AirOne low cost: dettaglio nuova offerta da Milano Malpensa


carloz

Utente Registrato
13 Gennaio 2007
797
15
50
Milano
LIN resterà com'è, lo sanno anche i sassi (e del resto questo schema LIN-MXP conviene anche economicamente a SEA, meno ai milanesi che vogliono i LR, ma di certo a SEA): porre riserve come "fino a quando LIN resterà com'è" è solo pour parler vagamente diplomatico per un certo tipo di pubblico

AP è la mossa giusta per LHI, ma del resto AF e LH sono d'accordo: la concorrenza "diretta" che ci facciamo la limitiamo al low fare e ptp su MXP
Devo essere sincero, dai primi tempi in cui sostenevi questa tesi, pensavo che delirassi. Ora mi devo proprio ricredere, sembra che effettivamente le cose stiano in questi termini. Questa situazione fa tutti contenti. Anche e soprattutto coloro (nord italiani e milanesi in primia fila) che sarebbero svantaggiati, come il cane di qualcuno...
 

uncomfortable

Utente Registrato
25 Settembre 2008
3,996
315
Canada
Su NAP non so come faranno (riferito a tutte e 3) a riempire tutti quei voli. Io la vedo male.
In effetti, 11 daily da MXP piú altri 11 daily da LIN mi sembrano veramente un'esagerazione. E' vero che la concorrenza del treno probabilmente non esiste (un daytrip in aereo si fa, in treno ancora no), ma 22 voli al giorno sono veramente tanti.
Magari é la volta buona che AZ riduce da LIN :roll::roll::roll:
 

airblue

Utente Registrato
6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Il problema è che U2 ha una struttura di costi interna adeguata ai prezzi che applica, mentre Airone è una compagnia tradizionale che si butta nel low cost, in tante ci hanno già provato con esiti negativi, low cost si nasce non si diventa.
AP nel 2005/2006 fa aveva costi ora volo identici a Easyjet.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,224
1,439
N/D
Speriamo che a livello operativo Airone si decisamente meglio di Volareweb, l'ultima esperienza disastrosa di low cost del gruppo AZ a MXP con continui cambi di rotte e operativi, cancellazioni, ritardi, ecc...
 

airblue

Utente Registrato
6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Speriamo che a livello operativo Airone si decisamente meglio di Volareweb, l'ultima esperienza disastrosa di low cost del gruppo AZ a MXP con continui cambi di rotte e operativi, cancellazioni, ritardi, ecc...
credo che il problema è che il progetto low cost AP abbia dentro persone che gestivano il progetto Volareweb...
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,224
1,439
N/D
credo che il problema è che il progetto low cost AP abbia dentro persone che gestivano il progetto Volareweb...
Ricordo ancora il network del tutto sbagliato di Volareweb, aprirono ad esempio un daily MXP-HEL in pieno inverno, MXP-MAN che durò forse 3 mesi e la chicca MXP-MST rotta di nicchia operata con A320 a 180Y un aereo del tutto inadeguato e altre ancora, delle 10 rotte che aprirono nella winter, nella summer successiva ne erano sopravvissute forse 3 o 4....

Questa volta la scelta del network di Airone mi sembra molto piu' sensata vediamo se riusciranno ad avere la stabiltà operativa che conta molto per fidelizzare la clientela...
 

airblue

Utente Registrato
6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Questa volta la scelta del network di Airone mi sembra molto piu' sensata vediamo se riusciranno ad avere la stabiltà operativa che conta molto per fidelizzare la clientela...
Il 70% del network è quello già operato oggi da AZ, quindi nulla di nuovo eccetti che un incremento di capacità di 15 posti a volo. L'altro 30% è fatto da rotte che nella summer funzionano praticamente per tutti.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,224
1,439
N/D
Il 70% del network è quello già operato oggi da AZ, quindi nulla di nuovo eccetti che un incremento di capacità di 15 posti a volo. L'altro 30% è fatto da rotte che nella summer funzionano praticamente per tutti.
Allora quello che farà la differenza tra successo e flop saranno secondo me questi aspetti:
1) Prezzo competitivo
2) Servizio di bordo: bagaglio imbarcato gratis o a pagamento, posti assegnati o meno, raccolta miglia
3) Stabilità operativa
4) Forte campagna di lancio con copertura su stampa, cartellonistica e tv.
 

daniele737

Utente Registrato
7 Novembre 2009
145
0
inizialmente il progetto era di partire il 28 marzo. A qualcuno risulta che slitteranno le date per mancanza di volontari ?
Nella fattispecie l'azienda non ha trovato piloti (di noi primi ufficiali) e gli assistenti di volo (che non vogliono fare le pulizie di bordo).

Non so se e' uno dei tanti rumors.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
37,224
1,439
N/D
inizialmente il progetto era di partire il 28 marzo. A qualcuno risulta che slitteranno le date per mancanza di volontari ?
Nella fattispecie l'azienda non ha trovato piloti (di noi primi ufficiali) e gli assistenti di volo (che non vogliono fare le pulizie di bordo).

Non so se e' uno dei tanti rumors.
Mi sembra strano, AZ non ha pensato a un piano B nel caso in cui non avesse ottenuto un numero sufficiente di volontari? di solito in questi casi prima si chiede ai volontari e anche se non è bello poi si passa ai trasferimenti d'ufficio.

Ryanair docet. :D
La conferenza stampa per la presentazione di Airone low cost è fissata questa settimana?
 

francesco1974

Utente Registrato
4 Dicembre 2005
1,761
0
TORINO.
Confronto nuovi voli Airone e concorrenti presenti da MXP

Nazionale
NAP 3x daily vs U2 5x daily vs LHI 3x daily
BRI 2x daily vs U2 3x daily vs LHI 1x daily
PMO 2x daily vs U2 3x daily vs LHI 1x daily
CTA 2x daily vs U2 3x daily vs Windjet 2x daily
BDS 1x daily vs U2 1x daily
SUF 1x daily vs U2 2x daily
OLB 1x daily vs U2 3x daily vs LHI 2x week
TPS 1x daily
AHO 1x daily

Internazionale
MXP-CAI 1x daily vs MS 1x daily
MXP-TUN 1x daily vs Tunisair 1x daily
MXP-TIA 1x daily vs Belleair 1x daily

Stagionali estive
MXP-PMI 1x daily vs U2 1x daily
MXP-IBZ 1x daily vs U2 3x daily

Delle 14 rotte complessive che opererà Airone solo 4 sono in concorrenza diretta con LHI mentre 7 sono in concorenza con U2. Al livello di frequenze U2 è vincente su tutte le rotte mentre AP è in vantaggio su LHI.
relativamente al bri: vedo che da mxp il gruppo cai oltre ad operare i due voli airone continuerà ad operare anche l'az 1629
 

AirFleet

Utente Registrato
16 Giugno 2009
870
122
Alitalia e la sfida alle low cost

Alitalia e la sfida alle low cost



Sarebbe ormai imminente l’ufficializzazione della sfida Alitalia nei confronti delle compagnie low cost LCC). Per far ciò si ricorrerà al marchio Air One servendosi della base di Malpensa. L’idea, niente affatto originale, sarebbe quella di offrire tariffe basse, non certo a livello di pochi centesimi, fornendo però servizi maggiori rispetto a quelli "messi in vendita" dalle classiche LCC. Abbiamo detto "niente affatto originale" perché non sono stati pochi, specialmente all’avvio del fenomeno LCC, i vettori che hanno pensato che abbassando le tariffe e fornendo qualche servizio in più potevano sperare di catturare traffico e inserirsi lucrosamente nel mercato low cost. Questo modo di vedere le cose non ha niente a che spartire con il modello low cost e ricorda le esperienze di defunte compagnie quali GO o Debonair, tanto per limitarci a due nomi. La tipologia low cost - quella di successo, non quella che con estrema faciloneria qualcuno si vanta di aver adottato solo perché applica tariffe ribassate rispetto alla concorrenza o, al limite, rispetto a quelle che lo stesso vettore vendeva fino al giorno prima - è fatta di una vasta disponibilità di velivoli con cui offrire un’ampia gamma di frequenze giornaliere, avvalendosi di una struttura imprenditoriale nata come modello low cost e non trasformatasi tale attraverso alchimie societarie.
È un dato di fatto che le compagnie tradizionali sopravvivono grazie ad un mondo virtuale fatto di pseudo-fusioni o accordi marketing mentre l’intero settore si sta consolidando attorno a tre mega-poli di operatori internazionali. Se si escludono i "potentati" delle aerolinee arabe, ormai non vi è più una compagnia aerea che è in grado di mantenere da sola una solida struttura di collegamenti intorno al globo.
Anche Alitalia - non poteva essere differentemente - fa parte di una alleanza, ma dubitiamo assai che abbiano successo i suoi tentativi di volersi costruire un proprio ruolo ora che il suolo italiano, aeronauticamente parlando, ancora fuma per le ceneri delle macerie provocate da decenni di disastri causati da polemiche, indecisioni, scelte sbagliate, tagli e ritirate che hanno fatto la fortuna dei vettori stranieri.
Il peggio è alle spalle? A un anno di distanza dalla sua nascita, nessuno può metterlo in dubbio visto che Alitalia doveva chiudere e invece vola ancora. Ma non può essere questo un motivo di vanto. Il problema è piuttosto vedere quale ruolo può avere Alitalia nello scenario nel quale si muove l’aviazione commerciale. Di certo si è capito che la nuova compagnia non ha voluto puntare sull’intercontinentale, ma una volta escluso quest’ultimo rimane solo quel medio-corto raggio ormai dominato dai vettori low cost. Ed è proprio qui che Alitalia vuole lanciare la sua sfida? Contro le EasyJet e Ryanair che hanno un network diffuso e capillare, con tassi di puntualità di tutto rispetto? Sinceramente non crediamo davvero che basti offrire un panino o bevanda gratis a bordo per riguadagnare posizioni di mercato.
Di fatto compagnie come Austrian, Swiss, Brussels Airline le cui dimensioni presentano analogie con quelle di Alitalia, sono tutte entrate nell’orbita di Lufthansa. L’unica differenza fra il nostro vettore e questi è data da un mercato domestico più vasto e interessante, ma tenuto conto che non è solo su questo fronte che Alitalia potrà costruire il suo rilancio, va detto che questo particolare potrebbe invece costituire un motivo in più per essere fagocitati da un altro vettore. Molto probabilmente uno di quelli che, mentre negli anni passati Alitalia tagliava rotte internazionali, si espandeva e guadagnava posizioni. Alitalia sfida le low cost? C’è un precedente illustre in Europa di compagnia aerea "di bandiera" che ci ha provato e che, dopo essersi sottoposta a una cura dimagrante che faceva ben sperare, ha poi ricominciato a perdere alla grande. Parliamo di Aer Lingus, che a ottobre 2009 per bocca del nuovo a.d. Christoph Mueller ha annunciato il lancio di un nuovo piano che prevede risparmi per 97 milioni di euro da qui fino al 2011. E parlando di Aer Lingus va pure ricordato il salvataggio da parte di Bruxelles la quale non ha permesso a Ryanair di concludere il suo secondo tentativo di acquisto, lasciandole il controllo parziale con il 29,4 di azionariato.
Alitalia vuol cimentarsi davvero su questa strada? Buona fortuna.



fonte: DedaloNews
 

rick@BCN

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
19 Giugno 2007
2,765
59
Dubai, UAE
Articolo decisamente provocatorio ma con alcuni spunti condivisibili. Personalmente non sono convinto che una low-cost di una major funzioni se non si separa il management e, in parte, la proprietà.