Thread Ryanair 2024


Viking

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Attualmente non è piu' cosi, tempo fa quando le low cost avevano introdotto il pagamento prima del bagaglio in stiva e poi del bagaglio a mano il prezzo del supplemento era fisso. Bagaglio a mano costa tot e imbarcato tot con quella compagnia.

Adesso invece tutti i supplementi di bagaglio a mano o imbarcato e anche l'assegnazione dei posti seguono la logica del revenue management e i prezzi sono dinamici e variano a secondo di: riempimento del volo, stagionalità, anticipo con cui acquisti e mille altre variabili che calcola l'algoritmo prima di farti il prezzo.

Questo secondo me è poco trasparente nel senso che quando fai un ricerca di un volo nella prima schermata vedi solo il prezzo del volo A-B senza nessun supplemento, per vedere quanto ti costa il bagaglio o la scelta del posto devi andare avanti spesso di diverse schermate della prenotazione. Questo secondo me non rende immediato il prezzo finale che dovrai pagare e la comparazione con altre compagnie.

Bisognerebbe obbligare le compagnie a tornare ai supplementi con prezzo fisso o in alternativa fare in modo che gia' nella prima schermata mi vengano presentati diversi prezzi: solo volo A-B, con bagaglio a mano e con bagaglio imbarcato. In modo che semplicemente posso avere una idea immediata di quale sara' il prezzo finale da pagare e poter confrontare piu' facilmente con altre compagnie.
Vale ancora il principio della domanda e offerta o no?
Oh Cesare, manca poco a Natale e ci aspetta ancora la pena di leggere il dramma di quelli che devono spendere danari perché - come tutti gli anni - se vuoi tornare da mamma’ il 24 non trovi una beata fava a 9.99 Eur.
Come faccio a tornare per mangiare la Sfincia di San Giuseppe senza vendere un rene? Mi tocca saltare, chi lo dice a zia Concetta?


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AirFleet

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Ryanair e la «lite» con l’aeroporto di Bergamo sugli incentivi: meno voli d’inverno e taglio di 4 aerei

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La low cost ha oltre l’80% della quota di mercato nello scalo e sta rinegoziando l’accordo con la società di gestione su decine di milioni di agevolazioni. Ecco cosa succede a uno dei matrimonio più di successo

Uno dei matrimoni più solidi e di successo nel trasporto aereo vive una piccola «crisi». E per una questione di soldi. Da settimane Ryanair, la principale low cost europea, e Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, sono in trattative per rinnovare un accordo commerciale che negli ultimi anni ha portato lo scalo lombardo a balzare nel podio italiano e il vettore irlandese a conquistare ampie fette di mercato nel continente.

L’accordo da rinnovare

Ma quello che è diventato un sodalizio che ha fatto scuola di recente è oggetto di un aggiornamento. Da un lato c’è Sacbo che prova a «limare» gli incentivi dati a Ryanair — decine di milioni di euro ogni anno almeno fino al 2027 — nell’ambito della rinegoziazione dei termini per periodo successivo (2028-2034), spiegano al Corriere tre fonti a conoscenza delle discussioni.

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La prima reazione

Dall’altro lato c’è il vettore che non vuole perdere parte degli incentivi. E che negli ultimi giorni ha lanciato un primo segnale: nella stagione invernale (da fine ottobre di quest’anno al termine di marzo 2025) porta via 4 dei 24 Boeing basati a Orio al Serio, riduce le rotte da 91 a 86 e abbassa l’offerta di sedili del 5%.


Il taglio invernale

Da Sacbo ricordano che gli aerei basati erano 21 nella precedente stagione invernale 2023/2024, quindi il taglio effettivo sarebbe soltanto di un Boeing 737. I dati forniti dalla piattaforma specializzata Cirium mostrano che il periodo novembre 2024-marzo 2025 vede l’offerta di Ryanair ridursi a Bergamo di circa il 9% rispetto a novembre 2023-marzo 2024, con mezzo milione di sedili in meno.


Lo sviluppo dello scalo

Il traffico di Bergamo è letteralmente esploso con il progressivo impegno di Ryanair nella struttura. Dal 2009 al 2023 — secondo i dati forniti da Assaeroporti — i passeggeri sui voli di linea e charter sono più che raddoppiati, passando da 7 a circa 16 milioni. Negli ultimi dieci anni (2004-2013) oltre 81 viaggiatori su cento transitati nel terminal orobico hanno volato con Ryanair, secondo i calcoli del Corriere.

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Gli incentivi negli anni

«Ryanair è Bergamo nell’Europa continentale e Bergamo è Ryanair», dice più di un dirigente che lavora nelle compagnie aeree rivali. E questo grazie pure a un accordo commerciale che s’è fatto sempre più ricco. Negli ultimi quindici anni — secondo i documenti consultati dal Corriere — la società di gestione ha erogato quasi 473 milioni di euro di incentivi economici a favore delle aviolinee. «Oltre 350 milioni sono andati a Ryanair», spiegano le fonti.


Come funziona

L’intesa Ryanair-Bergamo — copiata da altri vettori e società di gestione — si basa su un presupposto: lo scalo incentiva l’aviolinea (di solito per un triennio con contributi e sconti) ad aprire rotte verso destinazioni ancora non servite perché in cambio i visitatori che arrivano nel territorio spenderanno denaro nel cosiddetto «indotto» (bar, ristoranti, hotel e anche nei duty free). Sacbo è riuscita a chiudere con risultati positivi. Altre realtà sono finite in rosso.
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I conti

Secondo le stime del Corriere nel 2023 Ryanair ha registrato circa 440 milioni di euro di ricavi dai voli in partenza dall’aeroporto bergamasco, chiudendo l’anno con un utile di 45 milioni, includendo qui anche l’effetto benefico degli incentivi. Dal 2015 al 2023 il fatturato complessivo stimato è di 2,4 miliardi di euro e 350 milioni di utile. Ma nei primi sei mesi di quest’anno su circa 200 milioni di ricavi l’ultima riga del bilancio segna un rosso di 7 milioni.


Le diverse esigenze

Ora che Bergamo inizia a raggiungere il livello di saturazione — spiegano le fonti — e in attesa dell’espansione la società di gestione deve ricalibrare l’approccio e capire se riconoscere a Ryanair lo stesso ammontare di incentivi per passeggero per un po’ di anni. Un ragionamento che si scontra con l’impostazione della low cost che da sempre bada a tenere i costi operativi più bassi possibili. «L’unica certezza è che Ryanair non abbandonerà mai Bergamo», si dicono convinti i dirigenti rivali della low cost.

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Raggiunti gli obiettivi

Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, noto per le sue uscite colorite, prova a stemperare. «Non abbiamo alcun dissidio in corso con Bergamo», dice al Corriere. «Il nostro accordo commerciale con loro scade nel 2028 e abbiamo raggiunto già oggi i volumi di traffico concordati per quell’anno», spiega senza però spiegare come sia stato possibile un exploit di questo tipo.


I problemi di consegna dei Boeing

«Il nostro problema è che siamo a corto di aerei a causa dei ritardi nelle consegne di Boeing — continua l’amministratore delegato —: a fine dicembre ce ne daranno una decina meno di quelli previsti. E siccome a Bergamo abbiamo già raggiunto i target fissati allora ha senso per noi togliere alcuni aerei e spostarli altrove». In Italia il vettore ha 103 aerei dislocati su 19 basi. Ma gli esperti sottolineano che Ryanair avrebbe potuto recuperare quegli aerei da altre basi.

Accordo nel 2025

«Stiamo parlando con il team di Sacbo su un nuovo accordo per la crescita del traffico fino 2034 — rivela il ceo —. Speriamo di trovare l’intesa l’anno prossimo quando avremo più aerei e più possibilità di sviluppo». Una versione che poco si allinea con due delle slide di una presentazione mostrata in un hotel a Milano durante una conferenza stampa. «Bergamo non incentiva la crescita» si legge in entrambe.

Il «numero magico»

Le fonti escludono una rottura clamorosa tra le due realtà. E ricordano la presenza degli hangar per la manutenzione della low cost e i simulatori di volo per la formazione dei piloti. «Conviene a entrambe continuare questa collaborazione». Anche se «Sacbo è in una posizione non facile», dice il capo di una società di gestione aeroportuale in Italia. «Deve trovare il punto di equilibrio, il numero magico — cioè la cifra da corrispondere per viaggiatore imbarcato — che consente di ottenere maggiori profitti nei prossimi anni senza però intaccare la marginalità di Ryanair nello scalo bergamasco».


@Corriere/economia
 
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s4lv0z

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Vale ancora il principio della domanda e offerta o no?
Oh Cesare, manca poco a Natale e ci aspetta ancora la pena di leggere il dramma di quelli che devono spendere danari perché - come tutti gli anni - se vuoi tornare da mamma’ il 24 non trovi una beata fava a 9.99 Eur.
Come faccio a tornare per mangiare la Sfincia di San Giuseppe senza vendere un rene? Mi tocca saltare, chi lo dice a zia Concetta?


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Il principio vale ancora però comunicare in modo trasparente l'offerta senza costringere a simulare l'acquisto sarebbe una forma di rispetto.
Io dei voli a 9,99 euro faccio volentieri a meno da sempre pur non avendo nulla contro FR & C.

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Viking

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Il principio vale ancora però comunicare in modo trasparente l'offerta senza costringere a simulare l'acquisto sarebbe una forma di rispetto.
Io dei voli a 9,99 euro faccio volentieri a meno da sempre pur non avendo nulla contro FR & C.

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Ognuno ha le proprie esigenze: scelta posto, aggiunta attrezzatura sportiva, assicurazione e altri ninnoli (come per il rent a car). Se non hai nulla da acquistare, quanto tempo spendi a cliccare su skip ed arrivare al tuo prezzo finale? Oh, poi di sicuro non ci arrivo io a capire la questione “trasparenza”.


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s4lv0z

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Ognuno ha le proprie esigenze: scelta posto, aggiunta attrezzatura sportiva, assicurazione e altri ninnoli (come per il rent a car). Se non hai nulla da acquistare, quanto tempo spendi a cliccare su skip ed arrivare al tuo prezzo finale? Oh, poi di sicuro non ci arrivo io a capire la questione “trasparenza”.


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Non pensare che sto polemizzando con te (perlomeno non io)... Se non apprezzo le procedure di una compagnia la elimino dal mio "elenco fornitori abituali" mica pretendo che si adegui lei ai miei desiderata.

Per trasparenza intendo dei costi da confrontare a parità di servizi.. Ovviamente quelli base... niente hotel, noleggio auto, transfer, ecc.
Vorrei esposto il costo del biglietto con incluso il trolley da cabina... da tutti allo stesso modo... ma va bene anche così...

Alla fine conta chi vola verso la mia destinazione e gli orari... per il resto non è un problema qualche click in più. Questo però non vale per tanti passeggeri.

PS ovvio che tale trasparenza va codificata dal legislatore senza ledere il diritto di definire la propria strategia commerciale delle compagnie... e non mi aspetto che se ne facciano carico le compagnie stesse

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indaco1

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Ma ci sono un sacco di combinazioni possibili, io per esempio quando viaggio con un'altra persona prendo un unico bagaglio imbarcato in due e mi accontento dei borsettini cabin max, niente trolley.

Questo ha effetti positivi all'imbarco, non mi trascino il trolley e soprattutto non rischio di non riuscire a caricarlo in cabina quindi non ho bisogno di affrettarmi e mi contemplo comodamente seduto quelli che hanno pagato il trolley sofferenti in coda in piedi per tempi molto lunghi... Ma ha anche effetti negativi allo sbarco, perche' devo recuperare il bagaglio e quindi aspettare e sperare anche se sui voli p2p i pasticci sono relativamente rari, salvo forte ritardo e arrivo nel cuore della notte quando gli handler non ci sono piu'.

In sintesi, sui motori di ricerca e sui gds non e' detto che sia facile far impostare fin dall'inizio le condizioni richieste per i bagagli in modo che siano confrontabili tra le varie compagnie.

Peraltro FR tipicamente si cerca sul loro sito, non sugli aggregatori, e su quello si che potrebbero farmi impostare subito che tipo di bagagli voglio. Ma non gli conviene. E sono in buona compagnia.

I supermercati sono disegnati non per farti fare la spesa in fretta ma per favorire gli acquisti d'impulso.I layout ottimali per il cliente sono stati testati e fanno calare le vendite del 20-30%

Le tariffe di telefonia e utility sono disegnate in modo di non farti capire un piffero di quanto spenderai veramente subito e dopo un po'.

Idem per i costi delle banche. E anche delle assicurazioni che non capisci se ti assicurano nel momento del bisogno.

E gli accessori per le auto? Il prezzo specchietto per le allodole e' privo di elementi necessari alla vita umana, e non puoi scegliere veramente quelli che ti interessano, anche li ci sono dei pacchettoni infarciti di cose di dubbia utilita' solo per avere l'AC e non schiattare d'estate.

Insomma, in fondo per quanto defatigante dover dire di non ripetutamente a tutte le minchiate che cercano di appiopparti per pagine e pagine prima di arrivare al prezzo finale, in fondo e' il meno rispetto a quello che fanno altri soggetti economici... e' solo qualche click e poi sara' tutto chiaro.
 

flapane

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Con Eurowings, ormai, il trolley in cabina costa sempre più del bagaglio imbarcato da 12kg. Vogliono banalmente evitare ritardi dovuti alla sistemazione nelle cappelliere.
 

ally01

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ma esattamente cosa si vuole ottenere? le lowcost non ci metterebbero molto ad alzare i prezzi di 20€ per includere il bagaglio a mano su ogni biglietto. Poi si perderebbe la flessibilità di viaggiare con il bagalio che si vuole con un biglietto allineato al servizio offerto...
 
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fly347

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Si sottovaluta un altro effetto positivo che ha avuto il trolley a pagamento: è finita la giungla delle cappelliere e del rischio che te lo mettessero in stiva all'imbarco per mancanza di spazio a bordo. Oggi i posti delle cappelliere sono quanti i trolley in cabina e tutto fila relativamente liscio. Se sono bravo o il mio viaggio è per pochi giorni risparmio con zaini ben progettati che stanno sotto il sedile. Altrimenti acquisto opzione trolley in cabina senza essere costretto a mettermi in fila all'alba perché ho la certezza che posto ci sarà nelle cappelliere. Tornare al passato quando c'era la corsa a mettersi in fila per non rischiare di restare senza posto nelle cappelliere sarebbe pura follia ordinata da chi non vola o vola solo in business. E non si risparmierebbe un euro (anzi) perché semplicemente le compagnie distribuirebbero su tutti i passeggeri, anche sul ragazzino che viaggia con lo zainetto, quanto non incassa dal trolley portato in cabina da altri passeggeri. Quando viaggio simulo prezzo finale di ciò che mi serve - bagaglio imbarcato o no, trolley o solo zaino, posto se voglio sceglierlo, perfino orario del volo (se è molto presto e sono costretto a prendere taxi non è stessa cosa di orario più comodo che mi consente di andare in aeroporto con economici mezzi pubblici): quando ho cifra finale decido con quale compagnia volare. Non mi sembra così complicato. Tra l'altro ho un'età per cui non sono i 30 euro a cambiarmi la vita ma è più una questione di principio (e di passatempo nel cercare tariffa e servizi migliori). Detto questo sono pronto a lanciare petizione: no al ritorno della giungla dell'eccesso di trolley in cabina
 

Qantaslink

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Io prendo sempre il volo con trolley in cabina come ha detto giustamente fly347 quei soldi spesi in più non cambiano la vita.
Viaggio con trolley semi vuoto per riempirlo di prodotti tipici del paese visitato.
 
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ally01

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Si sottovaluta un altro effetto positivo che ha avuto il trolley a pagamento: è finita la giungla delle cappelliere e del rischio che te lo mettessero in stiva all'imbarco per mancanza di spazio a bordo.
si è probabile che OLeary ritenga piu' profittevole diminuire i tempi di carico/scarico che pensare ai guadagni di un trolley a pagamento...
 
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Dancrane

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si è probabile che OLeary ritenga piu' profittevole diminuire i tempi di carico/scarico che pensare ai guadagni di un trolley a pagamento...
A giudicare dalle file che vedo per l'imbarco prioritario, credo abbia preso due piccioni con una fava. E, lentamente, sembra che si stia imparando anche a leggere da quale porta imbarcarsi!
 

FLRprt

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Con Eurowings, ormai, il trolley in cabina costa sempre più del bagaglio imbarcato da 12kg. Vogliono banalmente evitare ritardi dovuti alla sistemazione nelle cappelliere.
Altro esempio: Aeroitalia, Pisa-Comiso 26 settembre
basic = 59,99 euro con 1 bagaglio 40x30x20 sotto il sedile
classic = 104,99 con 1 bagaglio 40x30x20 sotto il sedile + bagaglio 80x50x30 23 kg in stiva
biz = 139,99 con 1 bagaglio 40x30x20 sotto il sedile + bagaglio 80x50x30 23 kg in stiva + cabin trolley 55x40x20 10 kg (posto premium)
Insomma, i trolley in cabina non li voglio!

Nota: le tre opzioni compaiono nella prima schermata di prenotazione.
 

londonfog

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A pensarci bene, durante l'inverno oltre ai trolley ci sono anche i cappotti da sistemare. Gia' questo rallenta l'imbarco.
 

Cesare.Caldi

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Easyjet è una della compagnie che i prezzi piu' alti dei supplementi bagagli, specie se paragonati al prezzo base del volo.

Esempio avevo trovato un volo che mi interessava prezzo ar ottimo 55,16 se aggiungo solo il trolley in cabina il supplemento mi costa 108,46 in pratica il doppio del costo del volo. Prezzo totale 164,12.

A me sembra decisamente troppo alto il prezzo del supplemento in rapporto a quello del volo.

Risultato ho prenotato con una major e a conti fatti ho speso di meno, se il prezzo del supplemento fosse stato piu' equilibrato avrei prenotato con loro e non penso di essere il solo a fare queste comparazioni.
 
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FLRprt

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No.
Cerchiamo di raccontare le cose come stanno.
Easyjet sta applicando la politica del "no trolley in cabina". La struttura del prezzo del biglietto è: minitrolley = prezzo base (standard) / minitrolley + bagaglio in stiva = prezzo intermedio (essential) / minitrolley + trolley = prezzo alto (standard plus, con bonus di imbarco prioritario e front seat). Per ora Ryanair Vueling Wizz Air fanno pagare più il bagaglio in stiva del trolley in cabina.
Poi possiamo disquisire se il costo sia troppo alto, ma l'orientamento è di avere meno trolley possibili in cabina al punto di far pagare meno il bagaglio in stiva del trolley in cabina.

Comunque vorrei sapere perché devo pagare per un qualcosa che non genera costi per la compagnia aerea: un trolley in cabina per la compagnia non comporta costi di handling bagaglio, nelle tasse aeroportuali sono già inclusi gli oneri per il controllo di sicurezza (e se viaggio senza bagaglio non me li rimborsano), il peso del trolley rientra nel peso complessivo standard per passeggero.
 

Paolo_61

Socio AIAC
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No.
Cerchiamo di raccontare le cose come stanno.
Easyjet sta applicando la politica del "no trolley in cabina". La struttura del prezzo del biglietto è: minitrolley = prezzo base (standard) / minitrolley + bagaglio in stiva = prezzo intermedio (essential) / minitrolley + trolley = prezzo alto (standard plus, con bonus di imbarco prioritario e front seat). Per ora Ryanair Vueling Wizz Air fanno pagare più il bagaglio in stiva del trolley in cabina.
Poi possiamo disquisire se il costo sia troppo alto, ma l'orientamento è di avere meno trolley possibili in cabina al punto di far pagare meno il bagaglio in stiva del trolley in cabina.

Comunque vorrei sapere perché devo pagare per un qualcosa che non genera costi per la compagnia aerea: un trolley in cabina per la compagnia non comporta costi di handling bagaglio, nelle tasse aeroportuali sono già inclusi gli oneri per il controllo di sicurezza (e se viaggio senza bagaglio non me li rimborsano), il peso del trolley rientra nel peso complessivo standard per passeggero.
Perché lo spazio nelle cappelliere è una risorsa scarsa, e come tutte le risorse scarse ha un valore
 
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A pensarci bene, durante l'inverno oltre ai trolley ci sono anche i cappotti da sistemare. Gia' questo rallenta l'imbarco.
Basta laciare le cabine a -20°C tutto il giorno e risolvi il problema. 😁
Imbarco atletico e nessun cappotto da sistemare nelle cappelliere.