Alitalia, Ferrovie sceglie Atlantia come “quarto socio”


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sevs17

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Il Messaggero oggi; ancora molto fumo e una nuova data per mettere i soldi sul tavolo...

Alitalia, Delta apre ad Atlantia e Patuanelli dà il via al disgelo
ECONOMIA > NEWS
Sabato 5 Ottobre 2019 di Rosario Dimito

Si apre uno spiraglio di sereno nel cielo plumbeo di Alitalia, nonostante ieri alcune dichiarazioni del premier Conte sembravano inasprire i rapporti con Atlantia. Invece un colloquio svoltosi giovedì sera tra il ministro Stefano Patuanelli e i massimi esponenti della holding del gruppo Benetton, il presidente Fabio Cerchiai e il direttore generale Giancarlo Guenzi, ha avviato il disgelo anche rispetto al nodo-concessioni sollevato dal gruppo autostradale nella lettera al Mise che aveva dato fuoco alle polveri. Sicché sullo sfondo spunta la possibilità che il consorzio formato da Fs, Atlantia e Delta, al quale si aggiungerà il Mef, possa confermare l'offerta vincolante entro il 15 ottobre, chiedendo però tempo fino a fine mese per definire il prezzo e il piano industriale.

APPROFONDIMENTI
I fatti. Ieri pomeriggio, nonostante la sera prima si era avuta una prima schiarita durante l'incontro al Mise, il premier è sembrato chiudere ad Atlantia con queste parole: «É una situazione complicata, non lo nascondiamo. Noi faremo il possibile per assicurare alla compagnia di bandiera di poter rivolare», ha detto Conte. Per il premier «non è tanto» la questione «di salvare una compagnia in sé, e quindi c'è un problema occupazionale, ma il fatto di rilanciare un asset strategico del trasporto intermodale, riguardo il turismo». Poi, più diretto entra sul nervo scoperto, il nodo-concessioni: «Non mi permetto di valutarlo, dico solo una cosa: il governo è stato molto chiaro dall'inizio, Alitalia è una questione, Autostrade e il procedimento amministrativo sulla revoca è un'altra questione, la commistione tra i due piani è inaccettabile». Parole pesanti, che sembravano contrastare con la posizione più flessibile espressa qualche settimana fa dalla ministra Paola De Micheli («Nessuna revoca ad Atlantia») e pronunciate dall'interlocutore istituzionale finora mostratosi meno ostile ad Atlantia. Nella missiva indirizzata l'altro giorno al ministro Patuanelli, il vertice della holding dei Benetton faceva riferimento, per la prima volta, alla «caducazione della concessione», come focolaio di una situazione di incertezza nociva alla stessa società. Ed ecco la conclusione del capo del governo: «Non si tratta tanto di mediare ma di fare un'operazione che vogliamo fortemente caratterizzata sul piano industriale». Insomma, un detto non detto, che non chiarisce fino in fondo la reale volontà del governo. E' evidente che questa incertezza allarmi i sindacati che perciò hanno inviato una richiesta di incontro urgente al ministro del Mise. C'è da dire che l'intervento del premier avrebbe la valenza di una sorta di copertura politica nei confronti di Luigi Di Maio e dell'ala dura dei grillini che da 14 mesi picchiano duro sulla revoca della concessione. Che è un provvedimento amministrativo già avviato, ma che ha un iter lungo il quale è possibile trovare forme di attenuazione e in qualche modo di soddisfazione reciproca. Conte ha dovuto fare la sua parte, mentre la sera prima fra Patuanelli, che è un ministro M5S, e i vertici di Atlantia la tensione è andata allentandosi. Massimo riserbo sui contenuti del colloquio, definito cordiale, durato circa un'ora, dove si sarebbe parlato di Alitalia ma anche di concessioni autostradali.

Alla lettera inviata al ministro, era allegato un documento tecnico contenente le osservazioni sulla debolezza del piano elaborato da Delta insieme a Fs. Anche questo dossier è coperto dal riserbo: ci sarebbe la comparazione fra il piano Fs-Delta e le simulazioni fatte da Atlantia dalle quali si evince che il razionale economico del business plan originario non consente di raggiungere il break-even nemmeno al quinto anno. Questo perché finora Delta si è rifiutata di apportare aggiustamenti. Da ieri pomeriggio, però, il clima sarebbe cambiato anche su questo fronte, sembra per effetto di diplomazie intervenute sulla compagnia Usa.
Così nella call di tre ore sulla jv Blue Sky e la governance, da parte degli uomini di Delta ci sarebbe stata, a sorpresa, l'apertura su una richiesta di Atlantia di prevedere un meccanismo di uscita dall'alleanza oltre alla disponibilità a valutare l'ingresso di Alitalia nella jv con un ruolo paritetico. Lunedì il negoziato riprende onde consentire a Fs di formalizzare la nascita del consorzio così come chiedono i commissari.
Cosa s'intende per "meccanismo di uscita dall'alleanza"? Sky Team o la JV transatlantica?
 

Farfallina

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Cosa s'intende per "meccanismo di uscita dall'alleanza"? Sky Team o la JV transatlantica?
JV Blue Sky. Il meccanismo richiesto da Atlantia prende ad esempio quanto successo con AF-KL dopo l'uscita di quest'ultimi dal capitale di AZ ed il passaggio a EY come partner industriale.
Sostanzialmente Atlantia ha paura di un disimpegno di DL, come fatto da AF-KL a suo tempo ma di rimanere poi vincolati alla JV impedendo l'ingresso di un nuovo partner industriale.
 

antser

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JV Blue Sky. Il meccanismo richiesto da Atlantia prende ad esempio quanto successo con AF-KL dopo l'uscita di quest'ultimi dal capitale di AZ ed il passaggio a EY come partner industriale.
Sostanzialmente Atlantia ha paura di un disimpegno di DL, come fatto da AF-KL a suo tempo ma di rimanere poi vincolati alla JV impedendo l'ingresso di un nuovo partner industriale.
Già siamo al timore, diciamo pure alla quasi certezza messa nero su bianco, che nel giro di un paio d'anni ci sarà bisogno di un "nuovo partner industriale". Non che ci fosse il minimo dubbio ma fino a quando gli elettori saranno disposti a farsi giosamente prendere per il culo? Visto che è una operazione puramente elettorale, e visto che questo lo sanno tutti, più passa il tempo e più mi chiedo se veramente mantenere AZ coi soldi noatri paghi alle urne
 

Farfallina

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Già siamo al timore, diciamo pure alla quasi certezza messa nero su bianco, che nel giro di un paio d'anni ci sarà bisogno di un "nuovo partner industriale". Non che ci fosse il minimo dubbio ma fino a quando gli elettori saranno disposti a farsi giosamente prendere per il culo? Visto che è una operazione puramente elettorale, e visto che questo lo sanno tutti, più passa il tempo e più mi chiedo se veramente mantenere AZ coi soldi noatri paghi alle urne
Certe "tutele" vanno messe in conto in ogni caso perchè i cambi di casacca nel settore ci sono, fuguriamoci nella situazione di AZ con un partner industriale di miniranza come già visto con AF-KL.Visto che in Atlantia non sono scemi e sanno che appena firmato sarà troppo tardi cercano di portare a casa più "tutele" possibili.
 

antser

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Certe "tutele" vanno messe in conto in ogni caso perchè i cambi di casacca nel settore ci sono, fuguriamoci nella situazione di AZ con un partner industriale di miniranza come già visto con AF-KL.Visto che in Atlantia non sono scemi e sanno che appena firmato sarà troppo tardi cercano di portare a casa più "tutele" possibili.
Non è solo da questo che si vede che Atlantia non ci crede. Almeno hanno avuto la faccia di dirlo chiaramente che si infognano in questa storia solo per salvare la concessione di Autostrade. E hanno detto altrettanto chiaramente che non credono al piano di Delta. Questo senza contare il fatto che la cultura aziendale di Atlantia teorizza la focalizzazione sui monopoli privati - autostrade, aeroporti, stazioni, autogrill - stando il più lontano possibile dal libero mercato.
 

belumosi

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Fusione con Air Italy, Qatar Airways partner industriale, ingresso in OneWorld.
Fusione a 5000°C di ogni oggetto metallico riconducibile ad AZ: dagli aerei, alle viti delle scrivanie.
In modo che nessuno ci possa mai più riprovare.
 

aa/vv??

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Riporto una frase : il dossier calcola che da gennaio a marzo 2020, termine entro il quale presumibilmente i nuovi soci prenderanno la cloche di Alitalia, possano servire fino a 350 milioni..
Ora, se da maggio 2017 a dicembre 2019 (32 mesi) sono serviti 900 milioni, come possibile che da gennaio a marzo 2020 (3 mesi) ne debbano servire 350?
E poi il closing cosa sarebbe? le firme? quanti mesi servono per le firme?
 

uncomfortable

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Riporto una frase : il dossier calcola che da gennaio a marzo 2020, termine entro il quale presumibilmente i nuovi soci prenderanno la cloche di Alitalia, possano servire fino a 350 milioni..
Ora, se da maggio 2017 a dicembre 2019 (32 mesi) sono serviti 900 milioni, come possibile che da gennaio a marzo 2020 (3 mesi) ne debbano servire 350?
E poi il closing cosa sarebbe? le firme? quanti mesi servono per le firme?
Non credo che anticipassero 2 anni e mezzo per "cucinare" la nuova Alitalia.
Si tratta comunque di quasi 3 milioni di euro al giorno


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aa/vv??

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Non credo che anticipassero 2 anni e mezzo per "cucinare" la nuova Alitalia.
Si tratta comunque di quasi 3 milioni di euro al giorno


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Da maggio 2017 a dicembre 2019 sono 975 giorni e 900 milioni, quindi circa 1 al giorno. Senza nessuno sconvolgimento particolare dal gennaio a marzo 2020, ne servo 90.
Dov' é che il mio ragionamento si incaglia?
 

RogerWilco

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Ma poi perchè continuarlo a chiamare prestito ponte?


prestito
/prè·sti·to/
sostantivo maschile
1.
La cessione di un quantitativo di beni presenti contro l'impegno di restituire un quantitativo equivalente ( p. gratuito ) o maggiore ( p. a interesse ) di beni futuri: dare in p.; ricevere in p.; chiedere un p.; p. in natura; p. a breve, media, lunga scadenza


Con tutto il rispetto...mi chiedo quale credibilitá possa ancora avere una UE che permetta l'ennesimo "non prestito" ma donazione di stato...visti i precedenti.
 

indaco1

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^^ Perche' gli conviene far continuare questa cosa piuttosto che rischiare che sul mercato italiano si radichi un attore serio.
 

Farfallina

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Secondo il Messaggero sarebbe allo studio la concessione di un altro prestito ponte per tenere a galla il vettore almeno fino a marzo. Credo che ogni commento sia superfluo... :morto:

Alitalia, prestito statale da 350 milioni per favorire il closing Fs-Atlantia e Delta
https://www.ilmessaggero.it/economi...stito_350_milioni_ultime_notizie-4780075.html
Basta leggere l'articolo e i conteggi sulle necessità di cassa sono un po' fantasiose... poi bisognerebbe vedere i conti, ma se servisse una iniezione di cassa non segue certamente i calcoli dell'articolo.
 

leerit

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Basta leggere l'articolo e i conteggi sulle necessità di cassa sono un po' fantasiose... poi bisognerebbe vedere i conti, ma se servisse una iniezione di cassa non segue certamente i calcoli dell'articolo.
A meno che, come riportava alcuni giorni fa il Foglio, se non sbaglio, 200 milioni servano alle necessita' di cassa di AZ ed i restanti 150 per la gestione degli inevitabili esuberi.
 

Marco Clemente

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Vogliono aumentare fatturato.. piu rotte di lungo raggio verso il nord America e vogliono ridurre la flotta di lungo... c’è qualcosa come sempre che non quadra..
 

Ganimede

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Ma i commissari fino a 2, massimo 3 mesi fa, non andavano dicendo che in cassa c'erano 500 milioni circa???
Ma quante fandonie ci hanno raccontato fino ad oggi?
Bene fece Gubitosi.
 

Farfallina

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Ma i commissari fino a 2, massimo 3 mesi fa, non andavano dicendo che in cassa c'erano 500 milioni circa???
Ma quante fandonie ci hanno raccontato fino ad oggi?
Bene fece Gubitosi.
Ricordo che stai accusando di reati dei pubblici ufficiali. Cosa aspetti a presentare denuncia assumendoti la responsabilità di quello che sostieni?
Perchè una cosa se discutiamo di indiscrezioni su rotte, esuberi, piano flotta ecc, una cosa se accusi dei pubblici ufficiali di aver falsificato i conti che è una cosa gravissima.
 

belumosi

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Ricordo che stai accusando di reati dei pubblici ufficiali. Cosa aspetti a presentare denuncia assumendoti la responsabilità di quello che sostieni?
Perchè una cosa se discutiamo di indiscrezioni su rotte, esuberi, piano flotta ecc, una cosa se accusi dei pubblici ufficiali di aver falsificato i conti che è una cosa gravissima.
Perdonalo Farfallina, non sa quel che scrive.
Da sempre il management di AZ è una fonte di verità assoluta, circondato da persone fidate che ne tutelano l'intonsa onorabilità.
 
Stato
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