- 10 Dicembre 2007
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Tutto piuttosto prevedibile. Putin dopo la marcia su Mosca, aveva bisogno di ribadire che il potere è saldamente nelle sue mani. Ha utilizzato gli ultimi due mesi per smembrare di fatto la Wagner e per fare la festa agli alti gradi delle forze armate che avevano mostrato simpatia per Eugenio.
Una volta bonificato il terreno, Vlad ha eliminato platealmente l'antagonista principale. Il messaggio per i compatrioti è che chi non è d'accordo con lui potrebbe avere problemi seri se non "definitivi".
Il messaggio per il resto del mondo è che le conferenze di pace a Gedda senza la Russia, concepite per ideare un piano di pace pro-Ucraina da sottoporre ad un presunto Putin indebolito, sono tempo perso.
Al netto di qualche scheggia impazzita che riesca a farlo fuori (cosa che rischierebbe di fare implodere la Russia con scenari catastrofici), dovremo fare ancora i conti con Putin, sicuramente incaxxato come non mai.
Guardiamo le cose dal suo punto di vista: ha iniziato la guerra in Ucraina come fosse una passeggiata trionfale. Ora, nel migliore dei casi, dovrà far digerire ai russi come vittoria la conquista di parte del Donbass (l'altra parte era già sua) e la fascia di terreno sudorientale che collega quest'ultimo alla Crimea (anche questa già nelle sue mani). E già non sarà facile. Ma a questo punto è chiaro che per lui qualunque cedimento significherebbe la fine.
E come ci insegna lui stesso, se metti un topo nell'angolo assicurati che sia morto, perchè altrimenti potresti aspettarti anche un attacco disperato.
Leggi l'uso di armi atomiche.
Una volta bonificato il terreno, Vlad ha eliminato platealmente l'antagonista principale. Il messaggio per i compatrioti è che chi non è d'accordo con lui potrebbe avere problemi seri se non "definitivi".
Il messaggio per il resto del mondo è che le conferenze di pace a Gedda senza la Russia, concepite per ideare un piano di pace pro-Ucraina da sottoporre ad un presunto Putin indebolito, sono tempo perso.
Al netto di qualche scheggia impazzita che riesca a farlo fuori (cosa che rischierebbe di fare implodere la Russia con scenari catastrofici), dovremo fare ancora i conti con Putin, sicuramente incaxxato come non mai.
Guardiamo le cose dal suo punto di vista: ha iniziato la guerra in Ucraina come fosse una passeggiata trionfale. Ora, nel migliore dei casi, dovrà far digerire ai russi come vittoria la conquista di parte del Donbass (l'altra parte era già sua) e la fascia di terreno sudorientale che collega quest'ultimo alla Crimea (anche questa già nelle sue mani). E già non sarà facile. Ma a questo punto è chiaro che per lui qualunque cedimento significherebbe la fine.
E come ci insegna lui stesso, se metti un topo nell'angolo assicurati che sia morto, perchè altrimenti potresti aspettarti anche un attacco disperato.
Leggi l'uso di armi atomiche.