“Crediamo fortemente nel trade e continuiamo a investire in questa relazione”: Emiliana Limosani, cco di
Ita Airways e ceo di
Volare, ribadisce a chiare lettere dall’
Itb di Berlino il valore del sodalizio “che sin dalla nascita della compagnia, in un momento oggettivamente delicato”, non è mai stato messo in discussione.
Anzi, si è rafforzato, tanto che oggi “il
65% del nostro fatturato a livello mondo proviene dal
segmento intermediato, agenzie di viaggio, tour operator e tmc. E questo non è un dato casuale, perché
strategicamente. dal punto di vista commerciale, lo abbiamo deciso: vogliamo che una parte del nostro prodotto business e leisure venga venduto dal trade”.
E proprio al trade è dedicato il
roadshow che quest’anno “ha già preso il via dal Sud Italia e che toccherà
8 città: siamo partiti da Cagliari, poi Bari cui seguiranno Napoli, Venezia e così via”.
Il mercato tedesco
La partecipazione della compagnia aerea alla kermesse berlinese all’interno dello stand Italia, con Enit e regioni – “ci piace sposare questa modalità e presentarci insieme e non più in modo frammentato come accadeva in passato” osserva la manager – sottolinea la valenza del mercato tedesco nel network di Ita: “La Germania è tra i nostri principali mercati in Europa, abbiamo
76 frequenze alla settimana che operiamo da Roma Fiumicino prevalentemente ma anche da Milano Linate su Francoforte, Monaco, Stoccarda, Amburgo e Dusseldorf;
dal 26 maggio e fino 23 settembre effettueremo anche
voli charter sulla Linate-Rostock. Un mercato, quello tedesco, importante non solo per il traffico p2p ma anche in ottica di “
sesta libertà per andare cioè a
collegare queste città tramite Roma Fiumicino e poi proseguire sulle altre nostre destinazioni di lungo raggio“.
Lungo raggio che Emiliana Limosani definisce una volta di più “importantissimo per Ita: nel 2023 su un fatturato globale di 2,4 miliardi di euro, di cui 2,2 miliardi di traffico passeggeri, circa la metà e quindi
1 miliardo è ascrivibile alle rotte di long haul. Da sottolineare poi che se il 45% deriva dai passeggeri p2p,
il restante 55% lo abbiamo fatto con passeggeri che hanno volato in connection dall’Europa. Come, ad esempio, Stoccarda-Roma-Maldive”.
Volare
Itb è anche l’occasione per fare il punto sul programma di fidelizzazione del vettore: “Dagli 1,8 mln di iscritti di due anni fa puntiamo a raggiungere quota 2,6 milioni per fine 2024. Oggi il 63% sono italiani ma la restante parte sono internazionali e continuiamo a puntare sull’internazionalizzazione del programma.
Tra le altre novità dell’anno in corso ci sono la crescita dei partner, “che passeranno da 25 a 41 quindi più che raddoppiati” e il lancio di un nuovo “sub-program, che si aggiunge a quelli già attivi per corporate e Pmi: si chiama
‘Avventura’ ed è
dedicato ai ragazzi dai 2 ai 16 anni che avranno una loro card personale e che come quelle già esistenti è declinata nelle 4 club, Smart, Plus, Premium ed Executive.
Sono i nostri viaggiatori del futuro e ci piace investire su di loro“.
Sguardo positivo sul 2024
Siamo ancora all’inizio di questo 2024 segnato da un contesto geopolitico internazionale non semplice. “Ma i mesi di
gennaio e febbraio ci hanno stupito in modo favorevole – conclude la manager -: c’è un buon
mood legato all’estate, e abbiamo notato con piacere che nella cosiddetta
deep winter (proprio i primi due mesi dell’anno,
ndr) i
clienti sia per la parte leisure sia per quella bt hanno cominciato a diversificare e di conseguenza si riesce a lavorare meglio”. In buona sostanza il 2024 viaggia “lungo una crescita dell’offerto del 37%, dopo che nel 2023 l’incremento era stato del 60%”.
"Crediamo fortemente nel trade e continuiamo a investire in questa relazione": Emiliana Limosani, cco di Ita Airways e ceo di Volare, ribadisce
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