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- 16 Giugno 2009
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STRATEGIE
Ita-Lufthansa, il piano di sviluppo: focus su Fiumicino, nuove rotte e ruolo per Air Dolomiti
Il piano industriale italo-tedesco da gennaio 2025 dopo il «closing» dell’operazione. Dai codeshare al programma fedeltà, tutti i passaggi dell’investimento di Lufthansa
Il piano industriale per la nuova Ita Airways a trazione Lufthansa vedrà la luce non prima di metà gennaio 2025, quando il ministero dell’Economia e il gruppo tedesco metteranno le ultime firme sull’accordo da poco approvato in via definitiva dalla Commissione europea. È quanto spiegano al Corriere tre fonti a conoscenza delle discussioni tra Roma e Francoforte. Non si tratta di una «semplice» operazione industriale. Bisognerà lavorare, viene sottolineato, «al più grande trasloco aereo» a livello mondiale negli ultimi 20 anni.
Le tappe
Si dovranno rinegoziare migliaia di contratti coi fornitori e i clienti in tutto il mondo, cambiare alleanza dei cieli e l’infrastruttura commerciale di base, ottimizzare i collegamenti, l’uso degli aerei, gli orari dei voli, allineare le fasce tariffarie e integrare i programmi fedeltà, aggiornare i piani di manutenzione degli aerei, riorganizzare i flussi dei passeggeri premium anche per quanto riguarda gli accessi nelle lounge aeroportuali. Per questo ci vorranno un paio d’anni per completare l’integrazione tra i due vettori.
Integrazioni e miglioramenti
Tra le prime mosse ci saranno l’avvio dei voli in codeshare con le altre aviolinee del gruppo (Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings/Discover) e l’integrazione del programma fedeltà di Ita, «Volare», in quello del colosso, «Miles&More». All’ottimizzazione sul fronte dei costi (handling, catering, manutenzione) si affiancherà un miglioramento del revenue management grazie al «cervellone» di Lufthansa a Zurigo per aumentare i ricavi del vettore tricolore, ritenuto uno degli elementi più deboli.
Air Dolomiti e SkyAlps
L’aggiunta di Roma Fiumicino al sistema multi-hub porterà a una revisione dei flussi di «alimentazione» dei voli di lungo raggio di Ita, con più «ondate» di voli brevi di quelle attuali. In questo ambito — da quanto apprende il Corriere — toccherà ad Air Dolomiti, aviolinea italiana del gruppo Lufthansa, portare passeggeri a Fiumicino che poi si imbarcheranno sui collegamenti intercontinentali di Ita. Si lavora a un accordo commerciale con SkyAlps, vettore regional di Bolzano con velivoli da 76-78 posti, che potrebbe coprire le tratte con flussi più «sottili» tra Roma e gli scali medio-piccoli. Ma per gli standard di Lufthansa la società deve prima ottenere la certificazione Iosa (Iata operational safety audit).
Le nuove rotte
A livello di network ci sarà un’espansione in Africa e Sud America. Oltre a maggiori frequenze sulle rotte esistenti, si studiano nuovi collegamenti: il toto-rotte punta, per esempio, su Bogotà (Colombia) e, d’estate, verso città brasiliane in aggiunta a quelle già coperte, Rio de Janeiro e San Paolo. In parallelo è prevista una «rimodulazione» delle rotte in forte perdita e non strategiche, un maggiore focus sull’Est Europa in ottica prosecuzioni verso l’America e più attenzione sul segmento leisure che si sta rivelando particolarmente profittevole in Europa.
@Corriere/economia
Ita-Lufthansa, il piano di sviluppo: focus su Fiumicino, nuove rotte e ruolo per Air Dolomiti
Il piano industriale italo-tedesco da gennaio 2025 dopo il «closing» dell’operazione. Dai codeshare al programma fedeltà, tutti i passaggi dell’investimento di Lufthansa
Il piano industriale per la nuova Ita Airways a trazione Lufthansa vedrà la luce non prima di metà gennaio 2025, quando il ministero dell’Economia e il gruppo tedesco metteranno le ultime firme sull’accordo da poco approvato in via definitiva dalla Commissione europea. È quanto spiegano al Corriere tre fonti a conoscenza delle discussioni tra Roma e Francoforte. Non si tratta di una «semplice» operazione industriale. Bisognerà lavorare, viene sottolineato, «al più grande trasloco aereo» a livello mondiale negli ultimi 20 anni.
Le tappe
Si dovranno rinegoziare migliaia di contratti coi fornitori e i clienti in tutto il mondo, cambiare alleanza dei cieli e l’infrastruttura commerciale di base, ottimizzare i collegamenti, l’uso degli aerei, gli orari dei voli, allineare le fasce tariffarie e integrare i programmi fedeltà, aggiornare i piani di manutenzione degli aerei, riorganizzare i flussi dei passeggeri premium anche per quanto riguarda gli accessi nelle lounge aeroportuali. Per questo ci vorranno un paio d’anni per completare l’integrazione tra i due vettori.
Integrazioni e miglioramenti
Tra le prime mosse ci saranno l’avvio dei voli in codeshare con le altre aviolinee del gruppo (Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings/Discover) e l’integrazione del programma fedeltà di Ita, «Volare», in quello del colosso, «Miles&More». All’ottimizzazione sul fronte dei costi (handling, catering, manutenzione) si affiancherà un miglioramento del revenue management grazie al «cervellone» di Lufthansa a Zurigo per aumentare i ricavi del vettore tricolore, ritenuto uno degli elementi più deboli.
Air Dolomiti e SkyAlps
L’aggiunta di Roma Fiumicino al sistema multi-hub porterà a una revisione dei flussi di «alimentazione» dei voli di lungo raggio di Ita, con più «ondate» di voli brevi di quelle attuali. In questo ambito — da quanto apprende il Corriere — toccherà ad Air Dolomiti, aviolinea italiana del gruppo Lufthansa, portare passeggeri a Fiumicino che poi si imbarcheranno sui collegamenti intercontinentali di Ita. Si lavora a un accordo commerciale con SkyAlps, vettore regional di Bolzano con velivoli da 76-78 posti, che potrebbe coprire le tratte con flussi più «sottili» tra Roma e gli scali medio-piccoli. Ma per gli standard di Lufthansa la società deve prima ottenere la certificazione Iosa (Iata operational safety audit).
Le nuove rotte
A livello di network ci sarà un’espansione in Africa e Sud America. Oltre a maggiori frequenze sulle rotte esistenti, si studiano nuovi collegamenti: il toto-rotte punta, per esempio, su Bogotà (Colombia) e, d’estate, verso città brasiliane in aggiunta a quelle già coperte, Rio de Janeiro e San Paolo. In parallelo è prevista una «rimodulazione» delle rotte in forte perdita e non strategiche, un maggiore focus sull’Est Europa in ottica prosecuzioni verso l’America e più attenzione sul segmento leisure che si sta rivelando particolarmente profittevole in Europa.
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