Farfallina
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- 23 Marzo 2009
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Più che altro non è proprio corretto che a Forlì e Ancona sono andati via loro...ditegli che il primo aprile e' passato da due settimane!
Più che altro non è proprio corretto che a Forlì e Ancona sono andati via loro...ditegli che il primo aprile e' passato da due settimane!
Considerazione giusta.Ryanair ha una fetta dominante di mercato e la stragrande maggioranza degli aeroporti è succube e vittima di questa compagnia aerea.
Vero, però: quanti di questi apt sarebbero aperti senza FR, quali altre compagnie potrebbero servire questi apt con gli stessi servizi, intesi anche come frequenze, di FR allo stesso prezzo di FR, prezzo sia inteso quello pagato dalle società di gestione m, sia quello pagato dai pax. E mille altre considerazioniConsiderazione giusta.
Considerazione giusta.
Complici di cosa, di grazia?Vittime non credo proprio…caso mai complici
Non sono contro Ryanair di principio.Vero, però: quanti di questi apt sarebbero aperti senza FR, quali altre compagnie potrebbero servire questi apt con gli stessi servizi, intesi anche come frequenze, di FR allo stesso prezzo di FR, prezzo sia inteso quello pagato dalle società di gestione m, sia quello pagato dai pax. E mille altre considerazioni
Non si capisce molto bene a dir la verità.Non sono contro Ryanair di principio.
È innnegabile però che esista un distorsione del mercato.
Non è necessario che un'aeroporto rimanga apertoa tutti i costiper forza.
Se c'è domanda, l'aeroporto rimane aperto (poi è chiaro che la domanda può venir stimolata/invogliata/creata).
Le società di gestione pagano, ma non sono opere caritatevoli, in qualche modo devono generare entrate.
Senza sussidi, Ryanair (ma anche altri) non volerebbe certe rotte/non baserebbe aerei in certi aeroporti.
Perchè? Per loro sarebbe insostenibile o più conveniente volare da un'altra parte.
Purtroppo, molti aeroporti sono "costretti" a pagare l'obolo (e aggiungo, che obolo!) per avere il volo.
Un altro aspetto è quello delle chiusure per convenienza.
Oggigiorno, vengono chiuse rotte che generano entrate semplicemente per aprirne altre che generano di più.
Certamente non si chiede alle compagnie di volare in perdita, ma di fornire un servizio consistente e non semplicemente per proprio tornaconto, con la scusa di far comunque del bene, perchè tengono basse le tariffe.
Se invece si volesse paragonare il servizio reso da Ryanair a quello delle società di trasporto pubblico locale (dove il costo del biglietto non copre le spese e vengono sovvenzionate) allora ci dovrebbero essere pretesi di servizio un po' più stringenti.
Certo.Da una parte dici che la domanda può essere stimolata/invogliata/creata, dall'altra che senza sussidi FR non volerebbe certe rotte perchè insostenibili...
Perchè? Se non sono sostenibili si eliminano. Non ho scritto che si deve stimolare domanda. Ho invece scritto che non per forza si deve tenere aperti aeroporti se non c'è domanda.Se NON SONO sostenibili, vanno stimolate/invogliate/create, lo dici tu stesso.
Oltre a valutare il tutto in termini economici, spesso si dimentica di considerare anche l'impatto del servizio reso sulla componente umana/sociale."Non semplicemente per proprio tornaconto"
Perchè? Quali conti dovrebbero far tornare, se non solo ed esclusivamente i propri?
Scusa, stiamo parlando di società di capitali, non di ONLUS. È loro dovere (non diritto, dovere) massimizzare gli utili di lungo periodoNon sono contro Ryanair di principio.
È innnegabile però che esista un distorsione del mercato.
Non è necessario che un'aeroporto rimanga apertoa tutti i costiper forza.
Se c'è domanda, l'aeroporto rimane aperto (poi è chiaro che la domanda può venir stimolata/invogliata/creata).
Le società di gestione pagano, ma non sono opere caritatevoli, in qualche modo devono generare entrate.
Senza sussidi, Ryanair (ma anche altri) non volerebbe certe rotte/non baserebbe aerei in certi aeroporti.
Perchè? Per loro sarebbe insostenibile o più conveniente volare da un'altra parte.
Purtroppo, molti aeroporti sono "costretti" a pagare l'obolo (e aggiungo, che obolo!) per avere il volo.
Un altro aspetto è quello delle chiusure per convenienza.
Oggigiorno, vengono chiuse rotte che generano entrate semplicemente per aprirne altre che generano di più.
Certamente non si chiede alle compagnie di volare in perdita, ma di fornire un servizio consistente e non semplicemente per proprio tornaconto, con la scusa di far comunque del bene, perchè tengono basse le tariffe.
Se invece si volesse paragonare il servizio reso da Ryanair a quello delle società di trasporto pubblico locale (dove il costo del biglietto non copre le spese e vengono sovvenzionate) allora ci dovrebbero essere pretesi di servizio un po' più stringenti.
Grazie.La differenza che fa FR rispetto a terzi è che quando garantisce di portare n centinaia di migliaia di passeggeri poi li porta sul serio (perchè al raggiungimento degli obiettivi ha un incentivo maggiore). Sostanzialmente, garantisce il flusso di passeggeri che promette, non tanto il servizio di trasporto, che diventa quasi esclusivamente lo strumento attraverso il quale persegue l'obiettivo. Poco importa dove devi andare, costa poco e ci vai a prescindere.
Vero. Ma non con pratiche commercialiScusa, stiamo parlando di società di capitali, non di ONLUS. È loro dovere (non diritto, dovere) massimizzare gli utili di lungo periodo
Il fatto che a te la cosa non risulti simpatica interessa il giusto agli azionisti di FR. Per altro in genere FR semplicemente non ripropone le rotte se hanno risultati insufficienti, non cancella voli programmati (salvo situazioni operative particolari)Grazie.
[omissis].
Vero. Ma non con pratiche commercialiscorrettepoco simpatiche, tipo apro rotta-chiudo rotta perchè l'altra rende "un centesimo" in più tanto ci sono i rimborsi.
Rimanendo in topic, non è FR il problema, ma altri in questo caso.Il fatto che a te la cosa non risulti simpatica interessa il giusto agli azionisti di FR.
Altri, essendo ancora più piccoli di FR, hanno un dovere ancora maggiore di ottimizzare le risorse scarse. Ovviamente il tutto rispettando contratti e regoleRimanendo in topic, non è FR il problema, ma altri in questo caso.
Costo medio del biglietto di 100 euro, ci sta il conto, per essere. Ma... dimentichiamo i sussidi per le varie CT.131 milioni di ricavi con 1,3 milioni di pax. Chapeau.
Lungi da me difendere Ryanair, nella maniera più categorica. Però una sostanziale differenza gli irlandesi e questi "unici italiani veri", è che ad oggi posso prenotare un volo fr che partirà tra 5 mesi e sapere che posso andare in vacanza tranquillo (o a farmi gli affari miei insomma), senza dover pensare a cambi orario, riprotezioni e cancellazioni. Vivono di soldi pubblici entrambe ma una offre un servizio che quantomeno è affidabile. Suggerisco poi di farvi un giro sul sito aeroitalia e vedrete che le politiche sono identiche a quelle ryanair, come bagagli, posti e quant'altro.Costo medio del biglietto di 100 euro, ci sta il conto, per essere. Ma... dimentichiamo i sussidi per le varie CT.
Non è elegante prendersela con gli irlandesi quando hai anche tu gli aerei immatricolati a Malta e quando, a differenza loro, con la CT (salva la Sardegna, che è però un caso specifico e particolare) fai viaggiare gli aerei vuoti.
Detto questo, come in tutti i casi, sarebbe utile leggere l'intero bilancio per fare considerazioni economiche razionali.