- 1 Febbraio 2012
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Essendo in genere calcolate in base al ‘MTOW - che prescinde dal peso effettivo al decollo - togli pure il praticamente.
Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione
- Autore Discussione aggynomadi
- Data d'inizio
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Non ho elementi per affermarlo, ma non credo che ridurranno piu' di tanto i posti sugli aerei, ne' potranno alzare piu' di tanto i prezzi.
Prima di tutto il distanziamento a bordo non risolve la possibile trasmissione del virus in altre localita' distanti, che e' il vero problema.
Secondo piuttosto la gente potrebbe volare impacchettata in tuta, occhialoni e maschera, tutti dispositivi che se si va a vedere quanto costano in condizioni ordinarie (la penuria finira') aggiungono al prezzo del volo meno del costo di un bagaglio imbarcato.
Pero' dato che il vero problema e' la trasmissione a lunga distanza, verosimilmente la vera misura per gestire la situazione saranno test, fatti al momento o in anticipo, trasformati in certificati o patenti da esibire, comunque test.
Se non passi il test e sei infetto non ti faranno volare neanche da solo... a meno di una lunga quarantena a destinazione in casi molto specifici.
Meno gente avra' voglia di volare in queste condizioni e dopo quello che e' successo? Forse. Pero' se ci sara' un mercato il biglietto tendera' comunque ad avere un prezzo legato al costo marginale di produzione, alzarlo un po' forse, ma alzarlo tanto significherebbe avere ancora meno pax.
E comunque stanno prendendo molte scorciatoie sui vaccini...
Detto tutto rigorosamente a vanvera.
Prima di tutto il distanziamento a bordo non risolve la possibile trasmissione del virus in altre localita' distanti, che e' il vero problema.
Secondo piuttosto la gente potrebbe volare impacchettata in tuta, occhialoni e maschera, tutti dispositivi che se si va a vedere quanto costano in condizioni ordinarie (la penuria finira') aggiungono al prezzo del volo meno del costo di un bagaglio imbarcato.
Pero' dato che il vero problema e' la trasmissione a lunga distanza, verosimilmente la vera misura per gestire la situazione saranno test, fatti al momento o in anticipo, trasformati in certificati o patenti da esibire, comunque test.
Se non passi il test e sei infetto non ti faranno volare neanche da solo... a meno di una lunga quarantena a destinazione in casi molto specifici.
Meno gente avra' voglia di volare in queste condizioni e dopo quello che e' successo? Forse. Pero' se ci sara' un mercato il biglietto tendera' comunque ad avere un prezzo legato al costo marginale di produzione, alzarlo un po' forse, ma alzarlo tanto significherebbe avere ancora meno pax.
E comunque stanno prendendo molte scorciatoie sui vaccini...
Detto tutto rigorosamente a vanvera.
aa/vv??
Utente Registrato
Questa cosa del distanziamento a bordo ha dei limiti di fattibilità enormi. Penso solo che di solito al momento dello sbarco, anche chi è alla fila 18 si alza in piedi e se ne sta appiccicato a tutti gli altri. O alla famiglia di papà mamma e figlio a cui di solito si assegna la semifila ABC. Non ha senso tenere il posto centrale invenduto se viene comunque occupato da una persona che vive assieme a chi sta al finestrino. Le distanze si possono tenere, e vanno attuate dove possibile, ma per i mezzi di trasporto la cosa è ingestibile a mio parere.
Per via del distanziamento il primo ufficiale può stare seduto dietro in J a godersi il volo
metteranno un pannello di plexiglas in mezzo.
l'unico problema è che ognuno avrà solo le manette del suo lato.
- 1 Febbraio 2012
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Mi hai fatto venire in mente la scena di questo film completamente folle:
https://youtu.be/Jr3eIAIFyo8
In realta' nessuno sa come si volera' nella fase X quando si potra' ricominciare a viaggiare. Io ho prenotazioni con BA in Giugno e Luglio (che posso spostare come voglio) e non ti lasciano scegliere i posti o gestire la prenotazione (tipo prenotare assistenza). Forse perche' non sono ancora sicuri se il volo verra' effettuato e come sono le disposizioni dei posti. Va da se che se si dovra' mantenere una certa distanza fra passeggeri ci saranno meno posti bloccati in J che in Barbon Class anche nei voli intraeuropei, pero' fondamentalmente nessuno ne ha una vera idea.
Parlo di una situazione diversa da quella attuale dove si viaggia per rimpatrio o per motivi specifici. Parlo di una fase dove potranno viaggiare tutti ma in una situazione non ancora 'normale'. Nessuno ha una sfera di cristallo sintonizzata con il canale giusto. Per i tempi e i modi ci tocchera' aspettare ancora un po.
Parlo di una situazione diversa da quella attuale dove si viaggia per rimpatrio o per motivi specifici. Parlo di una fase dove potranno viaggiare tutti ma in una situazione non ancora 'normale'. Nessuno ha una sfera di cristallo sintonizzata con il canale giusto. Per i tempi e i modi ci tocchera' aspettare ancora un po.
Io credo le che compagnie aeree tramite la Iata faranno pressioni per garantire un distanziamento sociale a bordo che non sia troppo penalizzante tipo lasciare libero il posto centrale che vorrebbe dire ridurre la capacità del 33% e non del 50 o piu' percento che si ipotizza. Questo sarebbe un compromesso che permetterebbe di offrire dei prezzi non troppo piu alti rispetto all' attuale.
No, veramente, com'è la situazione? Caschi da snorkeling di Decathlon? Immunità di gregge alla Johnson? L'offerta supera la domanda e ...? O c'è qualche altra procedura?
Al momento non mi pare vi siano particolari disposizioni in merito, se non le raccomandate solite: lavarsi le mani, coprirsi la bocca se si starnutisce/tossisce ecc.
Propongo una fessura in plexiglass del cesso posto dietro al cockpit dal quale far sedere il Pilot Monitoring, che avrà a disposizione un HUD e la radio, oltre carta igienica e vomitini vari.
Al momento mascherine ffp2 e guanti in lattice per tutto il crew, sia per piloti che aavv. Le maschere sono obbligatorie anche sui pick-up per gli hotel in sosta. Sui voli inbound per l’Italia obbligo di distanziamento pax. Comunque ho notato una cosa, da quando c’è questo problema nessuno piu si alza finché non si aprono le porte...cosa mai vista prima
In Francia le FFP2/3 sono riservate al personale sanitario: se ti beccano con una di quelle ti multano. Da fine febbraio sono sparite dalla circolazione, gli ordini dei privati tutti sequestrati (io ho fatto 3 ordini tra fine febbraio e metà marzo...tutto sequestrato).
- 1 Febbraio 2012
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La pandemia sta distruggendo le compagnie aeree tanto che se si continua così a giugno molte saranno sparite a detta della Iata, l'associazione internazionale del trasporto aereo. Il 90% della flotta di Air France-Klm è a terra, come quella della concorrente Lufthansa. La compagnia tedesca perde un milione di euro l'ora a sentire l'amministratore delegato, Carsten Spohr. E Air France non è messa meglio. Tutta la filiera aeronautica uscirà ridimensionata da questa crisi sanitaria, economica e sociale globale. I vettori che supereranno la crisi ne usciranno ridimensionati e con le flotte ridotte.
Il settore del trasporto aereo impiegherà almeno tre anni per ritrovare i livelli di traffico del 2019 nella migliore delle ipotesi e soltanto se ci sarà un rimbalzo post-crisi dell'attività, mentre serviranno dieci anni per recuperare la traiettoria pre-crisi, secondo lo studio della società di consulenza specializzata, Archery Strategy Consulting (Asc), ripreso da Le Monde, secondo il quale le prosettive a corto e medio termine non sono per nulla incoraggianti. Le previsioni più pessimistiche menzionano un prolungamento della crisi attuale fino al 2022 e non vedono un ritorno al livello del 2019 prima del 2023.
Anche i costruttori di aeromobili, Airbus e Boeing, non usciranno indenni dalla crisi. Secondo le previsioni di Asc la riduzione del traffico aereo farà diminuire la domanda di nuovi apparecchi tra il 40% e il 60% nei prossimi cinque anni. Prima della pandemia il fabbisogno di apparecchi era stimato intorno a 8 mila nuovi aeromobili di qui al 2024. Dopo la crisi, non arriverà a 5 mila, nello scenario più ottimistico, e a 3 mila nel peggiore dei casi.
https://www.italiaoggi.it/news/trasporto-aereo-ripresa-non-prima-di-tre-anni-2439726
Il settore del trasporto aereo impiegherà almeno tre anni per ritrovare i livelli di traffico del 2019 nella migliore delle ipotesi e soltanto se ci sarà un rimbalzo post-crisi dell'attività, mentre serviranno dieci anni per recuperare la traiettoria pre-crisi, secondo lo studio della società di consulenza specializzata, Archery Strategy Consulting (Asc), ripreso da Le Monde, secondo il quale le prosettive a corto e medio termine non sono per nulla incoraggianti. Le previsioni più pessimistiche menzionano un prolungamento della crisi attuale fino al 2022 e non vedono un ritorno al livello del 2019 prima del 2023.
Anche i costruttori di aeromobili, Airbus e Boeing, non usciranno indenni dalla crisi. Secondo le previsioni di Asc la riduzione del traffico aereo farà diminuire la domanda di nuovi apparecchi tra il 40% e il 60% nei prossimi cinque anni. Prima della pandemia il fabbisogno di apparecchi era stimato intorno a 8 mila nuovi aeromobili di qui al 2024. Dopo la crisi, non arriverà a 5 mila, nello scenario più ottimistico, e a 3 mila nel peggiore dei casi.
https://www.italiaoggi.it/news/trasporto-aereo-ripresa-non-prima-di-tre-anni-2439726
Ma anche no. Esempio. Stanza chiusa, come capita in molte sale riunioni. Un contagiato asintomatico entra da solo indossando mascherina chirurgica e piazza un paio di colpi di tosse. Gran parte rimane nella mascherina, ma l'aerosol più fine rimane in sospensione anche per 20 minuti (se trovo il video dell'esperimento lo posto). Dopo 10 minuti inizia riunione con gente che indossa solo quelle chirurgiche e via al focolaio
Ah, senza la tosse si può trasferire un simile evento al cesso. Defecazione di contagiato, tira lo sciacquone, aerosol che rimane per diversi minuti, ecc ecc ecc. Con le chirurgiche non ti salvi
- Stato