Emirates Cabin Crew Open Day


mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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La paga sarà anche bassina rispetto ad altri standard ma come ripetuto fino al vomito ti entra in tasca pulita pulita dato che non devi cacciare un centesimo per la casa ed i trasporti. Ci riproverò e se mi dovesse dire bene andrei senza battere ciglio!
Niente tasse neanche in Italia?
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Anche se hai moglie e figli in Italia, ma sei residente all'estero, quando fai la dichiarazione dei redditi c'e' la apposita casellina e non paghi un centesimo di tasse.
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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Anche se hai moglie e figli in Italia, ma sei residente all'estero, quando fai la dichiarazione dei redditi c'e' la apposita casellina e non paghi un centesimo di tasse.
la questione non è così facile
il primo elemento che viene considerato per stabilire il centro di interessi o residenza fiscale è l'eventuale residenza in italia di moglie e figli
poichè il paese degli emirati è considerato un paese a regime fiscale privilegiato (vedasi black list) è il contribuente a dover dimostrare,a fronte di contestazione dell'agenzia delle entrate,la residenza negli emirati e la non residenza in italia
differentemente qualora il contribuente sia residente in uno dei tanti paesi in europa o nel mondo che hanno stipulato con l'italia accordi bilaterali di scambi di informazione è al contrario l'agenzia della entrate a dover dimostrare la residenza in italia del contribuente a carico del quale viene fatta la contestazione
per chi risiede negli emirati,in quanto paese a regime fiscale privilegiato, viene data per scontata la residenza salvo prova contraria
ovviamente chi risiede regolarmente negli emirati dove regolarmente lavoro e vive,non è difficile dimostrare la residenza in loco e quindi non essere soggetto a tasse,ma è pur sempre una scocciatura burocratica che dura un pò di tempo
il primissimo elemento che viene considerato per stabilire la residenza fiscale o centro di interessi è proprio la residenza della famiglia(coniuge e figli)


http://www.101professionisti.it/101.../Residenza-fiscale-delle-persone-fisiche.aspx
In particolare si rileva che, a seguito del trasferimento di residenza dall’Italia all’estero, la persona fisica ha l’incombenza di iscriversi all’AIRE; tale inscrizione è condizione necessaria per fare valere il trasferimento stesso, ma non sufficiente, giacchè essa deve pur sempre corrispondere alla situazione effettiva.

http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/la-residenza-fiscale
Inoltre, sempre all’articolo 2 del Tuir, il comma 2 bis recita: "si considerano altresì residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con decreto del Ministero delle Finanze da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale". Pertanto con questa ulteriore disposizione normativa, introdotta dall’articolo 10, comma 1, della legge 448 del 1998, è stato previsto il principio della cosiddetta "inversione dell’onere della prova", con la conseguenza che viene posto a carico del contribuente l’onere di provare l’effettiva residenza nel Paese a regime fiscale privilegiato.


http://www.fiscooggi.it/giurisprudenza/articolo/cittadino-residente-svizzeradividendi-tassare-italia
In base al combinato disposto dell'art. 2 del d.P.R. n. 917 del 1986 e dell'art. 43 cod. civ., deve considerarsi soggetto passivo il cittadino italiano che, pur risiedendo all'estero, stabilisca in Italia, per la maggior parte del periodo d'imposta, il suo domicilio, inteso come la sede principale degli affari ed interessi economici nonché delle relazioni personali, e ciò anche in base a vari elementi presuntivi, quali l'acquisto di beni immobili; la gestione di affari in contesti societari; la disponibilità di almeno un'abitazione, nella quale egli trascorra diversi periodi dell'anno, e ciò a prescindere anche dalla iscrizione del soggetto nell'AIRE, come nella specie" (Cassazione, n. 29576/2011).


http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=nr.%20304%2Fe%20del%202%20dicembre%201997&source=web&cd=2&ved=0CCgQFjAB&url=http%3A%2F%2Fodcec.mi.it%2FLibraries%2FMateriale_Convegni%2FResidenza_delle_persone_31_marzo.pdf&ei=uGscT51_yu053-jlpAs&usg=AFQjCNEjbkYCE60EuNOcUrXY2SnZTwjeew


La circolare 2 dicembre 1997, n. 304/E indirizza l’attività di “intelligence” degli
uffici ai fini di individuare la residenza fiscale dei soggetti anagraficamente
residenti all’estero. In particolare gli uffici possono:

reperire notizie certe sulla posizione storico-anagrafica risultante presso il Comune dell’ultimo domicilio
fiscale in Italia; si ricorda che presso ciascun Comune e presso il Ministero dell’Interno sono tenuti
schedari che raccolgono le schede individuali e le schede di famiglie cancellate dall’Anagrafe delle
popolazioni residenti in dipendenza del trasferimento permanente all’estero delle persone cui si riferiscono;

acquisire tutte le informazioni presenti nel sistema informativo dell’Anagrafe tributaria;

acquisire copia degli atti concernenti donazioni, compravendite, costituzione di società di persona e/o
di capitale
anche a stretta base azionaria, conferimenti in società;

valutare attentamente i rapporti intercorrenti con i soggetti cointeressati nei suddetti atti;

acquisire informazioni sulle movimentazioni di somme di danaro da e per l’estero, sul luogo e data di
emissione di assegni bancari, sugli investimenti in titoli azionari e obbligazionari italiani.

In sintesi, con l’attività investigativa devono essere reperiti tutti gli elementi concreti di prova in ordine:

ai legami familiari o comunque affettivi e all’attaccamento all’Italia;

agli interessi economici in Italia;

all’interesse a tenere o far rientrare in Italia i proventi conseguiti con le prestazioni effettuate
all’estero

all’intenzione di abitare in Italia anche in futuro desumibile da fatti e atti concludenti ovvero da
pubbliche dichiarazioni.

Tali elementi potranno essere ricavati, oltre che dall’analisi puntuale di tutta la documentazione acquisita,
anche da un’attenta ricognizione sulla
stampa locale e nazionale, nonché su pubblicazioni biografiche o
servizi prodotti dalle reti televisive locali e nazionali.



 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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- sarà considerato fiscalmente residente in Italia la persona che, pur avendo trasferito la propria residenza all'estero e svolgendo la propria attività fuori dal territorio nazionale, mantenga, nel senso sopra indicato, il centro dei propri interessi familiari e sociali in Italia.


[FONT=Helvetica,Arial]Circolare ministeriale 304/E (29)
- l'Amministrazione finanziaria, chiamata a pronunciarsi sul caso di un soggetto iscritto all'Aire ed esercente attività di lavoro autonomo all'estero, si era già uniformata a tale interpretazione, sostenendo che la residenza fiscale in Italia si concretizza qualora la famiglia dell'interessato abbia mantenuto la dimora in Italia durante il periodo di attività all'estero o, comunque, nel caso in cui emergano atti o fatti tali da indurre a ritenere che il soggetto interessato abbia quivi mantenuto il centro dei propri affari ed interessi;


http://criminologia.advcom.it/paradisi_carta.htm[/FONT]
 

Fox

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Praticamente secondo la legge italiana sei soggetto passivo d'imposta, nel caso in cui hai la residenza e/o il domicilio ed addirittura la sola dimora in Italia!
 

airbusfamilydriver

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Praticamente secondo la legge italiana sei soggetto passivo d'imposta, nel caso in cui hai la residenza e/o il domicilio ed addirittura la sola dimora in Italia!
praticamente per coloro che risiedono in cosiddetti paradisi fiscali,è sufficiente viverci davvero e poterlo provare,per non essere soggetti a tasse in italia
 

Fox

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praticamente per coloro che risiedono in cosiddetti paradisi fiscali,è sufficiente viverci davvero e poterlo provare,per non essere soggetti a tasse in italia
In questo caso se lavori per Emirates e non vuoi pagare le tasse in Italia, devi necessariamente trasferire la residenza a Dubai,NON SOLO IL DOMICILIO e vivere li. Non puoi inoltre avere case, beni e patrimoni intestati e moglie e figli in Italia. Solo in questo caso non versi le imposte allo stato italiano, ma se manca uno di questi elementi essenziali, sei bello che fregato! Anzi in molti casi c'e' la doppia tassazione del reddito!
 

AV CT

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La paga sarà anche bassina rispetto ad altri standard ma come ripetuto fino al vomito ti entra in tasca pulita pulita dato che non devi cacciare un centesimo per la casa ed i trasporti. Ci riproverò e se mi dovesse dire bene andrei senza battere ciglio!
Perfetto se non hai problemi di varia natura che ti costringono a stare in Italia, vai pure a vivere li...per quanto mi riguarda è un paese pieno di regole retrograde che non collimano con le mie abitudini.
 

jtstream

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Gli alcolici li trovi anche nei ristoranti e nei supermercati (selezionati) li puoi acquistare. Penso che tu sia un po' legato alle leggende metropolitane, leggi la storia dei passaporti.
 

Alitalia Fan

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Francamente di alcool ne bevo pochissimo e nella mia vita ne farei anche totalmente a meno pur di lavorare seriamente per una compagnia come Emirates...
 

Alitalia Fan

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5 Novembre 2005
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Abu Dhabi
@Alitalia fan:
Quanti step sono in tutto? Ovviamente il colloquio sarà in inglese giusto?
Che io sappia se passi il primo giorno devi tornare anche i due giorni successivi (come se uno potesse prendere giorni di permesso al lavoro o cambiare tariffa di treno/aereo/nave in base a come je girano le pelotas a loro) per ulteriori colloqui. Ovviamente se tu dici di saper parlare altre lingue oltre all'inglese sarai testato, in maniera seria, su quella lingua. Cioè io che col francese e lo spagnolo me la cavicchio non andrò mai a dire che so parlarle correttamente altrimenti al colloquio che je dico? Poi se tutti i colloqui hanno esito positivo devi trasferirti a Dubai per iniziare il corso ma per fare ciò hai 6 mesi di tempo, se non ricordo male. Dalla mia selezione sono passati 4 mesi e potrei dimenticare qualcosa :)
Quoto, anche io la penso come te. :wine:

OT, nun farte mai sentì, eh!
Tu sai la mia storia e sai anche che io non mollo... Ma come diavolo si fa a costruirsi un futuro con queste premesse? Meglio andare all'estero a cercare qualcosa di più solido, anche se sotto molti punti di vista non è di certo il paradiso. Hai ragione per il resto, sono un po' sparito, ma sono sempre indaffaratissimo :D
 

Fox

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Che io sappia se passi il primo giorno devi tornare anche i due giorni successivi (come se uno potesse prendere giorni di permesso al lavoro o cambiare tariffa di treno/aereo/nave in base a come je girano le pelotas a loro) per ulteriori colloqui. Ovviamente se tu dici di saper parlare altre lingue oltre all'inglese sarai testato, in maniera seria, su quella lingua. Cioè io che col francese e lo spagnolo me la cavicchio non andrò mai a dire che so parlarle correttamente altrimenti al colloquio che je dico? Poi se tutti i colloqui hanno esito positivo devi trasferirti a Dubai per iniziare il corso ma per fare ciò hai 6 mesi di tempo, se non ricordo male. Dalla mia selezione sono passati 4 mesi e potrei dimenticare qualcosa :)
Tu sai la mia storia e sai anche che io non mollo... Ma come diavolo si fa a costruirsi un futuro con queste premesse? Meglio andare all'estero a cercare qualcosa di più solido, anche se sotto molti punti di vista non è di certo il paradiso. Hai ragione per il resto, sono un po' sparito, ma sono sempre indaffaratissimo :D
Il corso dura sei mesi durante i quali non prendi una lira, anzi un Dirham