Per citare Von Clausewitz "La guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi". Ogni guerra ha un obiettivo politico e la strategia militare, anche nel mondo più irrazionale possibile delle dittature, non può che essere coerente con questo obiettivo politico. L'obiettivo politico di Putin, in questa guerra, ora che un cambio di "regime" a Kiev è diventato del tutto impossibile, è la conquista di 4 regioni di confine dichiarate "annesse" unilateralmente. Se ci tiri sopra delle testate nucleari non resta molto da annettere.Un attacco nucleare russo su suolo ucraino non obbligherebbe la NATO ad alcun intervento. Ragione per la quale un Putin messo veramente alle strette potrebbe giocare questa carta senza scatenare la 3a guerra mondiale. Tuttavia il messaggio che invierebbe sarebbe perentorio: prima che vada a fondo io, ci andranno tanti altri e nessuno sarà più al sicuro.
Poi è chiaro che non è l'opzione preferita nemmeno dai russi.
Non è un caso che la dottrina militare sovietica, che permane anche oggi nell'esercito russo, non ha mai visto l'impiego di testate atomiche tattiche - a differenza di quella occidentale che prevedeva di colpire i centri di smistamento logistico in territorio sovietico e/o dei paesi dell'est, per fermare un'avanzata tagliando i rifornimenti. L'impiego sulla linea del fronte è, per tutta evidenza, assolutamente da escludere, visto che coinvolgerebbe in egual misura attaccanti e difensori.
Resta la terza opzione, quella strategica, che è alla base di tutte le dottrine di impiego delle armi nucleari. Però fare 2 milioni di morti lanciando un'atomica su Kiev potrebbe essere un buon viatico per la scomparsa
Sono stati sbattuti fuori dall'Afghanistan senza neanche minacciare l'impiego di armi strategiche. Se la cosa era impossibile in Asia nel secolo scorso, lo è a maggior ragione in Europa ogg.Tuttavia la speranza che a Mosca siano disposti a perdere la guerra senza aver usato tutte le armi in loro possesso, è francamente ridicola.
E questa è la ragione della propaganda putiniana. Convincere l'occidente a scappare usando una minaccia del tutto vuota. Ma Putin sa che non ha bisogno di spaventare i governi, basta spaventare le opinioni pubbliche, le cui conoscenze di strategia sono pari a zero e che si fanno influenzare da quello che leggono su Facebook. Poco conta che l'opzione sia dal punto di vista militare priva di senso e probabilmente, visto lo stato delle forze armate russe e lo scarsissimo successo degli attacchi missilistici fino a qui condotti, anche irrealizzabile.Ragione per la quale una qualche forma di accordo con Putin andrà trovata. Lo so, non è giusto, ma l'alternativa è quella decritta sopra.
E quanto al resto del mondo, l'isolamento della Russia dei primi giorni post invasione è ormai un ricordo. Semmai è l'Occidente che si sta autoisolando dal resto del mondo, che ormai sembra aver digerito la guerra in Ucraina, passando oltre. Chiedere a Modi o Lula per informazioni. Per tacere dei vari staterelli centrafricani che uno dopo l'altro stanno mandando affancuxo l'Occidente colonialista per dare il benvenuto a russi/cinesi/turchi. Tutta gente che viene per fare affari con vantaggio reciproco, non per insegnarti come stare al mondo con diritti umani e altri dettagli del genere.
PS: La risposta della NATO a un attacco di proporzioni limitate potrebbe non essere nucleare, ma ad ammiragli e generali girerebbero le palle ad essere di colpo considerati bersagli legittimi (Mossad docet) o a veder scomparire in una notte la marina e l'aviazione russa.