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leerit

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Sassari «Siamo nel libero mercato, quando i player fanno scelte legittime non c’è molto da discutere. Sulla base di scelte legittime fatte da altri, Aeroitalia legittimamente dal prossimo ottobre non volerà più su Alghero».

Breve ma intensa, la luna di miele tra la giovane e dinamica compagnia aerea e lo scalo del nord ovest potrebbe essere già finita: l’annuncio arriva proprio alla vigilia del già previsto potenziamento dei collegamenti tra lo scalo catalano e gli scali di Linate e Fiumicino operati dalla stessa Aeroitalia, che a partire dal 16 giugno diventeranno quattro al giorno. Ma le parole dell’amministratore delegato del vettore Gaetano Intrieri non lasciano molto spazio alle interpretazioni.


Gli ostacoli «Con le rotte su Roma e Milano stiamo andando benissimo – conferma Intrieri –, abbiamo un incremento importante di passeggeri, ma operare su Alghero ha costi che non ci possiamo permettere e che non ci consentono di continuare a stare qua. Le tasse del Riviera del Corallo sono il doppio rispetto al mercato, è l’aeroporto più caro d’Italia. Alla scadenza dell’attuale bando andremo via, soddisfatti per quello che abbiamo fatto, sicuramente amareggiati ma di certo senza alcuna polemica. Perché stiamo parlando di scelte legittime da parte di chi gestisce la struttura».

Il mal di pancia Quello dei costi non è però l’unico problema evidenziato da Aeroitalia. «Non si può stare in paradiso a dispetto dei santi», dice Intrieri. Cosa significa esattamente? «Significa che F2i (società proprietaria degli scali di Alghero e Olbia, ndr) in questi mesi ha fatto scelte sacrosante e ci ha sempre tenuti fuori. Penso per esempio agli hangar di Olbia, per i quali avevamo manifestato interesse, e che dopo un tender sono stati affidati ad altri. Scelta legittima. Come è legittimo scegliere di dare fiumi di soldi a Ryanair. Ora vedremo se la compagnia irlandese parteciperà al bando per la continuità e se restituirà alla Sardegna qualcosa di quello che ha ricevuto».

La storia Aeroitalia ha iniziato a operare in Sardegna dal luglio 2022. Successivamente ha partecipato al bando per la continuità territoriale, aggiudicandosi le rotte da Alghero per Linate e Fiumicino e l’Olbia-Linate. «E stanno andando molto bene. I voli da Alghero stanno crescendo in maniera esponenziale, l’Olbia-Linate ha superato il Malpensa – conferma il responsabile del vettore –. Ma in tutto questo noi abbiamo anche investito sul territorio. Abbiamo assunto 120 lavoratori ex Air Italy che erano in Naspi. Abbiamo sponsorizzato le squadre sportive del territorio. Insomma, abbiamo dimostrato di non volerci comportare come gente di passaggio». Si sarebbe aspettato una mediazione più concreta da parte della politica? «Sono state fatte scelte legittime, siamo nel libero mercato e ognuno decide sulla base dei propri interessi. Lo stesso faremo noi».

Niente bando Il Ceo di Aeroitalia esclude dunque che la compagnia parteciperà al bando. Sicuro che non possano esserci ripensamenti? «Di sicuro in questo mondo c’è soltanto la morte, ma la certezza è che con questi costi su Alghero non siamo in grado di partecipare. Il bando scade tra un mese, è una cosa che va preparata per tempo e dico sinceramente che non ci stiamo lavorando. Però la soluzione c’è, se vogliono trovarla – dice tra il serio e il faceto Intrieri –. C’è una compagnia pubblica, di bandiera, che è sostenuta con le nostre tasse, e che può sicuramente fare uno sforzo e andare a coprire queste rotte di continuità territoriale. Che tra l’altro, ripeto, hanno dimostrato di poter dare soddisfazione e di avere grande gradimento da parte dei viaggiatori».

La replica Sul fronte Sogeaal, società di gestione del “Riviera del Corallo”, partecipata per il 71,25% da F2i Ligantia, per il 23,06% dalla Regione e per il 5,69% da Sfirss, la replica spetta all’amministratore delegato Silvio Pippobello. «Il livello delle tasse che si paga negli aeroporti – dice – deriva da investimenti e costi di gestione, energetici, di pulizia e sicurezza. Sono costi regolamentati che derivano da un calcolo preciso che viene poi approvato dall’ente per l’aviazione. Aeroitalia non parteciperà al bando per la continuità? Ho letto la notizia e mi dispiace, anche perché più compagnie parteciperanno e maggiori possibilità ci saranno di assegnare le rotte. Non faccio commenti – aggiunge Pippobello –, posso solo dire che Alghero dal punto di vista del traffico è il più debole tra i tre aeroporti sardi e in questi mesi sta registrando un significativo aumento del traffico. Parlo di un +9% da inizio anno e di un eccezionale +25% abbondante nel mese di maggio. È possibile che questa debolezza stia trovando una soluzione, perché a oggi lo scalo è molto attrattivo.

 

OneShot

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Paris
"Il nostro CCO Krassimir Tanev utilizza spesso una strategia di pricing molto focalizzata sui ricavi ancillari, a volte capita che abbassiamo la tariffa anche sotto le tasse aeroportuali e quindi poi è evidente che dobbiamo recuperare facendo leva sulle ancillari."

Sei er numero uno Gaetà! Pari pari a RYR.
 
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Seaking

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Che gli ancillary sono solo eventuali qualcuno glielo avrà spiegato?
 

flyingclam

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Sono finiti .non solo Aeroitalia sta cercando...e pare essere quella che offre le condizioni peggiori.
Molti sono non assumibili all'estero, e compagnie in italia che assumono non sono molte, tolte le varie low cost straniere, dove in ogni caso difficilmente entrebbero da dec con la conoscenza media della lingua inglese degli ex meridiana e air italy, senza offesa. Non tutti sia chiaro, ma molti
 
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Von Richtofen

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Molti sono non assumibili all'estero, e compagnie in italia che assumono non sono molte, tolte le varie low cost straniere, dove in ogni caso difficilmente entrebbero da dec con la conoscenza media della lingua inglese degli ex meridiana e air italy, senza offesa. Non tutti sia chiaro, ma molti
Si in effetti....questo potrebbe essere parte del problema.
 

AirFleet

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Aeroitalia, al via da luglio il collegamento Bergamo-Palermo


Screenshot_20240605_184149_Samsung Internet.jpg

A partire dal 1° luglio 2024 sarà operativa una nuova rotta per Aeroitalia, la Bergamo-Palermo.

La nuova connessione collegherà il nord e il sud del Paese cinque volte a settimana, nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica.

«Siamo entusiasti di lanciare questa nuova rotta che non solo offre maggiori opzioni di viaggio ai nostri passeggeri, ma dimostra anche il nostro impegno nel collegare diverse regioni d’Italia», ha dichiarato Gaetano Intrieri, ceo di Aeroitalia

«Con l’apertura della rotta con Palermo, Aeroitalia ha scelto di rispondere alle esigenze dei passeggeri del nostro aeroporto, che nel periodo estivo esprimono tradizionalmente una domanda di viaggio ancora più sostenuta verso la Sicilia e avranno la possibilità di optare per una delle soluzioni offerte dal piano dei voli della compagnia aerea», sottolinea Giacomo Cattaneo, direttore commerciale aviation di Sacbo.

Anche Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, si esprime positivamente sul nuovo volo: «Dopo il volo su Roma, terzo vettore per la Capitale dallo scalo palermitano, siamo contenti di vedere crescere l’offerta della compagnia Aeroitalia anche con un collegamento da Palermo verso l’aeroporto Milano-Bergamo».

Aeroitalia continua così a puntare sui servizi e la centralità di Milano-Bergamo orami un punto di riferimento del proprio network di collegamenti.

Le prenotazioni sono già disponibili sul sito ufficiale di Aeroitalia, o nelle agenzie.


L'Agenzia di Viaggio.
 

kenadams

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Molti sono non assumibili all'estero, e compagnie in italia che assumono non sono molte, tolte le varie low cost straniere, dove in ogni caso difficilmente entrebbero da dec con la conoscenza media della lingua inglese degli ex meridiana e air italy, senza offesa. Non tutti sia chiaro, ma molti
Come si dirà "raffichetta" in inglese? Little gust?

Te possino...! (they can)
 

AirFleet

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Continuità territoriale: Aeroitalia si prepara a lasciare Alghero e punta su Elmas

Dopo aver annunciato l'addio allo scalo di Riviera del Corallo da ottobre, la compagnia punta su Cagliari, dove Ita nel 2023 ha movimentate oltre 1 e 200mila persone con i voli a tariffa agevolata

https://www.rainews.it/tgr/sardegna...ali-2ffa3bd5-5fe8-4496-928e-c10db6e4a856.html


Il patron Gaetano Intrieri non nasconde l'interesse per Elmas. La compagnia potrebbe inserirsi nel prossimo bando per i voli a tariffa agevolata spostando il mirino da Alghero a Cagliari. Il management del vettore considera troppo elevati i costi aeroportuali del Riviera del Corallo e ha dichiarato di volerlo lasciare da ottobre, quando scadrà il vigente regime di continuità territoriale.

A Cagliari opera e macina numeri importanti Ita Airways. Non rivela le sue intenzioni future ma è molto probabile che anche quando sarà pubblicata la nuova gara tornerà a partecipare alla presentazione delle offerte, che saranno valutate subito dopo il 2 luglio.

Lo scalo del Sud Sardegna è in crescita e, secondo un rapporto della società di gestione, nel 2023 ha movimentato oltre 1 milione e 250mila passeggeri sulle rotte in continuità assicurate da Ita: 8 collegamenti giornalieri con Roma Fiumicino, 7 con Milano Linate.

Resta da capire se la stessa compagnia con la livrea azzurra sia interessata a puntare anche su Alghero qualora Aeroitalia si smarcasse definitivamente come annunciato. Intanto, arrivano buone notizie da Bruxelles per la cosiddetta continuità territoriale 2.

La Commissione europea ha dato via libera all'attivazione di rotte verso destinazioni nazionali e internazionali da sostenere con aiuti pubblici.

Per tre anni la Regione potrà investire complessivamente 30 milioni.

1673040429655_aereo_Aeroitalia.jpg


RaiNews
 
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Cesare.Caldi

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La Commissione europea ha dato via libera all'attivazione di rotte verso destinazioni nazionali e internazionali da sostenere con aiuti pubblici.
La continuità dovrebbe essere solo su rotte nazionali, sull' internazionale non mi sembra di averla mai sentita e secondo me sarebbe un grande spreco di denaro pubblico.
 

Planner

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La continuità dovrebbe essere solo su rotte nazionali, sull' internazionale non mi sembra di averla mai sentita e secondo me sarebbe un grande spreco di denaro pubblico.
E perché? A me sembra che sia una cosa del tutto coerente con il processo di integrazione europea.
Ma è solo l'opinione di un europeista estremo.
 

kenadams

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La continuità dovrebbe essere solo su rotte nazionali, sull' internazionale non mi sembra di averla mai sentita e secondo me sarebbe un grande spreco di denaro pubblico.
E perché? A me sembra che sia una cosa del tutto coerente con il processo di integrazione europea.
Ma è solo l'opinione di un europeista estremo.
A me sembra uno spreco sia sul nazionale che sull'internazionale. Forse per Pantelleria e Lampedusa a febbraio va bene, ma la continuità territoriale per la Sardegna ad agosto mi pare una boiata.
 

Planner

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A me sembra uno spreco sia sul nazionale che sull'internazionale. Forse per Pantelleria e Lampedusa a febbraio va bene, ma la continuità territoriale per la Sardegna ad agosto mi pare una boiata.
Può darsi benissimo, ma non era questo il punto che avevo sollevato. Io ne facevo una questione di giurisdizione e di politica, applicabile a n materie. Che in questo caso sia la continuità territoriale, è solo incidentale e comunque non era un discorso di merito. Ma fare un discorso di quel tipo (quello di CC, a cui rispondevo), peraltro a tre giorni dalle elezioni europee, mi sembra quanto meno miope. Tutto qui.
 

kenadams

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Può darsi benissimo, ma non era questo il punto che avevo sollevato. Io ne facevo una questione di giurisdizione e di politica, applicabile a n materie. Che in questo caso sia la continuità territoriale, è solo incidentale e comunque non era un discorso di merito. Ma fare un discorso di quel tipo (quello di CC, a cui rispondevo), peraltro a tre giorni dalle elezioni europee, mi sembra quanto meno miope. Tutto qui.
Sono d'accordo con te. Nell'area Schengen è assurdo dibattere sulla nazionalità-internazionalità. Sottolineavo solo che l'Europa politica è stata configurata in modo tale da predere il peggio delle prassi nazionali -- ivi compresa la prassi della continuità territoriale verso la Sardegna, l'esigenza della quale è del tutto superata dalla storia. D'altra parte, finché lombardi, emiliani, romagnoli, veneti, piemontesi, laziali, toscani e valdostani saranno disposti a pagare il conto...
 

AirFleet

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Il sogno lungo raggio di Aeroitalia

Il fascino del lungo raggio attira tutti. Anche Michael O’Leary per qualche tempo accarezzò l’idea di aprire collegamenti a lunga gittata. Poi fece dietrofront, in quanto su certe linee è impossibile fare i risultati richiesti dal board di Ryanair.

Il fascino ha colpito da qualche tempo anche Gaetano Intrieri (ceo di Aeroitalia) che, dopo la divisione regionale, sta pensando di entrare anche nelle destinazioni sopra le 5/6 ore di volo già a partire dalla stagione 2025.

In una lunga intervista apparsa nei giorni scorsi su Aeroporti Lombardi, Intrieri ha detto che il vettore italiano ha da sempre questo obiettivo, ma serviranno investimenti importanti e per questo “il nostro azionista sta negoziando con fondi d’investimento interessati ad entrare nel capitale e lavoriamo con gli advisor per il processo di quotazione”.

Due notizie in un colpo solo, ma conviene andare con i piedi di piombo perché le dinamiche per l’accesso in Borsa sono abbastanza lunghe. Più semplice l’attivazione dei voli a lungo raggio che inizialmente potrebbero andare verso mete charter. Dopo la fine di Blue Panorama forse vi sono ancora spazi di mercato, ma abbastanza ristretti.

Il progetto potrebbe includere sia Fiumicino sia Malpensa.

Ma servono investimenti, iniezione di liquidità e tante buone relazioni con i tour operator.

TTG Italia

 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Il sogno lungo raggio di Aeroitalia

Il fascino del lungo raggio attira tutti. Anche Michael O’Leary per qualche tempo accarezzò l’idea di aprire collegamenti a lunga gittata. Poi fece dietrofront, in quanto su certe linee è impossibile fare i risultati richiesti dal board di Ryanair.

Il fascino ha colpito da qualche tempo anche Gaetano Intrieri (ceo di Aeroitalia) che, dopo la divisione regionale, sta pensando di entrare anche nelle destinazioni sopra le 5/6 ore di volo già a partire dalla stagione 2025.

In una lunga intervista apparsa nei giorni scorsi su Aeroporti Lombardi, Intrieri ha detto che il vettore italiano ha da sempre questo obiettivo, ma serviranno investimenti importanti e per questo “il nostro azionista sta negoziando con fondi d’investimento interessati ad entrare nel capitale e lavoriamo con gli advisor per il processo di quotazione”.

Due notizie in un colpo solo, ma conviene andare con i piedi di piombo perché le dinamiche per l’accesso in Borsa sono abbastanza lunghe. Più semplice l’attivazione dei voli a lungo raggio che inizialmente potrebbero andare verso mete charter. Dopo la fine di Blue Panorama forse vi sono ancora spazi di mercato, ma abbastanza ristretti.

Il progetto potrebbe includere sia Fiumicino sia Malpensa.

Ma servono investimenti, iniezione di liquidità e tante buone relazioni con i tour operator.

TTG Italia

Quindi fino ad ora hanno parlato di lungo raggio forti del proprio azionista e come evoluzione imminente mentre ora si cercano fondi di investimento per finanziare la faccenda...