Ita Airways-Lufthansa, la Commissione europea nomina il «vigile» delle nozze: ecco cosa dovrà fare
di Leonard Berberi
28 agosto 2024
Toccherà alla tedesca Nocon (con sede a Berlino) il ruolo di «monitoring trustee» e verificare da parte delle due compagnie aeree il pieno rispetto del pacchetto di sacrifici proposto per avere l’ok Ue
Sarà una delle principali società specializzate nel controllo e nel rispetto degli impegni dei processi di fusione e acquisizione a «vigilare» sulle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. La Commissione europea ha dato l’ok alla nomina della tedesca Nocon come fiduciario incaricato del monitoraggio («monitoring trustee») dell’operazione industriale destinata a modificare gli equilibri in alta quota.
L’accordo
Un passaggio cruciale, questo, il penultimo di un lungo iter che vede come tappa finale il via libera di Bruxelles alla designazione di uno o due vettori rivali che dovranno prendersi gli slot a Milano Linate e Roma Fiumicino per riportare la concorrenza lungo quelle rotte dove l’unione tra Ita e Lufthansa farebbe sorgere monopoli. Al perfezionamento dell’accordo Lufthansa verserà 325 milioni di euro nelle casse di Ita per rilevare il 41% del vettore tricolore
I precedenti
A supportare Nocon (Nothhelfer Consulting Partnerschaft Diplom-Volkswirte) sarà una realtà della consulenza inglese, Slotwise Consulting Ltd, come si legge sui documenti ufficiali della Commissione europea che ha dato l’ok alla designazione il 20 agosto. Nocon, che ha quartier generale in un edificio storico a Berlino ovest, è una vecchia conoscenza di Lufthansa avendo già «monitorato» sia l’operazione con Swiss, sia la joint venture transatlantica tra il vettore tedesco, United Airlines e Air Canada.
Il documento
«Il ruolo del fiduciario di controllo è quello di monitorare il rispetto degli impegni allegati da parte di Lufthansa e del ministero dell’Economia e delle finanze italiano (azionista unico di Ita, ndr) con gli impegni allegati alla decisione della Commissione del 03 luglio 2024 e di riferire alla commissione in merito», spiega Bruxelles. Che precisa: «Questo non pregiudica la competenza della Commissione a vigilare sull’attuazione degli impegni».
Il pacchetti di rimedi
Tra le condizioni per l’ok alle nozze Ita e Lufthansa — come ha svelato il Corriere — dovranno ridurre la propria presenza su dieci tratte di breve raggio, dovranno cedere circa 15 coppie di slot giornaliere (una trentina di voli al giorno, andata e ritorno) all’aeroporto di Linate, dovranno sottoscrivere accordi commerciali per cinque anni con il vettore o i vettori (easyJet è in pole position) a Linate per «alimentare» i loro voli intra-europei, dovranno ottimizzare la connettività sul lungo raggio su tre rotte «problematiche» (tra Roma e San Francisco, Washington, Toronto, quest’ultima solo nella stagione estiva).
Il ruolo del «monitoring trustee»
Che cosa è chiamata a fare Nocon? Intanto dovrà «proporre nel suo primo rapporto alla Commissione un piano di lavoro dettagliato che descriva come intende monitorare il rispetto degli obblighi e delle condizioni» da parte di Ita e Lufthansa. Deve poi «monitorare l’esecuzione degli impegni delle parti» per quanto riguarda in particolare l’ingresso nel mercato dei voli di breve raggio del vettore rivale, il «trasferimento/rilascio degli slot di Linate», gli accordi commerciali tra Ita-Lufthansa il vettore rivale, il miglioramento dei collegamenti intercontinentali.
«Un rapporto ogni mese»
A Nocon toccherà anche «proporre alle due società le misure che ritiene necessarie per garantire il rispetto delle condizioni e degli obblighi allegati» al via libera Ue alle nozze. Così come dovrà inviare, «entro 15 giorni dalla fine di ogni mese» per tre anni, «un rapporto scritto» sui diversi punti che fanno parte del pacchetto di sacrifici che Ita e Lufthansa si sono dette disposte a sostenere in cambio dell’operazione industriale.
Toccherà alla tedesca Nocon (con sede a Berlino) il ruolo di «monitoring trustee» e verificare da parte delle due compagnie aeree il pieno rispetto del pacchetto di sacrifici proposto per avere l’ok Ue
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