Aeroporti: Operativo Nel 1* Semestre 2013 Lo Scalo 'magliocco' Di Comiso


valiant70

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Ryanair, assalto a Comiso
di Mario Barresi
La compagnia low cost sbarca a Fontanarossa: 28 voli settimanali per Orio al serio da aprile, 150 mila passeggeri l'anno. il manager italiano: "Lo scalo ragusano ci interessa molto, c'è già un'offerta"
CATANIA - Ryanair “assaggia” Fontanarossa. Una nuova rotta per Bergamo “Orio al Serio”, dal 4 aprile, con 28 voli settimanali (ogni giorno due di andata e altrettanti di ritorno) collegheranno Catania con l’hub italiano della low cost irlandese. Ma gli uomini di Michael O’Leary hanno messo gli occhi su un altro obiettivo strategico: l’aeroporto di Comiso. "L’interesse c’è ed è immediato, ma devono darci una risposta sulle nostre offerte", ammette Matteo Papaluco, sales & marketing manager di Ryanair per l’Italia, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio a Catania. E quindi c’è tutta l’intenzione di continuare l’investimento sulla Sicilia (6 milioni di passeggeri a Trapani dal 2006; 3,7 milioni a Palermo dal 2003), puntando non tanto sullo scalo catanese quanto sul futuro “fratellino” ibleo.

Ma partiamo da Fontanarossa. E cominciamo dalla notizia: Ryanair sbarca a Fontanarossa, che sarà il 21º aeroporto servito dalla “ultra low cost” in Italia. Con i 28 voli settimanali per Bergamo (ieri sul sito il costo per il primo weekend era di 36,75 euro a tratta) "conta di trasportare 150mila passeggeri l’anno, con la creazione di 150 posti di lavoro nell’indotto complessivo", promette Papaluca. Non si prevedono assunzioni a Catania, "non essendo una base operativa".

Un particolare non indifferente: né Sac né altre istituzioni locali stanno “pagando” Ryanair per volare da e per Catania. Il riferimento è al contributo - in media 5-7 euro a passeggero, più altri sconti sui servizi e fondi di enti pubblici per favorire il turismo, con un totale che a votle arriva anche a 25 euro a viaggiatore, come nel caso di Verona - spesso ottenuto dalla compagnia low cost ad altre società aeroportuali.

"Non conosco i contenuti dell’eventuale accordo commerciale», prova a trincerarsi il manager della compagnia. Ma poi il dettaglio, che in mattinata ci era stato già confermato dalla direzione della Sac, viene esplicitato in conferenza stampa dal rappresentante della società, Francesco D’Amico, responsabile Terminal: "Non c’è in atto alcun accordo commerciale: Ryanair con Sac ha lo stesso tipo di rapporto delle altre compagnie".

Anche perché l’attuale bilanciamento dei voli su Fontanarossa (80% nazionali, 20% internazionali) spingerebbe la società di gestione a fare "qualche sacrificio", ma semmai per compagnie low cost "che coprano rotte extradomestiche". Altri lavori in corso per allargare il rapporto con il vettore irlandese? Il manager Ryanair si mantiene sul vago ("Non confermo né smentisco") sull’indiscrezione, circolata negli scorsi giorni, della richiesta una trentina di slot per destinazioni internazionali su Fontanarossa. Fonti Sac confermano che qualcosa in piedi ci sarebbe: voli continentali di medio-lungo raggio che non siano concorrenziali rispetto ad altre tratte già coperte da vettori tradizionali. Per questo, nei contatti già avviati sull’asse Sac-Ryanair, s’è discusso delle ipotesi Lubecca, Stoccolma e Siviglia, tanto per fare qualche esempio.

E se per Catania si comincia con il test di assaggio su Orio al Serio e si tratta sul futuro, Ryanair sembra spingere sull’acceleratore per mettere nero su bianco l’accordo con Comiso. "Abbiamo offerto di portare subito 2 milioni di passeggeri l’anno - ammette Papaluca - e da quasi un anno aspettiamo una risposta". Il corteggiamento è documentato anche da una lettera dello scorso ottobre - resa nota dal deputato regionale ed ex sindaco di Comiso, il battagliero Pippo Digiacomo - in cui il direttore Sviluppo rotte di Ryanair, Colin Casey, affermava che la compagnia è pronta a «investire su Comiso". C’è dunqie un interesse ("lo stesso che Ryanair ha per crescere e per movimentare quanti più passeggeri su ogni destinazione servita", prova a dribblare Papaluca), contrapposto a quello delle concorrenti low cost. A partire da Easy Jet, pulce all’orecchio irlandese: "Sì, risulta anche a noi che ci sia un loro interesse per Comiso e un discorso aperto". Ma Ryanair, magari arrossendo di gelosia, non ha certo complessi di inferiorità: "C’è spazio per tutti, noi non abbiamo paura della concorrenza», dice il top manager. Che poi sfodera uno dei mantra del suo grande capo: «Michael dice sempre che il costo più basso vince sempre".

Sac detiene il 65% di Soaco (società di gestione di Comiso) e ha tutto l’interesse di chiudere l’accordo, ma senza “cannibalizzare” il traffico già consolidato su Catania. "Sulla vicenda è meglio che si esprima il management di Soaco, ma se la richiesta di Ryanair è di un anno fa - si limita a dire D’Amico - a quell’epoca era un discorso prematuro. Oggi le cose sono diverse». E quindi sulla proposta degli O’Leary-boys si può ragionare. Ma sia chiaro: se Ryanair vuole montare le tende a Comiso, non lo fa gratis. E, giusto per cominciare a trattare, si dovrà mettere sul piatto almento una decina di milioni di euro".
 

Salvo

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Comiso = "picciuli" per le compagnie...A quanto fanno capire c'è la fila.

Rischio cannibalizzazione? Ma dai...

Punto primo, la Sac gestisce Comiso...quindi devono proprio essere ritardati per farlo.
Punto secondo, Fontanarossa è così piccolo che le tratte "scoperte" possono essere decine e decine.

La Sicilia muove solo 12-13 milioni di passeggeri...contro i 30 delle Baleari (che valgono 1/10 della Sicilia a livello attrazioni naturali e storiche).

L'aereo è il mezzo ideale per andare in Sicilia (alla faccia dei poveri illusi che ancora aspettano il ponte(!) ).

E' vero che le Baleari sono più attrezzate dal punto di vista infrastrutturale (aeroporti...quello di Palma fa paura, e hotel)...ma l'esempio di Trapani deve far riflettere (aumento degli hotel sia in quantità che in qualità negli ultimi anni, da quando Birgi funziona).
 

valiant70

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2 Ottobre 2008
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Comiso aprirà?....per ora nessuna data certa.
Tutto è ormai pronto: le strutture sono state quasi del tutto completate e nel giro di qualche mese verrà anche definita la questione dei serbatoi per il carburante e la sistemazione della caserma dei pompieri. Inoltre stiamo cercando le figure apicali e certificate per ricoprire i ruoli essenziali. Ma alla domanda quando aprirà l’aeroporto sia Dibennardo che Taverniti, presenti ieri al convegno organizzato dal Citur presso il resort Poggio del Sole, non sanno dare date certe. Occorre trovare le compagnie disposte ad utilizzare Comiso. Dobbiamo anche decidere che tipo di traffico supportare. L’aeroporto è soprattutto turistico ma non si disdegna qualche rotta per le grandi città italiane. La Ryanair atterra a Catania ma non è detto che si possa fare qualcosa e qualche rotta anche con Comiso. Insomma queste le risposte dei due vertici aeroportuali di fronte ai tanti operatori del settore turistico presenti in sala. Ma c’era anche Luigi Crispino invitato come esperto del settore. Lui ha ravvivato il dibattito facendo delle previsioni sul possibile traffico di passeggeri su Comiso ma anche sulle necessità della popolazione. Insomma un appuntamento, il secondo della serie dei seminari del Citur, che è servito a fare il punto ma non a fissare date certe. Ma alla fine Luigi Crispino, ha voluto sbilanciarsi e nell’intervista rilasciata a Teleiblea ha detto. “Il prossimo 21 giugno, giorno dedicato a San Luigi, prenderò un caffè a Roma e poi salirò sull’aereo per Comiso”. Non è la profezia dei Maya ma a Crispino, in certe cose, ci si può credere. Il fondatore dell’AirSicilia, nel convegno ha fatto riferimento alla rinascita della WindJet che in qualche modo avrà dei collegamenti con Crispino. Questo potrebbe dire che nell’ottica del nuovo posizionamento della compagnia di Pulvirenti potrebbe esserci lo spazio con delle realtà che volando in code sharing utilizzerebbero Comiso come hub. La cosa ci farebbe davvero piacere anche per poter smentire un’altra previsione. Quella che fece Mancini, in un convegno di anni fa che disse: Se ne parla a Pasqua del 2014. Meglio prima!.

Fonte reteiblea
 

FlyKing

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Rischio cannibalizzazione? Ma dai...

Punto primo, la Sac gestisce Comiso...quindi devono proprio essere ritardati per farlo.
Infatti la storia delle co-gestioni aeroportuali italiane è costellata di successi, come il duo Torino - Cuneo oppure il più famoso Linate - Malpensa.
 

valiant70

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A Poggio del Sole Resort, buon pubblico e molti operatori del settore per il secondo incontro de “I Giovedì del turismo” a cura del Consorzio Turistico Ibleo. Tema, coinvolgente, il ruolo cui sarà chiamato l'aeroporto di Comiso “anche” per lo sviluppo del nostro turismo: qualificati relatori, Tonino Taverniti presidente Sac, Rosario Dibennardo presidente Soaco e Luigi Crispino ex presidente Air Sicilia. Dopo i saluti del padrone di casa Marco Nuzzarello, il presidente Citur Mario Papa ha chiesto loro il punto sull'apertura dello scalo, dando forma articolata alla domanda che la gente iblea, sempre più spesso e con minore pazienza, pone da anni: “Quando aprirà?”. Entrambi i presidenti hanno concordato che la complessità del problema sconsiglia una precisa risposta, ma hanno confermato l'apertura a breve. Riguardo le rotte Taverniti, in carica dal 3 gennaio, ha parlato di scalo a vocazione turistica, con partenza di charter e prevalenti voli low cost: le destinazioni Roma e Milano solo in seguito e ferme restando le inevitabili incentivazioni. Per Dibennardo fondamentale l'attento esame dei costi organizzativi: il bacino d'utenza potenziale è ampio e vario, ma la nostra imprenditoria deve garantire gli adeguati supporti all'impegno della società aeroportuale. Consueti “spigoli vivi” da Luigi Crispino: dati di fatto non tutti graditi, l'amara esperienza sul campo, le esigenze della gente da non trascurare, i richiami alla sicilianità, low cost “prenditori” e non imprenditori, i numeri passeggeri da e per Comiso, i trucchi da cui guardarsi. Ma anche il possibile ritorno nel giro di Windjet, il conseguente “interesse” per Comiso non per forza limitato ai soli atterraggi e partenze, la previsione 21 giugno per il primo”Roma-Comiso”. In chiusura tante domande, a riprova del desiderio di completa informazione sul tema e del gradimento per l'occasione fornita dall'incontro.

fonte: Aeroporto di comiso
 

valiant70

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Comiso – Prove di volo sui cieli del Vincenzo Magliocco. Questa mattina un aereo radiomobile modello Piaggio P180 Avant II, con a bordo tecnici dell’Enav, ha effettuato delle prove di avvicinamento alla pista. I tecnici dell’Ente Nazionale Assistenza al Volo hanno effettuato dei controlli sui Papi (precision approach path indicator). Si tratta di un sistema costituito da quattro luci bicromatiche (Rosso/Bianco) poste al lato della pista che permette di mantenere il corretto sentiero di discesa (due rosse e due bianche) agli aerei in avvicinamento ed atterraggio.

Effettuate anche le procedure di arrivo e partenza. Sempre in mattinata si è svolta una riunione a Catania con l’Ente Nazionale Aviazione Civile, per l’assegnazione degli spazi. Altri appuntamenti sono previsti per domani e dopodomani.

Martedì è stato infatti fissato un nuovo Cda della Soaco, a Catania, nel corso del quale si dovrà procedere con l’assegnazione dei bandi e dei servizi in di handling. Il consiglio d’amministrazione della società che gestisce il Vincenzo Magliocco dovrà inoltre individuare le figure mancanti all’operatività dello scalo, come quella del direttore di aeroporto.

Della certificazione della società di gestione si discuterà invece mercoledì prossimo a Roma, nel corso di un nuovo incontro all’Enac.

fonte: Siliqua

Il consiglio d’amministrazione della società che gestisce il Vincenzo Magliocco dovrà inoltre individuare le figure mancanti all’operatività dello scalo, come quella del direttore di aeroporto. Della certificazione della società di gestione si discuterà invece mercoledì prossimo a Roma, nel corso di un nuovo incontro all´Enac. Il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, già in altre occasioni aveva detto che un quadro più dettagliato di tutta la situazione, si sarebbe potuto avere verso la metà di febbraio. Cosa manca per l’apertura della struttura? Le compagnie di volo. Tante le interlocuzioni, alcune più serrate rispetto ad altre, ma dalle ultime notizie di questi giorni, pare che quella più disponibile ad operare già da marzo, sia Windjet che ha ancora tre aerei disponibili rispetto ai 12 che aveva prima del fallimento. Si parla anche di Meridiana, Livingstone ed AirOne.

Questa ed altre cose, dovrebbero essere pronte per fine marzo, primi di aprile anche se ormai da più parti interessate, si dice che molto probabilmente la data di apertura sarà prevista per la fine di maggio ed i primi di giugno. La prossima settimana infatti, Dibennardo dovrebbe comunicare la data esatta di «partenza»

fonte:liquida

Comiso – Proseguono le interlocuzioni con i vettori in vista dell’apertura dell’aeroporto di Comiso. L’arrivo di Ryanair a Catania alimenta anche le aspettative di quanti, nel territorio ibleo, auspicano la chiusura di un contratto con la compagnia low cost irlandese per il Vincenzo Magliocco. Lo scalo comisano è infatti legato all’aeroporto Fontanarossa, essendo la società che lo gestisce, la Sac Catania, socio di maggioranza della Soaco. Un certo corteggiamento di Ryanair all’aeroporto di Comiso non è mancato in passato. Nulla però che si sia concretizzato in atti concreti a causa delle elevate richieste della compagnia irlandese. La decisione di Ryanair di fare dello scalo etneo una delle sue basi italiane potrebbe rivelarsi utile anche per il Magliocco. Ma il presidente della Soaco mette le mani avanti.

“Non alle condizioni che Ryanair ci ha richiesto nei primi incontri – assicura Dibennardo -, che sono troppo onerose sia per la società di gestione che per il territorio“. Ma a Catania il colosso irlandese non ha chiesto alcun incentivo pecuniario. “Speriamo che possano fare altrettanto, o quanto meno che possano abbassare le richieste con Comiso – aggiunge Dibennardo – noi ad ogni modo abbiamo avviato contatti anche con altri vettori: low cost, charter e di linea”. “Fontanarossa e il Magliocco sono due aeroporti molto differenti – chiarisce il presidente della Sac, Enzo Taverniti – l’uno è già avviato ed è uno dei più grossi scali del meridione d’Italia, l’altro deve ancora partire. È naturale quindi che a Catania Ryanair non chieda gli incentivi che reclama invece a Comiso. Per far arrivare un colosso del genere al Magliocco è necessario trovare un punto d’accordo. Chiedendo i soldi, non alla provincia o ai comuni, che non avrebbero dove prenderli, quanto cominciando a pensare, come territorio, ad un’unione di intenti in ambito turistico, delle aziende del settore”.

Il gioco però dovrebbe valere la candela. “Una società di gestione – aggiunge Taverniti – deve raggiungere il pareggio di bilancio. Se si comincia con contratti troppo onerosi con le compagnie aeree diventa difficile raggiungere questo obiettivo in pochi anni”. Numerose, ad ogni modo, le interlocuzioni avviate dalla Soaco con i vettori e che hanno subito un impennata nelle ultime settimane. Una decina di giorni fa sono stati al Vincenzo Magliocco i referenti commerciali di AirOne. I rappresentanti della compagnia aerea legata ad Alitalia hanno effettuato un primo sopralluogo alla struttura ed un nuovo incontro è previsto per la metà di febbraio a Malpensa. Si è parlato di rotte, anche se la discussione è stata impostata in una fase ancora embrionale. La dottoressa Cavatorta, direttore buisness AirOne, ha suggerito di puntare su destinazioni diverse da Roma e Milano, già ampiamente servite da Catania. “Non è escluso che Comiso-Roma e Comiso-Milano possano essere realizzate tramite altre compagnie – chiarisce il presidente della Soaco – in ogni caso a Febbraio avremo un quadro molto più completo sia per quanto riguarda le rotte che le compagnie
fonte:siciliano.it
 
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Superhornet18

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Prove tecniche di volo al Magliocco dei tecnici dell´Enav

Prove di volo sull’aeroporto Magliocco di Comiso. Un aereo radiomobile modello Piaggio P180 Avant II, con a bordo tecnici dell’Enav, ha effettuato delle prove di avvicinamento alla pista. I tecnici dell’Ente Nazionale Assistenza al Volo hanno effettuato dei controlli sui Papi (precision approach path indicator). Effettuate anche le procedure di arrivo e partenza. Sempre in mattinata si è svolta una riunione a Catania con l´Ente Nazionale Aviazione Civile, per l´assegnazione degli spazi. Altri appuntamenti sono previsti per domani e dopodomani. Martedì è stato infatti fissato un nuovo Cda della Soaco, a Catania, nel corso del quale si dovrà procedere con l’assegnazione dei bandi e dei servizi in di handling.

Il consiglio d’amministrazione della società che gestisce il Vincenzo Magliocco dovrà inoltre individuare le figure mancanti all’operatività dello scalo, come quella del direttore di aeroporto. Della certificazione della società di gestione si discuterà invece mercoledì prossimo a Roma, nel corso di un nuovo incontro all´Enac. Il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo (foto), già in altre occasioni aveva detto che un quadro più dettagliato di tutta la situazione, si sarebbe potuto avere verso la metà di febbraio. Cosa manca per l’apertura della struttura? Le compagnie di volo. Tante le interlocuzioni, alcune più serrate rispetto ad altre.
 

Salvo

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L’AEROPORTO DI COMISO
NON PIACE AL GOVERNO NAZIONALE

30 gennaio 2013 - 11:01 - Cronaca Regionale,Politica

Ieri il governo ha emanato l’atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale e tra gli scali d’interesse è stato escluso quello di Comiso.

“È l’ennesima conferma dell’ostilità che da sempre c’è stata da parte dei governi nazionali su questa infrastruttura. Non è insomma una novità. Ho già contattato il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Su questa vicenda è letteralmente imbufalito. Faremo valere tutte le nostre ragioni nella conferenza Stato-Regione”. Questo il commento del deputato Ars Nello Dipasquale.

“Hanno fatto bene – prosegue – a far uscire questa loro posizione in piena campagna elettorale, almeno i cittadini della provincia di Ragusa hanno le idee chiare sulle posizioni dell’attuale Governo e dei suoi rappresentanti e sicuramente questo ci mette in condizioni di poter esprimere anche un voto più consapevole e attento. Io ho sempre detto che, purtroppo, dovremo sicuramente premurarci e organizzarci per gestire questo scalo con le risorse locali, della Regione e dei privati, ma la battaglia va comunque fatta e sono sicuro che non poteva esserci momento migliore visto che abbiamo un governatore che sicuramente non ha interesse a svendere l’aeroporto di Comiso e neanche la Regione Siciliana”.

siciliainformazioni.com
 

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L’AEROPORTO DI COMISO
NON PIACE AL GOVERNO NAZIONALE

30 gennaio 2013 - 11:01 - Cronaca Regionale,Politica

Ieri il governo ha emanato l’atto di indirizzo per la definizione del piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale e tra gli scali d’interesse è stato escluso quello di Comiso.

“È l’ennesima conferma dell’ostilità che da sempre c’è stata da parte dei governi nazionali su questa infrastruttura. Non è insomma una novità. Ho già contattato il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Su questa vicenda è letteralmente imbufalito. Faremo valere tutte le nostre ragioni nella conferenza Stato-Regione”. Questo il commento del deputato Ars Nello Dipasquale.

“Hanno fatto bene – prosegue – a far uscire questa loro posizione in piena campagna elettorale, almeno i cittadini della provincia di Ragusa hanno le idee chiare sulle posizioni dell’attuale Governo e dei suoi rappresentanti e sicuramente questo ci mette in condizioni di poter esprimere anche un voto più consapevole e attento. Io ho sempre detto che, purtroppo, dovremo sicuramente premurarci e organizzarci per gestire questo scalo con le risorse locali, della Regione e dei privati, ma la battaglia va comunque fatta e sono sicuro che non poteva esserci momento migliore visto che abbiamo un governatore che sicuramente non ha interesse a svendere l’aeroporto di Comiso e neanche la Regione Siciliana”.

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Giustissimo!
S-E-C-E-S-S-I-O-N-E!
 
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flyboy

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non renderti ridicolo...parli senza cognizione di causa. ;)
Ridicolo in realtà è l'articolo e il suo contenuto.

“È l’ennesima conferma dell’ostilità che da SEMPRE c’è stata da parte dei governi nazionali su questa infrastruttura".
Questa frase andrebbe documentata.

"Io ho sempre detto che, purtroppo, dovremo sicuramente premurarci e organizzarci per gestire questo scalo con le risorse locali, della Regione e dei privati, ma la battaglia va comunque fatta".
Figlio mio, decidi: delle due l'una.

"Abbiamo un governatore che sicuramente non ha interesse a svendere l’aeroporto di Comiso e neanche la Regione Siciliana".
Le svendite di solito arrivano dopo una prima vendita. Che non c'è. Poi bisognerebbe capire anche il nesso con la svendita della Regione Siciliana. Boh...
 

Salvo

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Ridicolo in realtà è l'articolo e il suo contenuto.

“È l’ennesima conferma dell’ostilità che da SEMPRE c’è stata da parte dei governi nazionali su questa infrastruttura".
Questa frase andrebbe documentata.

"Io ho sempre detto che, purtroppo, dovremo sicuramente premurarci e organizzarci per gestire questo scalo con le risorse locali, della Regione e dei privati, ma la battaglia va comunque fatta".
Figlio mio, decidi: delle due l'una.

"Abbiamo un governatore che sicuramente non ha interesse a svendere l’aeroporto di Comiso e neanche la Regione Siciliana".
Le svendite di solito arrivano dopo una prima vendita. Che non c'è. Poi bisognerebbe capire anche il nesso con la svendita della Regione Siciliana. Boh...

l'aeroporto è stato ristrutturato anni fa e l'iter burocratico è stato troppo lungo e pieno di ostacoli (governo, enac...)...quindi ci può stare esprimersi così
 

Superhornet18

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25 Gennaio 2013
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Il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, ha varato dopo un quarto di secolo il Piano degli aeroporti italiani. Bene, bravo. Solo che ha commesso l’errore clamoroso di seguire le indicazioni dei burocrati dell’Unione europea: ha considerato «non strategico» l’aeroporto più importante del Mezzogiorno, quello di Catania Fontanarossa.

Paghiamo sempre il fatto di non essere capoluogo di regione? Gli ingessati funzionari di Bruxelles, poiché Catania non ha un milione di abitanti, hanno ritenuto lo scalo di seconda fascia nonostante serva tre quarti della popolazione siciliana, mentre al top hanno messo aeroporti che non fanno nemmeno la metà di quello di Fontanarossa, come Bologna, Genova e Torino. Passera, invece di correggere lo sbaglio, lo ha condiviso: e per un ministro dei Trasporti è grave. Insomma, ci sono troppe cose da correggere tra Roma e Bruxelles sia per Fontanarossa e sia per Comiso a cui è stato negato il riconoscimento di «interesse nazionale» nonostante che sia stato realizzato con fondi comunitari. Cioè per l’Europa è così importante da finanziarlo e per l’Italia no?

Per fortuna la possibilità di correggere gli errori esiste perché questo Piano aeroportuale deve ancora passare al vaglio delle Regioni, e quindi anche di Crocetta che ieri a Bruxelles ha incontrato il vicepresidente dell’Unione europea Antonio Tajani, concordando con lui che l’aeroporto di Comiso è di «interesse prioritario per lo sviluppo» e quindi i fondi europei saranno destinati a completare le infrastrutture per collegare l’aeroporto con i centri nevralgici della Sicilia agganciando la Siracusa-Ragusa- Gela. Dobbiamo ottenere una migliore classificazione dei nostri aeroporti, anche perché dovranno essere venduti appena possibile: e altro è vendere un albergo a 5 stelle, altro uno a 3 stelle.
 

Salvo

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20 Aprile 2012
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Era troppo complicato, in origine, potenziare i collegamenti con CTA dal sud-est della Regione?
ne abbiamo parlato tempo fa

Le strade servono per i collegamenti interni e ci vuole 1 miliardo per fare la RG-CT...
L'aeroporto è costato una 50ina di milioni e serve a collegare un'isola con il mondo...e visto il livello degli aeroporti siciliani, potrebbe (e ripeto, potrebbe) essere un piccolo miglioramento in tal senso.

Fermarsi ora non ha più senso.