RogerWilco
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- 15 Maggio 2014
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"...ricerca sul webbe..." , questo spiega tutto.Gradirei lo stesso metro di giudizio con i tuoi amici che criticano la gestione ITA senza essere mai stati nemmeno amministratori di condominio.
E comunque , e qui chiudo il discorso, la gestione italiana e di speranza è stata criticata da mezzo mondo , basta fare una ricerca veloce sul webbe, non sono l'unico che si è lamentato.
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Grande tracciamento. Ieri da Malè hanno guardato il PLF dal mio cellulare mentre lo tenevo a 1m da loro. Avrei anche potuto mettere come cognome "EEA" che andava bene comunqueIn realtà sono da sempre spaventato dai fenomeni come te, quelli con l’idiosincrasia alle regole, quelli sempre con la soluzione migliore in tasca, i tuttologi globali.
Alla palese banalità “il PLF non ferma il Covid“ (!) rispondo solo che lo stesso era utile al fine del tracciamento e che era un documento europeo e non italiano.
Hi RogerWilco, beh, davvero il PLF e' stato l'ultimo degli ostacoli, un semplice web-form che si compila in 2 minuti che serviva solo ad avvisarti nel caso che sul tuo volo risultassero positivi; stessa procedura, peraltro, applicata per quasi due anni da oltre un centinaio di paesi nel mondo.Comunque sia, polemiche a parte, c'è da chiedersi se effettivamente ad oggi questo provvedimento sia più un beneficio o, per quanto poco, un ostacolo alla ripresa del turismo nel nostro paese.
pensi di essere spiritoso ma non lo sei affatto; oltre a farci sapere che sei sempre a mollo sull'atollo, dovresti sapere che ieri era il 1 Maggio...quindi gli stavi facendo vedere una cosa inutile. Magari ti hanno anche riso dietro...Grande tracciamento. Ieri da Malè hanno guardato il PLF dal mio cellulare mentre lo tenevo a 1m da loro. Avrei anche potuto mettere come cognome "EEA" che andava bene comunque
Poi il genio sarei io ahahahhahahahaha"...ricerca sul webbe..." , questo spiega tutto.
Per motivi familiari, io ho viaggiato molto spesso fra UK e Italia durante l'emergenza. La mia esperienza personale e' che il controllo del PLF veniva demandato alle compagnie aeree e agli aeroporti. Poi nel caso ci fosse stata una segnalazione di un caso positivo fra i passeggeri di quel volo il PLF era online. A BLQ e VCE me lo hanno controllato in partenza tutte le volte, BLQ accettava la versioni elettroniche. VCE le voleva stampate. In arrivo ho sempre pensato che fosse collegato al mio numero di passaporto, e comunque me lo hanno controllato varie volte.Invece da spaventati dalla vita come te e Speranza...un successone proprio.
Il PLF è stato uno strumento burocratico completamente inutile e tra l'altro quasi mai controllato. Dovevano aderire tutti gli stati Europei e invece lo hanno fatto in 4 gatti, chiaramente con l'Italia in prima linea.
Molto meglio quello Spagnolo per Esempio, nel quale si doveva caricare il Green Pass.
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Le mie esperienze con i vari PLF.
Svizzera: in ingresso mai richiesto (vivo in una regione confinante), al rientro in Italia in auto mai controllato da nessuno.
Olanda: in ingresso veniva chiesta una sorta di Wealth Declaration da compilare su un PDF, ma non si mandava a nessuno e nessuno me l'ha controllata. Al ritorno KLM non mi ha chiesto alcun PLF al check-in.
Spagna: in ingresso ho visto severi controlli sul PLF spagnolo: prima a Linate mi hanno chiesto il bar code, poi a Madrid lo controllavano appena sbarcati dall'aereo con un bar-code, in caso di esito positivo veniva consegnato un talloncino con cui si poteva uscire dall'aeroporto mentre in caso di esito negativo ci si doveva "appartare" per compilarlo. Iberia lo richiedeva per il Check-in on line, con la peculiarità che si inseriva un posto casuale sul PLF spagnolo, si faceva il Check-in su Iberia, si otteneva il numero di posto e poi si ricompilava il PLF spagnolo. Al ritorno nessun controllo sul PLF italiano ma sull'aereo ci hanno dato una vecchissima autocertificazione (che ovviamente non serviva).
Francia: nessun controllo sul PLF francese, nè al check-in nè in aeroporto. Al ritorno invece al check-in EasyJet mi ha chiesto il QR Code del PLF Italiano (senza fare alcuna scansione). Nessun controllo a Linate.
Germania: sto andando a Francoforte e spero che Lufthansa/Ita Airways abbiano aggiornato la normativa, vedremo.
Il mio commento è che il PLF italiano poteva essere utile se controllato sul serio, così è stata solo una rottura di scatole per chi viaggiava spesso e non era particolarmente smart (non era agevole da compilare e molte volte non era aggiornato con la normativa vigente). Se lo scopo era informare che si era stati in contatto con un positivo, è stato sicuramente fallito perchè non riesco ad immaginare come la ASL competente per territorio potesse rintracciare il mio PLF tra le migliaia di positivi che abbiamo ogni giorno. Il tracciamento è un'illusione, lo era quando avevamo pochi contagi a causa dei pochi tamponi disponibili (e lo dimostra anche il fallimento dell'App Immuni, di cui ora non parla più nessuno), figuriamoci ora con numeri ingestibili (ma per fortuna parliamo di asintomatici o paucisintomatici). Per i viaggi all'estero, così come per molte altre cose, non si può fare altro che affidarsi al buon senso di ognuno di noi, e per quanto mi riguarda avrei continuato ad esempio ad usare la mascherina sui trasporti anche in assenza di obbligo.
Amen — e stai pure tranquillo che, se avessero fatto controlli a tappeto in arrivo, la lagna corrente (e cioè “Nessuno controlla/Mio nonno è andato a Suceava e nessun controllo in partenza/arrivo”) sarebbe diventata: “2 ore in fila per il controllo del PLF, ignobile, dovrebbero fare controlli a campione, investire in tecnologia o addestrare dei cani per fiutare la non-presenza di PLF nelle tasche.”Il PLF serve (serviva) per i tracciamenti, il controllo del PLF, anche a campione, per assicurarsi che le persone lo avessero.
Se c'è l'obbligo delle cinture di sicurezza, il fatto che il giorno X sul percorso da Y a Z non le controllino non significa che sia stato inutile metterle o prescrivere che fossero messe.
Sono quelli che applaudono per "la fine della dittatura sanitaria"non capisco tanto interesse a parlare di cose ormai superate. Serviva o meno, è ora dismesso. Meglio così e passiamo oltre, o no?
No, in partenza, solo da BCM per tornare a FCO con 0B. Mentre a un’amica che lo scorso luglio sarebbe dovuta recarsi in Grecia, con un volo FCO - JTR di W6, direttamente al gate venne respinta, non avendo compilato nelle precedenti 24 ore il dPLF ellenico, perdendo quindi il volo. Va detto che inizialmente si trattava di una novità, sottaciuta o quasi, con info sommarie e confuse, dagli organi preposti@Strike ti hanno mai chiesto di farlo vedere in partenza? le carte d'imbarco (sia a LHR che a BLQ e VCE) hanno la dicitura ADOC che vuol dire che la documentazione e' stata approvata.
Le cinture di sicurezza servono a ridurre l'impatto sulla persona in caso di incidente, e ci sono dati ben precisi che ne dimostrano l'utilità.Vedo che purtroppo qui tanti non riescono a distinguere sostanza da forma e fine da mezzo.
Il PLF serve (serviva) per i tracciamenti, il controllo del PLF, anche a campione, per assicurarsi che le persone lo avessero.
Se c'è l'obbligo delle cinture di sicurezza, il fatto che il giorno X sul percorso da Y a Z non le controllino non significa che sia stato inutile metterle o prescrivere che fossero messe.