Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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Cesare.Caldi

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Ita Airways-Lufthansa: una "rotta" politica
di Leonard Berberi

Senza via d’uscita: se il vettore tricolore non può finire con i tedeschi allora diventa impossibile unirsi ad altri big europei
La commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, assicura che la proposta di nozze Ita Airways-Lufthansa è una vicenda puramente «industriale». Italiani e tedeschi temono sia diventata una questione politica. Sostenuti, questi ultimi, da un numero crescente di addetti ai lavori che criticano l’approccio dell’Antitrust Ue. E se anche uno pacato come il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, perde le staffe («L’Ue ostacola la creazione di un campione europeo bloccando la fusione Ita-Lufthansa»), è un segnale che la misura è colma, dopo dieci mesi di trattative estenuanti.
Per Giorgetti l’Italia ha rispettato l’accordo con l’Antitrust sul futuro di Ita. Compreso l’individuare un partner industriale solido (Lufthansa) in grado di dare un futuro alla compagnia italiana. Per gli uffici guidati da Vestager il matrimonio ora crea un problema: le due aviolinee sono così forti su 39 rotte (molte redditizie) da ridurre la concorrenza. E così il 25 marzo ha inviato l’avvertimento formale invitando i soggetti a proporre sacrifici. Se non saranno sufficienti l’unione verrà bloccata.

Gli italiani sono furibondi. I tedeschi vedono Meloni e Giorgetti come gli unici «guardiani» rimasti a contenere il dominio francese a Bruxelles. Alla Commissione europea c’è chi ritiene che Vestager sul settore aereo abbia «esondato». Mentre il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, sottolinea che è in ballo l’indipendenza del continente sulla connettività aerea: «Servono vettori forti per contrastare i rivali asiatici, mediorientali e americani», dice. Per farlo bisogna diventare sempre più grandi, anche con le fusioni. Quelle che l’Antitrust Ue ora ostacola. Con un approccio, segnalano gli esperti, nuovo e problematico: se Ita non può andare a Lufthansa allora non può nemmeno finire tra le braccia di altri big (Air France-Klm, Iag). Ed è condannata a volare da sola. O a cercarsi un investitore extra Ue (che non può avere più del 49%).

«Vestager ha una lunga serie di fallimenti, ho perso il conto dei ricorsi che abbiamo vinto contro di lei», attacca Michael O’Leary, ceo di Ryanair. Uno che non risparmia critiche a Ita e Lufthansa. Ma persino lui approva le nozze italo-tedesche perché, prosegue, «l’Europa ha bisogno del consolidamento nel settore».

 

leerit

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“Infondati i rilievi e ridicolo il metodo perché chi oggi vorrebbe impedire ad ITA Airways di entrare in una grande alleanza è la stessa dg Competition che due anni fa indicò come condizione necessaria per la nascita della compagnia, la sua privatizzazione”. Commentano così le osservazioni presentate oggi dal vicepresidente dell'esecutivo Ue Margrethe Vestager sull’accordo ITA-Lufthansa, il segretario generale Claudio Tarlazzi e quello nazionale Ivan Viglietti di Uiltrasporti.

“Non riteniamo ci possano essere rischi di distorsioni della concorrenza sul medio raggio come paventato poiché è ben noto che ci siano compagnie come Ryanair che dispongono di flotte 10 volte superiori, tanto da essere nei fatti in posizione di predominio quasi assoluto sul mercato europeo.

Per quanto riguarda il lungo raggio -proseguono- evidenziamo che il mercato è naturalmente ormai presidiato da tre grandi alleanze intercontinentali e stare fuori da queste per ITA Airways significa non avere un futuro.

Uiltrasporti -concludono i due segretari- in qualità di rappresentanti dei lavoratori di ITA Airways e del suo indotto e di tutti i cittadini italiani che hanno il diritto di avere un servizio di qualità a prezzi competitivi, non può permettere che vengano sollevati tali pretestuosi rilievi ed auspica che questo approccio venga radicalmente cambiato in tempi rapidi, in considerazione anche delle imminenti elezioni europee”.


Roma, 25 mar. -(Adnkronos) – I nuovi rilievi della Commissione Ue alle nozze Ita-Lufthansa “mostrano una pervicacia inspiegabile, perché fino ad oggi finora è stato fatto pedissequamente quello che ha la Commissione ha chiesto: la vecchia Alitalia è stata spezzata in tre, facendole anche perdere il nome” ma questo non sembra bastare. Lo sottolinea all’Adnkronos Salvatore Pellecchia, Segretario Generale Fit Cisl, ricordando che questo “atteggiamento di Bruxelles ci mette in difficoltà perché cresce l’allarme per il futuro industriale di Ita: è evidente che con il trascorrere del tempo le cose possono solo andare peggio”. Il sindacalista parla di “un costante ritardo nella valutazione finale da parte europea sul matrimonio con Lufthansa che sta diventando una rappresentazione sgradevole”. Anche perché, aggiunge, “come ben sanno a Bruxelles il tempo lavora contro Ita e i suoi dipendenti ma anche contro i lavoratori ex Alitalia che sono in cig e aspettano la fase espansiva dell’azienda per essere integrati”.
“Come organizzazioni sindacali – ricorda Pellecchia – a breve dovremmo avere un incontro con il top management. Ma non ci facciamo illusioni, perché al netto di doverose dichiarazioni positive chiunque abbia conoscenza delle dinamiche del trasporto aereo è consapevole che una ipotesi di Ita ‘stand alone’ porta rapidamente alla rovina”.
Il tutto peraltro “in un mercato del trasporto aereo che va benissimo, con un 2023 che è stato superiore al 2019 pre-pandemia, che ha visto il traffico nel nostro paese salire a 197 milioni di passeggeri”; l’estate dovrebbe andare comunque bene sulle rotte di Ita ma – sottolinea – “si rischia che in autunno con il calo della domanda, senza un partner industriale con cui fare sinergie ed economia di scala, una Ita da sola potrebbe perdere quanto fatto” nei mesi precedenti. I soldi in cassa insomma, rischiano di finire senza le nozze con i tedeschi laddove – conclude Pellecchia – “per ragioni di sistema l’Italia non può permettersi l’irrilevanza nel settore del trasporto aereo”
 

aa/vv??

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Pure la benedizione di MOL.
Insomma, sta Commissione ha pestato una cacca bella grossa. Vedremo solo se metteranno la coda tra le gambe o imperterriti andranno avanti a sciorinare paletti e accampare scuse. Anche perché -come giustamente scritto nell'articolo- se questa fusione non passa, non possono passarne nemmeno altre ipotetiche. Da soli no, con gruppo X no, con gruppo Y no, con gruppo Z nemmeno... cosa vogliono che si faccia?
 

Paolo_61

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Pure la benedizione di MOL.
Insomma, sta Commissione ha pestato una cacca bella grossa. Vedremo solo se metteranno la coda tra le gambe o imperterriti andranno avanti a sciorinare paletti e accampare scuse. Anche perché -come giustamente scritto nell'articolo- se questa fusione non passa, non possono passarne nemmeno altre ipotetiche. Da soli no, con gruppo X no, con gruppo Y no, con gruppo Z nemmeno... cosa vogliono che si faccia?
Belumosi è pronto a scommettere che un’analoga operazione con AF verrebbe benedetta in 5 giorni, con suono di fanfare e dichiarazioni altisonanti sul ruolo dell’Europa nel salvataggio di ITA. Io sono più scettico e penso che riuscirebbero a inventare qualche puttanata solo per sentirsi importanti
 

Farfallina

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Belumosi è pronto a scommettere che un’analoga operazione con AF verrebbe benedetta in 5 giorni, con suono di fanfare e dichiarazioni altisonanti sul ruolo dell’Europa nel salvataggio di ITA. Io sono più scettico e penso che riuscirebbero a inventare qualche puttanata solo per sentirsi importanti
In realtà per come hanno fatto muro non possono autorizzare nemmeno una operazione di AF-KL. Sicuramente ci sarebbero meno rilievi visto che il network AF-KL è molto targhettizzato su Parigi e Amsterdam e quindi su quegli aeroporti c'è già concorrenza low cost mentre hub e focus city di LHG hanno meno interesse diretto delle low cost. Sul lungo raggio invece la situazione sarebbe uguale con chiunque vista la demenzialità dei rilievi.
Va infine detto che l'amica danese ha già dato ad AF-KL il target da seguire, salire al 19,9% di SAS, fare i suoi comodi non dovendo notificare nulla e aspettare tempi migliori.
 

leerit

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L' operazione Lufthansa - Ita Airways ha avuto la benedizione dei seguenti soggettI:

- governo italiano
- governo tedesco
- Corte dei Conti
- Confindustria Italiana
- Bundesverband der Deutschen Industrie
- Sindacati di settore tedeschi austriaci belgi svizzeri
- Sindacati di settore italiani
- CDA Ita Airways
- CDA Lufthansa Group
- analisti finanziari indipendenti, giornalisti esperti di settore, finanche MOL.
- la stessa Commissione Europea che indico' proprio all'atto della costituzione di Ita come fosse necessaria la sua privatizzazione

Se nel 2021 avessimo ipotizzato la privatizzazione di Ita nel 2023 (quello era il limite precedente scavallato dalle assurde pretese europee), dopo appena cioe' 2 anni dalla sua costituzione per avere finalmente una societa' scevra dagli aiuti di stato e libera di avere come unico referente il mercato e la concorrenza noi avremmo festeggiato con fiumi di Champagne suddetto evento e la cosa che fa rabbrividire e' che anche nella stessa Bruxelles sarebbe stato accolto il tutto con soddisfazione immane.

Resta lo sconcerto dei fatti attuali ed una melina procedurale alla cui buona fede ormai non crede piu' nessuno.
 
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leerit

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L'Unione Eeropea mette i bastoni tra le ruote al matrimonio tra Ita e Lufhtansa dopo i dubbi espressi dal Commissario europeo per la concorrenza, Margarethe Vestager, con una lettera inviata sia all'azienda italiana che a quella tedesca. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha replicato alle obiezioni della Vestager affermando che "Il governo italiano sta facendo gli interessi dell’Italia e dell’Europa. A Bruxelles c’è qualcuno che fa gli interessi della concorrenza". L'unione, secondo la Commissione, sarebbe addirittura "incompatibile con il mercato interno". Nelle ultime ore si è fatto sentire anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha parlato di "ennesima eurofollia".


Le obiezioni dell'Ue
Con circa 200 pagine piene di dubbi e obiezioni, la Commissione ha fatto sapere che l’accordo dei tedeschi con Ita Airways può saltare se non verranno risolti tre nodi ritenuti fondamentali da Bruxelles: il tema legato ai possibili aumenti dei prezzi, il rischio di riduzione della concorrenza e una forte presenza a Milano Linate a danno degli altri vettori. Nel dettaglio si sottolinea che la possibile unione può ridurre la concorrenza su alcune rotte di corto raggio tra l'Italia e le nazioni dell'Europa centrale, ridotta concorrenza su rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone e, come detto, la posizione dominante dell'azienda italiana sullo scalo di Linate.

Sui collegamenti internazionali, Lufthansa e i partner hanno un presenza con voli diretti o con scali: secondo la Commissione è su queste rotte che non ci sarebbe una sufficiente concorrenza delle altre compagnie aeree. Il tempo scorre inesorabilmente e c'è soltanto un mese da oggi, entro il 26 aprile, per trovare una soluzione definitiva. Sul documento vengono messe a rischio ci sono ben 39 rotte di corto e lungo raggio.


Le tratte a rischio
Scendendo nel dettaglio sarebbero 12 a breve raggio tra Italia ed Europa Centrale: Milano-Bruxelles, Milano-Düsseldorf, Milano-Francoforte, Milano-Amburgo, Milano-Stoccarda, Milano (Malpensa)-Vienna, Roma-Bruxelles, Roma-Francoforte, Roma-Monaco, Roma-Zurigo, Roma-Amburgo e Roma-Vienna. Fanno sempre parte del breve raggio altre 14 rotte che collegano alcune grandi città del Sud Italia con l'Europa: si tratta del Bari-Francoforte, Bari-Amburgo e Bari-Monaco di Baviera; il Brindisi-Düsseldorf e Brindisi-Stoccarda; Cagliari-Monaco, Catania-Francoforte Lamezia Terme-Zurigo, Napoli-Düsseldorf, Napoli-Francoforte, Napoli-Stoccarda e Napoli-Amburgo; il Palermo-Francoforte e il Roma-Stoccarda.

Sul lungo raggio, invece, sono otto le rotte a rischio "su cui almeno una delle parti opera attualmente una connessione diretta": non viene specificato se si tratta anche di attività della United Airlines e All Nippon Airways entrambe partner di Lufthansa. Tutti i voli a rischio partono da Roma e sono i seguenti: Roma-New York, Roma-Washington, Roma-San Francisco, Roma-Chicago, Roma-Toronto, Roma-Los Angeles, Roma-Miami e Roma-Tokyo.

C'è anche un ultimo blocco che comprende cinque rotte a lungo raggio "sulle quali nessuna delle parti fornisce attualmente una connessione diretta": si tratta del Napoli-New York, Milano-San Francisco, Firenze-New York, Catania-New York e Bologna-New York.

Come abbiamo visto, Bruxelles fa obiezioni sul fatto che lo scalo di milanese di Linate "ostacolerebbe significativamente la concorrenza effettiva a causa della potenziale creazione o rafforzamento di una posizione dominante all’aeroporto di Milano Linate, con possibili preoccupazioni di esclusione riguardo alla fornitura di servizi di trasporto aereo passeggeri da e per Linate". Secondo gli attuali numeri, Ita e Lufthansa possiederebbero il 64% degli slot oltre ai diritti per partenze e atterraggi.
La replica di Salvini
Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha parlato dell'"ennesima eurofollia. Il Governo dopo anni persi vuole mettere in sicurezza migliaia di lavoratori, il diritto al volo degli italiani, l'arrivo dei turisti in Italia e Bruxelles eccepisce", commenta i rilievi sollevati dalla Commissione europea sull'acquisizione di Ita da parte di Lufthansa. "Secondo me perchè ci sono dietro interessi economici - ha aggiunto a margine dell'inaugurazione del nuovo 'Rondò autostradale A4ì di Bergamo -.Se Bruxelles ostacolerà o proverà a far saltare l'accordo tra Ita e Lufthansa farà un danno per i lavoratori, per l'Italia, per l'Europa. Non mi stupirebbe che questa sciagurata Commissione finisse questi cinque anni con un altro atto privo di senso - ha concluso -.

 

13900

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Se nel 2021 avessimo ipotizzato la privatizzazione di Ita nel 2023 (quello era il limite precedente scavallato dalle assurde pretese europee), dopo appena cioe' 2 anni dalla sua costituzione per avere finalmente una societa' scevra dagli aiuti di stato e libera di avere come unico referente il mercato e la concorrenza noi avremmo festeggiato con fiumi di Champagne suddetto evento e la cosa che fa rabbrividire e' che anche nella stessa Bruxelles sarebbe stato accolto il tutto con soddisfazione immane.
Io festeggerei all'avvenuto rimborso della miliardata e mezza di investimento fatto dai contribuenti italiani, ma vabbe'.

La realta' che tutti sembriamo ignorare e' che, per quanto lo stiano tirando in lungo a Bruxelles, LH NON si prendera' ITA. Il 40% e' sempre sessanta punti percentuali dal controllo totale, e vuol dire che ogni euro perso da ITA dal momento dell'OK in poi equivarra' a 60 cent pagati da noi. A me sembra che tutti pensino che, una volta ottenuto questo agognato OK, tutto e' a posto e inizieranno le vacche grasse. Sara' invece il contrario. LH si trovera' a dover ristrutturare la baracca secondo un piano che nessuno di noi ha ancora visto, malgrado noi si sia gli azionisti, e sono pronto a scommettere che tutti quelli [politici, pennivendoli, certuni qui su questo forum] che guardano a LH come il Messia andranno a maledirne il nome non appena ci saranno tagli. Chi vuole scommettere quanto ci vorra' al titolo cubitale "I TEDESCHI ISOLANO [inserisci citta'] DAL RESTO DEL PAESE" con tanto di minacce di sdraiarsi sulla pista da parte dei vari ministri populisti?
 
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Farfallina

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Io festeggerei all'avvenuto rimborso della miliardata e mezza di investimento fatto dai contribuenti italiani, ma vabbe'.

La realta' che tutti sembriamo ignorare e' che, per quanto lo stiano tirando in lungo a Bruxelles, LH NON si prendera' ITA. Il 40% e' sempre sessanta punti percentuali dal controllo totale, e vuol dire che ogni euro perso da ITA dal momento dell'OK in poi equivarra' a 60 cent pagati da noi. A me sembra che tutti pensino che, una volta ottenuto questo agognato OK, tutto e' a posto e inizieranno le vacche grasse. Sara' invece il contrario. LH si trovera' a dover ristrutturare la baracca secondo un piano che nessuno di noi ha ancora visto, malgrado noi si sia gli azionisti, e sono pronto a scommettere che tutti quelli [politici, pennivendoli, certuni qui su questo forum] che guardano a LH come il Messia andranno a maledirne il nome non appena ci saranno tagli. Chi vuole scommettere quanto ci vorra' al titolo cubitale "I TEDESCHI ISOLANO [inserisci citta'] DAL RESTO DEL PAESE" con tanto di minacce di sdraiarsi sulla pista da parte dei vari ministri populisti?
Però difendendo l'operato sempre più dubbio della Vestager andiamo proprio nella direzione di tirare nel cesso l'1,35 miliardi investiti in ITA. Perché, se come pare, i conti di ITA stanno andando un pochino meglio delle previsioni pur in assenza di alleanza con LHG con l'alleanza con i tedeschi ci potrebbero essere le condizioni per renderla finalmente sostenibile. Inoltre va considerato che un partnership aiuterebbe significativamente a livello di revenue e possibilità di crescita. Infine, essere in un grande gruppo permette di superare i momenti difficili che ciclicamente arrivano.
Ecco perché una volta che pare siamo riusciti a sistemare definitivamente la questione vedere nuovamente l'UE (Il buon commissario inglese che ci mise del suo ad affossare l'alleanza con KLM ora sappiamo perché, allora si avevano dubbi come ora con la danese) a mettere in crisi il tutto non è accettabile.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
...un numero crescente di addetti ai lavori che criticano l’approccio dell’Antitrust Ue...
I forumisti di Aviazione Civile ringraziano sentitamente per la citazione, Lenny!

Da soli no, con gruppo X no, con gruppo Y no, con gruppo Z nemmeno... cosa vogliono che si faccia?
Vogliono che AZ si consumi e infine si spenga. Definitivamente. Con evidente vantaggio per entrambe le parti...francesi e tedeschi...
Solo a me sembra cosi' evidente?

Belumosi è pronto a scommettere che un’analoga operazione con AF verrebbe benedetta in 5 giorni, con suono di fanfare e dichiarazioni altisonanti sul ruolo dell’Europa nel salvataggio di ITA. Io sono più scettico e penso che riuscirebbero a inventare qualche puttanata solo per sentirsi importanti
come detto da Farfallina e' potenzialmente escluso che cio' possa avvenire; tuttavia vediamo come la UE tiri in ballo pretesti questioni tecniche, che magari una volta che il dado girasse a favore di AF/KL sarebbero pronti ad interpretare diversamente, passando da 39 a 3,9 rotte...

Io festeggerei all'avvenuto rimborso della miliardata e mezza di investimento fatto dai contribuenti italiani, ma vabbe'.
I nostri calici resteranno asciutti amico mio...

Però difendendo l'operato sempre più dubbio della Vestager andiamo proprio nella direzione di tirare nel cesso l'1,35 miliardi investiti in ITA.
Beh, miliardo piu' miliardo meno...davvero ti sorprenderesti?
 
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.
La dico a bassissima voce ma per l'Italia, contribuenti inclusi, forse sarebbe meglio lo spezzatino. Per tanti motivi (*). Certo era meglio farlo anni fa, senza svuotare le tasche di pantalone.

La commissione sembra che stia imponendo lo spezzatino per i motivi sbagliati. Ma lo spezzatino potrebbe essere buono. Quello che e' cattivo e' lo sperpero di risorse pubbliche, disincentivo dell'attivita' economica e mobilita', imposizione di gabelle su tutto il sistema, perdita di liberta' e opportunita' dissipate per tirare a campare ad ogni costo in passato e nel presente.



(*) Ne dico qualcuno, so che sono impopolari e hanno provocato flame nei lustri precedenti.

1) Su Linate hanno ragione, LIN dovrebbe essere gestito alzando le tariffe aeroportuali a dismisura fino a che la domanda di slot equivale all'offerta contingentata.

2) L'offerta di voli intercontinentali dall'Italia non e' esattamente dove il mercato li richiederebbe e li pagherebbe. Per motivi politici.

Certo, c'e' anche una questione territoriale. Per Milano e dintorni, che sviluppa gran parte del traffico numericamente e soprattutto per yield e merci, sarebbe meglio che chiudessero la baracca ridistribuendo mezzi e persone sui vari attori (salvaguardando i posti di lavoro) e si ripartisse dal foglio bianco. Anche con tre aereoporti collegati al centro via ferro, hub o non hub, se lasciati alle sacre leggi del mercato e della natura potrebbe esserci piu' offerta. Non e' ottimale ma meglio che avere un assetto imposto dalla politica usando il gettito poer far male a chi lo paga. Lo so che suona leghista vintage, ma e' un fatto. Gli investimenti e le risorse andrebbero indirizzati dove il ritorno sull'investimento e' maggiore, e non dirottati dove vengono sciupati in modo distorsivo. Il totale dei benefici per il paese nel suo complesso potrebbero essere ottimizzati e non e' cosi'.

3) Come giustamente fatto notare l'accordo LH-ITA imporrebbe futuri vincoli a beneficio di una alleanza ma non impone che questa alleanza paghi gran parte dei costi ne' che questi benefici siano per il territorio che li paga.

Purtroppo non escluderei che ad un accordo con una alleanza diversa che fa 90 mln invece di 120 mln direbbero di si (ma diventa oggettivamente piu' difficile), o che ci siano risposte diverse a seconda del momento, collezione primavera estate o autunno inverno. E che quindi il teatrino continui.

Davvero, lo dico anche a chi ci lavora. Sicuri che lo spezzatino non sia la cosa migliore se ci permette di salvaguardare meglio posti di lavoro, ricchezza, benefici, gettito e connettivita' di chi risiede e paga le tasse entro i confini nazionali? LH forse vuole controllare ITA pagando solo il 40% dei relativi costi per sfruttarci, come farebbero e hanno fatto altri, fanno il loro dovere di amministratori e gli interessi dei loro azionisti.
 
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londonfog

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Magari e' un'osservazione idiota. A questo punto mi domando cosa cambierebbe per LH se Air Dolomiti si espandesse in Italia lanciando rotte LR cominciando da destinazioni attualmente in Open Sky (guarda caso gli USA) sostituendo gradatamente ITA.
 
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Magari e' un'osservazione idiota. A questo punto mi domando cosa cambierebbe per LH se Air Dolomiti si espandesse in Italia lanciando rotte LR cominciando da destinazioni attualmente in Open Sky (guarda caso gli USA) sostituendo gradatamente ITA.
Slot a LIN.

La dico a bassissima voce ma per l'Italia, contribuenti inclusi, forse sarebbe meglio lo spezzatino. Per tanti motivi (*). Certo era meglio farlo anni fa, senza svuotare le tasche di pantalone.

La commissione sembra che stia imponendo lo spezzatino per i motivi sbagliati. Ma lo spezzatino potrebbe essere buono. Quello che e' cattivo e' lo sperpero di risorse pubbliche, disincentivo dell'attivita' economica e mobilita', imposizione di gabelle su tutto il sistema, perdita di liberta' e opportunita' dissipate per tirare a campare ad ogni costo in passato e nel presente.



(*) Ne dico qualcuno, so che sono impopolari e hanno provocato flame nei lustri precedenti.

1) Su Linate hanno ragione, LIN dovrebbe essere gestito alzando le tariffe aeroportuali a dismisura fino a che la domanda di slot equivale all'offerta contingentata.

2) L'offerta di voli intercontinentali dall'Italia non e' esattamente dove il mercato li richiederebbe e li pagherebbe. Per motivi politici.

Certo, c'e' anche una questione territoriale. Per Milano e dintorni, che sviluppa gran parte del traffico numericamente e soprattutto per yield e merci, sarebbe meglio che chiudessero la baracca ridistribuendo mezzi e persone sui vari attori (salvaguardando i posti di lavoro) e si ripartisse dal foglio bianco. Anche con tre aereoporti collegati al centro via ferro, hub o non hub, se lasciati alle sacre leggi del mercato e della natura potrebbe esserci piu' offerta. Non e' ottimale ma meglio che avere un assetto imposto dalla politica usando il gettito poer far male a chi lo paga. Lo so che suona leghista vintage, ma e' un fatto. Gli investimenti e le risorse andrebbero indirizzati dove il ritorno sull'investimento e' maggiore, e non dirottati dove vengono sciupati in modo distorsivo. Il totale dei benefici per il paese nel suo complesso potrebbero essere ottimizzati e non e' cosi'.

3) Come giustamente fatto notare l'accordo LH-ITA imporrebbe futuri vincoli a beneficio di una alleanza ma non impone che questa alleanza paghi gran parte dei costi ne' che questi benefici siano per il territorio che li paga.

Purtroppo non escluderei che ad un accordo con una alleanza diversa che fa 90 mln invece di 120 mln direbbero di si (ma diventa oggettivamente piu' difficile), o che ci siano risposte diverse a seconda del momento, collezione primavera estate o autunno inverno. E che quindi il teatrino continui.

Davvero, lo dico anche a chi ci lavora. Sicuri che lo spezzatino non sia la cosa migliore se ci permette di salvaguardare meglio posti di lavoro, ricchezza, benefici, gettito e connettivita' di chi risiede e paga le tasse entro i confini nazionali? LH forse vuole controllare ITA pagando solo il 40% dei relativi costi per sfruttarci, come farebbero e hanno fatto altri, fanno il loro dovere di amministratori e gli interessi dei loro azionisti.
Non so se sono d'accordo. Per come la vedo io, ci sono diverse alternative circa il futuro di ITA.
  1. La commissione dice "no" e vince il ricorso. Ipotesi che non mi auguro, manco a dirlo (ma ovviamente mi diranno che sono i difensore d'ufficio della Vestager)
  2. LH entra al 40% e non riesce a fare cio' che vuole. Ipotesi che trovo piu' probabile, perche' purtroppo l'Italia e' l'Italia. Al primo tentativo di chiudere il Linate-Campobasso* partiranno gli ululati di dolore della comunita' molisana in Lombardia. I giornali locali lamenteranno l'impossibilita' dei fuori sede di scendere al paese a prezzo politico. Interrogazioni parlamentari, picchettaggio della Magliana da parte di orsi marsicani e uomini vestiti da provole. Rinse and repeat per qualsiasi altra cosa, dall'introduzione di metodi di vendita consoni agli anni 20 di questo secolo all'integrazione del ramo maintenance in LHT. Le perdite nel frattempo continuano, LH si spazientisce e dice, per citare Alitalia Fan, "Bashoni". Ennesimo fallimento, bad company, prestito ponte.
  3. LH entra al 40%, inizia ad implementare il piano che hanno messo insieme, il governo li lascia fare, e entro il 2026 LH si prende il 100% di ITA. Noi ci dimentichiamo di tutti i miliardi buttati investiti nella compagnia e ITA prosegue nella sua vita da compagnia privata all'interno del Konzern Lufthansa. Ipotesi migliore di tutti, e se il governo veramente riesce a stare fuori dai giochi, ignorando le prefiche molisane di cui sopra, allora sara' una meraviglia e potrei finalmente dire che qualcuno della Lega ha fatto qualcosa di decente per una volta.

*rotta ovviamente inventata perche' il Molise, com'e' noto, non esiste :D
 
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El Cubetazo

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Comunque io non capisco l'obiezione sulle 5 rotte "indirette".

Prendendo come esempio la Napoli-NY, lo potrei fare, oltre che con LH Group, ITA o United, con Iberia, Finnair, AA, Turkish, AF-KLM, Delta, Aer Lingus, Condor, BA, e TAP.

Ma di cosa stiamo parlando?! Quale sarebbe il rimedio, ma soprattutto a cosa?
 

indaco1

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LH Italia era di base a MXP e faceva p2p in Italia con qualche destinazione europea (Londra mi pare), la mia osservazione beota si riferisce a LR da FCO
E' tutto collegato. Slot e posizione dominante regalati a qualcuno a LIN, il che impedisce di avere successo con LR da altrove nella stessa catchment.

Io avevo capito offrire LR da dove ci guadagnerebbero, non da posti decisi a priori.

Se la fetta piu' ricca di mercato nazionale viene rovinata regalando slot a chi li usa per portare i pax LR altrove ci sono meno risorse per offrire voli LR originanti dall'Italia.

Non c'e' bisogno di chiudere LIN, basta fare si che costi un botto, senza privilegi per qualcuno.
 
Stato
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