viaggiatoresolitario
Utente Registrato
- 9 Luglio 2024
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Ha due ali e un motore (due, ad essere onesti) cosa vuoi che cambiTrova l'intruso
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daje a batterie al litio a bordo...'na chicca per la safety!Ci mancava anche questa!
I trolley motorizzati sono tra noi - Il Post
Ci si siede sopra e li si guida come dei tricicli elettrici: si cominciano a vedere in stazioni e aeroporti asiatici, dove in alcuni casi sono diventati un problemawww.ilpost.it
Dimissioni da parlamentare no eh?Dai, che se la cava con poco stavolta!
Dal Corriere:
Piero Fassino e il «profumo-gate», l'ex ministro: «Pronto a pagare 500 euro per evitare il processo penale»
Verso la conclusione la vicenda della boccetta di profumo Chanel sottratta al duty free dell'aeroporto di Fiumicino. Decide il gip di Civitavecchiaroma.corriere.it
Piero Fassino e il «profumo-gate», l'ex ministro: «Pronto a pagare 500 euro per evitare il processo penale»
diIlaria Sacchettoni
Verso la conclusione la vicenda della boccetta di profumo Chanel sottratta al duty free dell'aeroporto di Fiumicino. Decide il gip di Civitavecchia
Cinquecento euro per far rientrare il «profumo-gate», Piero Fassino, già ministro dem della Giustizia, potrebbe pagare questa cifra per risparmiarsi il processo. L’accusa nei suoi confronti è infatti quella di appropriazione indebita di una boccetta di essenza di marca Chanel, sottratta al duty free del Terminal 1 di Fiumicino il 15 aprile scorso. Indagato dai magistrati di Civitavecchia, Fassino, assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria, ha proposto di pagare il dovuto (con una maggiorazione imposta dalle circostanze) pur di evitare il processo penale con relativo strascico mediatico.
Il furto a Fiumicino
La vicenda era apparsa su tutti i media qualche mese fa: l’ex ministro della Giustizia aveva, a sua discolpa, obiettato che si era trattato di un equivoco. Una boccetta scivolata nella tasca della giacca, aveva detto, durante il tentativo di rispondere al cellulare (avendo un trolley nell’altra mano) mentre si stava imbarcando per Strasburgo. Contro di lui alcuni video registrati dalle telecamere di sicurezza del Duty free e puntualmente acquisite dagli agenti della Polaria che hanno approfondito la questione per conto dei pm. La denuncia della societàche gestisce il punto vendita era arrivata a stretto giro, complice quelli che erano stati individuati come precedenti. L’ex ministro aveva infatti sfidato la security del duty free con altri due presunti furti di profumi. Ora, come anticipato da Repubblica, resta la decisione del gip di Civitavecchia, attesa per la giornata di mercoledì 31 luglio.
Credi ancora alla befana?Dimissioni da parlamentare no eh?
Un po' come essere sgamato dai trans e' la cosa piu' tipica per i [sic] "difensori della famiglia", non c'e' niente di piu' CSX di Fassino che fa la spesa proletaria al duty free.Dai, che se la cava con poco stavolta!
Dal Corriere:
Piero Fassino e il «profumo-gate», l'ex ministro: «Pronto a pagare 500 euro per evitare il processo penale»
Verso la conclusione la vicenda della boccetta di profumo Chanel sottratta al duty free dell'aeroporto di Fiumicino. Decide il gip di Civitavecchiaroma.corriere.it
Piero Fassino e il «profumo-gate», l'ex ministro: «Pronto a pagare 500 euro per evitare il processo penale»
diIlaria Sacchettoni
Verso la conclusione la vicenda della boccetta di profumo Chanel sottratta al duty free dell'aeroporto di Fiumicino. Decide il gip di Civitavecchia
Cinquecento euro per far rientrare il «profumo-gate», Piero Fassino, già ministro dem della Giustizia, potrebbe pagare questa cifra per risparmiarsi il processo. L’accusa nei suoi confronti è infatti quella di appropriazione indebita di una boccetta di essenza di marca Chanel, sottratta al duty free del Terminal 1 di Fiumicino il 15 aprile scorso. Indagato dai magistrati di Civitavecchia, Fassino, assistito dall’avvocato Fulvio Gianaria, ha proposto di pagare il dovuto (con una maggiorazione imposta dalle circostanze) pur di evitare il processo penale con relativo strascico mediatico.
Il furto a Fiumicino
La vicenda era apparsa su tutti i media qualche mese fa: l’ex ministro della Giustizia aveva, a sua discolpa, obiettato che si era trattato di un equivoco. Una boccetta scivolata nella tasca della giacca, aveva detto, durante il tentativo di rispondere al cellulare (avendo un trolley nell’altra mano) mentre si stava imbarcando per Strasburgo. Contro di lui alcuni video registrati dalle telecamere di sicurezza del Duty free e puntualmente acquisite dagli agenti della Polaria che hanno approfondito la questione per conto dei pm. La denuncia della societàche gestisce il punto vendita era arrivata a stretto giro, complice quelli che erano stati individuati come precedenti. L’ex ministro aveva infatti sfidato la security del duty free con altri due presunti furti di profumi. Ora, come anticipato da Repubblica, resta la decisione del gip di Civitavecchia, attesa per la giornata di mercoledì 31 luglio.
Beh mio zio uscito dal campo di prigionia nazista aveva la stessa corporatura!Non avete un briciolo di pietà, un minimo di compassione: qualche mese fa ha mostrato la sua busta paga reclamando che lo stipendio da parlamentare è al limite con l'indigenza. Vergognatevi!