Nuova pista FLR: ENAC si è espressa (così pare)


AmerigoVespucci

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25 Febbraio 2011
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Firenze
Notiziona!
L'ineffabile Gianassi minaccia dimissioni a tutto spiano (ma quante poltrone riescono ad occupare taluni sederi? E' un talento ...).
Pare che in questo abbia avuto l'appoggio da parte di qualcuno: se desidera dimettersi "tout court" e ritirarsi a vita privata avrebbe anche il mio incondizionato appoggio!!!
 

simof75

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5 Ottobre 2006
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firenze, Toscana.
Che brivido a Peretola,
se tira un po' di vento
Il volo Parigi-Firenze domenica scorsa, quando sono stati dirottati altri sette voli. Le hostess: colpa di questa pistaSTORIA DI UN ATTERRAGGIO

Che brivido a Peretola,
se tira un po' di vento

Il volo Parigi-Firenze domenica scorsa, quando sono stati dirottati altri sette voli. Le hostess: colpa di questa pista


Mezz'ora di paura, sballottato sopra Firenze. Il mio atterraggio a Peretola. Di ritorno dalle vacanze, è stata un'esperienza che non auguro a nessuno. Domenica scorsa, sette voli sono stati dirottati tra Pisa e Bologna. La causa? Sempre la stessa: il vento. E con l'inefficienza dell'attuale pista, ne basta davvero poco, una notizia, quella delle forti difficoltà all'aeroporto Vespucci, che spesso viene riportata dai giornali ma un titolo non rende bene l'idea di cosa provano i passeggeri a bordo.

Due giorni fa, quando sette voli sono stati dirottati è toccato anche a me. Da Parigi a Firenze, a bordo di un aereo Air France. Nessun problema, fino a quando inizia la discesa verso Peretola. È una procedura più complicata del solito, a causa della rotta che i piloti sono costretti a seguire per motivi di sicurezza. Poi il vento: l’aereo è quasi sull’autostrada, a poche decine di metri da terra, quando due forti folate costringono il pilota a «riattaccare» di colpo per riprendere quota. Poi un nuovo tentativo e una nuova, forte, «riattaccata». A bordo il panico: chi suda freddo, chi chiede il sacchettino e un paio di passeggeri che strillano.

Hostess e steward tranquillizzano i viaggiatori e spiegano che, purtroppo, è una situazione che si verifica sovente. Il motivo? Lo spiega una hostess, in spagnolo, a uno dei passeggeri: «Non preoccupatevi. La pista di atterraggio di Peretola ha una particolare inclinazione e anche poco vento ci costringe ad atterraggi movimentati. E quando le condizioni sono troppo avverse il volo viene dirottato su Bologna o Pisa». A questo punto il comandante decide di provarci una terza volta. L’aereo riprende quota ed inizia a sorvolare Firenze in circolo, nella speranza che il vento e le correnti diminuiscano. Sono circa 15 minuti di sballottamento non proprio piacevoli, e c’è anche chi dà di stomaco. Io, che in vita mia ho volato almeno un centinaio di volte, lo ammetto: ho avuto paura. Al terzo tentativo il comandante ce la fa, i settanta passeggeri tirano un sospiro di sollievo. «Never again, never again I’ll land in Florence!», esclama una donna statunitense: «Mai più un atterraggio a Firenze!». Un biglietto da visita pessimo e un danno d’immagine per la città.

E un danno economico per la società che gestisce il Vespucci e per le compagnie aeree costrette a pagare doppie navette per fare la spola tra il capoluogo toscano e, a seconda dei casi, Pisa o Bologna. I dati parlano chiaro: l’attuale pista ha un margine di operatività del 92 per cento, cioé 8 aerei su 100 sono costretti a cambiare aeroporto per atterrare. Una percentuale che può sembrare minima, che nasconde però forti disagi per centinaia di passeggeri. Era andata peggio venerdì scorso, quando ventuno aerei sono stati costretti a virare verso Bologna e Pisa. Quel giorno, a Peretola, sono arrivate 4.400 persone, circa 2.500 in meno rispetto a quelle registrate nei giorni di punta. Tradotto in cifre: un danno economico rilevante per Adf, che in una situazione simile registra perdite di 25 euro nei ricavi per ciascun passeggero. «Bastano 10 nodi, circa 18 km di vento in coda, per dover cambiare scalo d’atterraggio — spiegano dalla società che gestisce il Vespucci — Con la nuova pista, la parallela convergente, il margine di operatività salirebbe al 98 per cento, che garantirebbe atterraggi sicuri con vento laterale, addirittura fino a 30 nodi». Claudio Bozza claudio.bozza@rcs.it
 

niccomel

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22 Gennaio 2011
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Firenze
Come se le turbolenze sopra la città in attesa a fare holding siano dovute alla pista!! Capisco che una riattaccata a pochi metri da terra faccia paura a chi non è abituato, ma turbolenze e "scossoni" non sono certo un'esclusiva di Peretola!!!
 

AmerigoVespucci

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25 Febbraio 2011
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Come se le turbolenze sopra la città in attesa a fare holding siano dovute alla pista!! Capisco che una riattaccata a pochi metri da terra faccia paura a chi non è abituato, ma turbolenze e "scossoni" non sono certo un'esclusiva di Peretola!!!
... ma le "riattaccate" per soli 10 nodi, sì, diavolo!!!
E quei 10 nodi al massimo dipendono non dalle turbolenze ma dalla pista, che è corta, stretta e mal orientata. In una parola da cambiare!
 

AmerigoVespucci

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25 Febbraio 2011
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«Never again, never again I’ll land in Florence!», esclama una donna statunitense: «Mai più un atterraggio a Firenze!». Un biglietto da visita pessimo e un danno d’immagine per la città.

:fire::fire::fire:Sono queste le cose che mi mandano in bestia, pensando alle menti fine che osteggiano da decenni una normalizzazione della situazione: ma si rendono conto questi signori di fare il MALE di Firenze (e per Firenze IO intendo Firenze e dintorni, non le mura medievali). Decenni di pubblicità negativa si pagano! E indovinate a chi va il conto... :wall::wall::wall: alla faccia della Crisi!
 

BrunoFLR

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13 Giugno 2011
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Firenze
Per il giorno del primo decollo per pista 12 mi sono ripromesso di stappare un Brunello del 2000.
Ce la farò a gustarlo (sempre che prima non si sposi mia figlia - ora ha 8 anni), o sarà ormai aceto?:cool:
 

ermal17

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11 Maggio 2011
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si intravedono delle belle!!!... http://www.provincia.fi.it/notizie/...-sopp/?cHash=d0bc3e9507cb0123d43262dbc3c98b4f

Barducci (presidente della Provincia di Firenze) domani ha convocato una conferenza stampa per ribadire ciò che già si sapeva: lui è contrario alla pista parallela.
Fin qua niente di strano, ma a me vengono i brividi a immaginare cosa si saranno inventati questa volta e le boiate che spareranno...!! "La Provincia di Firenze presenta le nuove mappe che mostrano l’impatto che avrebbe sulla città di Firenze l’eventuale realizzazione della pista convergente (Rwy 12/30) all’aeroporto Vespucci"

ma questo qua in 3 giorni è riuscito a valutare l'impatto che avrà la nuova pista?!?! c*zzo, ma allora è sprecato come presidente della provincia: mandatelo a fare l'ingegnere aeronautico per Enac o Enav!!! per di più mi spaventa, fino ad un certo punto ;), quel <<impatto sulla CITTA' di Firenze>>; non sui comuni della piana, ma sulla città!!
Ora verrà fuori, come qualche giorno fa, con il problemi al cupolone del Brunelleschi, gli aerei a bassa quota su tutto il centro storico ecc ecc!!!!
ma non si vergogna sta gente?!?!?
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Thread ai confini con la realtà.
Qualsiasi pista scelgano ( parallela, obliqua, prolungata) non se ne vedrà l'ombra nei prossimi 10 anni.
 

AmerigoVespucci

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si intravedono delle belle!!!... http://www.provincia.fi.it/notizie/...-sopp/?cHash=d0bc3e9507cb0123d43262dbc3c98b4f

Barducci (presidente della Provincia di Firenze) domani ha convocato una conferenza stampa per ribadire ciò che già si sapeva: lui è contrario alla pista parallela.
Fin qua niente di strano, ma a me vengono i brividi a immaginare cosa si saranno inventati questa volta e le boiate che spareranno...!! "La Provincia di Firenze presenta le nuove mappe che mostrano l’impatto che avrebbe sulla città di Firenze l’eventuale realizzazione della pista convergente (Rwy 12/30) all’aeroporto Vespucci"

ma questo qua in 3 giorni è riuscito a valutare l'impatto che avrà la nuova pista?!?! c*zzo, ma allora è sprecato come presidente della provincia: mandatelo a fare l'ingegnere aeronautico per Enac o Enav!!! per di più mi spaventa, fino ad un certo punto ;), quel <<impatto sulla CITTA' di Firenze>>; non sui comuni della piana, ma sulla città!!
Ora verrà fuori, come qualche giorno fa, con il problemi al cupolone del Brunelleschi, gli aerei a bassa quota su tutto il centro storico ecc ecc!!!!
ma non si vergogna sta gente?!?!?
Personaggi veramente inqualificabili. E irriducibili.
Scusate ma ho bisogno di prendere un Malox...
 

Michele

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3 Giugno 2006
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Firenze, Toscana.
Barducci l'ho sentito parlare in tv pochi giorni fa. E' uno dei sostenitori della tesi "aerei a pochi metri sul duomo", ovviamente falsa. Peccato che la gente gli da retta.
 

realista

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firenze
Scusate ma chi e' Barducci ,
e dove ha fatto il sindaco .
Saputo il tutto ci si da' una risposta,
sinceramente nulla di nuovo .
 

check

Bannato
17 Marzo 2007
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Firenze FLR - Barcelona LEBL
Che brivido a Peretola,
se tira un po' di vento
Il volo Parigi-Firenze domenica scorsa, quando sono stati dirottati altri sette voli. Le hostess: colpa di questa pistaSTORIA DI UN ATTERRAGGIO

Che brivido a Peretola,
se tira un po' di vento

Il volo Parigi-Firenze domenica scorsa, quando sono stati dirottati altri sette voli. Le hostess: colpa di questa pista


Mezz'ora di paura, sballottato sopra Firenze. Il mio atterraggio a Peretola. Di ritorno dalle vacanze, è stata un'esperienza che non auguro a nessuno. Domenica scorsa, sette voli sono stati dirottati tra Pisa e Bologna. La causa? Sempre la stessa: il vento. E con l'inefficienza dell'attuale pista, ne basta davvero poco, una notizia, quella delle forti difficoltà all'aeroporto Vespucci, che spesso viene riportata dai giornali ma un titolo non rende bene l'idea di cosa provano i passeggeri a bordo.

Due giorni fa, quando sette voli sono stati dirottati è toccato anche a me. Da Parigi a Firenze, a bordo di un aereo Air France. Nessun problema, fino a quando inizia la discesa verso Peretola. È una procedura più complicata del solito, a causa della rotta che i piloti sono costretti a seguire per motivi di sicurezza. Poi il vento: l’aereo è quasi sull’autostrada, a poche decine di metri da terra, quando due forti folate costringono il pilota a «riattaccare» di colpo per riprendere quota. Poi un nuovo tentativo e una nuova, forte, «riattaccata». A bordo il panico: chi suda freddo, chi chiede il sacchettino e un paio di passeggeri che strillano.

Hostess e steward tranquillizzano i viaggiatori e spiegano che, purtroppo, è una situazione che si verifica sovente. Il motivo? Lo spiega una hostess, in spagnolo, a uno dei passeggeri: «Non preoccupatevi. La pista di atterraggio di Peretola ha una particolare inclinazione e anche poco vento ci costringe ad atterraggi movimentati. E quando le condizioni sono troppo avverse il volo viene dirottato su Bologna o Pisa». A questo punto il comandante decide di provarci una terza volta. L’aereo riprende quota ed inizia a sorvolare Firenze in circolo, nella speranza che il vento e le correnti diminuiscano. Sono circa 15 minuti di sballottamento non proprio piacevoli, e c’è anche chi dà di stomaco. Io, che in vita mia ho volato almeno un centinaio di volte, lo ammetto: ho avuto paura. Al terzo tentativo il comandante ce la fa, i settanta passeggeri tirano un sospiro di sollievo. «Never again, never again I’ll land in Florence!», esclama una donna statunitense: «Mai più un atterraggio a Firenze!». Un biglietto da visita pessimo e un danno d’immagine per la città.

E un danno economico per la società che gestisce il Vespucci e per le compagnie aeree costrette a pagare doppie navette per fare la spola tra il capoluogo toscano e, a seconda dei casi, Pisa o Bologna. I dati parlano chiaro: l’attuale pista ha un margine di operatività del 92 per cento, cioé 8 aerei su 100 sono costretti a cambiare aeroporto per atterrare. Una percentuale che può sembrare minima, che nasconde però forti disagi per centinaia di passeggeri. Era andata peggio venerdì scorso, quando ventuno aerei sono stati costretti a virare verso Bologna e Pisa. Quel giorno, a Peretola, sono arrivate 4.400 persone, circa 2.500 in meno rispetto a quelle registrate nei giorni di punta. Tradotto in cifre: un danno economico rilevante per Adf, che in una situazione simile registra perdite di 25 euro nei ricavi per ciascun passeggero. «Bastano 10 nodi, circa 18 km di vento in coda, per dover cambiare scalo d’atterraggio — spiegano dalla società che gestisce il Vespucci — Con la nuova pista, la parallela convergente, il margine di operatività salirebbe al 98 per cento, che garantirebbe atterraggi sicuri con vento laterale, addirittura fino a 30 nodi». Claudio Bozza claudio.bozza@rcs.it


HAHHAHAHAHAHHA ched spasso l'articolo ... e poi stento a credere ad una hostess che su un volo Air France tra Parigi e Firenze spiega in SPAGNOLO i motivi della turbolenza e del mancato atterraggio ad una passeggera ...

Se il volo era Vueling, da ORY e non CDG come Air France beh, allora il giornalista non sapeva nemmeno dove era ... meglio di Zelig !!!
 

BrunoFLR

Utente Registrato
13 Giugno 2011
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Firenze
HAHHAHAHAHAHHA ched spasso l'articolo ... e poi stento a credere ad una hostess che su un volo Air France tra Parigi e Firenze spiega in SPAGNOLO i motivi della turbolenza e del mancato atterraggio ad una passeggera ...

Se il volo era Vueling, da ORY e non CDG come Air France beh, allora il giornalista non sapeva nemmeno dove era ... meglio di Zelig !!!
No, lui non c'era.
Glielo ha raccontato suo cuGGino, quello che una volta è morto.