- 3 Agosto 2017
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Alcuni cambi di livrea hanno creato grossi problemi con aspri dibattiti non solo tra gli addetti del settore e gli appassionati, ma anche nell'opinione pubblica facendo in un caso addirittura intervenire un ex Primo Ministro.
E' il caso della British Airways e della decisione, nel 1997, di abbandonare la livrea "Landor", considerata troppo "arrogante e di distacco con il passeggero" ("scheme carried an air of arrogance and detachment")
in favore della nuova "Utopia" o "World Images tailfins", ovvero fusoliera bianca con scritta British Airways e uno stilizzato logo "Speedbird" chiamato "Speedmarque" (non più un uccello ma una sorta di nastro) e diversi motivi sulle derive rappresentanti forme di arte dei vari paesi toccati dal network British Airways. Questo cambiamento di livrea interessava anche la Tedesca Deutsche BA, la Francese Air Libertè e il B747-400 VH-NLH in leasing alla Qantas con una livrea ibrida e la deriva "Denmark Wings".
La pletora di livree "Utopia" ha interessato i B737, B747, B757, B767, A320, Bae146, E145, Dash 8 (Brymon Airways), B777, Fokker 100, MD-80.
Il CEO Robert Ayling dichiarava "BA needed a corporate identity that will enable [it] to become not just a UK carrier, but a global airline that is based in Britain" con una nuova immagine "friendly, diverse and open to other cultures."
La famosa "Chelsea Rose"
Veniva poi rimosso dalla fusoliera il motto con il crest "To Fly. To Serve" per rendere la compagnia aerea "global and caring".
Fu un vero disastro: anche se ben 9 delle prime 15 forme di arte erano relative a Gran Bretagna, Scozia e Galles i tradizionalisti UK si scatenarono contro questo "muddle-headed and messy - ethnic designs turned into the equivalent of doll's-house wallpaper, things applied but not belonging", gli equipaggi le chiamavano "Air Zulu"e addirittura la Sig.ra Tatcher espresse il suo disappunto coprendo il timone del modellino B747-400 "Animal and Trees" con un fazzoletto di carta!
Tra i maggiori detrattori c'erano i clienti "business" di BA, soprattutto coloro che volavano la tratta Nord America - Inghilterra.
I 7 Concorde non furono afflitti da questa livrea impopolare e mantennero la "Chatham Dockyard Union Flag" sulla deriva.
Sir Richard Branson, come suo stile, fiutò il momento di difficoltà di British Airways e, nel 1999, decise di rendere "più Inglese" la sua Virgin Atlantic aggiungendo la bandiera Inglese sotto il cockpit windows e sulle winglets
Era ormai chiaro che questo esperimento era stato un fallimento: una sorta di schizofrenica frammentazione della personalità e dell'identità di una delle compagnie aeree più importanti al mondo, se non la più importante e popolare.
Quindi, nel 2001, il nuovo CEO Rod Eddington annunciò la fine della "Utopia" per tornare ad una livrea più classica, la "Union Flag livery" che tutti conosciamo e apprezziamo.
E' il caso della British Airways e della decisione, nel 1997, di abbandonare la livrea "Landor", considerata troppo "arrogante e di distacco con il passeggero" ("scheme carried an air of arrogance and detachment")
in favore della nuova "Utopia" o "World Images tailfins", ovvero fusoliera bianca con scritta British Airways e uno stilizzato logo "Speedbird" chiamato "Speedmarque" (non più un uccello ma una sorta di nastro) e diversi motivi sulle derive rappresentanti forme di arte dei vari paesi toccati dal network British Airways. Questo cambiamento di livrea interessava anche la Tedesca Deutsche BA, la Francese Air Libertè e il B747-400 VH-NLH in leasing alla Qantas con una livrea ibrida e la deriva "Denmark Wings".
La pletora di livree "Utopia" ha interessato i B737, B747, B757, B767, A320, Bae146, E145, Dash 8 (Brymon Airways), B777, Fokker 100, MD-80.
Il CEO Robert Ayling dichiarava "BA needed a corporate identity that will enable [it] to become not just a UK carrier, but a global airline that is based in Britain" con una nuova immagine "friendly, diverse and open to other cultures."
La famosa "Chelsea Rose"
Veniva poi rimosso dalla fusoliera il motto con il crest "To Fly. To Serve" per rendere la compagnia aerea "global and caring".
Fu un vero disastro: anche se ben 9 delle prime 15 forme di arte erano relative a Gran Bretagna, Scozia e Galles i tradizionalisti UK si scatenarono contro questo "muddle-headed and messy - ethnic designs turned into the equivalent of doll's-house wallpaper, things applied but not belonging", gli equipaggi le chiamavano "Air Zulu"e addirittura la Sig.ra Tatcher espresse il suo disappunto coprendo il timone del modellino B747-400 "Animal and Trees" con un fazzoletto di carta!
Tra i maggiori detrattori c'erano i clienti "business" di BA, soprattutto coloro che volavano la tratta Nord America - Inghilterra.
I 7 Concorde non furono afflitti da questa livrea impopolare e mantennero la "Chatham Dockyard Union Flag" sulla deriva.
Sir Richard Branson, come suo stile, fiutò il momento di difficoltà di British Airways e, nel 1999, decise di rendere "più Inglese" la sua Virgin Atlantic aggiungendo la bandiera Inglese sotto il cockpit windows e sulle winglets
Era ormai chiaro che questo esperimento era stato un fallimento: una sorta di schizofrenica frammentazione della personalità e dell'identità di una delle compagnie aeree più importanti al mondo, se non la più importante e popolare.
Quindi, nel 2001, il nuovo CEO Rod Eddington annunciò la fine della "Utopia" per tornare ad una livrea più classica, la "Union Flag livery" che tutti conosciamo e apprezziamo.