venexiano
Amministratore AC
Senza nulla togliere all'indubbia esperienza e al prestigio di una figura diplomatica (che, diciamolo, non è nemmeno detto che parli la lingua del Paese in cui opera): credo anch'io che l'idea di nominare presidente l'Ambasciatore a Berlino sarebbe gradita ai tedeschi. Ma solo se il cancelliere si chiamasse ancora Otto von Bismarck.Sarebbe interessante capire chi ha messo in circolazione questa notizia di Varricchio che sarebbe il prossimo presidente.
Perchè forse hanno volutamente fatto uscire il suo nome prima dei giusti tempi proprio per bruciarlo.
Anche se secondo me ha una esperienza e un CV inattaccabile e penso potrebbe essere una persona gradita anche ai tedeschi,.
O meglio, mi chiedo: per una compagnia come ITA, che si trova in una fase più che mai delicata, sarebbe davvero vantaggioso o necessario nominare presidente una figura che non proviene dall'ambito industriale, sia in chiave di strategia aziendale che in termini di gradimento da parte del futuro azionista e partner industriale?
Certo, non è certo il primo caso di un diplomatico nominato alla presidenza di una grande azienda a partecipazione statale, vedi Leonardo. La situazione, tuttavia, mi sembra un po' diversa.