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Per curiosità, che sostanza ti aspetti in una fiera?
Secondo me, mio modestissimo parere ovviamente, ad ogni "restyling", ha perso un pó del suo valore.
... farmi offrire un buon cocktail e scambiare due parole con qualcuno del board...chissa' mai che in privato dicano cose meno banali di quelle che fanno scrivere sulla stampa...alla fiera del mobile ad es il ricevimento e' stato di prim'ordine e l'allestimento dell'evento altrettanto,in questo sono bravi onestamente.
Diciamo che seguo le principali fiere del turismo dal 2011 e per sostanza intendo oltre a novità di rilievo anche un layout votato al business mentre quello di ITA era molto appariscente ma sembrava fondamentalmente un guscio vuoto + una business da provare.
Da qualche parte ci sono i numeri (ovviamente vanno differiti di un anno). Se li ritrovo li posto
Chiaramente mi riferisco a quanto prevedevano di essere in perdita prima Dell inizio delle operazioni. Io non li ricordo ma. Non mi sembra fossero lontani da quelli. Che son oggi. Sarebbe interessante capirlo.
Quando il budget è libero si può pensare tanti bei re-brand secondo il proprio gusto "filo calciofilo" tirando nel cestino un paio di centinaia di milioni di €, tanto paga pantalone.
È dello stato??? Quindi finché sarà così ripetere sempre come un mantra paga pantalone é stucchevole e noioso.
Quando vengono fatte operazioni senza senso e che purtroppo hanno dimostrato che non hanno portato un ritorno positivo è giusto dirlo. Il re-brand ha portato ad una spesa enorme con risultati di immagine modesti se non nulle o addirittura negativi essendo un marchio da far conoscere al posto di Alitalia che era comunque molto conosciuto. Chissà cosa si poteva fare spendendo tutti quei soldi per migliorare il prodotto e servizio invece che per pittare gli aerei e tutto il resto.
ma vuoi mettere girellare su Monza con un WB o stappare bocce di champagne ciancicando tartine al caviale in una fiera...
Probabilmente intendeva dire che l' accento era troppo marcato.
Non lo so, io sono originario del Nord anche se vivo da più di 4 anni a Roma, e la mia provenienza lombrda si sente benissimo. Poi ovvio un conto è l’accento un conto è il dialetto.
Si, io mi riferivo alle inflessiomi dialettali, per quanto riguarda gli annunci di bordo in particolar modo.
"sono i principi del marketing finche' ci sono copechi"....giusto?
embe'...quando in Magnifica ti sentivi dire : "che je porto: a lasagna o er conzome' " erano momenti di vera italianita'...non volo piu' da tempo LR con AZ ma dubito che adesso gli AAVV abbiano la stessa spontaneita'. D'altra parte quando volo Swiss e sento parlare il tedesco con l'accento zurighese, salto il pasto perche' sto male appena aprono bocca....
Si, ma in quel caso non si tratta neanche di accento, quanto di parlare correttamente in italiano. Per fare questo mestiere si dovrebbe avere un minimo di classe, o quanto meno farsi capire dall' interlocutore.
