Fonte la Sicilia/ragusa news
Il 5 aprile apre l’aeroporto di Comiso? Apre la torre di controllo...
Comiso - Nessuna data ufficiale per l'apertura del Vincenzo Magliocco. Il 5 aprile sarà operativa la Torre di controllo, ma difficilmente tale data potrà coincidere col "decollo" effettivo dell'aeroporto comisano. Restano ancora tanti tasselli che vanno posizionati al loro posto prima di poter vedere atterrare o decollare un aereo da Comiso. L'arrivo delle prime compagnie aeree (venerdì scorso Air One ha effettuato un sopralluogo alla struttura) è un primo passo verso il decollo, ma la strada è tutta in salita.
Anche per cominciare con la charteristica lo scalo deve essere, infatti, perfettamente funzionante. Ad avanzare dubbi verso un'apertura primaverile del Vincenzo Magliocco è una persona che l'aeroporto comisano l'ha letteralmente visto nascere: Gianni Scapellato, ex consulente dell'allora sindaco Digiacomo e advisor aeroportuale. "Quanto fatto sino ad oggi a Comiso è stato possibile grazie alla politica - spiega Scapellato - adesso è un lavoro d'industria che deve essere portato avanti. L'industria deve costruire un'azienda che deve essere interna al gestore, al quale deve rispondere ogni singolo operatore. Quest'azienda deve essere certificata ma deve rispondere anche a degli standard, a dei canoni che i singoli vettori richiedono per avere la certezza della loro copertura assicurativa. Il che vuol dire un insieme di strutture fisse, un insieme di strutture mobili (macchinari, software, hardware e quant'altro) e un insieme di personale che sia addestrato e certificato sulle singole operazioni, primarie ma anche secondarie. In maniera tale che se c'è qualcosa che non funziona, che si rompe, bisogna poter operare anche in assenza di quella procedura, di quell'apparecchiatura che, in quel momento, non è per qualche motivo operativa. Tutto questo viene poi visionato non dai commerciali dei singoli vettori ma da altre strutture operative che verificano questi standard. C'è tutto un lavoro preparatorio, che è dispendioso in termini di costi, ma soprattutto di management".
"Quest'ultimo - continua Scapellato - deve sapere perfettamente cosa fare, dov'è la testa e la coda di un aereo, come si dice in gergo. Solo dopo possono cominciare ad arrivare gli aerei, che nel frattempo possono essere contrattualizzati come vettori. Ma non c'è differenza tra un volo charter e un volo di linea da questo punto di vista". Difficile un'apertura ad aprile anche per Luigi Crispino, uno che di aeroporti e aerei se intende in quanto patron della fu Air Sicilia.
"Nel momento in cui l'aeroporto sarà certificato a ricevere le compagnie aeree - spiega Crispino - e quindi dopo il 4 aprile (quando comincerà il servizio di torre), io ritengo che almeno debbano passare un paio di mesi prima che una qualunque compagnia aerea si organizzi per operare su un qualsiasi aeroporto. Quindi, se tutto va bene, ritengo che, per come ho visto operare il presidente Dibennardo, ovvero in maniera molto fattiva, per giugno sicuramente si possa aprire, ma c'è un problema che forse è stato sottovalutato: il deposito carburante. Questione che, chiaramente, va a riflettersi sull'aspetto economico. Non essendoci il deposito e dovendo andare in deroga, i costi potrebbero aumentare e non di poco. Oggi, nell'esercizio di una rotta aerea, il carburante incide già per circa il 38 percento. Se dovesse ulteriormente aumentare ci sarebbe una difficoltà in più".
La Sicilia