[OT] Naufragio Costa Concordia


charly

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26 Settembre 2006
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Livorno !, Serie -A-
Scusa un attimo, ci sono delle regole ( 0,5% come da tabella riportata da Malboroli), non si è dichiarato santo, ha solo accettato dei test. io non sono astemio e qui dentro lo sanno anche i sassi. Ma definire uno non adatto a compiere un determinato lavoro solo perchè cenando ha bevuto 2 bicchieri di vino c'è ne vuole.
2 e 2 quattro,basta poco per non essere all'altezza,ma questa è solo un ipotesi.
Quello che sicuramente non è un ipotesi,è una nave semi affondata.
 

charly

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26 Settembre 2006
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Livorno !, Serie -A-
Perchè a geometria variabile?? Io sono intimamente convinto della colpevolezza del comandante Schettino. Troppe cose,lette,scritte e ascoltate, mi portano a pensarlo. Potrei anche sbagliare,ma certo non posso,con quanto appreso fin'ora,difenderlo a spada tratta.
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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L'AD di Costa, bolla il fattore umano come "il fesso" e attribuisce tutte le colpe al comandante ritenendolo l'unico responsabile della tragedia. http://www.corriere.it/cronache/12_...ci_a3d13dae-4332-11e1-8047-0b06b4bf3f34.shtml
Io, perdonatemi, continuo a non vederla cosi.
Il responsabile ultimo e' sicuramente il comandante, e per questo verra' giudicato, ma credo che l'uomo debba essere solo l'ultima barriera prima dell'incidente.
Questo per un semplice motivo, gli umani non sono perfetti. Sbagliano. Tutti, nessuno escluso.
Credo pero' che l'AD di costa ci dovrebbe spiegare come mai si e' arrivati a questo. L'idea che un semplice "fesso", possa a piacimento causare la perdita di vite umane e infliggere danni per centinaia di milioni, mi spaventa.
Sarei piu' tranquillo nel conoscere quali sono sono le procedure di compagnia per quanto riguarda i cosiddetti inchini. Sono codificati? Quale e' la distanza minima? La velocita'? Le manovre da fare in caso qualcosa vada storto? Le eventuali violazioni al regolamento da parte di altri equipaggi sono state sanzionate in precedenza? Chi deve essere in plancia e cosa deve fare? Quando si deve togliere il comando al comandante che visibilmente sta commettendo un errore di giudizio?
La tecnologia. Quali strumenti ha la nave per il controllo di posizione? Esistono degli allarmi? Se si, quale e' la policy del loro uso? Possono essere disattivati a piacimento?
Gli uomini. Piu' sono affaticati e piu' aumenta la possibilita' di fare errori. Quali sono i limiti di impiego di un equipaggio di una nave? Sono stati rispettati?
Il sistema. Perche' la capitaneria di porto non ha mai sollevato il problema della pericolosita' dei passaggi sottocosta relativi alle navi da crociera? Eppure su internet ci sono tantissime foto che ritraggono questi mastodonti del mare che passano in mezzo ai faraglioni di capri o in mezzo alla citta' di venezia. http://corrieredelmezzogiorno.corri...lioni-passa-nave-crociera-1902905362109.shtml Dove era De Falco quando la Concordia e' passata vicino alla costa in quel video dell'anno scorso ora prontamente rimosso?
La legge. Perche' solo ora, con il solito decreto tardivo, si cerca di mettere una pezza ai problemi derivanti dalla navigazione pesante sottocosta?
Insomma, possiamo anche crocifiggere schettino da vespa in diretta a reti unificate, convincendoci che "un bicchiere di vino ed una moldava" possano causare una tragedia di queste dimensioni. Sono convinto pero' che non risolveremo il problema.
 
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Pegaso

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16 Novembre 2005
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Sesto Fiorentino, Toscana.
Perche' la capitaneria di porto non ha mai sollevato il problema della pericolosita' dei passaggi sottocosta relativi alle navi da crociera? Eppure su internet ci sono tantissime foto che ritraggono questi mastodonti del mare che passano in mezzo ai faraglioni di capri o in mezzo alla citta' di venezia. .
Premetto che non me ne intendo, ma credo che la situazione di Venezia sia completamente diversa. Ho navigato diverse volte (come pax) sul tratto in questione e ho incrociato una quantità di navi da crociera che in effetti sono uno spettacolo unico e fa un po' impressione passarci accanto con i piccoli traghetti passeggeri. Comunque in questo caso le navi vanno a passo d'uomo, hanno un rimorchiatore davanti ed un rimorchiatore dietro (quest'ultimo ho notato che ha un cavo che lo lega alla nave, immagino per controllarne meglio la direzione) e, credo, correggetemi, che a bordo ci sia un uomo della Capitaneria locale (o chi per esso) che sovrintende le operazioni e che, l'ho visto in diretta, a fine manovra (cioè verso l'uscita dalla bocca di porto) da una porticina in basso della nave salta sul rimorchiatore (manovra che mi ha fatto un certo effetto con le onde che ci sono nel canale).

Scusate i termini poco marinari e le imprecisioni, è solo una testimonianza, ma mi intendo più di aerei.



 

gioAZ

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26 Settembre 2011
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... e, credo, correggetemi, che a bordo ci sia un uomo della Capitaneria locale (o chi per esso) che sovrintende le operazioni e che, l'ho visto in diretta, a fine manovra (cioè verso l'uscita dalla bocca di porto) da una porticina in basso della nave salta sul rimorchiatore (manovra che mi ha fatto un certo effetto con le onde che ci sono nel canale).
La barca da cui sale e scende il comandante che manovra la nave all'interno del porto si chiama pilotina :).
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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Premetto che non me ne intendo, ma credo che la situazione di Venezia sia completamente diversa. ...in questo caso le navi vanno a passo d'uomo, hanno un rimorchiatore davanti ed un rimorchiatore dietro
Se e' cosi sicuro perche' pensano di proibirne il passaggio?

(FERPRESS) – Roma, 18 GEN - La tragedia della Costa Concordia forse riuscirà perlomeno a cambiare le regole per la navigazione delle grandi navi, impedendo un passaggio troppo ravvicinato in aree sensibili e a forte rischio ambientale o urbanistico. Il ministro dell’Ambiente Clini ha annunciato in proposito la prossima emanazione di un decreto in accordo con il Ministero dei Trasporti. Nel mirino soprattutto la possibilità per le navi di attraccare direttamente davanti piazza San Marco a Venezia.
 

MalboroLi

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19 Novembre 2009
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Se e' cosi sicuro perche' pensano di proibirne il passaggio?

(FERPRESS) – Roma, 18 GEN - La tragedia della Costa Concordia forse riuscirà perlomeno a cambiare le regole per la navigazione delle grandi navi, impedendo un passaggio troppo ravvicinato in aree sensibili e a forte rischio ambientale o urbanistico. Il ministro dell’Ambiente Clini ha annunciato in proposito la prossima emanazione di un decreto in accordo con il Ministero dei Trasporti. Nel mirino soprattutto la possibilità per le navi di attraccare direttamente davanti piazza San Marco a Venezia.
Tra l'altro nessuna nave passeggeri può attraccare davanti piazza San Marco; l'unico ormeggio di fronte la piazza, sono due boe di proprietà della Marina Militare e ci attraccano solo navi militari (con rarissime eccezioni).
Le navi pax al massimo attraccano a San Basilio, che è l'ormeggio "pubblico" più vicino alla città.

Ma a Venezia sanno perfettamente che se vietano il transito delle navi pax per il bacino san Marco e per la giudecca perdono il 90% delle navi, che dirotterebbero su Trieste o Ravenna, perdendo una valanga di soldi
 

Pegaso

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16 Novembre 2005
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Sesto Fiorentino, Toscana.
Tra l'altro nessuna nave passeggeri può attraccare davanti piazza San Marco; l'unico ormeggio di fronte la piazza, sono due boe di proprietà della Marina Militare e ci attraccano solo navi militari (con rarissime eccezioni).
Le navi pax al massimo attraccano a San Basilio, che è l'ormeggio "pubblico" più vicino alla città.
Esatto. Le navi vengono e vanno dal terminal marittimo delle navi da crociera che è nella zona Tronchetto: una struttura molto grande e importante con palazzine tipo le aerostazioni che fanno da punto di partenza e arrivo per i pax. Non credo nessuno voglia abbandonarla o spostarla. Piuttosto, come si vede dall'immagine, probabilmente ci sarebbero delle alternative: passare dietro l'isola della Giudecca oppure usare addirittura l'altra bocca di porto a sud. Ma non so se ci sono problemi di fondale.
Comunque ci andrei cauto: sull'onda dell'emozione non credo sia il caso di mettere a rischio un business che da da mangiare a tutta Venezia e dintorni. Una cosa è vietare manovre rischiose per il puro gusto di farsi vedere e far piacere a pax e abitanti della costa/isole, una cosa è la manovra di Venezia.

 

TheVoyager

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6 Giugno 2010
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Schettino chiamò la Costa Crociere: «Ho fatto un guaio, non sto scherzando»

GROSSETO - «C'è stato un contatto con il fondale. Ho fatto un guaio». A parlare è Francesco Schettino. E' la notte del naufragio e il comandante chiama Costa Crociere dopo lo speronamento dello scoglio. A raccontare della telefonata è stato lo stesso Schettino nell'interrogatorio davanti al gip. «Ti sto dicendo la verità», ha aggiunto al suo intelocutore.

Le chiamate. I colloqui tra Schettino e la Compagnia Costa sarebbero stati diversi nell'immediatezza dell'incidente e durante le fasi dell'emergenza. Il comandante, secondo quanto emerso, parlava con Roberto Ferrarini, responsabile dell'unità di crisi di Costa Crociere. «Sono passato sotto il Giglio. Abbiamo dato un urto», spiega Schettino dopo aver riferito di aver fatto «un guaio» impattando con lo scoglio. Ammettendo poi al gip di aver sbagliato manovra, Schettino avrebbe detto di essere andato «troppo sotto costa».

Ricorso contro i domiciliari.
Prima, parlando tramite il suo avvocato Bruno Leporatti, Schettino aveva detto: «Se ho fatto un errore, sono pronto ad assumermene la responsabilità. Ma prima è bene che siano individuati questi aspetti, questi errori, verifichiamoli e poi tutti possiamo valutare». Il difensore del comandante ha presentato ricorso contro i domiciliari, ma la posizione dell'indagato sembra complicarsi, mentre prendono corpo alcune ipotesi su come sia realmente andata sul ponte di comando la sera della tragedia.

Le indagini e l'ipotesi della bravata di Schettino. Si rafforza intanto con il passare delle ore la pista di una bravata del comandante Francesco Schettino come causa principe del naufragio della Costa Concordia. La procura di Grosseto sta ascoltando numerosi testimoni, tra passeggeri e soprattutto membri dell'equipaggio. Lo stesso procuratore capo, Francesco Verusio ha lasciato intendere che piega potrebbe prendere l'inchiesta affermando che «più che a un "inchino" l'eccessivo avvicinamento all'Isola del Giglio della Costa Concordia potrebbe attribuirsi a una dimostrazione di bravura del comandante».

La scatola nera.
Conferme determinanti arriveranno dall'apertura della scatola nera di bordo, e per la quale ci vorrà ancora un po' di tempo. Per accelerare i tempi e acquisirne i contenuti, la procura ha chiesto al gip l'incidente probatorio. Ma già adesso il sospetto è che Schettino avrebbe dato il via a una sorta di prova di coraggio e bravura, e si sarebbe lanciato a forte velocità per passare con il transatlantico tra i due scogli delle Scole che spuntano a sud del porto dell'Isola del Giglio, a circa 150 metri dalla costa, e distanti appena 60 metri l'uno dall'altro (la rotta). Quando ha visto che aveva compiuto un errore di manovra, oppure quando ha capito che le correnti lo avevano sospinto troppo vicino agli scogli - questa è l'ipotesi investigativa - il comandante avrebbe provato a superare l'ostacolo aumentando la velocità: a dimostrarlo ci sarebbero gli accertamenti sul timone, che fu completamente virato a dritta come se la nave, arrivando ad alta velocità, dovesse evitare l'ostacolo all'ultimo momento.

I testimoni: il comandante aveva alzato il gomito. Si attendono intanto i risultati degli esami tossicologici sul comandante. Una circostanza da lui negata con forza durante l'interrogatorio di garanzia, tanto che alla richiesta dell'esame tossicologico, Schettino avrebbe detto con tranquillità: «Fate pure, non ho niente da nascondere». Ci sono invece dei testimoni che accusano Schettino di aver alzato il gomito quella sera. In particolare c'è la testimonianza del naufrago savonese Angelo Fabbri, che parlando con alcuni quotidiani ha detto che il comandante aveva bevuto diversi bicchieri di vino mentre era a cena con una donna bionda dall'accento straniero e con un altro ufficiale. La donna sarebbe la25enne moldava Domnica Cemortan, che avrebbe accompagnato Schettino in plancia, più tardi. È proprio Cemortan, in un'intervista, a negare dicendo: «Ma quando? Sulle navi di Costa Crociere ci sono videocamere in ogni angolo -sostiene la ragazza moldava-. Se beccano qualcuno dell'equipaggio che beve in servizio lo licenziano subito».

Le ancore. Le ancore sarebbero state gettate dalla Costa Concordia dopo che questa era già sbandata e si trovava ormai nei pressi della costa dove si è poi arenata. Lo hanno riferito due testimoni oculari che sono stati sentiti dalla Guardia costiera. Una testimonianza che conferma i dubbi nutriti dagli inquirenti circa le dichiarazioni del comandante Schettino, che aveva invece detto di aver gettato le ancore con la nave ancora in moto, per far sì che queste creassero una virata e permettessero l'avvicinamento alla costa, evitando così il naufragio in mare aperto. Per verificare questi particolari ieri i sommozzatori dei carabinieri hanno compiuto dei rilievi e, a conferma dei dubbi della Procura evidenziati anche dai due testimoni oculari, hanno trovato una delle due ancore sotto lo scafo, segno che è stata gettata dopo lo sbandamento.


www.ilmattino.it
 

paolin

Utente Registrato
8 Agosto 2007
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New Jersey
Premetto che non me ne intendo, ma credo che la situazione di Venezia sia completamente diversa. Ho navigato diverse volte (come pax) sul tratto in questione e ho incrociato una quantità di navi da crociera che in effetti sono uno spettacolo unico e fa un po' impressione passarci accanto con i piccoli traghetti passeggeri. Comunque in questo caso le navi vanno a passo d'uomo, hanno un rimorchiatore davanti ed un rimorchiatore dietro (quest'ultimo ho notato che ha un cavo che lo lega alla nave, immagino per controllarne meglio la direzione) e, credo, correggetemi, che a bordo ci sia un uomo della Capitaneria locale (o chi per esso) che sovrintende le operazioni e che, l'ho visto in diretta, a fine manovra (cioè verso l'uscita dalla bocca di porto) da una porticina in basso della nave salta sul rimorchiatore (manovra che mi ha fatto un certo effetto con le onde che ci sono nel canale).

Scusate i termini poco marinari e le imprecisioni, è solo una testimonianza, ma mi intendo più di aerei.
ciao.
Parzialmente OT ma nanche tanto, non credo che il problema di far navigare navi di quella stazza in laguna sia il possibile incidente, quanto i'impatto che il loro passaggio ha sul fragile (issimo) ecosistema lagunare e sulle "infrastrutture" delle isole della laguna.
Sono crescito al Lido e ti assicuro che e' notevole lo spostamento d'acqua che un barcone del genere crea. In mezzo al mare o in ambienti meno fragili forse non creerebbe gran fastidio, in Laguna la storia e' diversa...
ri-ciao
Paolo