Ita Airways punta ai 100 milioni di risultato operativo quest’anno. Prime sinergie con Lufthansa
Ita Airways punta a chiudere il 2025 con un risultato operativo di 80-100 milioni di euro — il primo della sua storia, ma anche il primo da oltre vent’anni se si considera pure Alitalia —, con l’obiettivo di raddoppiarlo nel 2026 per poter aumentare gli aerei, le assunzioni e le rotte intercontinentali. È quanto apprende il
Corriere della Sera da fonti aziendali a conoscenza dei piani dell’amministratore delegato, Joerg Eberhart, che si è insediato il 17 gennaio nel board del vettore tricolore rinnovato dopo l’ingresso di Lufthansa (che detiene il 41%). Numeri che, va precisato, non certi dal momento che le sinergie con i tedeschi devono ancora produrre i loro effetti.
«Break even sostenibile»
Nella
conferenza stampa di lunedì al quartier generale di Ita — per presentare le prime novità delle nozze italo-tedesche con il presidente della società, Sandro Pappalardo, e il ceo del gruppo Lufthansa, Carsten Spohr — Eberhart non ha fornito cifre, ma ha più volte sottolineato la necessità per l’azienda di raggiungere il «break even sostenibile» nel 2025, mentre Spohr non ha escluso un "piccolo utile".
La bozza di piano
Secondo le discussioni interne — proseguono le fonti, che hanno chiesto l’anonimato perché non autorizzate a discuterne con la stampa — nel 2026 Eberhart e Pappalardo lavoreranno per raggiungere un risultato positivo pari a 200 milioni di euro, per salire poi a oltre 300 milioni nel 2027 che è l’anno di integrazione completa col gruppo tedesco. La «missione» per tutte le aviolinee del gruppo Lufthansa e quindi anche di Ita è quella di avere un margine operativo di almeno l’8%.
Il cambio di alleanza
Un’integrazione che in realtà è già partita ufficialmente il 3 febbraio. Ita lascerà il 1° maggio l’alleanza SkyTeam (dove si trovano Air France-Klm e Delta Air Lines) per entrare «a inizio 2026» in Star Alliance (alleanza di Lufthansa e United Airlines), dal 25 febbraio inizierà a vendere i voli in codeshare con Lufthansa e parte da subito l’«unione» dei programmi fedeltà: i 36 milioni di membri di «Miles & More» (Lufthansa) potranno accumulare e utilizzare le miglia su tutti i voli di Ita, i 2,7 milioni iscritti di «Volare» (Ita) potranno fare lo stesso sui voli di Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines.
Le reazioni
«È una giornata storica per l’aviazione europea», ha commentato Pappalardo in conferenza stampa. Per Spohr questa operazione è anche «un impegno nei confronti dell’Italia, dello scalo di Fiumicino e degli italiani». E anche se ha l’opzione di salire al 90% di Ita «già quest’anno, al momento non è in programma», ricordando il ruolo cruciale del governo italiano nel portare a conclusione positiva — anche con la Commissione europea — un accordo che ha affrontato diversi ostacoli.
Il brand «Alitalia»
Eberhart, ha spiegato che si sta lavorando al nuovo piano industriale e che se il 2025 sarà di «consolidamento», nel biennio successivo si punterà alla crescita, «con la prospettiva di nuove assunzioni». Quanto al marchio «Alitalia» (che Ita ha acquistato per 90 milioni), il ceo del vettore tricolore ha detto che il brand «ha potenziale e valore alti, ma prima vorremmo raggiungere il break even per rilanciarlo nel modo migliore».
Il ceo Eberhart e il presidente Pappalardo al lavoro al nuovo piano industriale. L’obiettivo è arrivare al target che Lufthansa chiede a tutti i vettori del gruppo dell’8% di margine operativo
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