"Non eravamo pronti?". Problemi in tutta Europa per carenza di personale post Covid


tiefpeck

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Però è la compagnia aerea che sceglie lo handler e conclude un contratto che assicura determinate prestazioni ad un prezzo adeguato. Se poi tira sul prezzo per risparmiare, e poi succede quel che succede, il passeggero ha anche ragione di lamentarsi con la controparte con cui ha concluso il contratto di trasporto aereo. E non tutte le valigie perdute sono relative a biglietti da 50 euro, c'è chi ne spende 4000 e la valigia scompare lo stesso.
 

pello

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Però è la compagnia aerea che sceglie lo handler e conclude un contratto che assicura determinate prestazioni ad un prezzo adeguato. Se poi tira sul prezzo per risparmiare, e poi succede quel che succede, il passeggero ha anche ragione di lamentarsi con la controparte con cui ha concluso il contratto di trasporto aereo. E non tutte le valigie perdute sono relative a biglietti da 50 euro, c'è chi ne spende 4000 e la valigia scompare lo stesso.
Stavo per scriverlo io!

Se paghi per tot persone, tot persone avrai
 

East End Ave

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Pazzesco come il fatto che le carenze di personale costringono le linee aeree a cancellare voli e nella mente del passeggero medio non e' la società' di gestione dell'aeroporto che crea problemi (entità che i più considerano quasi un concetto astratto), ma e' la compagnia aerea poco affidabile che cancella voli.
Ho il marmista piu' vicino a una decina di chilometri, sto andando e ci faccio mettere pure il tuo copyright...
 
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East End Ave

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Però è la compagnia aerea che sceglie lo handler e conclude un contratto che assicura determinate prestazioni ad un prezzo adeguato. Se poi tira sul prezzo per risparmiare, e poi succede quel che succede, il passeggero ha anche ragione di lamentarsi con la controparte con cui ha concluso il contratto di trasporto aereo. E non tutte le valigie perdute sono relative a biglietti da 50 euro, c'è chi ne spende 4000 e la valigia scompare lo stesso.
"se poi tira sul prezzo per risparmiare..." , " e poi succede quel che succede..." ; qualunquismo un tanto al chilo o cosa?
Le contrattazioni si fanno e le fai anche te ogni volta che devi cacciar quattrini dalla tasca; non e' che se contratti uno sconto di 100 euro dal lavoro del carrozziere di aspetti per questo di perdere il paraurti per strada no? E allora, di che parliamo?!?!?
 
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tiefpeck

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"se poi tira sul prezzo per risparmiare..." , " e poi succede quel che succede..." ; qualunquismo un tanto al chilo o cosa?
Le contrattazioni si fanno e le fai anche te ogni volta che devi cacciar quattrini dalla tasca; non e' che se contratti uno sconto di 100 euro dal lavoro del carrozziere di aspetti per questo di perdere il paraurti per strada no? E allora, di che parliamo?!?!?
Ti ha già risposto Pello: se paghi per tot persone, tot persone avrai. O vuoi dirmi che le compagnie aeree fanno contratti sulla fiducia come me dal carrozziere sotto casa? "E se l'aereo fa ritardo?" "Nun se preoccupi dottò! Cè mio cuggino che è un ragazzo in gamba..."
 

Michele

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Non è la compagnia aerea a stabilire quante persone debba avere una qualsiasi società di Handling....

La compagnia contratta e paga per il SERVIZIO di handling. Che può costare tanto (perchè include un sacco di servizi accessori) oppure un po' meno, perchè magari tanti "optional" non vengono inclusi.

Ma ultimamente mancano proprio le basi. Le scale per far salire/scendere i passeggeri sono un must. Così come il GPU, così come i bus per trasportare i passeggeri (e gli equipaggi) da/per l'aereo e i terminal. Il trattore del pushback, è un altro must, il carico e scarico bagagli pure.

Non si contano le volte in cui "scusate, ma il nostro rampista dove è?" - ".....eh guardi, appena se ne libera uno ve lo mandiamo".
Per non parlare delle condizioni di lavoro di certi addetti. Li ho nel cuore.
 

tiefpeck

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Chiaritemi cortesemente una cosa: questi contratti di handling hanno degli indicatori di performance (o addirittura service level agreement) o no? Perché se è vero che non devono indicare quante persone devono essere assunte, possono indicare che il 99% delle volte tot operazioni devono essere fatte in tot tempo ecc.

Questo a prescindere dal fatto che se l'organizzazione aziendale è strutturalmente inadeguata per l'esecuzione del contratto ci sono comunque conseguenze.
 
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East End Ave

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Chiaritemi cortesemente una cosa: questi contratti di handling hanno degli indicatori di performance (o addirittura service level agreement) o no? Perché se è vero che non devono indicare quante persone devono essere assunte, possono indicare che il 99% delle volte tot operazioni devono essere fatte in tot tempo ecc.

Questo a prescindere dal fatto che se l'organizzazione aziendale è strutturalmente inadeguata per l'esecuzione del contratto ci sono comunque conseguenze.
si, grazie , questo e' scontato; quello che sembra tu non voglia considerare e' che questa situazione e' globale e coinvolge praticamente tutti gli aeroporti del pianeta o quasi (togliamo stati dittatoriali e reami vari...); quindi, tornando a noi, ho l'indicatore di servizio che dovrebbe essere 100 ed e' a 80. Bene , mi lamento. Magari risale a 90 e pi riscende a 70. Mi ri-lamento. Poi mando una diffida. E poi? Ci sono altri handler che performano 100 e l'unico fancazzista ladrone l'ho beccato io? No, perche' gli handlers a livello globale quelli sono e se mollo il mio in primis devo trovarne un altro disponibile (e al momento non ce n'e') e a seguire andra' in affanno anche quello se non lo e' gia'.
Spero sia piu' chiaro adesso; non siamo al mercato a capare la frutta appassita per non prendere quella appena colta, ok?
 

Dancrane

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Breve storiella vissuta personalmente: anni fa avevo reperito una serie di preventivi per una sostituzione di personale nel mese di agosto. Mi manda un preventivo “di ditta di mia fiducia” una mia cliente: 300€, iva inclusa (!!!), per 4 ore giorno tutto il mese (20 giorni lavorativi)! Strabuzzo gli occhi e per garbo la chiamo, peraltro senza insultarla in partenza, chiedendole “ma ha letto il costo?”. Risposta: “Perchè, è tanto?”
Breve discorso sul principio di costo aziendale, sullo stipendio e sulla dignità del lavoratore, e vado avanti strappando l’offerta (a margine: 5 mesi dopo tutti al gabbio per evasione fiscale, contributiva e quant’altro, con evasione milionaria).
Succo della questione: la verità è che si dovrebbe smetterla di andare esclusivamente al ribasso senza porsi minimamente il problema di come possa il fornitore praticare quei prezzi. E ci si dovrebbe invece mettere a tavolino e stabilire compensi degni che permettano almeno la sopravvivenza, e ricarichi per il servizio corretti. Non so come funzionino i contratti in ambito aviatorio, ma credo che sia arrivato il momento nel quale si stiano finalmente aprendo gli occhi su alcune dinamiche che erano arrivate all’esasperazione rasentando (ad essere buoni) lo sfruttamento.
 

East End Ave

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Breve storiella vissuta personalmente: anni fa avevo reperito una serie di preventivi per una sostituzione di personale nel mese di agosto. Mi manda un preventivo “di ditta di mia fiducia” una mia cliente: 300€, iva inclusa (!!!), per 4 ore giorno tutto il mese (20 giorni lavorativi)! Strabuzzo gli occhi e per garbo la chiamo, peraltro senza insultarla in partenza, chiedendole “ma ha letto il costo?”. Risposta: “Perchè, è tanto?”
Breve discorso sul principio di costo aziendale, sullo stipendio e sulla dignità del lavoratore, e vado avanti strappando l’offerta (a margine: 5 mesi dopo tutti al gabbio per evasione fiscale, contributiva e quant’altro, con evasione milionaria).
Succo della questione: la verità è che si dovrebbe smetterla di andare esclusivamente al ribasso senza porsi minimamente il problema di come possa il fornitore praticare quei prezzi. E ci si dovrebbe invece mettere a tavolino e stabilire compensi degni che permettano almeno la sopravvivenza, e ricarichi per il servizio corretti. Non so come funzionino i contratti in ambito aviatorio, ma credo che sia arrivato il momento nel quale si stiano finalmente aprendo gli occhi su alcune dinamiche che erano arrivate all’esasperazione rasentando (ad essere buoni) lo sfruttamento.
Quindi colpa dell eventuale sfruttamento di terzi è delle compagnie aeree.
Non del INAIL, INPS, Ministero della Salute, Ispettorato del Lavoro, sindacati, Gestori aeroportuali , organi di polizia, finanza, enti aeronautici etc etc etc…
Va bene. Mi taccio
 

Dancrane

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Quindi colpa dell eventuale sfruttamento di terzi è delle compagnie aeree.
Non del INAIL, INPS, Ministero della Salute, Ispettorato del Lavoro, sindacati, Gestori aeroportuali , organi di polizia, finanza, enti aeronautici etc etc etc…
Va bene. Mi taccio
Non ho dato colpe, ma attribuito (cor)responsabilità nei processi e nei modi di scelta. E trovo strano che una persona come te non colga la differenza e pensi che stia dicendo che la “colpa” sia solo della compagnia aerea (non importa, per me, quale).
Troppo facile sostenere che se una ditta mi offre manodopera a 3 euro sono (solo) problemi suoi capire come possa fare, senza pormi il problema. Devono indagare altri? Per come la vedo io, è solo una scusa di comodo.
Se cerco manodopera, la prima cosa che verifico è che il costo orario sia quanto meno superiore al lordo orario che spetta all’addetto. Se così non è, vado altrove, quanto meno.
 
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East End Ave

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Non ho dato colpe, ma attribuito (cor)responsabilità nei processi e nei modi di scelta. E trovo strano che una persona come te non colga la differenza e pensi che stia dicendo che la “colpa” sia solo della compagnia aerea (non importa, per me, quale).
Troppo facile sostenere che se una ditta mi offre manodopera a 3 euro sono (solo) problemi suoi capire come possa fare, senza pormi il problema. Devono indagare altri? Per come la vedo io, è solo una scusa di comodo.
Se cerco manodopera, la prima cosa che verifico è che il costo orario sia quanto meno superiore al lordo orario che spetta all’addetto. Se così non è, vado altrove, quanto meno.
Quando trovi un altrove strutturalmente sano ed etico nella giungla degli handlers fammi un fischio che suggerisco in azienda.
 

pello

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Breve storiella vissuta personalmente: anni fa avevo reperito una serie di preventivi per una sostituzione di personale nel mese di agosto. Mi manda un preventivo “di ditta di mia fiducia” una mia cliente: 300€, iva inclusa (!!!), per 4 ore giorno tutto il mese (20 giorni lavorativi)! Strabuzzo gli occhi e per garbo la chiamo, peraltro senza insultarla in partenza, chiedendole “ma ha letto il costo?”. Risposta: “Perchè, è tanto?”
Breve discorso sul principio di costo aziendale, sullo stipendio e sulla dignità del lavoratore, e vado avanti strappando l’offerta (a margine: 5 mesi dopo tutti al gabbio per evasione fiscale, contributiva e quant’altro, con evasione milionaria).
Succo della questione: la verità è che si dovrebbe smetterla di andare esclusivamente al ribasso senza porsi minimamente il problema di come possa il fornitore praticare quei prezzi. E ci si dovrebbe invece mettere a tavolino e stabilire compensi degni che permettano almeno la sopravvivenza, e ricarichi per il servizio corretti. Non so come funzionino i contratti in ambito aviatorio, ma credo che sia arrivato il momento nel quale si stiano finalmente aprendo gli occhi su alcune dinamiche che erano arrivate all’esasperazione rasentando (ad essere buoni) lo sfruttamento.
non cambierà nulla, già non se ne parla quasi più neanche nei media nazionali ormai, l'estate è finita.

Ci riaggiorniamo a Dicembre.
 

13900

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C'e' anche un punto da fare circa la disavventura vissuta dal buon Indaco.

Un handler pianifica il roster in base agli orari di arrivo degli aerei. Chiaro, c'e' un po' di flessibilita', ma fino ad un certo punto. Se i ritardi sono nell'ordine delle ore, e tutte le compagnie stanno subendo questi ritardi (a causa del meteo, o di altre condizioni che affliggono l'intero aeroporto) allora, prima o poi, la coperta e' troppo corta. Se l'ultimo turno prima di quello di notte finisce, metti, alle 22, ci sono 10 arrivi in ritardo di due ore e nessuno vuole/se la sente di fare straordinari... allora la situazione e' grigia.
 

indaco1

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.
.. Se l'ultimo turno prima di quello di notte finisce, metti, alle 22, ci sono 10 arrivi in ritardo di due ore e nessuno vuole/se la sente di fare straordinari... allora la situazione e' grigia.
Finiva ben dopo le 22 perche' magari non 10 ma c'erano diversi voli schedulati in arrivo verso l' 1:00 di notte ed erano tutti in ritardo per evitare i temporali (credo), che erano diffusi in tutta Europa (stando alle mappe). Quindi situazione grigia molto scuro.

In altri settori ci sono le reperibilita', cioe' una persona resta a disposizione a casa sua e viene svegliato solo se si verifica l'emergenza. Pero' le reperibilita' vanno pagate, e nei settori dove si lavora da remoto, quindi non certo l'handling, e' piu' semplice farle.

Io sarei stato anche ben disposto per farmi recapitare il bagaglio a casa da un corriere pagandolo (se lo pagava la compagnia meglio) come in caso di smarrimento, cosi' andavo a dormire, ma la proprietaria del bagaglio non era molto d'accordo :-( Pero' se vogliamo e' del tutto analogo, il tuo bagaglio a causa di un disguido lo recuperiamo ma non possiamo dartelo subito.

Comunque non so se l'episodio e' dovuto a carenze/riduzioni di personale recenti. Un temporale su Malpensa e mezza Europa all'1:00 di notte avrebbe prodotto gli stessi disagi anche prima del Covid?
 

flapane

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Ricordo un temporale a WAW, ritardo di un'ora, e quasi due ore di attesa per i bagagli, nel 2014. A naso, il problema si è incancrenito ed il rischio di imprevisti è aumentato, ma non è una novità. È un settore inumano ben da prima della pandemia.

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East End Ave

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Ricordo un temporale a WAW, ritardo di un'ora, e quasi due ore di attesa per i bagagli, nel 2014. A naso, il problema si è incancrenito ed il rischio di imprevisti è aumentato, ma non è una novità. È un settore inumano ben da prima della pandemia.

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In un recentissimo passato ho espresso qui sopra la mia contrarieta' alla liberalizzazione del -solo- mercato handling (che a mio avviso dovrebbe essere in carico all'ente gestore aeroportuale e basta, ADR, SEA, SAVE, GESAC etc...) e mi sono ritrovato accerchiato dagli alfieri del "dagli al monoplista!!!". Ci sono dei campi nei quali la frammentazione in nome del decreto Bersani ha creato danni spaventosi ed uno e' questo; miope non considerare un doveroso dietrofront, fermo restando che le liberalizzazioni hanno inversamente portato beneficio altrove.
Ma un aeroporto, un handler.
O la giungla prende il sopravvento. Anzi, gia' l'ha preso.
 

Cesare.Caldi

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Ma un aeroporto, un handler.
O la giungla prende il sopravvento. Anzi, gia' l'ha preso.
Il monopolio vuol dire prezzi piu' cari e servizi piu' scadenti, se c'è un solo handler per aeroporto non avrà alcun interesse a farti un prezzo competitivo e anche se il servizio è scadente non puoi farci nulla visto c'è se vuoi operare in quell' aeroporto non hai alternative.
Detto questo è sacrosanto migliorare le condizioni lavorative di cui lavora in questo settore.
 
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Finiva ben dopo le 22 perche' magari non 10 ma c'erano diversi voli schedulati in arrivo verso l' 1:00 di notte ed erano tutti in ritardo per evitare i temporali (credo), che erano diffusi in tutta Europa (stando alle mappe). Quindi situazione grigia molto scuro.

In altri settori ci sono le reperibilita', cioe' una persona resta a disposizione a casa sua e viene svegliato solo se si verifica l'emergenza. Pero' le reperibilita' vanno pagate, e nei settori dove si lavora da remoto, quindi non certo l'handling, e' piu' semplice farle.

Io sarei stato anche ben disposto per farmi recapitare il bagaglio a casa da un corriere pagandolo (se lo pagava la compagnia meglio) come in caso di smarrimento, cosi' andavo a dormire, ma la proprietaria del bagaglio non era molto d'accordo :-( Pero' se vogliamo e' del tutto analogo, il tuo bagaglio a causa di un disguido lo recuperiamo ma non possiamo dartelo subito.

Comunque non so se l'episodio e' dovuto a carenze/riduzioni di personale recenti. Un temporale su Malpensa e mezza Europa all'1:00 di notte avrebbe prodotto gli stessi disagi anche prima del Covid?
Le reperibilita' ci sono di sicuro per crew/piloti, pero' non penso che siano cosa comune nel campo dell'handling. Temporibus illis, quando lavoravo in Line Maintenance, una nota compagnia cargo americana basata a Cologna aveva fatto una RfP per servizi line (e piu', c'erano anche weekly checks di mezzo) per cui avevamo mandato una proposta.

Come tutti i cargo, dispatch reliability e' fondamentale (cancelli un volo e non hai 200 passeggeri da sistemare, hai 2000 clienti incavolati), e quindi il focus era sul risolvere problemi in qualsiasi momento. Il problema e' che, cosi' facendo, la proposta veniva a costare all'incirca il triplo di una base simile per una compagnia "normale", in cui si cercano di ridurre i costi di gestione.

In un recentissimo passato ho espresso qui sopra la mia contrarieta' alla liberalizzazione del -solo- mercato handling (che a mio avviso dovrebbe essere in carico all'ente gestore aeroportuale e basta, ADR, SEA, SAVE, GESAC etc...) e mi sono ritrovato accerchiato dagli alfieri del "dagli al monoplista!!!". Ci sono dei campi nei quali la frammentazione in nome del decreto Bersani ha creato danni spaventosi ed uno e' questo; miope non considerare un doveroso dietrofront, fermo restando che le liberalizzazioni hanno inversamente portato beneficio altrove.
Ma un aeroporto, un handler.
O la giungla prende il sopravvento. Anzi, gia' l'ha preso.
Il monopolio NON puo' essere l'unica soluzione alla giungla degli handler per un motivo di economia abbastanza basico. Senza incentivi concorrenziali, senza la spinta del "se faccio schifo mi tagliano e vanno dal concorrente", non c'e' ALCUN modo in cui il servizio sia anche solo decente. Gli esempi si sprecano, in qualsiasi settore economico... Aggiungiamoci la proprieta' pubblica e viene su un quadro da incubo: immaginiamoci un futuro in cui a Malpensa c'e' solo SEA, o a Torino SAGAT, a fare l'handling. Oppure a LHR HAL. Roba da far accapponare la pelle.

La risposta agli eccessi della deregolamentazione non puo' essere il monopolio, altrimenti facciamo che tornare agli anni '70 e '80 in cui su una rotta volava una compagnia sola, i biglietti costavano un rene e via. La soluzione, invece, sta nel regolamentare il settore, nel pretendere determinate condizioni di lavoro per gli addetti e delle tariffe 'minime' per le erogazioni dei servizi, cosicche' le compagnie - si, le compagnie - non possano piu' strozzare gli handler che, a loro volta, non avendo nessun altro sub-contractor cui strizzare la gola, si rivalgono sui lavoratori.
 

East End Ave

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Le reperibilita' ci sono di sicuro per crew/piloti, pero' non penso che siano cosa comune nel campo dell'handling. Temporibus illis, quando lavoravo in Line Maintenance, una nota compagnia cargo americana basata a Cologna aveva fatto una RfP per servizi line (e piu', c'erano anche weekly checks di mezzo) per cui avevamo mandato una proposta.

Come tutti i cargo, dispatch reliability e' fondamentale (cancelli un volo e non hai 200 passeggeri da sistemare, hai 2000 clienti incavolati), e quindi il focus era sul risolvere problemi in qualsiasi momento. Il problema e' che, cosi' facendo, la proposta veniva a costare all'incirca il triplo di una base simile per una compagnia "normale", in cui si cercano di ridurre i costi di gestione.



Il monopolio NON puo' essere l'unica soluzione alla giungla degli handler per un motivo di economia abbastanza basico. Senza incentivi concorrenziali, senza la spinta del "se faccio schifo mi tagliano e vanno dal concorrente", non c'e' ALCUN modo in cui il servizio sia anche solo decente. Gli esempi si sprecano, in qualsiasi settore economico... Aggiungiamoci la proprieta' pubblica e viene su un quadro da incubo: immaginiamoci un futuro in cui a Malpensa c'e' solo SEA, o a Torino SAGAT, a fare l'handling. Oppure a LHR HAL. Roba da far accapponare la pelle.

La risposta agli eccessi della deregolamentazione non puo' essere il monopolio, altrimenti facciamo che tornare agli anni '70 e '80 in cui su una rotta volava una compagnia sola, i biglietti costavano un rene e via. La soluzione, invece, sta nel regolamentare il settore, nel pretendere determinate condizioni di lavoro per gli addetti e delle tariffe 'minime' per le erogazioni dei servizi, cosicche' le compagnie - si, le compagnie - non possano piu' strozzare gli handler che, a loro volta, non avendo nessun altro sub-contractor cui strizzare la gola, si rivalgono sui lavoratori.
Feci già allora il parallelo con un albergo; non si tratta di monopolio, giacché io da SEA ci prendo già dei servizi che ne includerebbero semplicemente altri , a prezzi ovviamente calmierati e/o controllati. Se sono in un albergo non è che pago la camera ad uno , la pulizia ad un altro , la corrente ad un altro ancora , la colazione ad uno ancora e così via; vado in cassa e pago conto unico.
Monopolio ?
 
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