Milano-Roma: sfida continua fra aereo e treno


belumosi

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Gli effetti dell' AV cominciano a farsi sentire.

Alta Velocità, in forte crescita il numero dei clienti

Dal giorno dell’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia l’offerta dei treni Frecciarossa e Frecciargento ha registrato un generale incremento. Sono state 10mila le iscrizioni a "CartaFreccia". Continua intanto il necessario rodaggio dell’intero sistema AV. Circolazione condizionata dagli agenti atmosferici
Roma, 16 dicembre 2009

Ad appena quattro giorni dal lancio del nuovo orario ferroviario, in vigore dallo scorso 13 dicembre, la risposta dei viaggiatori si mostra più che lusinghiera. L’offerta dei treni Frecciarossa e Frecciargento ha registrato un generale incremento, con punte del + 40% sulla Roma - Milano. Un vero boom anche sul web, dove sono state ben 10mila le iscrizioni a "CartaFreccia", la nuova Fidelity Card destinata ai clienti dell’Alta Velocità.

Continua intanto il necessario rodaggio dell’intero sistema AV alla luce della concomitante apertura di tre nuove tratte e del notevole incremento dei treni da gestire. A condizionare la regolarità della circolazione sono intervenuti anche alcuni problemi esterni, quali il nevischio dei primi giorni e il ghiaccio odierno in Val Padana, che ha diminuito l’aderenza tra le ruote dei convogli e le rotaie provocando slittamenti e diminuzioni di velocità.

http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=b29fa441a8895210VgnVCM1000003f16f90aRCRD
 

giammy83

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Culla del Rinascimento
esempi di paragone con l'estero?alcuni esempi
Da New York a Long Island (dove abitano i miei cugini) ci sono circa 50 km, e il costo del biglietto è di 26 $ A/R, fascia di punta...22$ fascia non di punta. tanto, si...ma ogni 20 min (anche di notte!!!!) c'è un treno, pulito! dove trovi sempre posto a sedere! dove il controllore passa e ti oblitera il biglietto e ti ringrazia anche!!! da noi per fare 50 km ci vogliono circa 6,50 Euro..un terzo...ma vi prego, in quanto pendolare, non fatemi dare un giudizio sulle ferrovie italiane...rischierei di essere bannato dal forum:D
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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L’Alta Velocità piace ai manager

Un’inchiesta – sondaggio, pubblicata nel numero di Economy in edicola oggi, sottolinea tutti gli aspetti dell’AV che incontrano i gusti dei nuovi pendolari del terzo Millennio. Oltre al comfort e alla rapidità, imprenditori, amministratori delegati e direttori apprezzano la possibilità di rimanere “always connected”
Roma, 17 dicembre 2009

L’Alta Velocità piace a manager e businessmen italiani. Panorama Economy ha interrogato imprenditori e amministratori delegati di aziende nostrane e straniere e ne è uscita l’inchiesta-sondaggio “Alta Velocità - Alta Produttività”, a firma Roberto Carminati, nel numero in edicola oggi.

“La ferrovia ha un impatto ambientale infinitamente minore rispetto agli aerei” sottolinea Carlo Mancini, ex esecutivo di Google Italia e oggi a capo della start up tecnologica Khamsa, rivelandoci il lato ecologico dei manager contemporanei. Danilo Bonato, direttore generale del consorzio di gestione rifiuti da apparecchiature elettriche Re Media, è un esperto in materia e si rivela infatti molto informato: “Su un volo da Roma a Milano, ogni passeggero genera 80 chili di CO2 e in auto70. In terno solo 23”.

La cosa che più piace però ai nuovi pendolari del business, al di là del comfort e della rapidità di spostamento offerti dai nuovi servizi AV, è forse la possibilità di “restare connessi”. Si “riducono” le distanze, ma anche gli sprechi di tempo. Imprenditori, amministratori delegati, direttori e responsabili, tutti apprezzano che sul Frecciarossa il viaggio possa trasformarsi in tempo prezioso dedicato agli affari. Per Adrian Graf, nuovo direttore marketing di Montblanc Italia, inseparabile da Blackberry e portatile “la battaglia tra treno e aereo è terminata. Ha vinto il treno, perché offre un’alternativa competitiva in termini di prezzo e servizi”. E anche Danilo Pavon, brand manager di Cromia, ama l’AV perché “mi fa correre veloce, senza isolarmi dal lavoro e dal mondo”. Ma c’è chi chiede di più, come il direttore della Divisione mobile business di Microsoft Fabio Falzea. “ Scelgo il treno perché mi permette di essere always connected – dice Falzea - anche se auspico servizi in più per chi, come me, vuole e deve restare in contatto con il mondo e con il lavoro quando viaggia”.

A tutti poi piace l’idea di arrivare velocemente nel cuore delle città, senza perdere altro tempo all’aeroporto tra check out e coda ai taxi. Andrea Rossi, responsabile nazionale di Novell, sottolinea: “Non è un plus da poco arrivare direttamente in centro senza dover cercare un parcheggio!”.

http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=722ea8beb1c95210VgnVCM1000003f16f90aRCRD
 

Fox

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30 Luglio 2007
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KLIA
Ste affermazioni mi sembrano realizzate ad hoc da trenitalia, lasciano molto a desiderare. Io preferisco essere 50 minuti lontano dalla connessione, che 3h (che poi 3h non saranno mai) fatte a singhiozzi. Il manager puo' utilizzare anche il treno, ma non per a-r in giornata!
 

FlyIce

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6 Novembre 2005
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Ste affermazioni mi sembrano realizzate ad hoc da trenitalia, lasciano molto a desiderare. Io preferisco essere 50 minuti lontano dalla connessione, che 3h (che poi 3h non saranno mai) fatte a singhiozzi. Il manager puo' utilizzare anche il treno, ma non per a-r in giornata!
Ok, che l'A/R in giornata con 3 ore di viaggio può risultare pesante, ma il viaggio in aereo ha tempi totali non molto dissimili.

Quanto ai manager sono anni che si nota un interesse verso il treno: ai tempo del tBiz che ci metteva 4 ore circa, la prima classe era a tratti strapiena, oltre a quelle di tutti gi ES* di allora.
Per un periodo ho fatto la Milano-Bologna e vedevo molte facce note (sia famose, sia colleghi di una grande azienda) che proseguivano per Roma (non fermava a Firenze).
 

giammy83

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20 Settembre 2009
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Culla del Rinascimento
Sulla Roma-Milano il jet batte il treno super-veloce

Le ali battono di nuovo i binari. L'aereo Alitalia sulla direttrice Roma-Milano vince la gara con il treno superveloce, nonostante il Frecciarossa avesse lanciato la sfida sulle 3 ore di percorrenza. Mezz'ora in meno rispetto alla durata del viaggio fino al 12 dicembre.

Due giornalisti del Sole 24 Ore, Nicoletta Cottone e Gianni Dragoni, sono partiti stamattina alle 9 dalla Fontana di Trevi, nel cuore della Capitale, diretti a Milano. Una in treno, l'altro in aereo. Il traguardo in piazza Duomo a Milano.

È arrivato per primo il giornalista in aereo, alle 12.23, distanziando di oltre un'ora la collega in treno, che è giunta al Duomo alle 13.27. Dunque il viaggio in aereo dalla Fontana di Trevi al Duomo è durato complessivamente 3 ore e 23 minuti, mentre quello in treno, 4 ore e 27 minuti.
Più economico, però, il viaggio sui binari: la spesa totale è stata di 125 euro (di cui 108 per il biglietto in prima classe e 19 euro per i taxi nelle due città). Viaggiare fra le nuvole è costato 265,85 euro (205,85 per il volo e 60 per i taxi).

Tutti e due i mezzi, però, hanno perso la sfida con la puntualità. L'aereo è decollato alle 11, quasi un'ora dopo l'orario previsto, a causa, secondo l'annuncio del comandante, del forte vento a Fiumicino che ha fatto chiudere una pista. L'atterraggio a Linate è avvenuto alle 11.43, con circa mezz'ora di ritardo. Il Frecciarossa non ha mantenuto la promessa del viaggio in 2 ore e 59 minuti, giungendo a Milano Centrale con 43 minuti di ritardo. Il treno è partito da Termini già con 5 minuti di ritardo. Poi nel corso del viaggio numerose soste non previste di qualche minuto, la più lunga a Bologna. Fuori dal finestrino il paesaggio è lunare per la neve. La spiegazione che arriva dagli altoparlanti delle Ferrovie attribuisce il ritardo a «guasti agli impianti di stazione». Impossibile saperne di più. Certo la neve è tanta, ma le comunicazioni ufficiali non ne parlano. Comunque quando si riparte da Bologna il ritardo annunciato da Fs è di 35 minuti.

Alla stazione due signore bionde si lanciano dal treno per cercare di prendere la coincidenza per Como. «L'alta velocità oggi non ha funzionato», dicono. Poi si guardano e aggiungono: «L'aumento dei prezzi, sì».

(tratto da www.ilsole24ore.com del 14-Dic-2009)
 

Enrico84

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18 Luglio 2009
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Oggi ho provato il mobile check-in con ricezione della carta d'imbarco direttamente sul cellulare....molto comodo! Speriamo lo estendando su tutte le tratte.:cool:

L'unica pecca riguarda l'inglese, ma chi usano come traduttore in AZ!? Guardate qui:

 

Enrico84

Utente Registrato
18 Luglio 2009
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Azz...chissà che qualcuno non legga la tua (sacrosanta) osservazione e ponga rimedio!
Sicuramente la maggior parte dei mobile check-in verrà da clienti italiani che non ci faranno caso, però mi dispiace per una svista del genere.... scrivero' ad uno dei VP come avevo scritto tempo fa a Sabelli per la FCO-LAX!

In generale fatevi sentire, loro ci leggono!
 

setIRSposition

Moderatore
6 Novembre 2005
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Sicuramente la maggior parte dei mobile check-in verrà da clienti italiani che non ci faranno caso, però mi dispiace per una svista del genere.... scrivero' ad uno dei VP come avevo scritto tempo fa a Sabelli per la FCO-LAX!

In generale fatevi sentire, loro ci leggono!
Mi sa che fai prima via forum ;)
 
G

gjangj

Guest
Nicola, tutte e tue "Azz"... siamo o non siamo due Signori?? Non ti azzardare a dire che ho copiato che vedi!! L'ho visto dopo, chiaro???!!!
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Falsa partenza per il Frecciarossa
Nessun treno in orario fino a Torino


di LORENZA PLEUTERI
la Repubblica


TORINO - La rivoluzione dell'alta velocità - il lessico del viaggiatore tipo formato fast è indicativo - è partita al rallentatore. E continua a zoppicare. Palinsesti che saltano. Gli imbuti delle stazioni che diventano ragnatele. Macchinisti che in caso di difficoltà fermano i treni. Altri che non partono se i viaggiatori si assiepano nei vagoni-ristorante. E, snodo cruciale e critico, il nuovissimo tunnel del tratto Bologna-Firenze: quando lo impongono ragioni tecniche e di sicurezza, per questioni legate alla segnaletica e alle comunicazioni bordo-terra, i macchinisti non percorrono la galleria e ripiegano sulla linea storica, con un nefasto effetto domino anche per la circolazione tradizionale.

Così i 37 minuti previsti per coprire la tratta tra i due capoluoghi di regione diventano sogno, utopia, promesse di carta. Scovare un Frecciarossa partito e arrivato in perfetto orario allora è impresa ardua. I tabelloni che nelle stazione sferzate dal freddo polare annunciano gli sforamenti dei Tav - sempre all'ultimo secondo e mai appena possibile, come il regolamento di matrice europea imporrebbe - sono zeppi di variazioni.

Ieri mattina sembrava andasse meglio del solito, una settimana decisamente no. Il 9500 partito all'alba da Bologna e attraccato a Torino - città capolinea di convogli e di abbonati sull'orlo di crisi di nervi - ha fatto segnare solo tre minuti di ritardo. Poi è stata Caporetto. O Armageddon, altro termine entrato nel gergo dei pendolari ad alta velocità e dei passeggeri fast da corsa singola.

Non meglio precisati «interventi tecnici» - pare si tratti del tempo che ci vuole a resettare gli apparati Gps a bordo treno, in caso di caduta dei segnali - hanno imbrigliato il Frecciarossa 9533 da Torino a Roma (partenza ritardata di 41 minuti), l'ormai famigerato 9544 del percorso inverso (attracco 40 minuti dopo il previsto), il Napoli-Milano 9626 (62 minuti extra), il 9635 in direzione contraria (ha preso 78 minuti prima ancora di attraversare Roma) e via elencando. E la magra consolazione di un parziale risarcimento non c'è per tutti. In virtù del nuovo regolamento - «non possiamo fare diversamente, abbiamo dovuto applicare la direttiva comunitaria in materia», spiegazione da Fs - il bonus del 25 per cento scatta solo dopo un'ora tonda di ritardo e sempre che la colpa non sia dello stesso viaggiatore, di frane e catastrofi o di una infinità di altri imprevisti. [...]

19 dicembre 2009
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
snodo cruciale e critico, il nuovissimo tunnel del tratto Bologna-Firenze: quando lo impongono ragioni tecniche e di sicurezza, per questioni legate alla segnaletica e alle comunicazioni bordo-terra, i macchinisti non percorrono la galleria e ripiegano sulla linea storica, con un nefasto effetto domino anche per la circolazione tradizionale.
Fantastico!