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A meta' settimana, di solito a fine sprint.E in tali settori quando sarebbe la norma farlo?
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A meta' settimana, di solito a fine sprint.E in tali settori quando sarebbe la norma farlo?
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Sì, per mia esperienza le opzioni sono: 1) per procedure complicate e/o che prevedano un fermo totale del sistema e tempi di rollback ugualmente lunghi, si agisce nei fine settimana; ovviamente in questo caso ci si assicura che tutti quelli che possono servire siano disponibili; 2) Per aggiornamenti più leggeri o con rollback veloci si opera la sera o nelle pause pranzo. Il venerdì mai (anche se qualcuno che insiste si trova sempre) proprio perché in caso di problemi scivoli nel caso 1, ma senza le persone e le risorse necessarie a disposizione.Ad un qualsiasi orario ampiamente concordato con le BU coinvolte, possibilmente fuori dalle ore di lavoro o durante la pausa pranzo, a seconda dei casi (settore dei servizi IT B2B). Se il contratto lo prevede, di notte o nel weekend. Mai, MAI di venerdì. È la garanzia che qualcosa andrà storto ed avrai più difficoltà a reperire forza lavoro atta a rimediare, specie in paesi come la Germania dove gli orari di lavoro non si sforano. Non lo farò più neanche sotto tortura.
Veloce OT ...Il personale di volo invece, una passeggiata di salute! Slot "ad infinitum" coi passeggeri a bordo e le porte chiuse.
Completamente d'accordo avendo vissuto l'esperienza di ground staff per più di 10 anni e vivendo, attualmente, quella di volo. Non c'è paragone.Veloce OT ...
Ci risiamo con questi commenti (personale di terra vs personale di volo). Nessuno dice che a bordo la situazione fosse diversa o migliore. Quello di cui (alcuni) equipaggi non si rendono conto è che a terra la situazione è moltiplicata e, se a bordo devi gestire un numero di passeggeri con un tot di risorse (diciamo tra le 3 e le 24 dipende dal tipo di aeromobile), a terra hai tre, quattro, cinque volte quel numero di passeggeri, molte volte con un numero di staff, in proporzione, minore del rapporto crew/passeggeri a bordo. Ti riporto un'esperienza reale, dove circa 7/8 ground staff, si sono dovuti gestire circa 3 mila passeggeri... ed è capitato più di una volta Ovviamente a bordo hai dei fattori che a terra non sono presenti, ovvero il numero di passeggeri chiuso in un tubo senza potersi muovere (cosa che in alcuni aeroporti a terra è quasi uguale, penso a LHR dove per uscire a prendere una boccata d'aria devi aspettare - ufficialmente - che ti accompagnino fuori) Sono sempre dell'idea che a molti equipaggi farebbe bene una settimana di lavoro a terra, che sia al gate o al check-in, per capire effettivamente come funziona. Anche il contrario sarebbe ideale, ma per ovvi motivi non fattibile. E prima di subire le ire funeste dei naviganti, ti posso dire che in anni di aviazione ho sentito molte più critiche verso il personale di terra dai crew che viceversa... e non hanno preso bagagli a mano, e l'imbarco è lento, eh ma quel bagaglio mi sembra troppo grande, eh ci hanno messo 25 secondi di troppo ad accendere la stand guidance ...
Grazie per la risposta.Se erano due voli prenotati separatamente, hai diritto alla compensazione pecuniaria per il ritardo >3h sul primo volo, ma sul secondo volo non puoi chiedere nulla: l'hai perso perché non eri in aeroporto quando avresti dovuto (a causa del mezzo di trasporto da te scelto per raggiungere CDG, sebbene esso fosse un altro volo Air France).
Non ho né scritto né pensato nulla di tutto ciò. Molto più semplicemente trovavo riduttivo lo star vicino solo ad una categoria. Quindi: solidarietà al ground staff, ai naviganti, a chi ha subito ore di ritardo e a chi non è mai partito.Veloce OT ...
Ci risiamo con questi commenti (personale di terra vs personale di volo). Nessuno dice che a bordo la situazione fosse diversa o migliore. Quello di cui (alcuni) equipaggi non si rendono conto è che a terra la situazione è moltiplicata e, se a bordo devi gestire un numero di passeggeri con un tot di risorse (diciamo tra le 3 e le 24 dipende dal tipo di aeromobile), a terra hai tre, quattro, cinque volte quel numero di passeggeri, molte volte con un numero di staff, in proporzione, minore del rapporto crew/passeggeri a bordo. Ti riporto un'esperienza reale, dove circa 7/8 ground staff, si sono dovuti gestire circa 3 mila passeggeri... ed è capitato più di una volta Ovviamente a bordo hai dei fattori che a terra non sono presenti, ovvero il numero di passeggeri chiuso in un tubo senza potersi muovere (cosa che in alcuni aeroporti a terra è quasi uguale, penso a LHR dove per uscire a prendere una boccata d'aria devi aspettare - ufficialmente - che ti accompagnino fuori) Sono sempre dell'idea che a molti equipaggi farebbe bene una settimana di lavoro a terra, che sia al gate o al check-in, per capire effettivamente come funziona. Anche il contrario sarebbe ideale, ma per ovvi motivi non fattibile. E prima di subire le ire funeste dei naviganti, ti posso dire che in anni di aviazione ho sentito molte più critiche verso il personale di terra dai crew che viceversa... e non hanno preso bagagli a mano, e l'imbarco è lento, eh ma quel bagaglio mi sembra troppo grande, eh ci hanno messo 25 secondi di troppo ad accendere la stand guidance ...
io l'avevo intesa cosi' infatti...Non ho né scritto né pensato nulla di tutto ciò. Molto più semplicemente trovavo riduttivo lo star vicino solo ad una categoria. Quindi: solidarietà al ground staff, ai naviganti, a chi ha subito ore di ritardo e a chi non è mai partito.
E allora non ho ben capito il tuo caso...Grazie per la risposta.
E' una prenotazione unica con transito CDG.
Detto che in generale ai vettori ciò che tu perdi come altri servizi non relativi al contratto di viaggio stipulato con loro interessa meno di zero, se la causa è esterna alla pertinenza di responsabilità legata al vettore stesso allora è/sarà davvero assai difficile poter ottenere quanto previsto dalla 261.Una domanda, io avevo un volo ryanair programmato per la sera del Venerdì 19. Il volo BLQ-MRS è stato cancellato e ho richiesto la compensazione economica, ma la loro risposta è stata la seguente:
Dear Customer,
We refer to your correspondence dated 19 luglio 2024.
Following a review of your claim, we regret to advise that no liability to compensation arises under the EU261 regulation, as your flight was regretfully cancelled due to a global third party IT system outage, outside of the control of Ryanair. and our position remains final.
Io credo che la compagnia debba risarcirmi del danno subito (hotel perso perchè poi non c'erano altri voli BLQ-MRS in giornata) oltre che avere diritto alla compensazione e poi, eventualmente, la compagnia si rifà a sua volta su crowdstrike, o sbaglio?
Grazie per le info
Sbagli.Io credo che la compagnia debba risarcirmi del danno subito (hotel perso perchè poi non c'erano altri voli BLQ-MRS in giornata) oltre che avere diritto alla compensazione e poi, eventualmente, la compagnia si rifà a sua volta su crowdstrike, o sbaglio?
Mi sembra oggettivamente un onere e un problema che non può pesare su una compagnia di trasporti.Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
A parte che mi sembrerebbe altamente ingiusto nei confronti delle compagnie aeree (o di qualunque altro soggetto che avesse tale onere)...Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:A parte che mi sembrerebbe altamente ingiusto nei confronti delle compagnie aeree (o di qualunque altro soggetto che avesse tale onere)...
Ad ogni modo, pensi che questa nuova posizione di garante non avrà un costo per loro?
E chi paga (indirettamente) i costi di produzione? I consumatori.
CODICE CIVILE-art. 1228
(Responsabilita' per fatto degli ausiliari).
Salva diversa volonta' delle parti, il debitore che nell'adempimento dell'obbligazione si vale dell'opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro.
Laurea in legge penso? Comunque lana caprina...e' un evento terzo al di fuori di ogni controllo da parte della compagnia aerea, dal momento che non ho alternativa all'utilizzo di uno specifico sistema gestionale.Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:
Poi non è affatto detto che si arrivi a stabilire che crowdstrike sia un ausiliario della compagnia aerea, però c'è un margine di opinabilità...
Peraltro secondo il regolamento UE il vettore deve provare che il ritardo è imputabile a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso. Non è sufficiente dimostrare che il ritardo è imputabile ad un terzo.
Guarda, tutto è possibile.Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:
E' un vaso di Pandora. Faccio un esempio della scorsa settimana, anzi due.Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.