Roma - Air France non attenua il pressing su Alitalia. Il gruppo franco-olandese, che da giorni ribadisce le proprie «rigide» condizioni per impegnarsi nell’aumento di capitale della compagnia italiana, mette tutto nero su bianco in una lettera indirizzata al presidente Roberto Colaninno. In cui critica il piano industriale realizzato dall’ad Gabriele Del Torchio, ma anche ribadisce la propria volontà di continuare ad essere partner industriale della compagnia, proponendo la creazione di un team di lavoro congiunto.
La missiva, i cui contenuti sono stati pubblicati oggi da Il Messaggero, porta la data del 18 ottobre e prende di mira la gestione dell’alleanza fatta fino ad oggi. L’ad di Air France-Klm Alexandre De Juniac critica anche il piano industriale presentato a luglio da Del Torchio, considerato «troppo ottimistico» e, alla luce di quanto successo nelle ultime settimane, lamenta la scarsa considerazione data alle richieste arrivate da Parigi. Air France, tuttavia, considera Alitalia un «partner importante» e vuole che continui ad esserlo: per questo propone di mettere a punto un joint working team tra Roma e Parigi per operare sul nuovo business plan e per eseguire una due diligence sulla compagnia da usare come base per costruire un piano del debito sostenibile.
E mentre dal quartier generale di Alitalia non trapelano risposte ufficiali ad Air France, pare che Del Torchio sia in queste ore a Parigi forse proprio per incontrare i vertici del gruppo franco-olandese. Ma il dossier è anche sui tavoli dei due Governi. È infatti possibile che il ministro dello sviluppo Flavio Zanonato ne abbia parlato ieri in una cena con il suo omologo Arnaud Montebourg. E non è escluso nemmeno, secondo fonti vicine alla vicenda, che il presidente del consiglio Enrico Letta colga l’occasione della visita di sabato 26 ottobre a Parigi per un convegno per incontrare proprio de Juniac.
Sfuma intanto la pista del possibile partner cinese. La compagnia aerea privata Hainan Airlines ha infatti smentito le indiscrezioni trapelate sulla stampa di trattative preliminari in corso con Alitalia. Da registrare, invece, qualche problema per la compagnia aerea di Poste Italiane, Mistral Air, quella che dovrebbe fare «sinergia» proprio con Alitalia: l’aeroporto di Varsavia, infatti, ha negato il permesso di atterrare ad un volo di Mistral proveniente da Roma per un «disguido contabile», cioè il mancato pagamento di un credito vantato dallo scalo polacco. Mentre Cassa Depositi e Prestiti ribadisce le ragioni del proprio non intervento nella ricapitalizzazione di Alitalia: «Possiamo investire solo in società che siano in stabile equilibrio economico, finanziario e patrimoniale con buone prospettive di reddittività e di crescita. Questo perché - ha spiegato il presidente Franco Bassanini - nell’investire dobbiamo garantire i risparmi postali che ammontano a 240 miliardi e riguardano 24 milioni di famiglie italiane».