Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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EI-DSF

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Spohr lunedì aveva dichiarato di aspettarsi il via libera all'operazione prima delle elezioni europee, mentre oggi i siti di aviazione in Germania riportano la notizia che Salvini, dopo aver parlato con Giorgetti, sospetta che la Commissione Europea boccerà l'operazione il giorno dopo le elezioni.

Strano leggere dei pareri così discordanti. Staremo a vedere...
 

leerit

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Spohr lunedì aveva dichiarato di aspettarsi il via libera all'operazione prima delle elezioni europee, mentre oggi i siti di aviazione in Germania riportano la notizia che Salvini, dopo aver parlato con Giorgetti, sospetta che la Commissione Europea boccerà l'operazione il giorno dopo le elezioni.

Strano leggere dei pareri così discordanti. Staremo a vedere...




“Se per egoismo di qualcuno o pressioni burocratiche francesi qualcuno sta pensando di buttare a mare migliaia di lavoratori”

Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dichiarato «Ho appena parlato con Giorgetti. Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezione per bocciare l’accordo tra Ita e Lufthansa, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e facendo un favore ai francesi, sarebbe gravissimo»
«Se per egoismo di qualcuno o pressioni burocratiche francesi – aggiunge il ministro – qualcuno sta pensando di buttare a mare migliaia di lavoratori e condannare la compagnia di bandiera italiana a un destino incerto e di licenziamenti, sarebbe un grave attacco all’Italia, un atto ostile, non staremo a guardare».


 

leerit

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Le posizioni della Commissione Ue e di Lufthansa sul nodo delle rotte a lungo raggio da Fiumicino con destinazione Stati Uniti, e quindi il relativo ingresso di Ita nella joint venture che i tedeschi formano con United e Air Canada restano “divergenti”. È quanto si apprende da fonti comunitarie vicine al dossier. La Commissione europea non ha ancora preso alcuna decisione sulle nozze tra Ita e Lufthansa e i negoziati sono proseguono. L’orientamento Ue sul verdetto, come anticipato nei giorni scorsi, slitterà a dopo le elezioni europee, anche in virtù della sensibilità politica del caso.

“Ho appena parlato con Giorgetti. Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezioni per bocciare l’accordo tra Ita e Lufthansa, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e facendo un favore ai francesi, sarebbe gravissimo”. A dirlo è un imbufalito Matteo Salvini che, parlando a Milano, ha aggiunto “Se per egoismo di qualcuno o pressioni burocratiche francesi qualcuno sta pensando di buttare a mare migliaia di lavoratori e condannare la compagnia di bandiera italiana a un destino incerto e di licenziamenti, sarebbe un grave attacco all’Italia, un atto ostile, non staremo a guardare“.

In mattinata il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva osservato che “La fusione tra Ita e Lufthansa è una soluzione positiva per tutti tranne che per l’Europa. Penso che sulla vicenda Ita/Lufthansa ogni singolo italiano, di destra e di sinistra, abbia perfettamente capito che quello che ha fatto il governo è la cosa giusta“. “A me dispiace moltissimo – aggiunge – che in Europa ad oggi non l’abbiano ancora capito. Questa è una grande operazione di interesse per l’Italia e per l’Europa, vediamo come va a finire“. Alla domanda se ci saranno ulteriori incontri con la commissaria Margrethe Vestager replica che “non ci sarà nessun incontro”. “Credo – aggiunge – che tutti gli elementi sono sul tavolo. Li abbiamo presentati e non c’è nient’altro da dire se non di usare un po’ di buon senso, speriamo che basti”.

L’operazione che vedrebbe Lufthansa entrare nel capitale di Ita con una quota del 41% con la possibilità di salire al 100% nel giro di due anni è al vaglio della Commissione Ue da mesi. Bruxelles deve valutare l’impatto sulla concorrenza e per i consumatori dell’unione tra la grande compagnia tedesca e il piccolo vettore italiano. Diversi osservatori, va detto, hanno notato un’insolita puntigliosità della Commissione nell’esame del dossier, cosa non accaduta nella stessa misura per altre operazioni. Non sono mancate critiche più o meno velate di una certa parzialità.

Giunti a questo punto per la decisione di Bruxelles è questioni di giorni se non di ore. Fitto il confronto tra le parti in causa con le due compagnie che cercano di andare incontro alle richieste della Commissione senza rimetterci troppo. Il nodo rimasto al momento irrisolto sarebbe quello attinente alle rotte internazionali. Lufthansa ha detto di essere disposta ad andare incontro alla richieste di Bruxelles e di voler concludere l’operazione ma “non ad ogni costo”.





 

leerit

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Spohr lunedì aveva dichiarato di aspettarsi il via libera all'operazione prima delle elezioni europee, mentre oggi i siti di aviazione in Germania riportano la notizia che Salvini, dopo aver parlato con Giorgetti, sospetta che la Commissione Europea boccerà l'operazione il giorno dopo le elezioni.

Strano leggere dei pareri così discordanti. Staremo a vedere...
Mi sembra comunque i fatti stiano dando ragione al duo Giorgetti Salvini.
La risposta della Commissione infatti NON e' arrivata PRIMA delle elezioni come supponeva Spohr.
Giorgetti poi e' andato oltre dichiarando che la Commissione dira' NO alla fusione.
Lo scrive La Repubblica stamane dicendo che le armi per una battaglia legale da parte del governo italiano sono a dir poco spuntate visto che l'eventuale processo richiederebbe anni prima di arrivare a una conclusione e ad un verdetto.
La Repubblica scrive che dire NO all'ingresso di Ita nelle jv nordamericana con LH United e Air Canada per sempre equivale (e' questa la richiesta della UE) a "andare in campo senza centravanti e senza portiere".
"Un simile assetto" conclude il quotidiano "constringerebbe Ita a bilanci stiracchiati, anemici e perennemente in perdita".
Vi sono poi le dichiarazioni di alcuni deputati leghisti tra cui Candiani ("La Commissione e' una gang di bulli succubi di AF) e Toccalini che denuncia le "ingerenze gravissime di una burocrazia estranea come quella di Bruxelles a vicende sovrane di una azienda come Ita e di un intero Paese".

 
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magick

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Ricordo come hai tempi ci stupimmo tutti che Draghi avesse bocciato la proposta Lufthansa e MSC, visto come sono poi andate le cose è possibile che avesse avuto sentore che il cammino con la commissione sarebbe stato tortuoso?
 
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indaco1

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Magari piu' che sentore si sono proprio parlati.


Comunque e' leggermente prematuro, ma se ITA (o meglio i diritti di ITA) tutta di un pezzo sbilancerebbe il mercato e non la si vuol far chiudere..... c'e' solo lo spezzatino come la Standard Oil, se fai ITA1 e ITA2 e le dai a due gruppi diversi salvaguardando rotte e posti di lavoro, e si dividono LIN, apposto.

Magari una delle due che rihubbasse un po' MXP, con il gruppo in cui finisce, piu' che altro perche' c'e'molta domanda insoddisfatta, e fatturato buttato nel cesso, per motivi politici. :)

Si sono saltato un po' troppo in avanti.
 

EI-DSF

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Ricordo come hai tempi ci stupimmo tutti che Draghi avesse bocciato la proposta Lufthansa e MSC, visto come sono poi andate le cose è possibile che avesse avuto sentore che il cammino con la commissione sarebbe stato tortuoso?
Visto quanto Draghi e Macron erano e sono tuttora vicini, evidentemente si erano già parlati.

Mi chiedo, se la fusione dovesse essere davvero bocciata, a Lufthansa non converrebbe entrare col 20% e fare ricorso?
 

magick

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Magari piu' che sentore si sono proprio parlati
Visto quanto Draghi e Macron erano e sono tuttora vicini, evidentemente si erano già parlati.
Volevo evitare di scriverlo perché questa ipotesi dà adito alle teorie per cui sia tutta una questione politica, più che di preservare la competizione di mercato. E se fosse così sarebbe anche altrettanto evidente che Spohr ne fosse a conoscenza e in tal caso, immagino, non si sarebbe ributtato nella mischia se non ritenesse possibile spuntarla.
 
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Paolo_61

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Magari piu' che sentore si sono proprio parlati.


Comunque e' leggermente prematuro, ma se ITA (o meglio i diritti di ITA) tutta di un pezzo sbilancerebbe il mercato e non la si vuol far chiudere..... c'e' solo lo spezzatino come la Standard Oil, se fai ITA1 e ITA2 e le dai a due gruppi diversi salvaguardando rotte e posti di lavoro, e si dividono LIN, apposto.

Magari una delle due che rihubbasse un po' MXP, con il gruppo in cui finisce, piu' che altro perche' c'e'molta domanda insoddisfatta, e fatturato buttato nel cesso, per motivi politici. :)

Si sono saltato un po' troppo in avanti.
Gia pesa poco così, lo spezzatino sarebbe inutile per tutti.
 

leerit

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Non è ufficiale, ma il tam tam sulla bocciatura della fusione tra Ita e Lufthansa da parte della Commissione Ue da ieri si è fatto assordante. Tanto che a Bruxelles si aspetta solo l'esito delle elezioni per annunciare ufficialmente lo stop. A mettersi di traverso, come oramai si era ben capito, è la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue e responsabile della direzione per la concorrenza (DgComp), la danese Margrethe Vestager. Una politica di professione della sinistra radicale, che in Europa sta nel gruppo dei liberaldemocratici.

Vestager, come capo della DgComp, ha l'ultima parola per autorizzare o respingere l'operazione, valutando gli effetti sulla concorrenza. E la sua linea è che con Lufthansa insieme alla ex Alitalia si crea un quasi monopolio nei voli da Linate e Fiumicino per l'Europa centrale e una posizione dominante nei voli intercontinentali tra Italia, Usa e Giappone, dove Lufthansa e alleati sono già molto forti. Una posizione per nulla condivisa a Roma e Berlino, che pure hanno cercato di collaborare con alcuni correttivi. Ma ninete da fare. Per questo la posizione di Vestager è parsa ostile fin dal primo momento: dietro alle perplessità su una presunta posizione dominante si celerebbe lo zampino di Emmanuel Macron.

Il presidente francese, che con la politica danese condivide le posizioni liberaldemocratiche nell'Unione europea, teme per le conseguenze su Air France, altro big dei cieli del Vecchio Continente, da anni in coppia con l'olandese Klm.

In altri termini, l'operazione Ita-Lufthansa sarebbe stata anche presa in mezzo all'asse Macron-Vestager. Sta di fatto che proprio alla vigila delle elezioni che cambieranno equilibri e uomini a Bruxelles e Strasburgo, si è appreso che su Ita-Lufthansa le discussioni con la Commissione europea si sono infrante sulla questione delle rotte a lungo raggio verso gli Usa e la partecipazione di Ita alla jv che lega Lufthansa a United Airlines e ad Air Canada. Su questo punto in particolare non è stata trovata una convergenza.

La data ufficiale della decisione dell'Antitrust resta il 4 luglio, ma le fonti vicine al dossier lo danno per chiuso perché Ita non avrebbe accettato di cedere tutti gli slot chiesti dall'Antitrust in Europa, e in particolare quelli a Linate, oltre a quelli intercontinentali dove entrambe le compagnie hanno voli diretti (in Usa, in Canada e a Tokio).

Non a caso, ieri si sono alzate forti voci critiche da parte del governo italiano. «Penso che sulla vicenda Ita-Lufthansa - ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - ogni singolo italiano, di destra e di sinistra, abbia perfettamente capito che quello che ha fatto il governo è la cosa giusta. A me dispiace moltissimo che in Europa a oggi non l'abbiano capito. Questa è una grande operazione di interesse dell'Italia e dell'Europa. Vediamo come va a finire». Mentre il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini ha rincarato la dose: «Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezioni per bocciare le nozze Ita-Lufthansa mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e fare un favore ai francesi, sarebbe gravissimo». I conti 2023 della compagnia italiana sono stati considerati positivamente dagli osservatori del settore. La perdita netta è stata di 5 milioni contro i 481 milioni del 2022, con 2,4 miliardi di ricavi e un Ebitda positivo per 70 milioni. I passeggeri trasportati sono stati circa 15 milioni (+47%). In cassa 450 milioni di liquidità. Si è dunque trattato di un «quasi break even» con un anno di anticipo sul previsto.
Ciò non significa che Ita possa camminare sulle sue gambe: data la natura del business, le dimensioni sono cruciali.

A Ita serve senz'altro un partner industriale e da tempo questo è stato individuato con Lufthansa, con la quale è stato fatto un lungo percorso. Peccato che a questo punto la partita è chiusa.


 

leerit

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Ita-Lufthansa, il capo della Iata: «L’Ue dica sì alle nozze o la compagnia aerea italiana non avrà un futuro»
di Leonard Berberi, inviato a Dubai

Lo dice al «Corriere» Willie Walsh, direttore generale dell’associazione internazionale dei vettori. «Ita da sola non può andare avanti. Il consolidamento ha fatto finora bene ai consumatori»

Il capo della principale associazione dei vettori invita la Commissione europea ad approvare le nozze tra Ita Airways e Lufthansa non solo perché le fusioni «fanno bene ai consumatori», ma anche per garantire un futuro al vettore italiano che altrimenti rischia di ridimensionarsi o sparire dal mercato. È quanto dice al Corriere Willie Walsh, direttore generale della Iata, a margine dell’assemblea generale che si è svolta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
L’operazione
Il 30 novembre 2023 il ministero dell’Economia (che possiede Ita) e Lufthansa hanno notificato a Bruxelles l’operazione che prevede l’ingresso dei tedeschi, inizialmente con il 41% (per 325 milioni di euro) per salire al 90 e 100% per un investimento complessivo tedesco di 829 milioni. La Commissione europea ha sollevato dubbi sull’operazione perché teme che possa ridurre la concorrenza a Milano Linate, sui voli tra l’Italia e Germania, Austria, Svizzera, Belgio, e tra Roma e il Nord America (Usa, Canada). Per questo ha chiesto ai soggetti una serie di sacrifici per rispondere a quelle preoccupazioni. Una decisione Ue è attesa il 4 luglio, anche se il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, sostiene che l’orientamento dovrebbe arrivare a giorni.

Il caso Alitalia
«Sul dossier Ita-Lufthansa c’è una domanda da porsi — ragiona Walsh —: che succede se le due società non si mettono insieme? Sappiamo tutti che Ita nella sua precedente versione, Alitalia, ha sofferto per molti anni. L’attuale compagnia continua ad affrontare sfide importanti e non può sopravvivere da sola senza i benefici generati dall’appartenenza a un gruppo». «La storia si ripeterebbe e Ita avrebbe diversi problemi nel futuro, proprio com’è successo con Alitalia», prosegue il direttore generale della Iata.
Le alternative
Consideriamo lo scenario del veto della Commissione europea alle nozze italo-tedesche. «L’Antitrust Ue deve chiedersi quale sia l’alternativa», sottolinea il direttore generale della Iata. In assenza di una differente soluzione industriale, dice il direttore generale, «penso che Ita a quel punto rischia di diventare più piccola o sparire. E questo scenario non è certo nell’interesse del consumatore europeo».

Il consolidamento
Walsh, che prima di diventare capo della Iata è stato amministratore delegato di Iag (holding che controlla British Airways, Iberia, Vueling, Aer Lingus), conosce le dinamiche europee sulle fusioni nei cieli e l’approccio della Direzione generale della Concorrenza Ue. «Sostenere che il consolidamento è un male per i consumatori non corrisponde alla realtà. Non solo è una cosa buona per i passeggeri, ma ricordo anche che ogni consolidamento in Europa è stato approvato proprio perché un bene per i clienti».
Il rilancio di Iberia
«Se guardo alla mia precedente esperienza in Iag — ricorda — Iberia prima era un disastro. Ma dopo essersi fusa con British Airways si è ripresa e ora è messa decisamente bene. Questo perché con le sinergie ha potuto investire in nuovi aerei, nuovi prodotti di bordo, nuovi servizi». Nel 2023, secondo i dati depositati, Iberia ha registrato quasi 7 miliardi di euro di fatturato, 940 milioni di utile e un margine di profitto del 13,5%, il più alto nell’holding considerando i vettori. Dieci anni prima, da sola, la compagnia spagnola perdeva 400 milioni di euro all’anno.

Cieli frammentati
«Finora insomma il consolidamento in Europa è stato positivo per tutti», sintetizza Walsh. Che fa notare anche un altro aspetto: «Come Iata abbiamo 336 membri (che trasportano oltre otto passeggeri su dieci in tutto il mondo, ndr): il 38% di questi è basato in Europa, a dimostrazione che si tratta di un continente dove i cieli sono molto più frammentati del resto del mondo. Insomma: c’è spazio per consolidamento».
Le polemiche politiche
Su Ita-Lufthansa «ogni italiano ha capito che quello che ha fatto il governo è la cosa giusta. Dispiace moltissimo che in Europa ad oggi non l’abbiano capito», ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. «Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezioni per bocciare l’accordo sarebbe gravissimo», ha aggiunto il vicepremier Matteo Salvini.

L’Antitrust Ue
Nell’intervista al Corriere la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, ha spiegato che le trattative con il Tesoro italiano e Lufthansa vanno avanti. E che la sua responsabilità «è che il consumatore alla fine abbia ancora la possibilità di scegliere e tariffe accessibili. Quello che abbiamo visto, in alcuni mercati, è che questo potrebbe non avvenire più in conseguenza dell’operazione Ita-Lufthansa». Ma dietro le parole diplomatiche il braccio di ferro con Italia e Germania continua.
Le ultime trattative
Fonti Ue dicono al Corriere che l’Antitrust non ha preso ancora alcuna decisione e che si proverà tra lunedì e mercoledì a sciogliere l’ultimo nodo rimasto: quello dei voli Italia-Nord America e il futuro di Ita nella joint venture che Lufthansa ha con United Airlines e Air Canada. «Al momento l’aria non è per niente buona», proseguono le fonti. «Resta da capire se passate le elezioni il clima a Bruxelles sarà più disteso o se con Roma e Berlino scoppierà la guerra».


 
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Farfallina

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Chissà che non si ripeta fra qualche mese quanto già visto nella perfida Albione una trentina di anni fa... visto che pare che al veto contro LH-ITA seguirà la fine della carriera UE della signora danese che ha però già la parola del suo amico e mentore francese. Queste sono le voci...
 

AAAndy

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Chissà che non si ripeta fra qualche mese quanto già visto nella perfida Albione una trentina di anni fa... visto che pare che al veto contro LH-ITA seguirà la fine della carriera UE della signora danese che ha però già la parola del suo amico e mentore francese. Queste sono le voci...
ma quindi il piano b quale è? aponte salvatore della patria?
 

Vincenzo Bova

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ma quindi il piano b quale è? aponte salvatore della patria?
Il Presidente di ITA, ha detto più volte che non c' è un piano B, quindi si continua a spingere per l' accordo con Lufthansa, magari visto che i conti di ITA non stanno poi così male, prenderanno tempo, e ritenteranno quando la Vestager non ci sarà più.

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leerit

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Dopo l'intervista rilasciata dal Presidente IATA Walsh la signora danese dovrebbe quantomeno rivedere il suo atteggiamento da burocrate incallita.
MI sembra le parole dell'ex Presidente di IAG non lascino spazio ad interpretazioni o a smentite.
"Sostenere che il consolidamento sia un male per i consumatori non corrisponde alla realta'".
"Non solo e' una cosa buona per i passeggeri, ma ricordo anche che il consolidamento in Europa e' stato approvato proprio perche' e' un bene per i clienti".
"Finora il consolidamento in Europa e' stato positivo per tutti".
"L' Europa e' il continente dove i cieli sono molto piu' frammentati che nel resto del mondo".
"Senza Lufthansa, Ita rischia di diventare ancora piu' piccola o di sparire e questo non e' certo nell'interesse del consumatore europeo.".


Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
 
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outlmerge

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Spohr lunedì aveva dichiarato di aspettarsi il via libera all'operazione prima delle elezioni europee, mentre oggi i siti di aviazione in Germania riportano la notizia che Salvini, dopo aver parlato con Giorgetti, sospetta che la Commissione Europea boccerà l'operazione il giorno dopo le elezioni.

Strano leggere dei pareri così discordanti. Staremo a vedere...
Salvini e informazione plausibile/vera sono un ossimoro ...mi sa che persino i giornali russi sono più autorevoli
 

leerit

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Salvini e informazione plausibile/vera sono un ossimoro ...mi sa che persino i giornali russi sono più autorevoli
Lungi da me il voler difendere Salvini o chicchessia. Non mi interessa minimamente fare un discorso politico. Me ne guardo bene. In questo caso (e sottolineo in questo caso) sono state le previsioni di Spohr a risultare inesatte.
Egli aveva dichiarato di aspettarsi una risposta da parte della UE entro la fine della settimana scorsa quindi prima dell'esito delle elezioni.
Non e' andata cosi'.
 
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