Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Giorgia Meloni cerca di coinvolgere il fondatore di Msc per garantire il peso ‘italiano’ dell’operazione
Roma – Gianluigi Aponte torna in pista per l’acquisto dell’ex Alitalia (oggi Ita Airways). Dopo avere abbandonato il dossier aperto durante il governo Draghi, il fondatore di Msc riappare sulla scena in qualità di destinatario di una specifica richiesta del governo Meloni.
A rendere noto il retroscena è Mf. Secondo la ricostruzione del giornale milanese, Aponte (che lo scorso anno era pronto a sborsare più di 560 milioni per il controllo della compagnia in partnership con Lufthansa) sarebbe stato incoraggiato dalla presidente del Consiglio. “La mossa di Meloni sarebbe scaturita dalla presa d’atto dell’errore di affidarsi totalmente a Lufthansa, che ha sì la maggioranza di alcune compagnie non tedesche (Austrian, Brussels Airlines, Swiss, ndr), ma in nes-un Paese rilevante controlla la compagnia di bandiera e dalla preoccupazione per il ruolo marginale che il piano tedesco riserva a Ita. Nel disegno di Spohr, infatti, è noto il declassamento di Malpensa, mentre si punta a rafforzare Linate per voli nazionali, europei e diretti agli hub tedeschi per volare nel mondo”.
Aponte tornerebbe dunque in pista, sempre al fianco di Lufthansa, a garanzia dell’italianità dell’operazione. Curiosamente, la discesa in campo di Aponte era stata contrastata a causa della sede svizzera del colosso dello shipping.


“In nessun paese rilevante controlla la compagnia di bandiera”
Tanto basta per ritenerla spazzatura
 

Paolo_61

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Scusate, ma questi due passaggi non sono in contraddizione?


Se Giorgetti vuole a Malpensa più passeggeri che merci, come può essere favolrevole a un'acquisizione con Alis Cargo che farebbe merci?
Tutto l’articolo è privo di senso. Ad esempio oggi a MXP ITA ha un solo volo pax, non si capisce quale “abbandono” possa essere previsto da LH.
ad essere buoni sono cavolate estive
 

Paolo_61

Socio AIAC
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Giorgia Meloni cerca di coinvolgere il fondatore di Msc per garantire il peso ‘italiano’ dell’operazione
Roma – Gianluigi Aponte torna in pista per l’acquisto dell’ex Alitalia (oggi Ita Airways). Dopo avere abbandonato il dossier aperto durante il governo Draghi, il fondatore di Msc riappare sulla scena in qualità di destinatario di una specifica richiesta del governo Meloni.
A rendere noto il retroscena è Mf. Secondo la ricostruzione del giornale milanese, Aponte (che lo scorso anno era pronto a sborsare più di 560 milioni per il controllo della compagnia in partnership con Lufthansa) sarebbe stato incoraggiato dalla presidente del Consiglio. “La mossa di Meloni sarebbe scaturita dalla presa d’atto dell’errore di affidarsi totalmente a Lufthansa, che ha sì la maggioranza di alcune compagnie non tedesche (Austrian, Brussels Airlines, Swiss, ndr), ma in nes-un Paese rilevante controlla la compagnia di bandiera e dalla preoccupazione per il ruolo marginale che il piano tedesco riserva a Ita. Nel disegno di Spohr, infatti, è noto il declassamento di Malpensa, mentre si punta a rafforzare Linate per voli nazionali, europei e diretti agli hub tedeschi per volare nel mondo”.
Aponte tornerebbe dunque in pista, sempre al fianco di Lufthansa, a garanzia dell’italianità dell’operazione. Curiosamente, la discesa in campo di Aponte era stata contrastata a causa della sede svizzera del colosso dello shipping.


Come sopra, come è possibile “declassare” un apt che ha un solo volo?
 

BrunoFLR

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Ragazzi, rendiamoci conto di quanto è difficile scrivere cose sensate, soprattutto a ferragosto.
E d'altra parte i soldi per l'ombrellone a Fregene o Viserbella da qualche parte devono uscire.
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Farfallina

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Articolo da prendere con le molle, però con AZ (che sia Alitalia od ITA Airways) tutto è possibile e nulla è scritto sulla pietra...


SPY ITA/ I piani alternativi a Lufthansa che passano da Lega e Malpensa
Pubblicazione: 13.08.2023 - Cristiano Spazzali

Non è chiaro se l’operazione con Lufthansa andrà veramente in porto. E al Governo ci si muove già per delle alternative per il futuro di ITA

Ferragosto porta notizie e molti si chiedono quando la privatizzazione di ITA entrerà nel vivo, e cioè quando ci sarà l’effettivo passaggio del 41% a Lufthansa. Senza ulteriormente dover illustrare le tappe che dovrebbero portare nelle mani dei tedeschi un pezzettino della nostra compagnia di bandiera, è bene spiegare alcuni retroscena dell’ultimo mese che hanno portato il Presidente di ITA, Antonino Turicchi, a essere l’indiscusso capo della nostra compagnia di bandiera.

A metà luglio di quest’anno Lega e Fratelli d’Italia sembrano trovare una quadra sui grandi temi del Governo e sulla spartizione dei dossier più scottanti. In questa spartizione il dossier di ITA esce dalla mani della presidenza del Consiglio e viene messo a piene mani nel Mef e con la cogestione del ministero dei Trasporti, ergo nelle mani del duo Giorgetti-Salvini, che senza perdere più di tanto tempo predispongono immediatamente la riduzione del Cda da 5 a 3 membri e mettono nuovamente sullo scranno più alto del podio Antonino Turicchi che resterà ben saldo alla cloche di comando della neo compagnia di bandiera.
Ma perché una azione così repentina? Cosa ci sarebbe secondo i leghisti, da proteggere con così tanta preoccupazione?

Facciamo due passi indietro.

Più di qualcuno ha riferito di aver notato la presenza del patron del Gruppo MSC, il miliardario Gianluigi Aponte, ad alcune manifestazioni della Lega, così come Matteo Salvini, leader della Lega, non avrebbe quasi mai disertato il varo delle navi da crociera del gruppo svizzero/partenopeo. Non è passato inosservato neanche il fatto che lo stesso Ministro Giancarlo Giorgetti a luglio di quest’anno ha rilanciato il ruolo di Malpensa, che vedrebbe lo scalo varesino sempre più impegnato ad attrarre passeggeri anziché merci.
Ecco quindi di pochi giorni fa, la notizia che era già nell’aria e cioè l’acquisizione di Alis Cargo da parte della famiglia Aponte, che segna un percorso ben delineato da parte del patron di MSC che potrebbe mettersi di traverso sulla via dell’acquisizione del 41% da parte di Lufthansa di ITA Airways.

Gianluigi Aponte, con questa acquisizione, con molta probabilità potrebbe essere un’alternativa al progetto di acquisizione di Lufthansa del vettore di bandiera italiano. Infatti, nel caso in cui l’operazione con il vettore tedesco per qualsivoglia motivo non dovesse andare in porto, Aponte potrebbe proprio con Alis Cargo intervenire prontamente per acquisire la compagnia di bandiera italiana a un prezzo probabilmente nettamente superiore a quello offerto dai tedeschi. Insomma, il Governo si sarebbe creato un vero e proprio salvagente nel caso dovesse naufragare l’operazione con Lufthansa.
E se prima il Gruppo MSC avrebbe dovuto farsi accompagnare da un altro vettore per partecipare a un’eventuale gara o bando publico, così come previsto dal decreto di privatizzazione di ITA emanato dal Governo a febbraio di quest’anno, ora Aponte non sarebbe più legato ad alcun gruppo o compagnia aerea e sarebbe libero di poter presentare delle offerte di acquisizione della neo compagnia di bandiera senza dover rispondere a niente e a nessuno.

Non solo, le voci che corrono riportano che Aponte all’epoca non fosse soddisfatto della partnership con Lufthansa (non gli avrebbe garantito alcuna autonomia gestionale), con la quale avrebbe comunque dovuto condividere la gestione aziendale. Quindi, meglio soli.

L’operazione di Aponte, quindi, si potrebbe presentare come una novità assoluta nel panorama aeronautico italiano, ma non sarebbe l’unica ipotesi che il Governo avrebbe messo in pista. Sembra, infatti, che negli ultimi giorni siano ripresi fattivamente i contatti tra il nostro governo ed Air France. È evidente che la Lega non avrebbe gradito l’abbandono di Malpensa da parte dei tedeschi, e che stia cercando un partner più confacente sia alla visione che alle necessità di campagna elettorale del gruppo politico del carroccio, proprio in vista delle prossime elezioni europee, e Malpensa rappresenta un vecchio ma sempre in auge cavallo di battaglia. Secondo gli esperti, Lufthansa, inoltre, sembra non essere in grado di garantire nel piano industriale un numero di voli adeguato a poter sviluppare gli aeroporti italiani, almeno i più importanti, neanche con il supporto dell’algoritmo del Ministro del Made in Italy Adolfo Urso che rimetterebbe in discussione le tariffe e farebbe allontanare più di qualche low cost lasciando spazi liberi, che ITA potrebbe facilmente colmare se già potesse disporre di una flotta più consistente e adeguata.



Fonte: https://www.ilsussidiario.net/news/...hansa-che-passano-da-lega-e-malpensa/2575950/
Sbaglio o l'articolo è di chi aveva registrato il marchio ATI? Se ricordo bene veniva anche sul forum.
 

Edoardo

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Riporto l’esperienza di basso livello sul volo AZ769 DEL-FCO del 23.08.2023 operato da A330 EI-EJK.

L’aereo ha bisogno di una manutenzione interna consistente: 2 toilette non operative, sistema di acqua calda per the e caffè idem, IFE parzialmente non funzionante, tanti sedili con parti penzolanti o non funzionanti al 100% (es. recline che non si tiene).

Equipaggio che definirei scoglionato e con zero attenzione alla sicurezza: la norma dei bagagli a mano disposti a terra nei posti con le paratie non è stato fatto rispettare. Dopo il servizio non si è visto più nessuno. Ad un’ora dall’atterraggio sono riapparsi per servire la colazione.

Esperienza a terra buona, con imbarco per cluster di appartenenza (famiglie con bambini, Business, SkyPriority).
Web check-in non pervenuto, nonostante non rientrassi tra le eccezioni.
Da segnalare, un upgrade al gate da Y a Y+ causa overbooking.
 

SierraEcho

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Riporto l’esperienza di basso livello sul volo AZ769 DEL-FCO del 23.08.2023 operato da A330 EI-EJK.

L’aereo ha bisogno di una manutenzione interna consistente: 2 toilette non operative, sistema di acqua calda per the e caffè idem, IFE parzialmente non funzionante, tanti sedili con parti penzolanti o non funzionanti al 100% (es. recline che non si tiene).

Equipaggio che definirei scoglionato e con zero attenzione alla sicurezza: la norma dei bagagli a mano disposti a terra nei posti con le paratie non è stato fatto rispettare. Dopo il servizio non si è visto più nessuno. Ad un’ora dall’atterraggio sono riapparsi per servire la colazione.

Esperienza a terra buona, con imbarco per cluster di appartenenza (famiglie con bambini, Business, SkyPriority).
Web check-in non pervenuto, nonostante non rientrassi tra le eccezioni.
Da segnalare, un upgrade al gate da Y a Y+ causa overbooking.
Vogliamo parlare del pasto?

Ormai ti danno un omelette e ci devi campare per quasi 8 ore. (In premium ma non dovrebbe fare la differenza)

Gli interni siamo ai livelli del 747 del film Final Destination, é vero che interni ed esterni non vanno di pari passo necessariamente ma a me volare in un aereo che cade a pezzi all’interno suscita comunque ansia.

Oltretutto, chicca delle chicche, è sparita da settimane la inflight map su tutti gli aerei ex-AZ quindi, proprio come negli anni 70, non sai nemmeno dove ti trovi, a che quota voli o quant’ altro.

 

maxdan2008

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...nella mia recente esperienza con EI-EJK/EJM mi ha stupito l'assenza del inflight map, a domanda gli assistenti di volo mi hanno guardato stralunati come per dire "ma cosa gliene frega a questo ???" e poi hanno dato risposta interlocutoria lasciato intendere che fosse un problema estemporaneo ....ma evidentemente non è così, anche se non me ne spiego il motivo.
 
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Cesare.Caldi

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Come sopra, come è possibile “declassare” un apt che ha un solo volo?
Il declassamento non si riferisce all unico volo di Ita attualmente esistente da mxp ma al previsto trasferimento di tutti o quasi i voli di Lufthansa, Swiss, Austrian, Bruxelles e Eurowings su Linate che sommati sono decice di voli al giorno di traffico non low cost. Questo oltre a far perdere è stato stimato almeno 1 milione di pax annui vorrebbe dire penalizzare notevolmente l'accessibilità internazionale di mxp vedendo tolti i voli di alimentazione verso gli hub del gruppo Lh.
 
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Edoardo

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Vogliamo parlare del pasto?

Ormai ti danno un omelette e ci devi campare per quasi 8 ore. (In premium ma non dovrebbe fare la differenza)

Gli interni siamo ai livelli del 747 del film Final Destination, é vero che interni ed esterni non vanno di pari passo necessariamente ma a me volare in un aereo che cade a pezzi all’interno suscita comunque ansia.

Oltretutto, chicca delle chicche, è sparita da settimane la inflight map su tutti gli aerei ex-AZ quindi, proprio come negli anni 70, non sai nemmeno dove ti trovi, a che quota voli o quant’ altro.

Complice l’orario di partenza (03.15 locali) sono crollato subito saltando il primo servizio. La “colazione” era una semplice scelta tra un panino salato e un danese dolce (caldo).
Meglio arrivare “mangiati da casa”.


...nella mia recente esperienza con EI-EJK/EJM mi ha stupito l'assenza del inflight map, a domanda gli assistenti di volo mi hanno guardato stralunati come per dire "ma cosa gliene frega a questo ???" e poi hanno dato risposta interlocutoria lasciato intendere che fosse un problema estemporaneo ....ma evidentemente non è così, anche se non me ne spiego il motivo.
Il commento sull’IFE era proprio in merito alla mancanza di In flight map. Già tanto che segnava quanto mancava all’arrivo.

Sul volo per LIN c’erano un paio di pax provenienti da JFK che si lamentavano delle condizioni degli interni proprio di un A330.
 

Dancrane

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Il declassamento non si riferisce all unico volo di Ita attualmente esistente da mxp ma al previsto trasferimento di tutti o quasi i voli di Lufthansa, Swiss, Austrian, Bruxelles e Eurowings su Linate che sommati sono decice di voli al giorno di traffico non low cost. Questo oltre a far perdere è stato stimato almeno 1 milione di pax annui vorrebbe dire penalizzare notevolmente l'accessibilità internazionale di mxp vedendo tolti i voli di alimentazione verso gli hub del gruppo Lh.
In qualche modo cercheranno di sfruttare gli slot di AZ, tamponando la cessione in blocco per mancato utilizzo e norme antimonopolistiche (qualcosa dovranno verosimilmente mollare) e, probabilmente, riuscendo quanto meno a riempire gli aerei. È normale che sia così, tocca alla politica regolamentare, cosa che non ha mai voluto fare.
D’altronde, l’alternativa sarebbe stata CDG/AMS, non è che cambiasse la minestra.
 
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Farfallina

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In qualche modo cercheranno di sfruttare gli slot di AZ, tamponando la cessione in blocco per mancato utilizzo e norme antimonopolistiche (qualcosa dovranno verosimilmente mollare) e, probabilmente, riuscendo quanto meno a riempire gli aerei. È normale che sia così, tocca alla politica regolamentare, cosa che non ha mai voluto fare.
D’altronde, l’alternativa sarebbe stata CDG/AMS, non è che cambiasse la minestra.
Poi tolti i voli del gruppo LH dovranno passare a MXP i voli delle compagnie attualmente partner.
Detto questo il problema di MXP è della miopia della politica milanese e lombarda in primis e italiana in generale di voler sempre scansare le scelte strategiche seppur impopolari. E aggiungiamo di farci governare dai peggiori dei nostri simili in modo che quando a Bruxelles si fanno gli interessi i nostri vengono sempre per ultimi facendoci gabbare alla grandissima.
 
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