Down sistemi informatici su scala mondiale - aerei a terra in molti aeroporti.


m.ridoni

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Ad un qualsiasi orario ampiamente concordato con le BU coinvolte, possibilmente fuori dalle ore di lavoro o durante la pausa pranzo, a seconda dei casi (settore dei servizi IT B2B). Se il contratto lo prevede, di notte o nel weekend. Mai, MAI di venerdì. È la garanzia che qualcosa andrà storto ed avrai più difficoltà a reperire forza lavoro atta a rimediare, specie in paesi come la Germania dove gli orari di lavoro non si sforano. Non lo farò più neanche sotto tortura.
Sì, per mia esperienza le opzioni sono: 1) per procedure complicate e/o che prevedano un fermo totale del sistema e tempi di rollback ugualmente lunghi, si agisce nei fine settimana; ovviamente in questo caso ci si assicura che tutti quelli che possono servire siano disponibili; 2) Per aggiornamenti più leggeri o con rollback veloci si opera la sera o nelle pause pranzo. Il venerdì mai (anche se qualcuno che insiste si trova sempre) proprio perché in caso di problemi scivoli nel caso 1, ma senza le persone e le risorse necessarie a disposizione.
 

Seaking

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Gli unici deploy in produzione che ho visto fare nel weekend sono quelli riguardanti i Passenger Service System (PSS), ovvero i più Core tra i sistemi Core di una compagnia aerea, cioè quei sistemi che gestiscono vendite, check-in, imbarco e molto molto altro.

Occorre però tenere presente che:

- si fanno il weekend (si inizia sabato e si finisce domenica sera, e mai nei picchi di stagione), perché in genere c'è meno traffico
- ci si prepara all'evento per almeno 12-18 mesi e in quel weekend c'è tutto il team al gran completo, più i fornitori, i partner, ecc...

In altre parole durante un cut over ci sono tutte le risorse disponibili, ognuna organizzata sapendo cosa deve fare sia che vada tutto bene, sia nel caso di problemi.

Per farvi un esempio, se quel vettore ha x accordi di code share, ebbene quegli x vettori sono tutti pronti per verificare che tutto vada bene durante il cut over e che i flussi di informazioni (messaggistica) con il nuovo sistema girino come si deve.

E si fa notte, letteralmente, lavorando per turni perché di fatto il cutover dura circa 48 ore continuative.

Ne ho visti personalmente 3, esperienza davvero speciale.

Il più bizzarro, quello di Air Seychelles: l'isola è nota per una abnegazione al lavoro seconda solo a quella di Giovanni Calvino e per un livello di sindacalizzazione che farebbe impallidire anche i dipendenti RAI.

Arrivato il gran giorno (venerdì pomeriggio) tutti gli specialisti di Air Seychelles, tranne l'unico dirigente locale che è rimasto con noi, fattasi una certa hanno salutato con un meraviglioso "see you on monday, have a nice weekend".
Da lì in poi abbiamo fatto tutto senza di loro, ma con un gruppo di supporto molto robusto ed alla fine è andato tutto benissimo.

Quello tecnicamente più riuscito è stato invece quello di AZ da ARCO a Sabre: ottima organizzazione, record assoluto di errori di migrazione (se ricordo bene, meno di 10 scarti per milione di dati migrati, un record che credo non verrà mai battuto).

Scusate la divagazione, ma mi è partito l'amarcord...
 
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lin_ra

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EU
Il personale di volo invece, una passeggiata di salute! Slot "ad infinitum" coi passeggeri a bordo e le porte chiuse.
Veloce OT ...
Ci risiamo con questi commenti (personale di terra vs personale di volo). Nessuno dice che a bordo la situazione fosse diversa o migliore. Quello di cui (alcuni) equipaggi non si rendono conto è che a terra la situazione è moltiplicata e, se a bordo devi gestire un numero di passeggeri con un tot di risorse (diciamo tra le 3 e le 24 dipende dal tipo di aeromobile), a terra hai tre, quattro, cinque volte quel numero di passeggeri, molte volte con un numero di staff, in proporzione, minore del rapporto crew/passeggeri a bordo. Ti riporto un'esperienza reale, dove circa 7/8 ground staff, si sono dovuti gestire circa 3 mila passeggeri... ed è capitato più di una volta Ovviamente a bordo hai dei fattori che a terra non sono presenti, ovvero il numero di passeggeri chiuso in un tubo senza potersi muovere (cosa che in alcuni aeroporti a terra è quasi uguale, penso a LHR dove per uscire a prendere una boccata d'aria devi aspettare - ufficialmente - che ti accompagnino fuori) Sono sempre dell'idea che a molti equipaggi farebbe bene una settimana di lavoro a terra, che sia al gate o al check-in, per capire effettivamente come funziona. Anche il contrario sarebbe ideale, ma per ovvi motivi non fattibile. E prima di subire le ire funeste dei naviganti, ti posso dire che in anni di aviazione ho sentito molte più critiche verso il personale di terra dai crew che viceversa... e non hanno preso bagagli a mano, e l'imbarco è lento, eh ma quel bagaglio mi sembra troppo grande, eh ci hanno messo 25 secondi di troppo ad accendere la stand guidance ...
 

SCAIPRIORITI

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Nell'angloitaliano.
Veloce OT ...
Ci risiamo con questi commenti (personale di terra vs personale di volo). Nessuno dice che a bordo la situazione fosse diversa o migliore. Quello di cui (alcuni) equipaggi non si rendono conto è che a terra la situazione è moltiplicata e, se a bordo devi gestire un numero di passeggeri con un tot di risorse (diciamo tra le 3 e le 24 dipende dal tipo di aeromobile), a terra hai tre, quattro, cinque volte quel numero di passeggeri, molte volte con un numero di staff, in proporzione, minore del rapporto crew/passeggeri a bordo. Ti riporto un'esperienza reale, dove circa 7/8 ground staff, si sono dovuti gestire circa 3 mila passeggeri... ed è capitato più di una volta Ovviamente a bordo hai dei fattori che a terra non sono presenti, ovvero il numero di passeggeri chiuso in un tubo senza potersi muovere (cosa che in alcuni aeroporti a terra è quasi uguale, penso a LHR dove per uscire a prendere una boccata d'aria devi aspettare - ufficialmente - che ti accompagnino fuori) Sono sempre dell'idea che a molti equipaggi farebbe bene una settimana di lavoro a terra, che sia al gate o al check-in, per capire effettivamente come funziona. Anche il contrario sarebbe ideale, ma per ovvi motivi non fattibile. E prima di subire le ire funeste dei naviganti, ti posso dire che in anni di aviazione ho sentito molte più critiche verso il personale di terra dai crew che viceversa... e non hanno preso bagagli a mano, e l'imbarco è lento, eh ma quel bagaglio mi sembra troppo grande, eh ci hanno messo 25 secondi di troppo ad accendere la stand guidance ...
Completamente d'accordo avendo vissuto l'esperienza di ground staff per più di 10 anni e vivendo, attualmente, quella di volo. Non c'è paragone.

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AAAndy

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25 Dicembre 2016
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Se erano due voli prenotati separatamente, hai diritto alla compensazione pecuniaria per il ritardo >3h sul primo volo, ma sul secondo volo non puoi chiedere nulla: l'hai perso perché non eri in aeroporto quando avresti dovuto (a causa del mezzo di trasporto da te scelto per raggiungere CDG, sebbene esso fosse un altro volo Air France).
Grazie per la risposta.
E' una prenotazione unica con transito CDG.
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Veloce OT ...
Ci risiamo con questi commenti (personale di terra vs personale di volo). Nessuno dice che a bordo la situazione fosse diversa o migliore. Quello di cui (alcuni) equipaggi non si rendono conto è che a terra la situazione è moltiplicata e, se a bordo devi gestire un numero di passeggeri con un tot di risorse (diciamo tra le 3 e le 24 dipende dal tipo di aeromobile), a terra hai tre, quattro, cinque volte quel numero di passeggeri, molte volte con un numero di staff, in proporzione, minore del rapporto crew/passeggeri a bordo. Ti riporto un'esperienza reale, dove circa 7/8 ground staff, si sono dovuti gestire circa 3 mila passeggeri... ed è capitato più di una volta Ovviamente a bordo hai dei fattori che a terra non sono presenti, ovvero il numero di passeggeri chiuso in un tubo senza potersi muovere (cosa che in alcuni aeroporti a terra è quasi uguale, penso a LHR dove per uscire a prendere una boccata d'aria devi aspettare - ufficialmente - che ti accompagnino fuori) Sono sempre dell'idea che a molti equipaggi farebbe bene una settimana di lavoro a terra, che sia al gate o al check-in, per capire effettivamente come funziona. Anche il contrario sarebbe ideale, ma per ovvi motivi non fattibile. E prima di subire le ire funeste dei naviganti, ti posso dire che in anni di aviazione ho sentito molte più critiche verso il personale di terra dai crew che viceversa... e non hanno preso bagagli a mano, e l'imbarco è lento, eh ma quel bagaglio mi sembra troppo grande, eh ci hanno messo 25 secondi di troppo ad accendere la stand guidance ...
Non ho né scritto né pensato nulla di tutto ciò. Molto più semplicemente trovavo riduttivo lo star vicino solo ad una categoria. Quindi: solidarietà al ground staff, ai naviganti, a chi ha subito ore di ritardo e a chi non è mai partito.
 

Fewwy

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Grazie per la risposta.
E' una prenotazione unica con transito CDG.
E allora non ho ben capito il tuo caso...

La normativa europea si applica perché volavi con una compagnia UE (Air France), indipendentemente dall'origine/destinazione dei voli.

Se perdi la coincidenza, ovviamente la compagnia ti riprotegge affinché tu, in qualche modo, arrivi alla destinazione finale.
Se il nuovo volo che ti danno arriva a destinazione con oltre 5 ore di ritardo, puoi scegliere di non volare e farti rimborsare la parte non volata oppure farti imbarcare su un volo che ritorni da dove sei venuto.

Se tu a CDG ti sei prenotato per conto tuo un altro volo per arrivare più in fretta alla destinazione finale, AF non ti deve nulla per quello.
 

euge712

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26 Aprile 2017
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Una domanda, io avevo un volo ryanair programmato per la sera del Venerdì 19. Il volo BLQ-MRS è stato cancellato e ho richiesto la compensazione economica, ma la loro risposta è stata la seguente:

Dear Customer,
We refer to your correspondence dated 19 luglio 2024.
Following a review of your claim, we regret to advise that no liability to compensation arises under the EU261 regulation, as your flight was regretfully cancelled due to a global third party IT system outage, outside of the control of Ryanair. and our position remains final.

Io credo che la compagnia debba risarcirmi del danno subito (hotel perso perchè poi non c'erano altri voli BLQ-MRS in giornata) oltre che avere diritto alla compensazione e poi, eventualmente, la compagnia si rifà a sua volta su crowdstrike, o sbaglio?

Grazie per le info
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Una domanda, io avevo un volo ryanair programmato per la sera del Venerdì 19. Il volo BLQ-MRS è stato cancellato e ho richiesto la compensazione economica, ma la loro risposta è stata la seguente:

Dear Customer,
We refer to your correspondence dated 19 luglio 2024.
Following a review of your claim, we regret to advise that no liability to compensation arises under the EU261 regulation, as your flight was regretfully cancelled due to a global third party IT system outage, outside of the control of Ryanair. and our position remains final.

Io credo che la compagnia debba risarcirmi del danno subito (hotel perso perchè poi non c'erano altri voli BLQ-MRS in giornata) oltre che avere diritto alla compensazione e poi, eventualmente, la compagnia si rifà a sua volta su crowdstrike, o sbaglio?

Grazie per le info
Detto che in generale ai vettori ciò che tu perdi come altri servizi non relativi al contratto di viaggio stipulato con loro interessa meno di zero, se la causa è esterna alla pertinenza di responsabilità legata al vettore stesso allora è/sarà davvero assai difficile poter ottenere quanto previsto dalla 261.
 

Fewwy

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Io credo che la compagnia debba risarcirmi del danno subito (hotel perso perchè poi non c'erano altri voli BLQ-MRS in giornata) oltre che avere diritto alla compensazione e poi, eventualmente, la compagnia si rifà a sua volta su crowdstrike, o sbaglio?
Sbagli.

Per il risarcimento del danno, la responsabilità contrattuale è esclusa in caso di causa di forza maggiore che renda impossibile l'adempimento dell'obbligazione.

Per la compensazione ex Reg. 261/2004, l'articolo 5, comma 3 prevede espressamente che
"Il vettore aereo operativo non è tenuto a pagare una compensazione pecuniaria a norma dell'articolo 7, se può dimostrare che la cancellazione del volo è dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso."
 
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Giacks3d

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9 Maggio 2012
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Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
 

PIERPAOLO BCN

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Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
Mi sembra oggettivamente un onere e un problema che non può pesare su una compagnia di trasporti.

Una causa civile prenderebbe anni,oltre ai costi ,e nel frattempo la compagnia avrebbe avanzato ingenti somme di denaro.






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Fewwy

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Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
A parte che mi sembrerebbe altamente ingiusto nei confronti delle compagnie aeree (o di qualunque altro soggetto che avesse tale onere)...

Ad ogni modo, pensi che questa nuova posizione di garante non avrà un costo per loro?
E chi paga (indirettamente) i costi di produzione? I consumatori.
 

Mangoni

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A parte che mi sembrerebbe altamente ingiusto nei confronti delle compagnie aeree (o di qualunque altro soggetto che avesse tale onere)...

Ad ogni modo, pensi che questa nuova posizione di garante non avrà un costo per loro?
E chi paga (indirettamente) i costi di produzione? I consumatori.
Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:

CODICE CIVILE-art. 1228
(Responsabilita' per fatto degli ausiliari).
Salva diversa volonta' delle parti, il debitore che nell'adempimento dell'obbligazione si vale dell'opera di terzi, risponde anche dei fatti dolosi o colposi di costoro.


Poi non è affatto detto che si arrivi a stabilire che crowdstrike sia un ausiliario della compagnia aerea, però c'è un margine di opinabilità...

Peraltro secondo il regolamento UE il vettore deve provare che il ritardo è imputabile a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso. Non è sufficiente dimostrare che il ritardo è imputabile ad un terzo.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:



Poi non è affatto detto che si arrivi a stabilire che crowdstrike sia un ausiliario della compagnia aerea, però c'è un margine di opinabilità...

Peraltro secondo il regolamento UE il vettore deve provare che il ritardo è imputabile a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso. Non è sufficiente dimostrare che il ritardo è imputabile ad un terzo.
Laurea in legge penso? Comunque lana caprina...e' un evento terzo al di fuori di ogni controllo da parte della compagnia aerea, dal momento che non ho alternativa all'utilizzo di uno specifico sistema gestionale.
 

Fewwy

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Io non sarei così categorico e soprattuto direi che il principio per cui si è responsabili anche dell'errore di un proprio dipendente/fornitore non è esattamente una novità assoluta:
Guarda, tutto è possibile.

Io però vedo difficile rinvenire una libera volontà nella selezione di Microsoft per i propri sistemi (o anche solo per parti della complicata architettura informatica che sta dietro all'aviazione)...
Penso che la scelta sia obbligata.

L'ausiliario a cui si riferisce la norma deve avere un rapporto molto più stretto con l'obbligato (esempio il muratore scelto dall'impresario edile).
 

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Un cambiamento della normativa potrebbe aiutare a ridurre questi casi, ad esempio prevedendo la compensazione pecunaria anche in caso di responsabilità di terzi (escludendo quindi solo gli eventi naturali) e lasciando alle compagnie aeree l'onere di rivalersi civilmente con i responsabili. Se questi disgraziati iniziassero a vedersi addebitati costi per centinaia di migliaia di euro la smetterebbero di andare a far danno.
E' un vaso di Pandora. Faccio un esempio della scorsa settimana, anzi due.

Esempio 1, l'aeroporto di Edinburgo ha dovuto praticamente chiudere perche' la compagnia che gestisce i controlli di sicurezza ha perso l'accesso ai suoi sistemi informatici (idem per BER e altri aeroporti in Germania). La compagnia aerea che cancella il volo, nel tuo esempio, contro chi si rifa'? Non hanno un contratto con Crowdstrike, o con la compagnia di sicurezza, sono semplicemente utenti del servizio emesso dall'aeroporto di EDI.

Esempio 2, BA ha cancellato una 40na di voli a causa di flow rate restriction imposta da NATS per via dei suddetti problemi informatici. A chi si rifa' BA?
 
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