloccato gli ingressi anche per motivi di lavoro e di studio.
E' questo "dettaglio" dice molto su chi ha fatto il programma lungo raggio di Ita. C'erano almeno altre 3/4 rotte che si potevano aprire senza troppi problemi EZE-MLE-GRU...Però le aziende falliscono per i piloti, impiegati, operai...Non per Pseudo dirigenti o presunti tale!!!!!
Forza Cimoli, forza Laghi....
 

romaneeconti

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21 Marzo 2021
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E' questo "dettaglio" dice molto su chi ha fatto il programma lungo raggio di Ita. C'erano almeno altre 3/4 rotte che si potevano aprire senza troppi problemi EZE-MLE-GRU...Però le aziende falliscono per i piloti, impiegati, operai...Non per Pseudo dirigenti o presunti tale!!!!!
Forza Cimoli, forza Laghi....
Con il tuo permesso le potevano aprire?
 

Dancrane

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10 Febbraio 2008
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E' questo "dettaglio" dice molto su chi ha fatto il programma lungo raggio di Ita. C'erano almeno altre 3/4 rotte che si potevano aprire senza troppi problemi EZE-MLE-GRU...Però le aziende falliscono per i piloti, impiegati, operai...Non per Pseudo dirigenti o presunti tale!!!!!
Forza Cimoli, forza Laghi....
I “pochi problemi” quali sono?
Se le rotte vanno in perdita di chi è poi la responsabilità?
Ultima domandina semplice semplice: ci sai illustrare brevemente un tuo business plan con stime di costi/ricavi, giusto per dare adeguato supporto alle tue idee?
Grazie in anticipo.
 

Vincenzo Bova

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9 Giugno 2016
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Non proprio, A.S. di Bpa iniziata nella prima metà del 2014, un anno e mezzo dopo Leogrande, non trovando acquirenti idonei, ma reputano la società capace di andare avanti senza debiti, conferì la la società in AS ad una new-Co la quale fu poi venduta all'attuale proprietà a dicembre 2017.
Leogrande poté fare ciò perché la società sotto la sua guida aveva conti in ordine, ed era inutile mandare all'aria una azienda e a spasso i suoi dipendenti che comunque si mantenevano in piedi da soli e aveva attirato interessi che si concretizzarono più avanti.
Era anche quello che aveva proposto inizialmente Leogrande, quando portò Zeni in Alitalia ma fu subito attaccato in audizione dai parlamentari della commissione trasporti per aver assunto Zeni con contratto a termine da 250.000 euro annui.
L'idea sua era creare una NewCo utikizzando il cOA di city Liner ed uscire dall'amministrazione straordinaria che secondo lui aveva dei limiti negli investimenti.
Poi arrivò la pandemia e la politica disse che bisognava fare altro, e commissariarono Leogrande affiancandogli sue novi commissari, e creando una NEW Co di proprietà del MEF.

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belumosi

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10 Dicembre 2007
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Mi sfugge il motivo per cui debba essere AZ in AS ad effettuare (e suppongo pagare) i corsi invece che ITA.
Ho l'impressione che ci sia la volontà politica di caricare quante più spese possibili sulla vecchia AZ, ma che i commissari non siano disposti a rimanere con il cerino in mano, approvando spese che vadano in direzione opposta agli obblighi imposti dalla legge.
 

vipero

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8 Ottobre 2007
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.
Credo AZ non conceda l'uso dei SIM, perché l'OCC lo fa (o dovrebbe fare) il vettore che assume i piloti. Fosse solo un problema di simulatori, è pieno di altre società. Basta pagarle.

Poi che casualmente le procedure ITA siano fotocopia di quelle CAI... Sempre ITA dovrebbe "insegnarle" ai piloti.
 

norberto

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2 Luglio 2014
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Credo AZ non conceda l'uso dei SIM, perché l'OCC lo fa (o dovrebbe fare) il vettore che assume i piloti. Fosse solo un problema di simulatori, è pieno di altre società. Basta pagarle.

Poi che casualmente le procedure ITA siano fotocopia di quelle CAI... Sempre ITA dovrebbe "insegnarle" ai piloti.
I Simulatori di Fiumicino sono di proprieta' della CAE, non di AZ, possono affittarli da CAE ma lo svolgimento di questi corsi per una mole cosi' ingente di persone, in cosi' poco tempo, e' un'operazione improba.
Si stanno verificando i problemi e i bottle necks che vi avevo anticipato poco tempo fa.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Mi sfugge il motivo per cui debba essere AZ in AS ad effettuare (e suppongo pagare) i corsi invece che ITA.
Ho l'impressione che ci sia la volontà politica di caricare quante più spese possibili sulla vecchia AZ, ma che i commissari non siano disposti a rimanere con il cerino in mano, approvando spese che vadano in direzione opposta agli obblighi imposti dalla legge.
L'articolo è chiaro, è evidente che li pagherebbe ITA ma sono stati chiesti in fornitura ad AZ. Così come pare ci siano problemi per i contratti di handling e manutenzione. ITA avrebbe chiesto al Governo l'ok a rivolgersi ad altri fornitori. Questo perché ovviamente la decisione porterebbe AZ in A.S. a perdere il principale cliente.
 

Vincenzo Bova

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9 Giugno 2016
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L'articolo è chiaro, è evidente che li pagherebbe ITA ma sono stati chiesti in fornitura ad AZ. Così come pare ci siano problemi per i contratti di handling e manutenzione. ITA avrebbe chiesto al Governo l'ok a rivolgersi ad altri fornitori. Questo perché ovviamente la decisione porterebbe AZ in A.S. a perdere il principale cliente.
Cmq credo che già ci sia il contratto per i servizi di manutenzione tra Alitalia ed ITA, e cmq non credo che sarebbe stato più conveniente per ITA una soluzione diversa.
ITA è la prima compagnia aerea al mondo a non avere una certificazione PART 145 per nessuna attività, neppure per le ispezioni di linea giornaliere in base.
Da Ryanair, ad Easyjet, passando per wizzair, LH, British, iberia, Ernest, airdolomiti, Blupanorama, bluair, AirFrance, Klm, ecc. tutte le compagnie in base hanno la propria manutenzione per i servizi di Line e Light maintenance. E non è difficile capirne il motivo.
Questa impostazione deve presupporre che si faccia un contratto Full Maintenance e cercare di risparmiare qualcosa. Considerando che i prezzi di ispezione di linea si aggirano dai 400/ 500 euro in sù ciascuna.
Parlo di attività semplici, Giornaliere o procedure di manutenzioni semplici, quali controllo nastri ad alta velocità, magari controllo carburante con le stecche per un fuel quantity inoperativo in MEL, ecc..
Aggiungiamo che durante l'operatività della compagnia, un bracciolo un sedile, un neon, un tavolino che si rompe genera sempre la chiamata di un un tecnico che ovviamente se di altra ditta verrà fatturato come intervento ed la manodopera aeronautica ha un costo abbastanza alto.
Spesso le compagnie grosse fanno accordi di reciprocità di attività di line maintenance sui propri Hub, ma se tu non hai questa nel tuo principale Hub e nei tuoi aeroporti sei costretto a pagare ovunque un sevizio che incide moltissimo sui costi di una compagnia.
Infatti Ryanair che come noto stà molto attenta ai costi, e sà che questo tipo di attività di linea è obbligatoria e anche costosa affidarla a terzi, ha i suoi tecnici ovunque, e dove non gli è stato permesso di impiegare tecnici con contratti Irlandesi come ha fatto Enac in Italia si è dotata di una ditta part 145 Italiana la ( SEAS) base Bergamo e personale in tutte le basi per non pagare altre ditte e farsi da sè le attività di line maintence e light maintence.


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norberto

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2 Luglio 2014
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L'articolo è chiaro, è evidente che li pagherebbe ITA ma sono stati chiesti in fornitura ad AZ. Così come pare ci siano problemi per i contratti di handling e manutenzione. ITA avrebbe chiesto al Governo l'ok a rivolgersi ad altri fornitori. Questo perché ovviamente la decisione porterebbe AZ in A.S. a perdere il principale cliente.
Alitalia ha tutto l’interesse ad erogare corsi a fronte di compenso economico, soprattutto stante la condizione di A.S. non mi spiego per tanto per quale motivo dovrebbe interrompere/non erogare tali corsi. Inoltre se ITA ha siglato con AZ un contratto di erogazione corsi a fronte di un corrispettivo economico AZ sarebbe inadempiente.
Questi corsi sono partiti ma poi velocemente interrotti.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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Eccallà, ma che succede oggi? Nel thread della ct sarda si vaneggia pensando che esistano appalti scritti in modo neutrale. Addirittura alcuni vanno oltre la fantascienza e credono convinti che possano essere stati scritti anche prima della fase decisionale.
Ora commissari autonomi, addirittura indipendenti.
No vabbe Maria io esco.
 

-Mv-

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8 Febbraio 2011
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Cmq credo che già ci sia il contratto per i servizi di manutenzione tra Alitalia ed ITA, e cmq non credo che sarebbe stato più conveniente per ITA una soluzione diversa.
ITA è la prima compagnia aerea al mondo a non avere una certificazione PART 145 per nessuna attività, neppure per le ispezioni di linea giornaliere in base.
Da Ryanair, ad Easyjet, passando per wizzair, LH, British, iberia, Ernest, airdolomiti, Blupanorama, bluair, AirFrance, Klm, ecc. tutte le compagnie in base hanno la propria manutenzione per i servizi di Line e Light maintenance. E non è difficile capirne il motivo.
Questa impostazione deve presupporre che si faccia un contratto Full Maintenance e cercare di risparmiare qualcosa. Considerando che i prezzi di ispezione di linea si aggirano dai 400/ 500 euro in sù ciascuna.
Parlo di attività semplici, Giornaliere o procedure di manutenzioni semplici, quali controllo nastri ad alta velocità, magari controllo carburante con le stecche per un fuel quantity inoperativo in MEL, ecc..
Aggiungiamo che durante l'operatività della compagnia, un bracciolo un sedile, un neon, un tavolino che si rompe genera sempre la chiamata di un un tecnico che ovviamente se di altra ditta verrà fatturato come intervento ed la manodopera aeronautica ha un costo abbastanza alto.
Spesso le compagnie grosse fanno accordi di reciprocità di attività di line maintenance sui propri Hub, ma se tu non hai questa nel tuo principale Hub e nei tuoi aeroporti sei costretto a pagare ovunque un sevizio che incide moltissimo sui costi di una compagnia.
Infatti Ryanair che come noto stà molto attenta ai costi, e sà che questo tipo di attività di linea è obbligatoria e anche costosa affidarla a terzi, ha i suoi tecnici ovunque, e dove non gli è stato permesso di impiegare tecnici con contratti Irlandesi come ha fatto Enac in Italia si è dotata di una ditta part 145 Italiana la ( SEAS) base Bergamo e personale in tutte le basi per non pagare altre ditte e farsi da sè le attività di line maintence e light maintence.


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No , non lo è.
Inoltre é normale affidarsi a terzi per fare manutenzione non potendo avere ovounque la propria manutenzione per motivi cche mi paiono abbastanza evidenti.
Sarebbe stato molto piu' serio aprire un tender per ottenere l'offerta migliore possibile in termine di qualità e costi ma fare le cose "per bene" non mi pare una priorità per ITA.
 

giovanve

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30 Dicembre 2009
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Carrara
Ecco che si presenta il problema dei corsi OCC, faccenda mal gestita da ITA.
La perla... "Il sospetto è che l’amministrazione straordinaria, contando su tempi più lunghi di quelli indicati dal governo e imposti dalla Ue, non abbia accantonato nulla o comunque molto poco per affrontare il delicato passaggio e che punti al blocco operativo per ottenere altri fondi dal Tesoro. "
 

Vincenzo Bova

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9 Giugno 2016
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No , non lo è.
Inoltre é normale affidarsi a terzi per fare manutenzione non potendo avere ovounque la propria manutenzione per motivi cche mi paiono abbastanza evidenti.
Sarebbe stato molto piu' serio aprire un tender per ottenere l'offerta migliore possibile in termine di qualità e costi ma fare le cose "per bene" non mi pare una priorità per ITA.
Scusa cosa non lo è ?

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